martedì 30 settembre 2008

...OHONES - bollino G

Ore 19.00.
Ufficio.

Mia moglie già 1 mese prima delle vacanze iniziava a rompermi i co***ni
Me li triturava
Me li ha nebulizzati
Li ritrovavo il giorno dopo sotto forma di rugiada sulle pantofole.
(Paolo Migone a Zelig)

LIBRETTO DI ISTRUZIONI - bollino G

Domenica ho iniziato a fare il cambio dei vestiti nell'armadio.
Addio estivo e fuori invernale.
Cugino Alex al seguito.
Intanto mi chiedo come mai nei bambini ci si sofferma sempre sulla fase del "perchè" e mai su quella del "quanto".
Alex è in questa fase.
Ha iniziato la scuola elementare. Fanno italiano, inglese, informatica. In prima elementare.
Ma sicuramente la matematica è quella che lo colpisce di più. I numeri.
"Quante magliette estive hai? Quanti pantaloni? Quanti anni ha Melisa? E tu quanti anni hai?" (e a quest'ultima risposta ha commentato con "COSI'TTANTI???")

Sopra al mio letto c'è appeso un planisfero.
Nella fascia bassa sono presenti tutte le bandiere del mondo.
Da un po' di tempo ha preso l'abitudine di indicarle e chiedere "dov'è questa?".
Io gli indico lo Stato sul planisfero e poi mi invento qualche veloce storia sul luogo.
Storie di sceicchi, di armadilli, mari turchesi, foreste impenetrabili, case di paglia senza elettricità, canoe e treni ultrarapidi.

Con la testa di una che da piccola si divorava i libri di Emilio Salgari, che si fissava a guardare le foto sull'atlante illustrato per ore, che quando otteneva il permesso di giocare con il sacchettino delle monete del mondo del babbo pensava di avere per le mani un tesoro.

Ma Alex è nella fase del "quanto".
Ascolta, non so quanto si stupisca, e passa a domande come "ma quanti grattacieli hanno?" "Quanti letti?" "Quanti castelli?"

Poi, improvvisamente, ha fissato il planisfero e mi ha detto: "ma dov'è tutto quello?".
Gli ho risposto che ci siamo sopra.
Che quello è il mondo...
Mi ha guardata stranito con la stessa faccia che fa quando non capisce se lo prendo in giro o meno ma che pensa sia meglio propendere per il sì per non far la figura dello sciocco.

E mi sono resa conto di quanto sia difficile spiegare alcune cose ai bambini.
Il mondo che gira... il sole... il giorno e la notte... i fusi orari.

Mi sono ricordata del mio babbo che in seconda elementare cercava di inculcarmi il concetto di bit. Di polo positivo e negativo. Di corrente alternata.
Era sicuramente troppo presto per me.
Ho immaginato che per ogni cosa c'è un tempo adatto.

Ma allora non è assurdo che in prima elementare utilizzino il pc e studino inglese prima ancora di imparare a leggere, scrivere e sapere che il mondo è tondo e noi ci siamo sopra?
Almeno eviterebbero di mettere in crisi le cugine.

lunedì 29 settembre 2008

CHANGE THE WORLD - bollino VG

GOOGLE: 10 MLN PREMIO PER 5 MIGLIORI IDEE CAMBIARE MONDO

NEW YORK, 25 SET - Un premio da 10 milioni di dollari alle migliori idee che cambieranno il mondo: è il regalo che Google si fa per i suoi 10 anni. Il primo motore di ricerca al mondo dividerà i 10 milioni fra le cinque migliori idee che porteranno - spiega Google -"a risultati formidabili tramite una tecnologia intelligente che nel lungo termine avrà un impatto enorme". Le migliori idee saranno finanziate e i promotori beneficeranno di un "karma positivo e proveranno la soddisfazione di sapere che le loro idee potranno veramente aiutare il mondo". Le idee andranno presentate entro il 20 ottobre: una prima selezione delle 100 migliori idee sarà comunicata il 27 gennaio 2009. Poi gli utilizzatori di Google selezioneranno le 20 finaliste, fra le quali il consiglio di amministrazione della società sceglierà le cinque migliori. "Noi non riteniamo di avere le risposte, ma crediamo che queste risposte stiano là da qualche parte", spiega Google nella pagina web dedicata al progetto, che rientra nel pacchetto di quelle allestite per festeggiare i dieci anni di vita.(ANSA).

Ecco il link con i dettagli del progetto: qui

domenica 28 settembre 2008

REDBULL TI METTE LE ALI- bollino V

(Collage di foto scattate oggi. Cliccare sopra per ingrandire)

FASE R.E.M. OVVERO UN CONCERTO DA SOGNO - bollino V

Palaisozaki mezzo vuoto.
Io e Paoletta ne approfittiamo per capire se possiamo stare in un posto diverso dal secondo anello che, per carità, è esattamente sopra al palco, ma è troppo laterale e non ci permette di vedere cosa proiettano alle spalle del gruppo.
Approfittiamo per capire vuol dire: ci mangiamo un panino preparato da sua mamma e masticando ci guardiamo intorno.
Insomma, alla fine - con molta calma - scendiamo al primo anello ed occupiamo abusivamente un ottimo posto in quinta fila, talmente attaccato al palco che possiamo contare i capelli del cantante dei R.E.M..

