martedì 26 giugno 2007

LE SCELTE DEI SUPEREROI - bollino V



Film visto ieri sera: I Fantastici 4 e Silver Surfer
Bello, scorrevole, i supereroi dei fumetti della Marvel e disegnati da Stan Lee (che compare in una scena come imbucato al matrimonio)
Matrimonio tra "Mr. Fantastic" e "la Donna Invisibile" che non si riesce proprio a concludere, perchè i supereroi, pur dotati di superpoteri, hanno anche i superproblemi, come noi comuni mortali.
Silver Surfer è fantastico, un modello talmente perfetto che sembra uscito dalla tavola anatomica "XXII - I muscoli", con lo sguardo corrucciato e conflittuale di chi ha una concezione di bene e male molto personale, un eroe solitario.
A parte Jessica Alba, nella parte de "La Torcia" c'è lo stesso bellissimo attore di "The cellular", "La Cosa" quando diventa umana è l'attore di "The Shield" mentre il cattivo è interpretato dal dottore della serie "Nip & Tuck".
Insomma, ce n'è per tutti.
Con Tomas, invece, ci viene da ridere perchè per la terza volta quest'anno vediamo un film (dopo Spiderman e Number 23 ) dove la frase principe è: SI PUO' SEMPRE SCEGLIERE.
Che sia un segno?

lunedì 25 giugno 2007

TROCA DE CORDEIS II - bollino G


Batizado.
Il battesimo della capoeira.
Il ritrovo è alle 14 in una nuova palestra, molto più grande di quella di Venerdì e anche molto più sporca.
A fine giornata i nostri piedi sembrano usciti da un cumulo di carbone.
I custodi della palestra, però, se ne stanno nel cortile a prendere il sole tra materassi e coperte appese ad asciugare. In costume da bagno e praticamente sulla tangenziale. Very nice
Riscaldamento, stage con nuovi movimenti difficilissimi, canti, maculele, inizia ad arrivare il pubblico, i padrini-madrine, i parenti.
Io ho chiesto di venire a mia mamma ed Andrew (che mi farà da padrino).
Esibizione dei brasiliani dopo la quale rimaniamo tutti a bocca aperta, e poi tocca a noi.
Uno dopo l'altro entriamo nella roda.
Quando si finisce a terra il padrino/madrina deve entrare immediatamente nel cerchio con la cintura nuova in mano, cingere la vita del battezzato e alzarlo da terra.
Mi ricordo solo che Mantena (casualmente di nuovo lui! Lo stesso che me l'ha tolta!) si è lanciato perpendicolarmente al mio corpo,con le gambe ha fatto una tenaglia e sono caduta.
Il Mestre dice che si viene buttati a terra per farci ricordare il momento del battesimo, l'ingresso nel mondo della capoeira.
Mestre: io ho anche un ricordo materiale. Un bernoccolo dolorosissimo!
Che zuccata che ho preso!
Non ricordo altro. Nè il mio padrino, nè il Mestre che mi dava la mano, nè Mantena che mi abbracciava.
Eccola, la mia cintura con la punta verde.
Stordimento misto a felicità.


Bravi Mik, Chen ed EnryDre che hanno preso la punta gialla ma la mia dedica speciale di questa giornata va a Giorgio che ha iniziato ad allenarsi con me (eravamo solo io e lui all'inizio) e che in questi giorni era all'ospedale.

sabato 23 giugno 2007

TROCA DE CORDEIS I - bollino VG

Temperatura della palestra senza noi dentro: 40 gradi circa.
Temperatura della palestra con noi (circa 30 persone) dentro: 60 gradi circa.

Attraverso i pantaloni bianchi della divisa intravedo che anche i fenicotteri disegnati sulle mie mutande sono tutti morti.

In questo bel clima caldo avverrà la troca de cordeis ovvero il cambio delle cinture di capoeira.
Quella che abbiamo è bianca (cru) e, come dice il Mestre, non serve ad altro che a tenere su i pantaloni.
Oggi ce la tolgono e domani ce ne metteranno una nuova, con una punta colorata verde (o gialla per quelli più bravi)
Facciamo un'ora di riscaldamento (se c'è ancora qualcosa da riscaldare!?!), e pratica.
Poi formiamo il cerchio (la roda), iniziamo a cantare, a battere le mani, l'energia (axè) cresce, uno ad uno entriamo a lottare contro mestre, contra-mestre, professori...
Con malizia si schiva, si attacca, si cerca di rimanere in piedi perchè non esiste cambio di prima cintura senza "assaggiare la terra". E non nell'accezione di "cibarsene".
Entro tranquilla, forse troppo, non mi sento molto in forma oggi, però è bello, mi faccio prendere, faccio attenzione a non prendere calci in faccia, guardo negli occhi Mantena che mi vuole buttare giù.
E infatti quando lo decide... lo fa...
Cintura sfilata via dai passanti.
Per fortuna i pantaloni stanno su lo stesso.
Non penso sarebbe stato un bello spettacolo con tutti i fenicotteri cadaveri.

