giovedì 29 novembre 2007

OGGI FERIE - bollino VG

A dire il vero non tutto il giorno. Solo mezza giornata di ferie.
Se riuscirò a finire (e devo farcela!) questo benedetto trasloco, andrò a farmi rifare la patente distrutta e a pensare ai regali di Natale.
Che siamo ancora a Novembre ma pare che nessuno pensi ad altro.
Angoscioso!

martedì 27 novembre 2007

LEZIONI DI CIOCCOLATO - bollino VV

Cinema col circolo bancari di Lucianera, da infiltrata come d'abitudine.
All'ingresso ci hanno regalato i cioccolatini, in tema con il titolo ("Lezioni di cioccolato").
E chi ha il coraggio di mangiarli dopo che ci siamo sparate da Mc Donalds un panino 280 gr al pepe e un McFlurry al cioccolato fondente (che la commessa nuova ha sparso ovunque mentre lo frullava)?

Il film è una commedia, una storia non così originale ma con situazioni e battute da sbellicarsi dalle risate.
La figura dell'egiziano è divertentissima.
Lucianera aveva le lacrime agli occhi e io male alla mandibola (mi sono guardata bene dal lacrimare, se no... mi sarei persa quello spettacolo di Luca Argentero!)

CIAO CHE? - bollino V

A dire il vero il trasloco non è ancora finito, quindi ho ben poco da salutare, però ho poco tempo per scrivere e nessuno per fare cose da raccontare/ricordare e allora...
... un po' di foto per riempire le pagine.

CIAO CAMERA - bollino V

Dopo il mazzo che mi ero fatta a dipingere le pareti di azzurro (senza riuscire ad arrivare fino in cima al muro... come molti sapranno... hem... diciamo... "effetto onda") adesso è tornato tutto bianco.

M´affaccio alla finestra, e vedo il mare:
vanno le stelle, tremolano l´onde.
Vedo stelle passare, onde passare:
un guizzo chiama, un palpito risponde.
Ecco sospira l´acqua, alita il vento:
sul mare è apparso un bel ponte d´argento.
Ponte gettato sui laghi sereni,
per chi dunque sei fatto e dove meni?
(G. Pascoli - grazie DD)

CIAO SALA - bollino V

CIAO BAGNO - bollino V

CIAO CUCINA - bollino V

domenica 25 novembre 2007

IL SESTO TRASLOCO - bollino G

C'est la paniK paniK paniK...
(Manu Chao)

venerdì 23 novembre 2007

MORALE DELLA FAVOLA - bollino G

A ben pensarci, come facevamo ad addormentarci da piccoli dopo aver sentito le favole?
Probabilmente era la voce di chi ce le leggeva a fare il miracolo perchè come è possibile dormire tranquilli dopo che ti raccontano di mele avvelenate, matrigne e sorelle perfide, fusi che ti provocano il sonno eterno.
Neanche della nonna ci si può più fidare perchè potrebbe esserci il lupo al suo posto.

Altro che favole. Altro che "e vissero felici e contenti"
Quello è il primo contatto con l'amarezza della vita.
Bambini: fate attenzione a tutto che il mondo è pregno di cattiveria.
S'ha da soffrire
Questo era il messaggio vagamente terroristico.

Tutte le favole tranne una.
Una che già da piccola non ne capivo il senso e mi faceva venire un nervoso... ma un nervoso...
Era "La principessa sul pisello".
Quella dove un principe si deve sposare ma vuole farlo assolutamente con una "vera principessa" e per scoprire tale regalità... fa dormire una fanciulla su una pila di non so quanti (ma tanti!) materassi.
La ragazza si sveglia al mattino lamentandosi di non aver dormito bene perchè qualcosa di duro aveva disturbato il suo sonno.
Solo una principessa vera, con una pelle delicata, avrebbe potuto percepire la presenza di un pisello inserito dalla regina sotto tutti i materassi e così la fanciulla andrà in moglie al principe.

Ma che razza di favola è?
Nelle altre il "nemico" veniva identificato da una fisionomia brutta, da una cattiveria palese e, in ogni caso, alla fine perdeva.
Tutto è bene quel che finisce bene.
In questa, invece, chi vince?
Vince una che si lamenta.
Viene scelta dal principe per cosa?
Non ha meriti, non è neanche buona d'animo.
Subdolamente si insinua nella benevolenza degli altri grazie alla sua pelle delicata.
Se la sposa, capite?
Io l'avrei riempita di botte.