Ed ecco che il concerto inizia. Incredibilmente puntuale alle 21.05 (e finirà 2 ore dopo o poco più).
Inizio tiepidino, il palco non è molto grande, palazzetto ancora mezzo vuoto e pubblico non ancora caldo.
Non fosse che loro, i R.E.M., sono incredibilmente bravi, sembrerebbe un concerto del Liceo.
E' dopo la quarta canzone che il tutto si anima.
Le luci si abbassano, la scenografia si anima (anche se non è a grandi livelli).
Michael Stipe un personaggio tutto da abbracciare che scende più volte a toccare e farsi toccare dalle prime file, un bel livello di confidenza col pubblico (racconta di essere venuto a Torino da turista, che per stanchezza avevano messo lo stesso pezzo due volte in scaletta), senza atteggiamenti da super-divo, una voce fenomenale dall'inizio alla fine.
Le canzoni sono molto diverse tra loro, pezzi che scatenano e altri piuttosto romantici (bello quello con tutti i componenti attorno la pianola e con le chitarre acustiche; sembrava fossero riuniti a casa loro), "Losing my religion" e gli altri pezzi storici scaldano ancora nonostante i 17 anni o più che si portano addosso , "Hollow man" la sento tutta mia, "Man on the moon" viene dedicata a Paul Newman morto lo stesso pomeriggio (le mani si muovono, tremolano e il palazzetto - ormai quasi pieno - canta in coro "Yeah, yeah, yeah, yeah").
Io e Paoletta balliamo dall'inizio alla fine.
Per "It's the end of the world as we know it" vengono fatti salire sul palco tre spettatori ("ed ecco, per questa canzone abbiamo dei ballerini professionisti!"): uno si mette a fotografare il pubblico e gli altri due ballano in maniera talmente buffa (uno di loro lo incontreremo all'uscita, non poteva fare un passo che tutti lo indavano o gli dicevano qualcosa) che la tizia dietro di me parte con una risata che ci contagia per tutta la durata della performance.
E poi... e poi... quante cose... sarebbe da commentare ogni singola canzone.
Meglio fermarsi e passare subito alla fine.
Dopo aver incontrato la Wood all'uscita (un po' negativa) ce ne torniamo a casa felici e fischiettando "bad day" per tutto il tragitto.

(Non avevo con me la macchina foto, perciò ne ho rubata una dal sito dei REM, dove possono essere caricate dai fan)

venerdì 26 settembre 2008

FLATLANDIA - bollino V

Un libro, uno spettacolo e una lettrice, un teatro.

Un libro: Flatlandia di Edwin Abbott Abbott
Di molti libri non riesco a ricordare i particolari; la trama e i personaggi diventano confusi col passare del tempo (spesso in poco tempo).
Ricordo vagamente se la lettura mi aveva appassionata, talvolta rieccheggia qualche passo o parola particolare.
Del luogo in cui ho letto il libro, però, solitamente ricordo tutto.
Soprattutto se il libro mi era piaciuto.

Come avevo già scritto de "Il deserto dei Tartari", letto sul pianerottolo del vicino di casa.

"Flatlandia" risale alla terza liceo. Lettura consigliata dal prof di Fisica, una persona decisamente fuori dagli schemi che... averne!
Era inverno e per poco piacevoli situazioni familiari ero andata a vivere da mia nonna, in una stanza disadorna che avevano appena finito di ristrutturare e che, in attesa di capire cosa farne, era diventata tutta mia.
Nella stanza c'era un comò, una brandina e una nicchia che avevo riempito di libri.
Anche se per andare in bagno era necessario uscire sul balcone, entrare in casa e usare il bagno interno o esterno (perchè una volta quasi tutte le stanze della casa davano all'esterno, tranne cucina e sala che erano comunicanti), per me era un Regno.
E' lì che l'aria si è animata dei personaggi di Flatlandia.

Chiamo il nostro mondo Flatlandia, non perché sia così che lo chiamiamo noi, ma per renderne più chiara la natura a Voi, o Lettori beati, che avete la fortuna di abitare nello Spazio.
Immaginate un vasto foglio di carta su cui delle Linee Rette, dei Triangoli, dei Quadrati, dei Pentagoni, degli Esagoni e altre Figure geometriche, invece di restar ferme al lor posto, si muovano qua e là, liberamente, sulla superficie o dentro di essa, ma senza potersi sollevare e senza potervisi immergere, come delle ombre, insomma – consistenti, però, e dai contorni luminosi. Così facendo avrete un'idea abbastanza corretta del mio paese e dei miei compatrioti. Ahimè, ancora qualche anno fa avrei detto: "del mio universo", ma ora la mia mente si è aperta a una più alta visione delle cose.



Uno spettacolo e una lettrice: Chiara Guidi della Societas Raffaello Sanzio
Lo spettacolo teatrale sono andata a vederlo questa sera.
Più che recitato era una lettura del testo di Abbott accompagnata da musica e suoni.
Sul palco una scrivania, l'attrice che leggeva il testo e manteneva l'attenzione attivando metronomi (da quanto tempo non ne vedevo uno!!!), cubi illuminati, gong, mangianastri.
Ora.
Di natura sono una persona entusiasta, perciò a forza di superlativi risulto poco credibile ma... questa Chiara Guidi è stata semplicemente STRAORDINARIA.
Una che tiene un laboratorio dal titolo "Il verso, il suono articolato, la voce - esercitazione di vocalità molecolare" d'altra parte non può che essere un mostro di bravura.

Un teatro: Il Gianduia in Via Santa Teresa 5 (To)
Quasi impossibile reperire l'ingresso (una porta anonima) se non si conosce l'indirizzo.
Nello stesso posto c'è il museo delle marionette che, da quanto mi dice la bigliettaia, è necessario prenotare per visitarlo (ma lei mi confida di aver fatto un giro nell'oscurità e di averlo trovato bellissimo... sarà un'entusiasta come me?)

TRIBU' - bollino G

Sono disabili.
Sono tifosi di una squadra di calcio.
Sono ironici, altrimenti non si chiamerebbero così.

Ieri ho scoperto che il fidanzato della mia amica ne fa parte, così sono andata a vedere il sito.
Nel sito ho trovato un racconto carino... eccolo qui

giovedì 25 settembre 2008

MA CHE BONTA' - bollino V

Ma come si fa a seguire una dieta con costanza se si torna a casa e nel piatto si trova un tenero stracotto di cinghiale (con cannella, chiodi di garofano, vino e altre bontà) accompagnato da mele caramellate e patate al burro?
(classico esempio di domanda retorica alla quale bisogna rispondere "non si può!")

