giovedì 3 gennaio 2008

2 - LAGO BALATON (UNGHERIA)


29 dicembre 2007 - nevica.
La campagna ungherese, piatta come un'asse da stiro, anzi, piatta come una campagna ungherese, è completamente coperta di bianco. Boschi di tronchi nerissimi dai quali partono esplosioni di rametti cristallizzati.
Unici momenti di variazione nel viaggio: il confine con la Croazia che non c'era sulla cartina (e io che urlo all'improvviso "DOCUMEEEEEENTIIIII!!!!"), dei boscaioli sbagliano a tagliare un albero che finisce dritto-dritto in mezzo alla strada (un boscaiolo si mette le mani nei capelli, un altro inizia a segare l'albero in piccoli pezzi molto frettolosamente, un altro pulisce l'asfalto con una scopa di saggina, l'ultimo cerca di spostare l'albero con un trattore), incontriamo (a bordo dell'autostrada) dei cacciatori con fagiani attaccati alla cintola, una volpe gigante e un camoscio ci attraversano la strada.
Approcciamo il lago sul lato nord e facciamo una tappa a Keszthely.
A questo punto diventa molto divertente dare indicazioni ad Alessandro : segui Balatonfüred, no, non Balatonalmádi... verso Balatonkenese, dirigiti a Szabadbattyan ("COMPRO UNA VOCALE!!!").
Il lago, come accennavo, è ghiacciato.
Nonostante qualche scricchiolio è possibile camminarci sopra.
Intorno ci sono delle meravigliose villette.
La sera ci fermiamo a Balatonfüred.
Luogo di villeggiatura, pieno di locali, pieno di alberghi e discoteche.
Chiusi.
Non è esattamente alta stagione.
Anzi, diciamo pure che ci siamo quasi solo noi.
Troviamo un appartamento (cucina, due camere, bagno per 11 eur a testa) e mentre la sera Lucianera, Ale e Andrew vanno a mangiare un porcello allo spiedo (il cui odore rimarrà sui loro vestiti per mesi, ne sono sicura!) io mi faccio una bella dormita (ovviamente non a stomaco vuoto... nel pomeriggio avevamo trovato una torteria niente male).

2 commenti:

  1. il fatto di partire così all'arrembaggio (senza hotel prenotati intendo)mi inquieta un pochino...
    però vedo che ve la cavate sempre bene =)

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  2. Camp, avevo già preparato i turni di guardia per dormire in macchina hehe...
    Comunque... adesso scrivo di Budapest... e... in effetti abbiamo avuto una grande e sfacciata fortuna...

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