giovedì 21 giugno 2007

MATURITA' - bollino G

Maturità.
Un mese prima dell'esame, come chiaro segno di crescita e maturazione, mi ero tinta i capelli di un colore rosso fuoco.
Non so cosa mi fosse preso. Io i capelli non li tocco mai, li pettino una volta al giorno e poi li lego, se li sciolgo sono ribelli, qualche volta li taglio corti, poche volte vado dalla parrucchiera, tingerli... mai successo.
Solo quella volta. Un mese prima della maturità.
Fatti in casa, complice mia mamma: dal biondo al rosso fuoco.
Lavaggio dopo lavaggio il colore è virato gradualmente in rosso tenue, poi arancio carota passando dal rosso mattone ma non sono scoloriti abbastanza per tornare al naturale nel giorno della maturità.
Rosa.
Ho fatto l'orale della maturità con i capelli di uno strano colore rosa.


Smaltita la tensione, al termine dell'orale mi ero alzata dalla sedia, stavo per uscire dall'aula quando sento che la commissaria esterna (ai tempi erano tutti esterni tranne un professore) mi rivolge la parola.
"Tanti Auguri!" e io "Grazie!!!!"
Peccato che non avesse detto "Tanti Auguri", aveva chiesto "Progetti futuri?"
Talmente matura da essere sorda.


Ica e Mik, le ragazze che vengono in palestra, hanno l'esame di maturità.
In bocca al lupo.

martedì 19 giugno 2007

LA NINA MALA - bollino G

Quanto può durare un'ossessione per un uomo o una donna che non solo non corrispondono lo stesso sentimento ma si dimostrano gretti nell'anima?
E' questione di intelligenza riuscire a capire la pochezza di una persona e a distaccarsene?
Sto leggendo "Avventure di una ragazza cattiva" di Vargas Llosa Mario, libro che cercherò di finire solo perchè ho speso ben 18,00 € per acquistarlo.
Per il resto...
invece delle avventure della ragazza sono piuttosto le ossessioni del protagonista per questa ragazza.
Si innamora di lei all'età di 15 anni e, in mezzo a fugaci descrizioni della vita politica e sociale del Perù, di Parigi, di Londra, di Tokio dagli anni '50 in poi, continua con la sua ossessione per lei fino a 40 anni (almeno... io sono arrivata lì)
I due si incontrano perchè lui la raggiunge ovunque, hanno rapporti in cui lei si rivela egoista e alla ricerca del proprio piacere.
Il lato della vicenda che mi fa imbestialire è che lui si rende conto di quanto la ragazza in questione sia una "niña mala".
E' una donna che si sposa per interesse, che mira al denaro, insensibile, che lo tratta male, priva di morale, non dimostra una grande simpatia, che non è accattivante se non nella bellezza (infatti l'autore si prodiga sempre nel descriverne gli abiti indossati con grande dovizia di particolari).
E' così?
Si può perdere una vita intera dietro a qualcuno che non fa niente per meritarselo?
Restando nello stesso argomento, ieri sera ho iniziato a guardare "Il Velo Dipinto".
Nella scena iniziale Naomi Watts entra in una stanza affollata e Edward Norton se ne innamora perdutamente.
Mai vista prima. Lei non ha parlato. Non ha cantato, ballato, mostrato nessuna virtù.
Bellezza. Basta.
Allora tanto vale leggere libri, essere interessanti, ingegnarsi, dimostrare simpatia se un uomo verrà sempre e solo ossessionato dall'immagine.
Che palle.