Cosa c'è nella padella
mmm che profumino,
fai assaggiare un pezzettino?
ma che bontà, ma che bontà,
ma che cos'è questa robina qua,
ma che bontà, ma che bontà,
ma che gustino questa roba qua,
ma che bontà, ma che bontà,
ma che cos'è questa robina qua,
ma che bontà, ma che bontà,
ma che gustino questa roba qua
(Mina - ma che bontà)

mercoledì 24 settembre 2008

MULINO BIANCO - bollino VG

Mio zio diceva che quelli nati negli anni '70-'80, come me, fanno parte della "Generazione Mulino Bianco".
Come nelle pubblicità: una casa bellissima e funzionale nella quale vive una famiglia con due figli (un maschio e una femmina - entrambi possibilmente biondi - che presagiscono un futuro brillante ed esente da crisi adolescenziali), un babbo che cena con la cravatta (chiaramente non della divisa di McDonald), una madre casalinga con il portamento da modella che però preferisce passare le giornate a studiare nuove ricette.

Ma il destino è beffardo.
E per quanto si stia meglio di quelli nati degli anni '40, come i nostri genitori, non è esattamente uno spot pubblicitario delle merendine.

Mio zio è morto.
Melisa, sua figlia (massima esponente delle crisi adolescenziali), ieri sera ha bussato alla nostra porta dicendo "ma voi ce l'avete il gas? Mia mamma torna dall'ospedale (dove lavora ndr) tra un'ora e mezza e volevo lasciarle la cena pronta."
Da noi il gas c'era così le abbiamo proposto di fermarsi a mangiare.
Intanto mio fratello e fidanzata (che vive con noi) sono tornati dall'orto con una cassetta stracolma di fichi.
Io ho affettato del salame, mia mamma ha preparato il minestrone.

No, non è esattamente lo stesso.
Tolto che sia i dred di mio fratello che i miei capelli sono biondi.

martedì 23 settembre 2008

MENO DUE... - bollino G


"Ecco chi sono i cinque rapiti in Egitto" (che poi sarebbero 11... )
Solo che, forse, avevano solo i dati di 3 (almeno... io vedo solo quelli, le freccette dopo il terzo riportano al primo...).
Non male anche la descrizione di uno (dei 3): 71 anni, ottico, considerato il più esperto del gruppo.
Esperto in cosa... in ottica?

BURN AFTER READING - bollino G

Ultimo film dei fratelli Coen, visto ieri sera al cine.
La sala gelida con aria fredda che fuorisciva dai bocchettoni (e infatti oggi ho la febbre).

Il film va preso per quello che vuole trasmettere: una presa in giro dell'intelligence, con l'ironia che distingue i Coen (non quella scanzonata di "Fratello dove sei?"), il ritratto dei tic ossessivi dei personaggi (il rapporto Brad Pitt-cibo ricorda le scene di "Ocean Eleven"), con varie citazioni (l'inquadratura della toppa della porta che ricorda "Non è un paese per vecchi").

L'ultima scena è esilarante, il film scorre tra dialoghi e azione lenti, tanto che nella sala parecchi ragazzi (che forse, visto il cast, si aspettavano un filmetto) hanno commentato con "M*****a, che M***a di film. C***o, non diciamolo a Gigi che siamo venuti a vedere questa c****a! Oh, mai più facciamo scegliere a te, che t*****a!"

Gianduiotta prende spunto da una scena per raccontarci, nell'intervallo tra il primo e il secondo tempo, di tutte le macchine del sesso viste nel museo di Praga.
I ragazzi di cui sopra sembrano molto interessati al suo racconto (condito di gesti), noialtri sprofondiamo nelle poltrone...

SUSA - bollino V

Picky s'è sposato a Susa, domenica.
Hug e Iotta si sono proposti di accompagnarmi.
Io in chiesa e loro a vedere l'expo "Calore e Ambiente" (numero di bancarelle: 3, ma proprio 3!!!) poi ci siamo riuniti per il giro turistico della città.
Durante il matrimonio rilevante il momento in cui il prete benedice gli anelli e Picky li fa rotolare sul pavimento...

Il giro a Susa si rivela molto più sorprendente del previsto.
La città è tenuta bene, piccolina, un bellissimo acquedotto e porte romane.
Peccato per una breccia di abusivismo edilizio (che il castrum non è ben conservato ma ciò non dà diritto di costruirci una casa di 4 piani subito sopra...)

A pranzo sconsiglio vivamente la "Cantina del Ponte" per la cafonaggine.
Prima ci dicono di tornare dopo 40 minuti (ed erano le 13.20) e poi bofonchiano che non c'è posto, che in realtà non ci sono più gli agnolotti al cinghiale, che a dirci di tornare era una tizia che non sapeva...,che ci potevano consigliare il kebabbaro di fronte (!!!???!!! Ma vaff...)

Volevo invece consigliare il posto dove alla fine abbiamo mangiato (ottime tagliatelle alle ortiche) ma non ho preso il biglietto da visita... (brava! Magari cerco su internet...)
Ci fa ridere il cameriere che ci dice "...e poi c'è il bonet, un tipico dolce piemontese!" (e lo dici ad una che chiamiamo Gianduiotta???)

(Son tornata ai cari vecchi collage di foto che ho scattato...
Cliccare sopra per ingrandire.)

lunedì 22 settembre 2008

NO COMPRENDO - bollino V

Le ragazze non vanno alle feste da sole.
Questo l'ho capito.
Si portano dietro fidanzato, ex, amico, amica, amici, conoscente, presenza.
Per non sentirsi a disagio, per insicurezza, per non sentirsi sole.
Anche per condividere i momenti con le persone a cui tengono.
Perchè se non dovessero legare con qualcuno hanno pur sempre una persona affianco.
Motivazioni ce ne sono tante.

Quello che mi spiego meno è perchè vanno in bagno accompagnate.
Potrebbe essere per farsi tenere la borsetta.