E allora, ve lo dico io, questa favola è la peggiore di tutte.
Perchè è la più reale.
Te le trovi ovunque.
E, a quanto sembra, i principi (e non) ci cascano.

giovedì 22 novembre 2007

LA CAPA FRESCA - bollino V

Lun sera sono andata in libreria ed ho comprato 2 libri.
La commessa mi ha rincorsa per 2 isolati in via Po.
Con la mia carta di credito che avevo dimenticato alla cassa.

Ieri sono andata a comprare un temperamatite.
Dove cavolo è?
Dove.
Cavolo.
E'.
Stasera torno in cartoleria, vediamo se l'ho lasciato lì.

Stiamo traslocando l'ufficio al piano superiore.
Un magazziniere sta portando gli oggetti più voluminosi.
Ero sicura fosse uscito quando mi sono messa a cantare
Tadadadadà! tadadadadà!
But I want you to be true...
and I just wanna make love to you...


Insomma... la canzone della pubblicità della Coca di tanto tempo fa...
quella dove un bel fusto sexi e seminudo entrava in un ufficio pieno di donne con una cassa sulla spalla.
E visto che Nico non la conosceva (la pubblicità) gliel'ho anche descritta (come sopra)

Ho sentito solo uno che rideva alle mie spalle.
Che bella figura.
Ma dove ho la testa?






I don't want you to be no slave
I don't want you to work all day
But I want you to be true,
And I just wanna make love to you.
...Love to you...
...Love to you...Ooooohhooh...
...Love to you...

All I want to do is wash your clothes
I don't want to keep you indoors
There is nothing for you to do
But keep me makin' love to you
...Love to you...
...Love to you...Ooooohhooh...
...Love to you...


And I can tell by the way you walk that walk
I can hear by the way you talk that talk
I can know by the way you treat your girl
That I can give you all the lovin' in the whole wide world!
All I want you to do is make your bread!
Just to make sure you're well-fed!
I don't want you sad and blue!
And I just wanna make love to you.
...Love to you...
...Love to you...Ooooohhooh...
...Love to you...Ooooh.
...Love to you...

(Etta James)

mercoledì 21 novembre 2007

QUATTRO SOLDI - bollino G

Arrotolo attorno ai rebbi della forchetta dei bucatini cacio e pepe.
Gli altri hanno preso pizza.
Io, Ricky, il Tasso e la Bocconiana.
Lavoravamo tutti insieme, anche se in aree diverse.

Dai, dai... e quello a cui mancavano 3 anni per andare in pensione?
Che fine ha fatto?
E quello che si rubava l'impossibile, quella che la dava a tutti quanti, quella sempre incinta?
Quello simpatico come un accappatoio ghiacciato dopo la doccia?
Quello vecchio che ci provava con tutte, nessuna esclusa?
Quello che nelle pause caffè fissava come un maniaco? E quello che ha la stessa età del Pet e dimostra 80 anni in più?

Pare che si chiuda nel bagno, il pervertito, con un costumino di piume di struzzo. Il vecchio si è ritirato a vita privata e hanno impiegato 3 mesi per rintracciarlo e chiedergli dov'erano dei documenti.
Lacrime versate per l'avvocato senior durante l'ammainabandiera (l'azienda è stata venduta, da americana è tornata ad essere italiana perciò hanno ammainato la bandiera statunitense). Quelli giocano tutto il giorno a tirarsi palline di carta.

E, al di là delle grasse risate, delle battute, il quadro che ne esce è che, indipendentemente dai meriti o demeriti, l'unica cosa che conta è l'essere o meno paraculati.
Se conosci e chi conosci.
Le mogli dei dirigenti sono sane e salve in altre aziende con stipendi da favola.
I figli di altri vengono assunti dove gente è stata messa in cassa integrazione.
La segretaria che aveva la storia coll'amministratore delegato si è aggiudicata a prezzo irrisorio i mobili della casa dove viveva lui.
Giochetti, truschini.
Eccetera eccetera.
Che nausea.

martedì 20 novembre 2007

DIDO' - bollino RR

Mamma era tornata dal lavoro con una scatola da scarpe piena di buchi.
La scatola miagolava.
Aveva portato a casa un piccolo micino.
L'avevano abbandonato nel giardino dell'ospedale dove lavora.
Un tigrotto magrissimo.
Io ero ragazzetta, a casa mia c'era una grande confusione in quel periodo.
Si chiama "pet terapy" no?
Mi faceva proprio bene, era una figura "amica", dolce e indifeso.
Si può volere bene ad un gatto? Ci si affeziona, lo si tratta quasi come fosse una persona.
Chi ne ha uno credo possa capire.
Dormiva con me. Posava il suo naso umido e freddo sul mio collo e ronfava.
L'avevo riempito di antimicotico ed era buffissimo, colorato di fucsia.
Talmente buono che si faceva fare di tutto.
Gli potevi prendere le zampe davanti e mettergliele dietro alle orecchie e lui strizzava gli occhi e sorrideva. Come il pongo, per quello l'avevo chiamato Didò.
Didò me l'hanno investito con la macchina.
Si è trascinato fino a casa Mercoledì.
Stava male, non mangiava.
Io e mia mamma siamo in preda ai sensi di colpa per non averlo portato subito dal veterinario.
Abbiamo aspettato troppo senza capire cosa avesse.
E' morto oggi.
Che tristezza profonda.

