giovedì 3 gennaio 2008

1a - PICCOLA SOSTA A GORIZIA


C'è una categoria di viaggiatori che mi ha sempre incuriosita.
Quella dei viaggiatori tematici.
Un amico di Andrew, per esempio, è uno di questi.
Tema: i deserti.
Vuole vedere tutti quelli del mondo.
Il Gobi, il Sahara, il Kalahari, il Gran Deserto Australiano, etc... etc...
Altro tema ricorrente tra i viaggiatori tematici, e che ho scoperto a Berlino, è quello dei muri che dividono le città.
Ci si programma i viaggi per andare a Belfast, Gerusalemme, Tijuana, Nicosia (per citarne alcuni sul tema "muri di oggi"), Pechino, Berlino (tema "muri di ieri").
A questo ho pensato quando abbiamo messo piede a Gorizia, nostro piccolo primo "pit stop".

Gorizia, città di confine.
Una piccola piazza (chissà perchè me la immaginavo grande...) che ne è l'emblema.
Tagliata in due da un muro. Italia da una parte, Slovenia dall'altra.
Nella parte Slovena si vede la stazione ferroviaria Transalpina sulla quale Tito aveva fatto installare una stella rossa con scritto "Stiamo costruendo il socialismo" (nel Natale 1990 gli sloveni la trasformarono in stella cometa, prima di rimuoverla del tutto).
Anno 2004, la Slovenia entra nella CEE e il muro che divide in due la piazza viene abbattuto.
Dei grossi cartelli ricordano però che il limite resta invalicabile e la circolazione è consentita solo per i pedoni e nella piazza (mio papà quest'estate ha rischiato l'arresto per sconfino mentre andava nel bagno della stazione)
E poi arriviamo al 22 dicembre 2007. I confini con la Slovenia spariscono.
Ed eccoci lì, noi, ad entrare ed uscire dal confine dopo appena una settimana dall'eliminazione.
Particolare.

E dopo il momento "culturale" finiamo alla trattoria "alla Luna" (via Oberdan, 13).
Spettacolarissimissima.
Con Andrew che si ricorda di dover fare una conference call e noi, dietro, a urlare "Viva gli sposiiiii" per infastidirlo.
Che simpaticoni.

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