Quello che non mi spiego sono quelle che entrano in due dove c'è il water.
Sabato ad una festa ne ho incontrate.
Non riesco a dare una spiegazione senza ricorrere a pensieri insani.

giovedì 18 settembre 2008

MENS SNELLA IN CORPORE SNELLO - bollino V

Le aspiranti veline sono state interrogate con un quiz di cultura generale ed è venuto fuori che Tony Blair è sicuramente un russo, la Sorbona è un piatto culinario e le crociate non sono altro che "quando con una nave si va da un posto ad un altro".

mercoledì 17 settembre 2008

HELP DESK - bollino V

"Pronto mamma, hai chiamato?"
"Siiii.... dov'eri???"
"A pranzo... cielo, che voce semi-disperata... cos'è successo???"
"Dov'è? Non riesco più a trovarla!!!"
"Ma che cosa???"
"LA CHIOCCIOLA! La chiocciola sulla tastiera del pc..."

Segue spiegazione e urlo di felicità sfonda timpani del tipo "eeeeeEEEcccoooOOOooolaaAAAA!!!"

martedì 16 settembre 2008

LOVE IS ALL AROUND (MEN IN TREES) 3 - bollino G

Il titolo della serie TV viene spiegato nel primo episodio.
La protagonista, Marin Frist, è una consulente sentimentale che vive a New York.
Con due libri all'attivo, tiene delle conferenze nelle quali sprona soprattutto le donne a gestire la propria vita senza dipendere dagli uomini.
Durante un viaggio verso l'Alaska, dove deve tenere una delle conferenze, scopre di aver per sbaglio preso il pc del fidanzato (che deve sposare una settimana dopo).
All'interno del pc... ci sono delle foto di lui in atteggiamenti intimi con un'altra (bruttissima sensazione, posso assicurarlo, mi sembra che lei reagisca fin troppo bene... ma magari è perchè è una consulente sentimentale...)
Scossa dalla situazione, tradita e con il matrimonio andato in fumo, decide di stabilirsi per un po' in Alaska, nel paesino di Elmo (che nella realtà esiste ma non si chiama così ed è in Canada, vicino a Vancouver... ho le prove delle foto di Wonder Woman che c'è andata quest'estate).
Elmo ha un rapporto donne:uomini pari a 1:10.
Mentre Marin cammina per strada sovrappensiero, un ramo tagliato da degli uomini le casca davanti e solo allora nota il cartello di avvertimento "Men in trees".
La sera, telefonando alla sua amica-editrice, dirà "gli uomini... qui... sono ovunque... persino sugli alberi!!!".

Il brutto della serie è il doppiaggio, la voce di Marin non è convincente e guai a lasciarsi andare all'uso dei congiuntivi.
I personaggi sono ovviamente tutti bellissimi.
I panorami dell'Alaska (Canada) sono però mozzafiato e gli episodi trattano vari aspetti delle relazioni tra persone (spesso portate all'estremo in un paesino dove le persone si conoscono tutte e devono convivere a stretto contatto).
Peccato che, dopo aver visto i 20 episodi, ho scoperto che la serie, per lo scarso successo avuto negli USA, è stata interrotta dopo 2 anni di trasmissione.

lunedì 15 settembre 2008

LOVE IS ALL AROUND (in movie at least...) 2 - bollino V

Ed ora passiamo al dettaglio dei film & telefilm visti nel fine settimana.

De "Il grande freddo" ho già scritto.
E questo era Venerdì.

Poi, il Sabato, sono passata ad "Hancock", storia di un supereroe scassatissimo e incavolato con tutto il mondo.
A me è piaciuto.
Non un filmone ma Will Smith è eccezionale, la storia graziosa e gli effetti speciali sono fatti bene.

Sempre Sabato, sono passata ad un film che ho visto e rivisto un miliardo di volte: "Love actually" (ho -orgogliosamente- comprato anche la t-shirt).
Un cast inglese eccezionale: Hugh Grant (nella parte di un primo ministro sui generis), Liam Neeson, Colin Firth, Bill Nighy (meraviglioso il suo personaggio, un rocker cinquantenne a dir poco irriverente), Keira Knightley, Emma Thompson per citarne alcuni.
Sono varie storie che descrivono ognuna l'amore, in forme diverse (padre-figlio, marito-moglie, amanti, fratelli, etc...), ovviamente per amanti del genere commedia "british".

Abbandonata sul divano con i neuroni ormai avvolti da tutto questo amore... amore... amore e "love is all around" nella testa (caso vuole che l'abbia sentita anche alla radio questa mattina, così adesso non me la levo proprio più)... ho deciso di rilassarmi del tutto e ho iniziato a vedere la serie TV "Men in trees" (la mia collega Wonder Woman mi ha fornito i primi episodi).
Iniziata a vedere vuol dire che in 2 notti mi sono vista una ventina di episodi di 40 minuti l'uno.

Ma per questo ci vuole un terzo capitolo "LOVE IS ALL AROUND (in movie at least...)"

LOVE IS ALL AROUND (in movie at least...) 1 - bollino V

Venerdì sera: film
Con la coda dell'orecchio (beh... neanche l'occhio ha la coda, però si dice lo stesso!) sento i dialoghi che escono dalla TV e rabbrividisco: mia mamma sta guardando Miss Italia.
"Perchè dovrebbero votarti?"
Dai, dai... rispondi una cosa del tipo "Perchè sono una figa da far spavento, perchè gli uomini mi adorano, perchè ho le gambe chilometriche, perchè hai visto che capelli setosi" Dai, dai... rispondi così!!!
"Perchè sono una persona semplice"
Mmmmiiiiiii!!!! Evviva l'originalità.

"A quale modello di donna famosa ti ispiri?"
"Sofia Loren!"
"Bene, e tu?"
"Io penso di avere una identità mia, non mi piace ispirarmi a qualcuno."
Tendo l'orecchio. Oh, dai, magari riesce a non essere banale.
"D'accordo, ma se proprio dovessi ispirarti a qualcuno?"
"Mmm... a Sofia Loren"
Ma cacchio!!! L'ha appena detto l'altra!!!

Ahhh, poi.. le interviste ai genitori e ai fidanzati.
"Amore, volevo dirti che il concorso con me l'hai già vinto"
Bleeeahhh...
Metto le cuffie e continuo con il film.