GIORNI E NUVOLE - bollino G

"Giorni e Nuvole" di Soldini.
Chi l'aveva visto me l'ha sconsigliato.
Chi non l'aveva visto si è rifiutato di venire con me.
Troppo triste, troppo deprimente, niente di che.

Ovviamente sono andata.
Il film è reale ed amaro, non un capolavoro ma in ogni caso non pesante.
Tratta del tema del lavoro in Italia, senza falsità, con tutti i problemi di precariato & Co..
E allora, cosa vuoi aspettarti?
E' la storia di un uomo (Antonio Albanese), laureato, imprenditore, sposato con una donna (Margherita Buy) neo-laureata in arte, una figlia che invece rinuncia agli studi per lavorare in un locale e convive con il fidanzato (bella contrapposizione con la madre), un padre all'ospizio.
L'uomo perde il lavoro e fatica a trovarne un altro (a meno di ricorrere a call center, reception in alberghi,etc...)
Il tenore di vita si deve necessariamente abbassare, nascono le liti.
Reale, come ho scritto all'inizio, con delle battute divertenti in mezzo all'angoscia della situazione.
Ed una cosa positiva.
E non da poco.

Ho scovato il titolo del libro che la figlia presta ai genitori.
E' "Nemico, amico, amante" di Alice Munro (anche la figlia si chiama Alice, non un caso).
Sarà da leggere?

lunedì 19 novembre 2007

POLLOCK - bollino VG


Ho mischiato gli attimi del dormire e stare sveglia nel week-end.
Sabato pomeriggio mi sono coricata un paio d'ore sul divano di mia mamma per fare compagnia al gatto malato.
La notte, in compenso, ho dormito pochissimo.
Domenica gita a Cervere per la Sagra del Porro.
Dopo aver assaggiato persino le lumache (in salsa di porro naturalmente) ne sono uscita distrutta.
Appesantita e assonnata.
Mi sono coricata intorno alle 17.00 per svegliarmi completamente rinco alle 21 passate con la Littizzetto che tuonava simpaticamente contro Eminems.
Sfoglio le pagine del televideo.
Ore 00.45 -Rete4- "Pollock" con Ed Harris.
Sono sveglia come un grillo.
Di Pollock non so nulla.
Guardo i suoi quadri e mi sembrano tele enormi imbrattate di colori.
Senza senso.
Di quelli che se li appendi sotto-sopra nessuno se ne accorge.
E invece... il film dipinge il pittore.
Un carattere difficile.
Un genio della pittura, davvero.
Non riconosciuto immediatamente.
Un alcolizzato.
Una donna che crede in lui e che lo porta al successo.
E, contrariamente a quanto pensassi, non c'è casualità.
Pollock vedeva già nella sua testa cosa avrebbe voluto rappresentare.
Non appoggiava il quadro sul cavalletto, tranne all'inizio.
Posava la tela (a volte enorme, come quella realizzata per Peggy Guggenheim) a terra e ci girava intorno, saliva sopra, si muoveva concentrato come in una danza, facendo colare o rovesciando il colore, senza smettere fino a quando non era finito.
Pare che gli analisti delle sue opere abbiano scoperto che contengono le Caratteristiche dei frattali e ipotizzano (leggo dalla wikipedia) che in qualche modo Pollock potesse essere consapevole delle caratteristiche del moto caotico e stesse tentando di ricreare quanto percepiva come una perfetta rappresentazione del caos matematico più di dieci anni prima che la stessa Teoria del caos fosse scoperta.
Affascinante.
Eppure pare che non fosse riuscito a dominarlo il caos.
Non nella sua testa.
Morirà schiantandosi con l'auto decapottabile, ubriaco.