mercoledì 13 giugno 2007

I FIORI D'ORO - bollino G

Yimou Zhang è il regista di film come Hero e La foresta dei pugnali volanti.
Scene che ammaliano per i movimenti studiati e ripresi nei particolari, le storie fantastiche e leggendarie e allo stesso tempo reali (perchè lo sono l'amore e la sofferenza raccontate), ma soprattutto per i colori usati, per la cura nei dettagli, una goccia ripresa mentre si spezza in mille frammenti...
Piena di aspettative (troppe?) ieri sera ho trascinato R. a vedere l'ultimo film dello stesso regista: la città proibita.
Rispetto ai precedenti è per l'80% girato all'interno del palazzo, tra arredamenti opulenti, colonne dai colori psichedelici, costumi bellissimi che strizzano i seni delle cinesi (nasceranno da questo le torture cinesi?), molto più "barocco".
I combattimenti contrappongono armature d'oro contro armature d'argento oppure ombre nere di samurai contro figure sgargianti.
Sarà la lentezza o la storia, che mi sembra una sorta di trasposizione dell'Amleto in versione cinese, ma non mi ha entusiasmato come i precedenti.

Con un po' di amaro in bocca siamo andati a mangiare una pizza in un locale di fronte al cinema.
R. conosce la cameriera, una sua compagna di Liceo, quindi 29 anni come lui.
"Che fai?"
"Arrotondo lavorando qui nel locale perchè la mia attività principale non paga abbastanza"
"E qual'è la tua attività principale?"
"Faccio vasi e oggetti di ceramica"
A volte sono convinta di vedere troppi film.
Appena sento la frase mi viene in mente Ghost.

lunedì 11 giugno 2007

E' CORSO IL WEEK-END - bollino V


Si ringrazia per la perfetta riuscita della gita gli sponsor:
- crema depilatoria Veet che 15 minuti prima di uscire di casa mi ha reso le gambe lisce e perfette per la spiaggia
- Geoguida e carte stradali prestate da Nicola
- Fiat Grande Punto che ha sfidato la strada impolverata e piena di buche del deserto des Agriates

Partenza Venerdì sera, ritorno domenica sera, una fuga in Corsica.
Srotoliamo i sacchi a pelo sulla moquette del traghetto. Il mare è calmo, inizio a sognare una voce che dice "Bonjour, buongiorno, volevamo avvisare i gentili passeggeri...". Sento una mano sulla mia testa, apro gli occhi, Andrew sorride... ah ecco, mi sa che non era un sogno, siamo arrivati.
Accendo il telefono e sul display compare "ricerca della linea in corso...". Eh si, allora siamo arrivati (questa era una battuta moooolto fine... ha ha!)
Il tempo è poco, scegliamo il mare invece delle montagne, l'ovest selvaggio invece dell'est: da Bastia a Galerìa passando per Nonza, Saint Florent, Pigna, Calvi.
Se avessi portato le pile per la macchina fotografica (Agh!!!), le immagini sarebbero state: lunghe spiagge di sabbia bianca (con pochissime persone, sarà il periodo), mare cristallino e caraibico, mucche ovunque (per strada, sulle spiagge, vicino ai torrenti), scogliere a strapiombo dopo Calvi, Calvi stessa tutta cinta da mura, strade costiere strettissime e tortuose, decine di km senza trovare una casa, costante profumo di mirto (ah già, questo sarebbe stato difficile da fotografare), splendidi panorami con vette altissime da una parte e il mare dall'altra.
Bella, bellissima.
Adesso è ancora più difficile tornare a lavorare...

venerdì 8 giugno 2007

DISSENSO - bollino R

Nel blog non parlo mai di politica, di fatti di cronaca, di attualità.
Non che non legga i giornali, che non sia informata, semplicemente non amo il discorso fine a se stesso, non amo le lamentele, non mi infervoro lanciando anatemi contro questo o quello al governo.
Sembra una vita color pastello, probabilmente egoista.
In effetti godo in maniera piuttosto borghese degli sforzi degli altri, lo so.
I rospi me li ingoio.
La benzina la pago 1,34 €/litro, accise sulla guerra in Abissinia, crisi di Suez, disastro del Vajont, alluvione di Firenze, terremoto nel Belice, terremoto del Friuli, terremoto in Irpinia, missione in Libano e missione in Bosnia incluse.
Aumentano le tasse, gli affitti, la precarietà nel lavoro, le disparità di trattamento sessista, disuguaglianze sociali, problemi razziali, il pianeta si ammala, uxoricidi, infanticidi...