Sabato: film + film + telefilm (fino alle 2.30 di notte)
A dire il vero il mattino sono anche andata a fare un po' di commissioni mentre il pomeriggio, la sera e la notte l'ho passati a staccare e riattaccare le prese della corrente per evitare che si fulminasse di nuovo qualcosa per il temporale, ad asciugare il pavimento della sala (ha piovuto talmente tanto e forte da entrare acqua dalla porta...), alimentarmi.

Domenica: telefilm (fino alle 2 di notte)
Tranne preparare pranzo e cena e fare un giro in jeep fino a 1700 mt per vedere l'effetto di un rifugio di montagna immerso nella nebbia.

venerdì 12 settembre 2008

THE BIG CHILL - bollino G

"Il grande freddo", visto dopo che Serska aveva simpaticamente proposto di scaldarlo per cena.
Film bellissimo, da vedere e rivedere, anche solo per ascoltare la colonna sonora anni '60.
Il pretesto della storia è il suicidio di un ragazzo di nome Alex (interpretato da un giovane Kevin Costner di cui si vedono solo i polsi tagliati all'inizio del film) al cui funerale si riuniscono gli ex-compagni di College, che non si incontravano da una quindicina d'anni.
Ne esce un quadro cinico, divertente, disilluso, reale sui rapporti umani -complicati, autentici, etc... - dei trentenni.
Tra i dialoghi ne ho trascritto uno sugli uomini, pronunciato da una delle protagoniste, unica non sposata-fidanzata:

O sono sposati o checche e se non sono checche hanno appena rotto con la donna più bella del mondo
o hanno appena rotto con una che era una puttana e che assomigliava tutta a me

o in fase transitoria dopo una relazione monogama hanno bisogno di spazio
o sono stanchi di spazio ma non si vogliono impegnare
o vogliono l'impegno ma temono di avvicinarsi

o si avvicinano e tu non li vuoi fra i piedi

OH BASTA LA' - bollino V (anche per il lato eco)

E dopo aver scoperto lo sciroppo per la tosse a base di lumache... ecco che mi trovo sulla lavatrice... un pacco di noci lavatutto.

Sul retro del pacchetto di questi frutti dall'aspetto un po' viscido c'è scritto che sono biodegradabili al 100%, ad alto contenuto di saponina che ha un forte potere detergente ed effetto ammorbidente, che con un kg di noci si effettuano almeno 200 lavatrici e che possono durare per un anno, che sono ipoallergeniche e delicate su tessuti e colori oltre a provenire da piante centenarie che combattono la desertificazione.

500 gr costano circa 8 euro circa.
Non resta che vedere se funziona.

AGUA Y FUEGO - bollino G

Dopo un inutile tentativo di trovare posto alla trattoria Mamma Licia, ci siamo fermati a mangiare in un locanda spagnola trovata lì vicino.
Deludente.
Prima di entrare esclamo "si chiamerà agua y fuego perchè ti danno da bere solo acqua ed è caro come il fuoco?"
Come tirarsele dietro.

Arredato in maniera spartana, come se bastassero due quadretti della corrida per far sentire il profumo dell'aria iberica.
Il cibo è in realtà italiano cammuffato (poco) da spagnolo.
Come a pensare che basta dire "agnolottos" e il gioco è fatto.
I piatti che consentono di sfamarsi partono dai 15 euro in su.
Insomma. Magari siamo capitati nella serata di riposo del cuoco ma... per me è pollice verso.
(Ho trovato una recensione di altrettanto delusi clienti qui)

ARCHITETTORINO - bollino VG

Una mostra a conferma che l'architettura è il punto d'incontro tra la matematica e l'arte (con propensione per quest'ultima).
Sulle pareti sono riportate delle frasi che mi spiace non aver appuntato, impregnate di tale poesia e passione da farmi sorridere nello scoprire che sono tratte da manuali di architettura (es. da "architettura civile" di Guarini)
Divertente essere andata con un architettoleo al fianco la cui unica spiegazione è stata una leggenda sulle costruzione delle cupole. :-)

Una leggenda narra che per la sua realizzazione (della cupola del Pantheon), non essendo possibili i sistemi tradizionali, Adriano la fece riempire, via via che cresceva, di terra mista a monete d'oro.
Realizzata la cupola disse al popolo di portar fuori la terra e che le monete trovate potevano tenersele.
In un battibaleno, il tempio fu vuotato della terra e la cupola fu sospesa.

giovedì 11 settembre 2008

IL PESO DIMENTICATO - bollino V

Non è vero che per me ho comprato solo 4 cose quest'estate!
Mi stavo dimenticando della maglietta che porto addosso, comprata in un negozio di nome Graniph (quiil sito, da notare il solito codice a barre bidimensionale...).
Molto casual ma con un'immagine che mi ha fatto impazzire appena l'ho vista!
(sul tubetto c'è scritto "HUMAN PAINTS")

NON SARA'... UN'AVVENTURA - bollino VG

Da piccola credevo che mia madre avesse una doppia vita e che fosse sposata anche con Lucio Battisti.
Mi è venuto in mente ieri sera guardando distrattamente su Canale 5 il concerto in sua memoria (sua di Lucio, non di mia madre).
Ricordo il momento in cui avevo preso in mano un disco di vinile che mia madre teneva nella camera da letto, avrò avuto 6 anni, forse meno.
Subito mi ero soffermata sull'immagine della copertina.
Ricordo una donna bionda sull'altalena ma potrei confondermi.
All'interno era riportata una mini biografia.
In una delle prime righe era scritto "sposato con Grazia", il nome di mia mamma.