Linea, tempo fa, aveva messo il link http://www.jacksonpollock.org/ in un commento su questo blog. Adesso ha un senso maggiore per me... far colare il colore

LA STRAGE DEL SABATO SERA - bollino G

Per errore ha preso le pastiglie del marito ed è svenuta durante la cena al circolo sportivo.
E' stato colto da una forte crisi di apnea dopo che l'ospedale l'ha riempito di farmaci psichiatrici.
Si è fratturata il femore.
Questi sono stati gli incontri del sabato notte in ambulanza.
Strano, la loro età media era di 80 anni.
Non uscivano dalle discoteche e non erano ubriachi.
Come se non esistessero.

Poi al mattino, prima di andare a fare colazione, suona il telefono di Paolì.
La sua fidanzata è uscita di strada a causa di un colpo di sonno.
Eccola la giovane che ha ballato fino al mattino. Macché.
E' un'infermiera lei. Stava tornando a casa dopo una notte di lavoro.
Come se non esistessero.

venerdì 16 novembre 2007

RAGAZZE DA MANUALE - bollino G

Cla ha messo la casa, da bere, zucchine in carpione, giardiniera, pane e grissini.

Anto ci ha onorate della crema di cavolfiore.
Far rosolare nel burro mezza cipolla e uno spicchio d'aglio. Aggiungere il cavolfiore a pezzi e un litro di brodo caldo. Fare cuocere per mezz'ora. Frullare il tutto, aggiungere un po' di panna da cucina e del prezzemolo.

Io ho preparato la torta al cioccolato e cocco.
Sembrava non cuocere mai e invece ho scoperto che la parte scura non era cacao ma bruciato.
Dovrei fidarmi del mio naso quando gli occhi mi tradiscono.

Poi, una tazza di caffè e hanno iniziato a turbarmi con i loro discorsi.
Sulla normalità e l'irrequietezza.
Mi hanno fatto pensare che forse sbaglio a vivere così.
Che ci si dovrebbe accontentare, smetterla di tendere sempre a qualcos'altro una volta che si ha qualcosa.
Non fare troppe cose insieme.
Non essere così matta.
Non avere paura della stabilità.
Sono quella "fuori" tra le tre.
Non riesco a smettere di pensarci.
Sono le stesse cose che mi dice Andrew quando ascolta i miei discorsi.

GRAZIE ICA - bollino VG


Anche se non ero molto in forma,ho pensato che un po' di distrazione potesse fare bene ad entrambe.
E così Ica mercoledì sera ha accettato l'invito di venire a casa mia per scambiare due chiacchiere.

Si è fatta mezz'ora di strada.
Facciamo anche quarantacinque minuti visto che si è persa.
Dopo un allenamento di capoeira (immagino non proprio 'leggero')
Per mangiarsi una pizza semi-cotta.
Tra gli scatoloni.
E la puzza di vernice…
Bell'affare!

Se fosse arrivata prima avremmo visto dr. House e ci saremmo guardate con due facce buffe.

Chase apre la porta e osserva Cameron sorpreso.
"Ciao, che ci fai qui?"

"Oggi è Martedì"

"No... oggi è Lunedì"

"Lo so. Non ce la facevo ad aspettare"

Si baciano.

giovedì 15 novembre 2007

THE BOURNE ULTIMATUM - bollino V

Martedì sera cinema.
The Bourne Ultimatum.
L'uomo che ha appena vinto il premio "Sexiest man alive 2007" indetto da People attraversa lo schermo correndo.
Una macchia su un fazzoletto per quanto è piccolo lo schermo e noi seduti lontani.
E Tomas si sarebbe messo ancora più in fondo.
Corsa, salto giù da un treno, dolore e sangue (poi guarito improvvisamente nel resto del film mi sembra), fuga dalla polizia moscovita.
Cate, seduta alla mia sinistra, ripete i dialoghi in russo.
Mai guardare un film con a fianco una linguista.
Corrono, fuggono, sguardi corrucciati, spari.
Poi nulla.
Andrew, alla mia destra, dice "porca tr***! una scena di fuga così non la vedevo dai tempi di Minority Report"
E com'è che io non l'ho vista?
Ancora corsa, fuga, sguardi, Madrid.
Tomas sghignazza.
Poi nulla di nuovo. Altro pezzo che non ricordo.
Andrew commenta con Cinzia.
Stacco da ennesima scena di fuga. Panoramica su Torino.
Cate dice con accento pavese "No! Ma voi lo sapevate che c'era Torino?"
Io e Tomas smorziamo il suo entusiasmo con un "eccerto".
E di nuovo il nulla.
Insomma. Quattro o cinque volte mi sono addormentata.
Anche il finale mi sono persa.
Toccherà affittarlo.

mercoledì 14 novembre 2007

COMPLEBLOG - bollino V

Un anno di blog e di me.

