mercoledì 26 settembre 2007

GLI UOMINI D'ONORE - bollino V


"Pronto? Si-si, Paolino, sto arrivando. Lo so che il film inizia alle 20.30, ma tanto faranno almeno 5 minuti di pubblicità... tranquillo!!!".
Entriamo in sala alle 20.31, giusto per perderci la frase che spiega il titolo del film.
Il padre mafioso, poco prima di essere ammazzato, dice al figlio-protagonista "...vita è fatta di dolce e di amaro.".
Fine della scena.
Paolino, solo perchè è un gentleman, non mi uccide.
Il film è un bel film sul mondo della mafia, sulla nascita degli uomini d'onore, niente di innovativo, un bravo Luigi Lo Cascio, una bella colonna sonora (tra l'altro... sono giorni che "Besame Mucho" mi ossessiona e me la sono ritrovata anche qui), scene forti ma non eccessivamente truculente, un linguaggio a volte difficile da capire per noi nordici.
E sul linguaggio esce una delle scene più divertenti: quella in cui i picciotti vanno a rapinare una Posta di Torino e, parlando in siculo stretto-stretto, non vengono capiti.

In un altro film, che era Vanilla Sky, c'era una frase che diceva:
Ricorda, il dolce non è mai così dolce senza l'amaro, e io conosco l'amaro.
Chissà se nel primo minuto perso il padre-mafioso pensava proprio a Tom Cruise.

lunedì 17 settembre 2007

DILLO CON LE FACCINE - bollino VG

Venerdì sono uscita dall'ufficio felice come una Pasqua (faccina) e le ultime parole che ho sentito pronunciare sono state "Dai, Lou, vieni anche tu in montagna Domenica, camminare fa bene e ti aiuta a non pensare" (faccina)
La sera ho cucinato gli spaghetti ai frutti di mare (faccina) scoprendo che le etichette del vino del babbo "Malvasia 2003" vanno tutte modificate in "Aceto" (faccina)
Segue visione di un film: Requiem for a dream.
Bello, davvero bello e fatto bene per quello che vuole esprimere: ansia ed angoscia. (faccina). Tosto.
Se qualcuno ha una mezza intenzione di drogarsi (anfetamine comprese) non inizia quasi di sicuro. (faccina)

Sabato mattina.
Vado alla Posta. (faccina)(faccina)(faccina)
Incontro una ragazza che conosco e mentre aspettiamo scoppia in lacrime e mi racconta che "gli infermieri avrebbero bisogno di un punto di ascolto" perchè "uno fa per trent'anni questo mestiere ma non si abitua mai a vedere certe cose". Parlava di un bimbetto di 11 mesi in arresto cardiocircolatorio seguito da un uomo morto in un incidente automobilistico.
(faccina).
Ancora un po' triste affronto la simpaticissima (faccina) impiegata dello sportello che prima mi dice che il mio bancomat ha "esaurito il fondo" e quando torno con i soldi (che guarda caso allo sportello della banca funzionava) deve estrarre dall'astuccio la calcolatrice per fare 40-2. (faccina)
Segue negozio di cornici, lavanderia, taglio di capelli, macelleria, panetteria, supermercato, comprato legno e specchio. (faccina)
Andata a vedere gli orari di uffici sanitari e scoprire che sono visibili solo quando l'ufficio è aperto. Utilissimo. (no comment)
Cos'è che mi avevano detto Venerdì uscendo dall'ufficio? (faccina)
Faccio il numero di telefono di Niko Yosemite Sam e gli comunico che sarò dei loro (lui, Wonder Woman e marito di WW) (faccina)
Ritrovo alle 7.30.
WW e marito dichiarano forfait ma si aggiunge Andrew.
Destinazione Valle Troncea. Iniziamo a camminare alle 9.00 (mt. 1700) e arriviamo sulla vetta del Ghininvert (mt. 3037) alle 13.00.
La vetta è scoscesa su sfasciume e sono contenta di una leggera nebbiolina che mi evita di vedere lo strapiombo.
Il ritorno riusciremo a farlo in poco più di 3 ore.
(faccina)
In mezzo: a Niko si scolla la suola degli scarponi.
Io mi sarei fatta venire a prendere dall'elicottero.
Lui no. Peggio di Mc Gyver, porta con se, oltre a telini termici, garze e cerotti-sutura, anche spago e nastro americano. Ripara gli scarponi e continua salita e discesa.
(faccina)
Gita stupenda. Aiuta davvero a non pensare... neanche a che faccine mettere (fatelo voi)

venerdì 14 settembre 2007

UN'ALTRA VITA - bollino G

Il venerdì è il giorno in cui, su tanti blog, si pubblicano gli oroscopi.
Io riporto un articolo di Gabriele Ferraris uscito oggi su Torino7 e che mi ha segnalato Luke.
Lo prendo un po' come se fosse un segno... un oroscopo che ti dice le cose giuste al momento giusto, che sembra che parli proprio di te e tu ci credi...