Mi facevo un sacco di "film" da piccola.
Il problema è non aver smesso crescendo.

mercoledì 10 settembre 2008

I LOVE COOKING - bollino V

iLoveCooking è un'idea Ballarini dedicata a chi cerca stimoli, conoscenze e suggestioni per cucinare con passione. Una linea di set gastronomici a tema, racchiusi in prestigiose scatole regalo, realizzati con la collaborazione di ricercate aziende della tradizione culinaria italiana. (preso dal sito dell'azienda: qui)

Noi (su consiglio del super commerciante ) abbiamo scelto di regalare un set per fare le crepes (1 crêpière Ballarini in alluminio antiaderente; 1 vaso da 750 g di Nutella; 1 spalma crema;1 stendi-crêpe;1 edizione “i Love Cooking Crêpe” in collaborazione con Cucina Italiana)
e uno per fare il pane (1 teglia a cuore antiaderente Ballarini;1 canovaccio iLoveCooking Ballarini; 1 caraffa graduata in vetro;1 edizione i LoveCookingPane in collaborazione con La Cucina Italiana;1 confezione da 500 g di farina per pane casereccio Molino di Vigevano;1 confezione da 500 g di farina per pane ai cereali Molino di Vigevano)

TILLSAMMANS - bollino V

Dopo una nottata piuttosto insonne, di turno in ambulanza, sono tornata a casa alle 07.00 e mi sono sdraiata sul divano con l'intenzione di dormire mezz'oretta.
Cinque minuti ed arriva il primo gatto che si sistema tra le ginocchia bloccandomi con i suoi otto kg in una posizione scomodissima.
Altri cinque minuti ed arriva la gattina, si mette a camminare per un po' sul collo annusandomi prima di accoccolarsi sulla pancia.
Poi sento una sveglia suonare.
Strano.
Forse mio fratello deve andare a lavorare da qualche parte.
O forse Blu.
Mi alzo per accendere la macchina del caffè.
Sento mio fratello uscire dal bagno e urlare "Kitty!!! Guarda che fai tardi!!!"
Kitty? E mo' chi è Kitty?
Scaldo il latte, arriva il cagnolone di mio fratello.
Poi mio fratello.
"Ah, la mia amica ha rotto la macchina, fa la professoressa, adesso l'accompagno a scuola"
Non riuscivo proprio a figurarmela questa Kitty-professoressa-con la macchina scassata che si ferma a dormire nel lettone con i suoi amici.
Ne esce una tizia trafelata che mi ricorda tanto Edna "E" Mode, personaggio de Gli Incredibili.
Vestita in tailleur nero, calze nere (caaaaldo) e paperine nere.
Cartellette che le sfuggono di mano.
E mi vien da ridere al pensiero che magari anche le mie professoresse erano così. Con la macchina scassata e che si fermavano a dormire nel lettone con i loro amici.
MMMmmm...
Naaaa....

martedì 9 settembre 2008

WHAT WILL YOU DO - bollino VG

E allora domani avrà inizio questo Superesperimento di cui tutto il mondo parla.
Nell'articolo pubblicato su "Scienza e Tecnologia" de La Repubblica di una settimana fa (qui) accennavano alla fine del mondo e al ricorso di alcuni scienziati alla Corte Europea dei Diritti Umani.
Pare che il ricorso sia stato spedito con le Poste Italiane... perciò domani potrebbe essere l'ultimo giorno per l'umanità.
Mi scorrono nella mente le scene di Afterville.
So... WHAT WILL YOU DO ON THE LAST DAY?

DICONO... - bollino G

Dicono che la società ideale è formata da un numero dispari di soci.
Tale numero deve essere minore di due.

lunedì 8 settembre 2008

GIANNA AD AOSTA - bollino V

Ieri sera.
Fabiuz ringalluzzito, dopo aver saturato la sua auto con ben 4 donne, esordisce con "da quanto tempo non mi capitava!!!" e si frega le mani.
Dopo un'ora di viaggio:
"Farà freddo ad Aosta? Forse una maglia non basta. Fabiuz, ma hai messo l'aria condizionata? Ma fa più freddo dentro che fuori!"
"Ma sei sicuro che il concerto è alle 21.30? No, perchè se mi fai di nuovo arrivare in ritardo... Io non posso perdermi neanche una canzone della Gianna Nannini! Come quella volta con i Blue Beaters..."
"Ma da quando rispetti i limiti di velocità? Oddio... ma come guidi???"
Fabiuz all'arrivo ad Aosta è un po' meno ringalluzzito e meno felice di aver saturato la sua auto con ben 4 donne.

A parte questo.

Il concerto è gratis, motivo per cui tutta la Valle (e parte del Piemonte) sembra essersi riversata nella piazza.
Dopo aver circumnavigato Aosta a piedi (va beh, son due case e due strade...) ci infiliamo nell'ottava fila sotto il palco.
La Gianna. Che donna. Che grinta, che carisma.
Il regista di Basic Instinct, dopo averla vista sulla copertina di Vanity Fair (se non ricordo male), l'avrebbe voluta nel sequel del film.
Canta i pezzi nuovi e i pezzi vecchi (compresa Fotoromanza).
Un primo svenimento (di una vecchina di 80 anni circa... che più o meno era la media del pubblico) ci fa guadagnare terreno, superando anche le fan n.1 che te le raccomando...
Queste due meriterebbero un capitolo a parte.
Saltano, sgomitano, infastidiscono e cantano esaltate pezzi che probabilmente conoscono solo loro. Tra l'altro una telefona al fidanzato per fargli sentire una canzone e continua a cantare lei... ahhh beh, sai cosa sente il tuo fidanzato?
Per carità, tanto di cappello... ma quando una se ne esce con "Pina! Si si, troppo fico, però la prossima volta devi venire ad un suo concerto dove non c'è un branco di cretini che manco si muove e non sa neanche una canzone" stavo amorevolmente per spaccarle il setto nasale.

Torniamo a noi.
Concerto godibilissimo, la voce di lei potente, la sua presenza scenica...
Oltre alle canzoni classiche da pubblicità FIAT ("Aaaaaaria.... " e "Meravigliosa creatura" che canto dall'inizio alla fine come alcuni pezzi più vecchi) mi colpisce l'interpretazione di "Alla fine" un pezzo che non conoscevo (facendo per metà parte del branco di cretini):

[...]e trovare sempre una ragione per spaccare tutto a metà
perchè ogni guerra si fa in due
ora che fai
metti ponti di qua e di là
nascondi i segni conti i giorni che cominciano senza di noi
ci pensi mai ai ricordi che scappano via
mi mancherai e così mi farai compagnia[...]

domenica 7 settembre 2008

HAYAO MIYAZAKI - bollino V

Hayao Miyazaki.
Genio dell'animazione riconosciuto internazionalmente, cosa dire di più?
Non sono cartoni animati i suoi, sono capolavori.
Chi ne ha visti sa di cosa parlo.
Chi non ha mai visto niente... corra ai ripari. :-)

In Giappone ho preso tutti i volantini che ho trovato con la pubblicità di "Ponyo on the cliff by the sea", ultima sua animazione (presentata in questi giorni al Festival del Cinema di Venezia).
Per vederla nelle sale italiane dovremo aspettare Pasqua 2009, così in questo fine settimana mi sono guardata "Kiki, consegne a domicilio" e "Il mio vicino Totoro".