Lione, Bosnia-Herzegovina, Monaco di Baviera, Mosca, la Corsica, Siviglia, Cracovia e Auschwitz, Berlino, Granada-Malaga-Gibilterra, l'Uzbekistan, la costiera napoletana, le escursioni in montagna, risate e lacrime, passioni e incazzature, gioia e tristezza, il ritorno al 118, la casa, i teatrini famigliari, i cugini e le cugine, Andrew l'insostituibile, Lucianera ed Ale, Luke, Wood, i 3 Paoli, S & S le amiche sex in Turin, le amiche di vecchia data Cla e Anto, Hal, la Zanzarologa, il vecchio e il nuovo lavoro, i colleghi-amici the Pet, Emmedoppia e il Messico, GG, il mio gemello di pensiero Ricky, la capoeira e i capoeristi, Fraxi & dintorni, persi di vista ma ritrovati sul pc Lore, Elio, DD, il Veneziano, Tomas le sue donne e il cinema, i film, le mostre, i libri, i concerti, le sagre e le mangiate, gli spettacoli teatrali, gli studi, i dubbi, i rollerblade, i pensieri inquieti, i problemi con la Yaris, le partenze degli amici, i ricordi del passato, pensieri attraverso immagini, le nuove conoscenze telematiche e non, sperimentazioni di creatività e mille altre cose e persone che avrò sicuramente dimenticato di inserire nel riassunto ma... a cosa servirebbe un diario se non per ricordare?

Tanti auguri.

lunedì 12 novembre 2007

WEEK-END PARTE3: SCATOLONI - bollino G

La padrona di casa mi ha intenerita parlandomi del milanese che verrà a vivere al posto mio da dicembre.
Mi ha detto che lui adesso vive in albergo e paga una cifra spropositata, che perciò sarebbe carino lasciargli l'alloggio pronto dal primo giorno del mese.
"Ma certo" dico io con un sopracciglio alzato "ma non mi chiedere di andare via prima del tempo perchè già così faccio fatica."
"Nooo... tranquilla. L'unica cosa... ti darebbe fastidio se inizio a dare il bianco?"
"Ah. E quando vorresti iniziare?"
"Lunedì"
Le ho detto si.
Mi sono accorta dopo che questo voleva dire: togliere tutti i quadri/quadretti, libri, soprammobili e affini, inscatolarli e impilare le scatole in giro per la casa (non lungo le pareti ovviamente).
Tanto andava fatto solo che, non avendo ancora deciso dove portare queste cose (sabato ho visto due case, se solo avessi idea di cosa fare del mio futuro immediato avrei scelto per una delle due), questa mattina mi sembrava di essere in un accampamento.

Nico mi ha riportato una frase di Isabella Allende
“La sconfitta ed il successo non esistono, sono invenzioni dei gringo.
Si vive e basta, meglio che si può, un po’ per giorno,
è come un viaggio senza meta, ciò che conta è andare.
E’ ora di calmarsi.

Perché tanta agitazione ?

Mia nonna diceva che non dobbiamo
essere schiavi della fretta”

WEEK-END PARTE2: MACCHINA - bollino G

Forse è conseguenza dell'ultimo incidente, forse il colpo di grazia è stato dato dalla strada di montagna che ho percorso ieri, fatto sta che il serbatoio dell'acqua di raffreddamento del motore si è spaccato.
E, naturalmente, non si è spaccato in alto o a metà ma esattamente sotto.
Per fortuna me ne sono accorta al ritorno da una splendida camminata con persone simpatiche in una giornata metereologicamente perfetta.

Il fidanzato della zanzarologa mi ha detto di: accendere il riscaldamento e scendere in folle.
Così ho fatto.
Per fortuna i freni hanno retto.

Ieri sera ho lasciato la macchina a mia mamma per portarla dal meccanico.
Le ho detto "portala da quello a 3 km da qui, non da R. che è a 10 km, perchè il serbatoio non trattiene neanche un ml di acqua ma se fai come ho fatto io e tieni d'occhio la spia della temperatura dovresti farcela senza fondere il motore perchè nel circuito ce n'è ancora un po'. HAI CAPITO MAMMA?"
Risposta: "ma certo!! Comunque domani sento il meccanico e vediamo cosa mi dice"

Dopo averle ripetuto per almeno 5 volte (non è un'esagerazione) "se metti dentro l'acqua esce fuori immediatamente" (con mio fratello che mimava "uh... tubo diretto!") e "non ce ne sta neanche una goccia" ecco cosa mi ha detto al telefono 1 ora fa:
"il meccanico R. (quello a 10 km) mi ha detto di mettere mezzo litro d'acqua nel serbatoio e di andare da lui con quello".