C'è una persona che mi è vicina... ma vicina-vicina, che non è come me.
E' un ragazzo che protesta.
Due anni fa questo ragazzo ha partecipato ad una manifestazione non autorizzata.
La polizia non voleva far passare il corteo nel centro cittadino, era un sabato, Torino è un salotto che non deve mostrare i suoi problemi, si deve ignorare l'esistenza di un posto come il C.P.T. che è stato definito una Guantanamo sabauda.
La polizia attacca con i manganelli, è il caos, chi cade per terra è calpestato. Il ragazzo invece di fuggire aiuta una persona con difficoltà motorie a rialzarsi.
E' un attimo.
Ho visto le foto. Il ragazzo è a torso nudo ed è contornato da poliziotti con i manganelli.
Lui, la persona che ha aiutato ad alzarsi, una ragazza che peserà 40 kg quando è bagnata (una piccola figlia dei fiori) vengono arrestati. Era così facile prenderli.
2 settimane di carcere. E non il carcere di Paris Hilton.
Successivamente sono stati arrestati altri ragazzi.
E non dico che in mezzo al corteo non ci fossero delle teste calde, quelle che trovi anche allo stadio, quelle che pensano che l'eco della protesta sia maggiore se finisce nella devastazione o nel sangue.
Come durante il G8 a Genova. Se non ci fosse stato Giuliani, chi si ricorderebbe della protesta?
Ci sarebbe il cristianesimo oggi se Gesù non fosse stato ucciso? Se fosse vissuto fino a 75 anni predicando il bene?
Sto divagando...

Ieri sono andata a vendere torte in un locale per raccogliere i soldi che pagheranno gli avvocati di questi ragazzi.
Il punto è che si può o meno condividere le idee di chi protesta, ma di fronte al livello di ingiustizia che queste persone stanno scontando (es. bastoni portati come prove di pestaggi, quando nelle foto si vede che il ragazzo non ha nulla in mano, scambi di persona, etc...), anche io che me ne sto nel mio mondo color pastello non posso non essere solidale.


Anche se il nostro maggio
ha fatto a meno del vostro coraggio
se la paura di guardare
vi ha fatto chinare il mento
se il fuoco ha risparmiato
le vostre Millecento
anche se voi vi credete assolti
siete lo stesso coinvolti.

E se vi siete detti
non sta succedendo niente,
le fabbriche riapriranno,
arresteranno qualche studente
convinti che fosse un gioco
a cui avremmo giocato poco
provate pure a credevi assolti
siete lo stesso coinvolti.

Anche se avete chiuso
le vostre porte sul nostro muso
la notte che le pantere
ci mordevano il sedere
lasciamoci in buonafede
massacrare sui marciapiedi
anche se ora ve ne fregate,
voi quella notte voi c'eravate.

E se nei vostri quartieri
tutto è rimasto come ieri,
senza le barricate
senza feriti, senza granate,
se avete preso per buone
le "verità" della televisione
anche se allora vi siete assolti
siete lo stesso coinvolti.

E se credente ora
che tutto sia come prima
perché avete votato ancora
la sicurezza, la disciplina,
convinti di allontanare
la paura di cambiare
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti,
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti.

(Fabrizio De Andrè - Canzone Del Maggio)

domenica 3 giugno 2007

SINGING IN THE RAIN - bollino VG

Sabato mattina partenza per Verona.
La palestra ha una sede anche lì, quindi decidiamo di andare a sbirciare quello che succederà a noi tra meno di un mese: il batizado, ovvero il battesimo della capoeira.
Un viaggio tanto divertente quanto lungo.
Pianino e adagino dopo circa 4 ore arriviamo in una Verona blindata perchè, nonostante la pioggia cada a dirotto, passa il Giro d'Italia.
Naturalmente noi la palestra non abbiamo idea di dove possa essere e, dopo mille domande ai passanti, lettura delle carte stradali con lo stesso approccio di come si legge il futuro in una carta astrale, arriviamo con una buona mezz'ora in ritardo, a lezione già iniziata.
Ci cambiamo, Ica tira fuori ago e filo e si fa l'orlo ai pantaloni, entriamo in palestra e senza riscaldamento iniziamo subito a buttarci nella mischia.
Giornata bellissima, capisco cosa succederà al cambio di cintura, guardo tutto con meraviglia.
Peccato che facendo gli esercizi senza riscaldamento mi procuro un piccolo strappo muscolare e tutto oggi ho trascinato la gamba destra dietro al corpo come se fosse di legno.