Kiki, consegne a domicilio (anno 1989)
Ambientato in Europa (sembra tanto la Francia), è la storia di una strega di 13 anni che parte per il suo noviziato di un anno in una città sconosciuta.
Ovviamente la mia simpatia per la protagonista, in quanto streghetta, era scontata ancor prima di vedere il film.
Il disegno naturalmente eccellente (stiamo parlando di Miyazaki... come premesso), la magia della narrazione assoluta. Le vertigini date della corsa in bicicletta e del volo rasoterra sono talmente reali da ricordarmi le scene dell'uomo ragno (lo so... lo so che neanche l'uomo ragno è reale...)

Il mio vicino Totoro (anno 1988)
Tutto giapponese, ambientato nella campagna giapponese e con tutte le usanze trovate laggiù (inchini, cibi, bagni, scarpe, spiriti, etc...).
Anche la lingua della versione in mio possesso era giapponese (ma per fortuna c'erano i sottotitoli)
L'interpretazione dei sentimenti provati dalla bambina valgono l'Oscar.
Meraviglioso Totoro (uno spirito a forma di peluche, che diventerà il logo dello studio d'animazione) quando scopre il rumore delle gocce sull'ombrello.
Da vedere e rivedere.

SARA' L'ACQUA, SARA' L'ARIA... - bollino V

Sabato pomeriggio passato alla ricerca di due regali di compleanno, uno per una lei e uno per un lui.
Lei: facile.
Due creme per il viso e un barattolo di stucco nel caso non facessero effetto le prime (perchè in fondo siam un po' delle simpatiche canaglie)
Tempo dell'operazione ricerca ed acquisto regalo: 20 minuti massimo
Lui: un dramma.
Idee: Zero. Anzi, come la marca del gelato confezionato. Meno diciotto.
Facciamo il giro di un bel po' di negozi, tra cui, in preda alla disperazione, uno di casalinghi.
Il commerciante (un vero ed abilissimo commerciante) dice che sicuramente riuscirà a trovare l'oggetto che fa al caso nostro, che probabilmente non è quello che ci sta per mostrare, a causa del prezzo, che però ce lo vuole mostrare lo stesso.
Ci dice che con questo oggetto è possibile fare il caffè senza elettricità nè gas.
Io scettica. E dai, tanto una caffettiera ce l'avrà già Lui.
Intanto il commerciante se ne va verso una vetrina e torna con in mano quella che sembra la maniglia da inserire nelle macchine da caffè dei bar.
-Ok, dico - e il resto della macchina? -
Il commerciante sostiene che QUELLA è la macchina.
Che in tutto il Piemonte la vende solo lui e altri 5. Che è una rivoluzione, un portento, un successo assicurato. E che il caffè è squisito.
Si muove lo stantuffo come se si gonfiasse la ruota di una bicicletta (per far alzare la pressione), si inserisce acqua calda (puoi metterla in un termos, dice lui), la cialda eee...... ecco fatto il caffè.
Sul sito del prodotto c'è il video dimostrativo: handespresso
Che gran pensata che hanno avuto.
I miei occhi non entrano più nelle orbite.

PS: il commerciante effettivamente aveva ragione, il prezzo (99 €) non era in sintonia con quel che avevamo in mente, tuttavia è riuscito ugualmente a trovare un altro fantastico prodotto che ha fatto al caso nostro (e che dirò solo dopo aver consegnato il regalo... )

venerdì 5 settembre 2008

LA FRASE DELL'ANNO - bollino V



Serska, via mail, commentando una neo coppia:

Ci sono delle coppie che quando nascono hai come la sensazione che Dio o almeno Walt Disney è tra noi: il bene alla fine vince!


RUMORI E RUMORS - bollino V

Amica bionda passa a prendere amica incinta.
Suona alla porta, amica incinta non scende, il marito dice al citofono di salire.
Mette un piede in casa e vede passare due schegge abbronzate in mutande. Individua nelle due schegge la figlia Camilla e la cuginetta (vista una volta) che corrono all'impazzata a destra e sinistra.
Amica incinta fa capolino sulla porta. In accappatoio. Pare che sia in ritardo.
Ma va?
Amica bionda siede sulla poltrona e chiacchiera col marito.
Le due schegge, dopo averla sommersa di pupazzi di peluche ed essersi fatte imbambolare da un paio di storielle, iniziano con le domande.
"Ma tu esci con mia zia adesso?" "E dove andate?" "E quando torni?" "Ma poi non ti vedo piùùùùù" "E dove hai le chiavi della macchina?" "E le chiavi di casa?" "E... E... E..."
Amica incinta è pronta.
Deo gratias.
Escono in strada mentre dal balcone le due schegge puntano loro addosso una meravigliosa bacchetta magica che si illumina di luci colorate e fa un rumore tipo "tllliiiiinnnnn" che si confonde con i loro "CIAOCIAOCIAOCIAOCIAOOO" e i "ma ha la macchina nera? ma non è nera, ma quando tornano e CIAOCIAOCIAO" Tliiiiinnnn

Inizia la ricerca del locale.
La torteria è chiusa. L'altra anche.
Città di provincia con sempre gli stessi "problemi".
Già i locali sono 4, ancora se restano chiusi...
Ma non potrebbero fare i turni come le farmacie?
Mah.
Alla fine si dirigono in una vineria di tendenza.
Molto di tendenza.
E' Giovedì sera, l'età media degli avventori è più o meno lo stesso numero dei centimetri delle canottiere e minigonne delle ragazze che lo frequentano.