Giuro. Raramente ci sono persone che mi fanno perdere le staffe come lei.

WEEK-END PARTE1: CARCERE - bollino VG

Sono stata in carcere, ho di nuovo la macchina dal meccanico, ho mangiato quasi fino a scoppiare, vivo tra gli scatoloni.

Tutto questo in tre giorni.

Per fortuna ognuna delle cose era associata a qualcosa di positivo.

In carcere sono andata a vedere una rassegna di arte / design / musica.
Come ho scritto precedentemente le carceri erano quelle vecchie, costruite nel 1870 e dismesse nel 2002.
Suggestivo. Subito sembra di entrare in un campo di concentramento, poi in un film americano.
Nel cortile esterno, le pareti illuminate di blu, zona aperitivo e musicale.
Nelle celle, nei corridoi, sulle grate, esposte le opere.
Io ero andata per le foto di Giorgio. Spettacolare come sempre.
Il braccio femminile sembra una cattedrale, con tre piani di celle al posto delle navate laterali. Al fondo dell'ampio corridoio centrale, al primo piano, una statua della Madonna, unica presenza iconografica delle carceri (come mi fa notare Giorgio). Statua che, dice lui, in 150 anni lì dentro deve essere carica di ogni tipo di energia positiva e negativa. Gente che prega e che maledice.
E' intorno alla Madonna che sono le foto di Giorgio.
Sono quattro, grandi, in bianco e nero, due statue di santi e due particolari di altre statue.
Mi sono dimenticata di chiedergli dove le avesse scattate, anche perchè sono dovuta andare via in fretta per andare a una cena sicura di tornare il giorno dopo (cosa che non ho potuto fare causa macchina).

Delle altre cose racconterò separatamente.

domenica 11 novembre 2007

MESS. X TORINESI E DINTORNI

C'è ancora tempo fino ad oggi (domenica 11/11) dalle 15 alle 22.
La mostra è gratis ed è ambientata nelle vecchie carceri di Torino.
Andateci perchè merita davvero (in ore serali rende meglio...)
Domani sera, appena avrò un po' di tempo, racconterò tutto...

giovedì 8 novembre 2007

ALLA RINFUSA - bollino G

Benvenuti signori e signore al Pozzo di San Patrizio!

Toh, ecco qui la sorpresina de "le 4 ragazze di Sex in the Turin city".
Una di loro (Charlotte) va a vivere in Brianza.
Nel film era Carrie che andava a Parigi, uffi!
Carrie ero io nel nostro parallelismo col telefilm.
Faccio, parlo, dico e disfo ma alla fine resto sempre qui mentre gli altri se ne vanno.
Almeno, prima di traslocare, la Charlotte ci onorerà delle sue mitiche tagliatelle fatte a mano.

Poi, poi, ah ecco! Quelli del colloquio per andare in Africa hanno risposto che sono idonea.
Se un giorno ci sarà occasione partirò per i 6 mesi. Vedremo...

Intanto non so se resisterò a stare qui, con la mia perenne irrequietudine.
Vorrei non pensare a doveri e problemi, licenziarmi e partire per due mesi sulla transiberiana.

Ah, a proposito di lavoro, il capo del capo del personale mi ha convocata per farmi le scuse per la lettera di richiamo per non aver usato la mensa giusta. Scusi, scusi e ancora scusi.
Ho fatto spallucce.
Sono una ragazza istintiva, subito me la prendo a morte, poi mi passa e riesco a mantenere un distacco glaciale.

E così... istintivamente ho trattato malissimissimo un amico.
Solo perchè non mi ha letto nel pensiero, non ha captato i messaggi che cercavo di inviargli.
Che bel carattere Lucy.
Irrequieta, istintiva, esigente-passionale e poi trasformazione in un istrice algido.

Sono andata a comprarmi una pizza da asporto e ho scoperto, grazie alla figlia del gestore che stava facendo i compiti, che nella classificazione delle Alpi ci sono anche le Atesine (E dove stanno nella filastrocca "Ma con gran pena le reti calan giu"?)

Ho messo piede nell'Università.
Devo farcela, devo farcela, devo farcela...

Dopo aver girato per 6 mesi con la patente senza foto (che si è sciolta in lavatrice) sono andata ad informarmi per rifarla.
Una foto autenticata dal comune e centocinque euro.
Ah però!
E devo fare anche la revisione della macchina, cambiare le pastiglie.
E io che volevo chiedere il part-time.
Devo iniziare a prostituirmi?