Un'altra vita

Ho un amico che sempre, in questo periodo, mi manda un sms: «Settembre è il mese del ripensamento sugli anni e sull’età». Ed io, regolarmente, rispondo: «Dopo l’estate porta il dono usato della perplessità».

Preciso, per quanti non conoscano a memoria il canzoniere di Francesco Guccini, che non siamo due poeti: semplicemente, il nostro è uno scambio di citazioni da «La canzone dei dodicimesi», antico capolavoro del Saggio di Pavana.Ma in quella frase c’è una profonda verità. Settembre è davvero l’inizio di un ciclo nuovo. Torniamo dalle ferie, riprendiamo l’usato travaglio quotidiano, e i problemi, i piccoli enormi problemi di ogni giorno così come le grandi scelte dell’esistenza, ci assorbono, ci risucchiano. L’illusoria, breve tregua estiva, è finita. E con essa, spesso, svaniscono i nostri progetti d’allegria, di rigenerazione, di cambio di prospettiva. Nelle lunghe, oziose ore del solleone abbiamo intravisto un’altra vita possibile, un altro mondo: un mondo, una vita, in cui la scala dei valori può ribaltarsi, offrendo un orizzonte diverso, e più vero. Ecco, la sfida è questa: non perdiamo quella visione, non adeguiamoci tristemente alla banalità dei piccoli interessi, delle piccole frustrazioni. Conserviamo l’intuizione magnifica che gli occhi di chi amiamo valgono mille volte di più di una promozione in ufficio, di un risicato carrierismo.

Non so se chi organizza «Torino Spiritualità» abbia coscientemente scelto settembre per un festival che sui valori interiori basa la sua stessa ragion d’essere. Ma, cosciente o inconscia che sia, la collocazione è necessaria, e salvifica. Non rinunciamo a una vita più vera. E’ lì, è sufficiente allungare la mano e possiamo afferrarla. E ancora ci accompagnano, in un momento tanto cruciale, i versi della vecchia canzone: «Ti siedi e pensi e ricominci il gioco della tua identità, come scintille brucian nel tuo fuoco le possibilità».

Le possibilità.

mercoledì 5 settembre 2007

APERITIVO TELEVISIVO - bollino V


Ormai Sabry ci ha etichettate "le 4 di Sex in the city", proprio come la serie TV.
Ovviamente lei ne fa parte e si è identificata con Miranda.
Perchè è un po' fuori di testa, dice.
Non stentiamo a crederle. Ieri le è bastato brindare, senza neanche bere, ed era già ubriaca.
"Cameriera! Cameriera! Si possono avere altre cose da mangiare che io so' mbriaga?"
Dopo 4 secondi
"Cameriere! Cameriere! La prego, mi porti un bicchiere d'acqua... così diluisco l'alcool"
E poi non ci sarebbe da aggiungere altro dopo la storia, già raccontata, in cui aveva trattenuto uno sconosciuto per la strada chiamandolo "Antonioooo!!! Antooonioooo!!!" e cazziandolo convinta che lui, collega di lavoro da tempo, si ostinava a dire che lei aveva sbagliato persona.

La Charlotte del gruppo, quella precisa e perfetta, è Simo.
Senza dubbio.
Simo fa le tagliatelle fatte in casa, cucina la faraona, è fantasticosa!
Basta dire che all'aperitivo di ieri sera si è presentata solo dopo aver fatto la spesa dal macellaio (e infatti nella borsa aveva fettine e aceto).

Io sarei Carrie, a detta di Sabry-Miranda.
Forse perchè scrivo il blog, un po' come Miranda che è scrittrice!

Rimane Lu e rimane Samantha.
E qui crolla tutto perchè personaggio televisivo, una panterona fissata per il sesso, non ha molto a che vedere con Lu, fedele allo stesso uomo da una vita intera.

Però... abbiamo tenuto fede al titolo.
Sex in Turin.
Se non altro parlandone e facendoci un sacco di risate.
Come sempre!