Vengono raggiunte dalla terza amica.
Per salutarsi devono ripetere le frasi 3 volte perchè la musica messa dal DJ è davvero assordante.
Dal dehor esterno, dove non si sono potute sedere perchè era tutto occupato, arriva l'inconfondibile odore di maria.

giovedì 4 settembre 2008

BACK INTO THE REAL WORLD- bollino V

SCRIVERE
Sto trascurando il blog.
Male male male, molto ma molto male.
Non ho ancora scritto il diario di viaggio (anche se alcune pagine le avevo già iniziate a scrivere lì) e temo che tra un po' i ricordi sfumino...
Male male male, molto ma molto male.

RIORGANIZZAZIONE
Nella settimana successiva alle vacanze ero ancora troppo stordita, ho fatto cose senza senso come fare gli addominali (va beh... una decina...) e andare a correre alle 6.00 di mattina perchè non riuscivo a dormire.
Ho approfittato dell'assenza del babbo per iniziare a rendergli la casa vivibile che so già che al suo ritorno avrà un altro miliardo di cose da fare e lascerà andare tutto a ramengo, come sempre.
Riorganizzazione di cose, spazi, pensieri.

ALL YOU NEED IS LOVE
In questa settimana sono tornati quasi tutti gli altri.
L'atmosfera è ancora sognante, ognuno a ordinare le foto perso in ricordi.
Racconti di Amori. Nuovi Amori (taaaanto contenta per loro), Amori Forti (amica forte a dire il vero... che per superare certe difficoltà....), Amori Difficili (interculturali, lontani), Amori consolidati.

HOME SWEET HOME
Ieri sera è tornato mio fratello con la sua fidanzata Blu da un giro di terme a Saturnia.
Io adoro mio fratello, adoro anche Blu... l'ho già detto? :-)
Mi hanno portato del gorgonzola di pecora comprato a Pisa.
Adoro anche il gorgonzola.

QUALCOSA CHE NON CAMBIA
Ieri ho visto "Il falsario - Operazione Bernhard", bellissimo film (Oscar 2008 per miglior film straniero) ambientato nei campi di concentramento nazisti.
Un attore protagonista (Karl Markovics) da non perdere di vista.

QUALCOSA E' CAMBIATO
Le vacanze estive per me segnano un nuovo anno, più del 1° Gennaio che è una data imposta.
Adesso vediamo di non rovinare tutto...

martedì 2 settembre 2008

MEMORIE DI UNA GEISHA (libro) - bollino V

pag. 493 I confess I'd expected to feel like a baby who has been taken away from its mother
pag. 495 businessmen and politicians are shoowing up as commonly as turtles plopping into a pond
pag. 496 his peevish humor seemed to crack open like an egg
pag. 497 I often think that GIon has tinned out like a poorly kept garden
pag. 498 I believed that passion must surely fade with age, just as a cup left standing in a room will gradually give up its content to the air
pag. 498 he left me at the end of his long life just as naturally as the leaves fall from the trees
pag. 498 I fell just as a stone must fall toward the earth
pag. 498 it was like a stream that falls over rocky cliffs before it can reach the ocean
pag. 499 they bleed into a wash, just like watery ink on paper


Giusto per prendere solo le ultime pagine del libro...
e per far capire quanto è riempito di similitudini, parallelismi, analogie, figure retoriche che peraltro io detesto.
Non saprei.
Forse la letteretura giapponese o il linguaggio delle geishe ne fa largo uso perciò era naturale raccontare così.
A parte questo, il libro è pieno di colpi di scena e racconta benissimo il mondo delle geishe così da essere lo stesso una lettura piacevole ed emozionante (più nella prima parte che nella seconda).
Sono curiosa di vedere il film.

TE MI FAI MALE - bollino G

Era talmente dolce da essere disgustoso.
Come si cambia.
Una decina d'anni fa erano le ubriacature da vino a farmi recere (forza, tutti a cercare sul dizionario), non un bicchiere di the.

PROGRAMMAZIONE TELEVISIVA - bollino G

Ore 18.00 di ieri sera, fuga dall'ufficio.
Ore 19.15 affamata inserisco nel microonde un piatto di gnocchi fatti in casa e parmigiana di zucchine
Orre 19.20 mi siedo sul divano con il piatto sulle gambe.
Accendo la TV.
RAI2 danno Friends, mi piace! Non lo vedo da tanto tempo!
Vediamo cos'altro c'è in giro.
CANALE5 danno Friends.
Giuro.
Su due canali diversi, nello stesso orario danno la stessa cosa.
Mah.

lunedì 1 settembre 2008

GITA AI LAGHI VERDI - bollino VG

Nuovo effetto fotografico: effetto nebbia.
Nonostante la visibilità ridotta, la minaccia pioggia e lo scarso allenamento le nostre eroine si sono dirette verso i Laghi Verdi.
2 ore di camminata per arrivare a vedere... niente!
Però è stato ugualmente divertente e non camminavo in montagna da così tanto tempo che ne sentivo il bisogno.

LOST IN TRANSLATION - bollino G

LOST IN TRANSLATION (l'amore tradotto) - anno 2003
L'ho rivisto, ovviamente in ottica "post viaggio Giappone".
Ricordo che mi era piaciuto molto, quando l'avevo visto al cinema.

Ho trovato terribile come sia stato ritratto il popolo giapponese: essenzialmente un branco di cretini che urlano, ridono come stupidi, zompano a destra e manca come se fossero costantemente sotto l'effetto di qualche eccitante.

La Johansson stupenda: per niente bella, assolutamente affascinante.
Il personaggio di Bill Murray con delle battute sardoniche fantastiche.

Lei che vaga per le strade da sola o guarda fuori dal finestrino del treno mi fa sorridere.

In generale il film ritrae un rapporto molto interessante che si instaura tra i due, fino a terminare con delle parole sussurrate all'orecchio che nessuno saprà mai quali possano essere.