Visti un paio di film in dvd.
"L'amore non va in vacanza". Carino.
A parte un paio di tributi al cinema (il vecchio sceneggiatore, le colonne sonore, un cameo con Dustin Hoffman) è essenzialmente un film romantico. Di quelli dove alla fine sogni di avere uno come Jude Law e di essere come Cameron Diaz. Oppure il contrario se sei uomo.
E che quando sei innamorato e corrisposto guardi con un sorriso. Quando sei single ti viene da pensare che a te certe cose non capiteranno mai.
"Zoolander". Demenziale.
Ma c'era Ben Stiller e non ho resistito a non guardarlo (e qui i camei si sprecano... con David Bowie, Paris Hilton, Lenny Kravitz, Billy Zane e un'altra trentina almeno).

Compleanno di mamma.
La fiorista ha impiegato 43 minuti per farmi una composizione, però ha infilato anche dei finti diamanti in ogni rosa.

Compleanno di babbo.
Mio fratello tornerà da Venezia o mi lascerà di nuovo sola ad affrontare una cena con l'amica del babbo?
Non ce la posso fare.

Dovrei pensare a dove andare a vivere tra 20 giorni.
Dovrei iniziare ad inscatolare le cose.

Me lo sono auto-incasinato questo pozzo di San Patrizio, anche con cose che non c'entravano niente, però mi sono venute in mente scrivendo...
...svendo tutto, tutto-tutto, chi se ne prende un pezzo?

lunedì 5 novembre 2007

MALAGA - bollino VV


Collage di foto scattate durante il viaggio (tranne il Picasso)
E di Malaga che dire?
Ci arriviamo nel primo pomeriggio, dopo aver percorso tutta la Costa del Sol, detta anche la Costa del Golf (ci sono oltre 40 campi).
Quella di Marbella, di Torremolinos, di un qualcosa che non oso immaginare cosa possa essere d'estate.
Probabilmente un carnaio, la Rimini spagnola.
In novembre, invece, è pieno di anziani. Perfetto. Si sta benissimo.
Caldo... caldo...
Ho la testa che scoppia perciò ci spalmiamo per un paio d'ore sulle sdraio di un localino gestito da una coppia inglese a Fuengirola.
Birretta e patatine.
Relax.
La frenesia di tutti i giorni è lontana.
Mi svegliano perchè sto russando e anche perchè è ora di andare a Malaga.
Prendiamo posto in un alberghetto in pieno centro.
Che poi è fronte porto, per niente bello, pieno di gru e navi da crociera (con conseguenti numerosi gruppi di italiani che sbarcano e girano in blocco la città, tutti a seguito di una guida con numero identificativo su di un cartello).
Nella via centrale espongono delle sculture di Rodin e, per restare in tema "arte", andiamo al museo Picasso (che era nato lì).
Ora.
Opinione molto personale.
Picasso disse "ho imparato a dipingere come Raffaello, adesso devo imparare a disegnare come un bambino"
Secondo me c'è riuscito benissimo.
Alcune opere sono veramente belle (sto cercando 'disperatamente' il titolo di un quadro minore, in tinte marroni, con una donna con dei fiori in testa) ma altre... pure i miei cugini Alex e Riccardo di 5 e 3 anni...

PS: stavo per dimenticarmi del vino... il Protos, della valle del Douro, assolutamente eccezionale, bevuto alla locanda "Antonio" (chissà se ha attinenza con Banderas, anche lui nato a Malaga), mentre Lucianera si mangia la coda del toro (e non dico come ha fatto il cameriere a mimare cosa fosse...).