Il calore del Mestre che ha reso questa giornata speciale per tutti noi, l'inno brasiliano che non avevo mai sentito, la roda di sole ragazze, l'ospitalità dei veronesi, Eddie che al ritorno ha parlato-parlato-parlato per evitare che io mi addormentassi alla guida, Doido, Marco, Michele, Luca, Ica e Mik che in pizzeria mi hanno fatta ridere nonostante la mia testa stesse scoppiando, il panino all'olio di Paola (l'olio veniva dal tonno...) che è diventato ormai un mito, la tigre bianca di Marco, Chen che guardava disgustato le caramelle che sembravano fatte di naftalina, Enry che mi lanciava le occhiate come a dire "mamma mia cosa non riescono a fare questi brasiliani!!!"...

sabato 2 giugno 2007

LOST ANGELS IN LOS ANGELES - bollino G

Appena ho preso il volantino in mano mi sono promessa di andarla a vedere:

Lost Angels
Skid Row Los Angeles: la metropoli dei senzatetto
Fotografie di Alfredo Falvo
Fnac Torino - via Roma 56

Dal 28 maggio al 26 giugno 2007

Skid Row: vasto quartiere di Los Angeles che comprende circa 20 isolati dove vivono più di 25.000 senzatetto che ignorano la parola speranza e si trovano al di sotto della soglia di povertà.
Qui il “Sogno Americano” si è trasformato in un inferno.


Così, visto che questa sera dovevo ingannare il tempo nell'attesa di una cena, ci sono andata.
Devo dire che la foto del volantino, quella che mi attirava e che riporto qui nel blog, è praticamente l'unica ad essermi piaciuta.
Una distesa di materassi a cielo aperto.
Slalomando tra i tavolini del bar della FNAC (è lì che sono esposte le foto) resto poco soddisfatta dalle altre che ritraggono scene artefatte, i personaggi sembrano messi in posa, poco spontanei.

Solo un'altra mi rimane impressa, più per un fattore personale che estetico.
Semplicissima, è una strada nella downtown di Los Angeles.
Mi riporta indietro coi ricordi, a quando ho messo piede in questa vasta città californiana.
"L.A. is HUGE!" - è ENORME mi aveva detto il russo seduto accanto a me sull'aereo mentre sorvolavamo le case "o la odi o la ami" aveva continuato.
Compresa l'area limitrofa ha una dimensione di 80km per 40... non so se mi spiego.
Avevo preso la metropolitana (solo per un brevissimo tratto è sotterranea perchè la zona è soggetta a terremoti e frequentata quasi esclusivamente da gente povera, rapper, donne messicane enormi con le ciabatte e il grembiule da cuoca) e ci aveva impiegato 2 ore da una zona periferica al centro.
L'idea che ne avevo prima di andarci era quella mostrata nei film: Beverly Hills, Bel Air, Venice Beach. E in effetti LA è anche questo. E' talmente vasta che sono città dentro a città.
Ricordo il giro a Bel Air, dove i camion dell'immondizia sono appositamente profumati per non infastidire gli attori e i personaggi famosi che vivono in quel quartiere (le cui case sono individuabili grazie alla "Mappa delle stelle" acquistabile per le strade, che indica contemporaneamente dove vivono i VIP, dove si sono commessi gli omicidi famosi, dove George Michael era stato scovato a fare 'atti osceni', dove sono stati girate serie TV come Happy Days, dov'è l'albergo di Pretty Woman, etc...).
E' la patria di Baywatch, con le spiagge immense e bellissime, anche se io ricordo un bagnino baffuto e non troppo alto che non è esattamente il prototipo mostrato al fianco di Pamela Anderson.
E' Hollywood, dove puoi entrare nei negozi a comprare i copioni originali dei film, dove ci sono le impronte delle mani di Bruce Willis, John Wayne, Tom Cruise.
Ricordo che eravamo entrati nell'hotel dove avevano girato "Blade Runner" per poi uscire e ritrovarci all'interno di un set cinematografico (era la scena di un omicidio, col nastro della polizia, etc... tra l'altro ci siamo resi conto dopo che era finzione... questa è una storia molto buffa da raccontare ma esula un po' dal discorso principale)
Ho detto che l'idea che ne avevo prima di andarci era quella mostrata nei film.
Dopo ho capito che L.A. E' UN FILM. E' un grande set all'aperto.
Poi, però, basta spostarsi nelle zone meno battute.
Dove avevamo l'albergo, ad esempio, è la zona di nessuno. Ti aspetti di veder spuntare un ragazzo armato di pistola da un momento all'altro.
E poi c'è l'area finanziaria, la downtown, la 5th avenue, che mi aspettavo piena di gente incravattata. E invece no, eccoli li, i disadattati delle foto. Tanti, tantissimi.
A fare capire tante cose.
Che gli Stati Uniti sono una copertina patinata di una rivista solo per alcuni.