GIBILTERRA - bollino VV


Collage di foto scattate durante il viaggio
Appunti veloci-veloci...
Gibilterra.
Uno spazio di 6 kmq di territorio inglese in Spagna con circa 30.000 abitanti.
Uno dei posti più densamente popolati sulla terra.
Ed ero curiosissima di sapere come avrebbero gestito il cambio di direzione del traffico, dal viaggiare a destra al viaggiare a sinistra.
Semplice: non l'hanno fatto.
Territorio inglese, ma davvero inglese, con le cabine telefoniche tipiche, la Royal Mail, i negozi, i poliziotti 'bobby' con bombetta & co., il fish & chips (mangiato in un locale che era un inno al Capitano Nelson, perito nella vittoriosa e mitica battaglia navale di Trafalgar, non troppo lontano da lì), le televisioni che trasmettono il rugby o la partita di calcio Manchestern-Somethingelse, i ragazzi -inglesi- ubriachi alle sei di sera.
E ovviamente si parla inglese.
Però si viaggia a destra.
Per le strade, inoltre, si incontrino gruppi di rabbini ebrei (forse dovuto alla concentrazione altissima di banche e soc. finanziarie), eleganti nordafricani, altri personaggi pittoreschi.
L'ho trovato un posto strano. In senso positivo.
Con la vista sulla costa marocchina (vicina, vicina...)
E il mare è costellato di navi perchè le tasse, nel territorio di Gibilterra, sono più basse, perciò le navi trasferiscono lì il petrolio sulle petroliere.
E poi ci sarebbero le scimmie, le uniche scimmie che vivono libere in Europa.
Sono circa 200 esemplari che vivono sulla rocca (e c'è una leggenda che dice che il regno unito perderà il possesso di Gibilterra quando non ci saranno più bertucce... perciò... Churchill stesso ne fece arrivare una quarantina da Marocco e Algeria quando si accorse, negli anni '40, che gli esemplari erano pochi) e che per salirci, però, ti chiedono 8 sterline.
Ultimo appunto...
...l'ostello.
Che non abbiamo osato svestirci per infilarci sotto le lenzuola sudicie, e sudici pure noi, tutti ammassati in una stanzetta minuscola senza fare la doccia.
E il giorno dopo... a fare colazione... con un libro de "I ching", che mi ha ricordato tanto la Wood, e un odorino che io scambio per incenso ma che in realtà era un cannone dei migliori.
Se lo stavano fumando i due gestori inglesi, cinquantenni, alle 8.30 di mattina.
Take it easy guys!

COSTA TROPICALE - bollino VV


Collage di foto scattate durante il viaggio

Appunti veloci-veloci
Il mare. Finalmente.
E il sole.
E stupidamente mi vien da pensare che è ora di tirare di nuovo fuori i rollerblade, senza ricordarmi che siamo, comunque, a Novembre.
D'altra parte... a latitudini africane è facile fare questi pensieri, no?
Ci sdraiamo un'oretta a rosolarci su una spiaggia deserta.
Solo un paio di pescatori.
Chissà d'estate che putiferio.
Pranzo con una zuppa di pesce e un piattone di pesci fritti.
Diciamo che l'aspetto culinario ha rappresentato molto in questa vacanza.
Per la strada sfioriamo la tragedia: Lucianera invece di chiudere la sicura... spalanca la portiera mentre viaggiamo ai 100 km/h in curva.
Io sbianco. Lei non smette più di ridere.
Non aveva neanche fumato. Giuro!

GRANADA - bollino VV


Collage di foto scattate durante il viaggio (cliccare sopra per ingrandire)
Appunti veloci-veloci....
Attraversiamo con la panda distese di ulivi disposti sulle colline ordinati come pedoni sulla scacchiera.
Da Malaga, dove siamo atterrati, a Granada.
Le zingare nel centro di Granada che leggono il futuro tenendo in mano mazzolini di rosmarino portafortuna.
E mi viene in mente il racconto di mio fratello, degli occhi verdi della zingara che l'hanno ipnotizzato. E quei 20 euro aveva cercato di riprenderseli andando a cercare di nuovo la maliarda fin nelle caverne sulla collina, dove alcuni gitani risiedono.
E spiace non essere andata la sera, al Sacromonte, perchè pare che lì e nel quartiere dell’Albaicín (dove andremo il giorno dopo, tra viuzze e case tutte dipinte di bianco) si suona e si balla il miglior Flamenco.
Un pranzo in un luogo trovato per caso.
Anzi no.
Trovato perchè ci siamo persi.
E così, un piatto di calamari fritti, uno di anguilla, un altro di prosciutto iberico, 8 birre piccole per un totale (non a testa, in tutto!!!) di 10,80 euro.
Quattro facce felici e pronte a girare l'Alahambra, fortezza araba, meravigliosamente decorata.
E meno male che Luke, che si era fatto ore di coda quest'estate, mi aveva consigliato di prendere i biglietti prima. Infatti, arrivati lì, biglietti non ce n'erano più (ma io li avevo, appunto, presi prima)
I giardini, le torri e le sale dell'Alahambra.
La vista sulla città.
Una aperitivo di tapas e bocadillos.
Veloci a rinfrescarci in albergo e poi di nuovo in città, a girare in una viabilità che mi spiazza per quanto sono complicati i dedali di strade, per quanto sia praticamente impossibile parcheggiare.
Però bella, splendida atmosfera quella spagnola.
Siamo praticamente in maniche corte. A Novembre.
E ci fermiamo a cenare in un posto con porzioni gigantesche e Lucianera per almeno un mese non toccherà più le fave.