mercoledì 3 gennaio 2007

Москвa - IL TESTO

Air Berlin questa volta ci omaggia del Playboy solo al ritorno (con tanto di calendario 2007) quindi all'andata, quando ci sporgono la rivista Focus, guardo il mio compagno di viaggio pensando di trovarlo un po' deluso.
Lo scruto e con aria sognante lui mi dice "Commovente"
"Commovente cosa, Andrew?"
"La hostess. E' commovente"
E questo solo perchè non aveva ancora visto le passeggere. Sparse nell'aereo sono sedute delle sventolone con occhi turchesi.
Con scatto felino gli requisisco il passaporto. Sia mai che una volta atterrati dovrò proseguire il viaggio da sola.
Poco prima di atterrare gli ultimi due pensieri sono
1) Speriamo che non abbiano risparmiato sul sale (la pista è una coltre bianca)
2) Chissà com'è fare testacoda con un aereo. HuuuHuuuuu!
All'aereoporto entriamo subito in contatto con la famosa mafia dei tassisti russi (confermo che bisogna starne alla larga, al ritorno un abusivo ci chiede 150 dollari per accompagnarci all'aereoporto mentre il bus costa 1 euro), con tanto di coppola in testa, che schivo dicendo "Niet! Spaciba!" (sono le uniche parole di russo che conosco) dirigendomi verso gli autobus.
E qui entriamo in contatto con un'altra caratteristica dei moscoviti: l'omertà. Ora, premetto che non mi piace generalizzare, anche perchè io sono italiana ma non suono il mandolino, sono donna e bionda ma so parcheggiare (quasi sempre), però capita spessissimo nei viaggi di dover chiedere indicazioni e mai mi era capitato di trovare così tante persone che ti guardano come a dire "non è un problema mio, arrangiati". Su tutti i casi riporto 3 esempi:
1) nel parcheggio ci sono tre autobus scassatissimi, tutti con la scritta "aereoporto" sopra (in cirillico, almeno quello l'ho studiato e devo dire che è assolutamente necessario soprattutto se si ha poco tempo da perdere). Salgo su uno dei tre per capire se sarebbe andato a Mosca vicino ad una metro, mostro all'autista la cartina con aria interrogativa e lui mi guarda senza rispondermi come a dire "sali o no?". Ma che modi! Salgo, salgo. Per fortuna l'autobus era giusto.
2) ci mettiamo in coda davanti alla porta principale per entrare nel Cremlino. Dopo 15 minuti due poliziotti ci fanno segno di seguirli e ci scortano fuori dalle transenne. Così, senza spiegazioni.
Scopriamo dopo che all'interno c'è uno spettacolo di bambini e la coda nella porta principale era solo per i genitori. L'ingresso per turisti era stato spostato di 100 mt. Ma pezzi di cretini, almeno potevate indicarcelo con un dito invece di farci fare il giro di 3 km di mura.
3) il 31 dicembre entriamo in un ristorante e prima di sederci al tavolo chiediamo un menu per capire i prezzi. Ci danno il menu, lo leggiamo e decidiamo di rimanere. E allora... ci dicono "Niet, niet!". Il ristorante è aperto solo per il banchetto di San Silvestro. Ma dimmelo prima no!!!
Comunque, nonostante questo lieve ostracismo riusciamo a fare tutto quello che ci eravamo prefissi che principalmente si riassume in:
- vedere la Piazza Rossa, il Cremlino e San Basilio: tra le cose più belle che mi sia capitato di vedere nella mia vita. Maestosa e fiabesca allo stesso tempo.
- andare varie volte sulla metropolitana: sembra di entrare in piccole cattedrali o grandi salotti sfarzosi. Con l'inizio della guerra fredda le stazioni dovevano anche fungere da rifugi in caso di attacco atomico perciò scendendo in alcune sembra di dover raggiungere il centro della terra!
- fare la sauna russa: ai Sanduny Banya, gli ingressi sono divisi per donne e per uomini e così passo 2 ore e mezza vestita solo delle lenti a contatto in una sauna caldissima (buttano carbone in una caldaia senza controllare la temperatura...) frustandomi con dei rami di betulla come fanno le donne russe vicino a me (che mi scambiano per russa e intrattengono delle conversazioni niente male...)
Gli spogliatoi sono dei piccoli salottini ottocenteschi dove è possibile ordinare da mangiare e da bere.
- andare a pattinare a Gorky Park: le strade del parco sono cosparse di acqua ghiacciata e sono perciò tutte pattinabili. Stupendo, perciò mi mangio le mani per non essermi portata i pattini da casa visto che il tizio che li affitta aveva appena chiuso (almeno così dice... mi viene il dubbio che ce l'abbiano con me!)
- bere vodka e mangiare il borsch: una bottiglia di vodka da 1 lt costa intorno ai 3 € ed è molto buona.

Ed ora passiamo al Capodanno. Il desiderio non sono riuscita ad esprimerlo perchè ero troppo stupita di quello che stava accadendo, cioè niente. Ma andiamo in ordine.
Alle 21.30 ci avviciniamo alla Piazza Rossa e nella via di accesso incontriamo uno sbarramento di polizia con i metal detector. Il primo di tre. Tre volte sotto i metal detector. Mah. Sono perplessa, non è mancanza di fiducia verso i controlli precedenti?
Superati i tre entriamo nella piazza e troviamo un altro blocco di poliziotti che fanno catenaccio e lasciano passare le persone solo ogni tanto.
Mentre sono lì, faccia a faccia con i poliziotti, penso al fascino della divisa.
Poi mi fanno notare che io con un poliziotto russo, con il mio piglio deciso e fare indipendente, non durerei neanche un'ora.
Infatti al sesto sbarramento (!!!) entriamo di sfondamento rischiando le manganellate (sento il casco di un poliziotto sul ginocchio... che bruto!) e capisco che la mia relazione non avrà mai un seguito prima ancora di cominciare!
Nella piazza, grazie a tutti gli sbarramenti, si sta larghi. Sul palco un concerto davvero bellissimo, si alternano musiche tradizionali remixate, gruppi di sciacquette russe, cantautori tipo Nek. Eppure sotto il palco... il silenzio.
Per forza, fate battere le mani a milioni di persone... con i guanti!
Diciamo che se dovessi fare una festa non me la farei organizzare da un russo.
A mezzanotte meno cinque discorso di Putin sul video, a mezzanotte suonano le campane (ma non si usa il conto alla rovescia, un po' di pathos???), mi aspettavo un boato di auguri e invece... niente... tutti a naso in su perchè sparano i fuochi d'artificio. E niente da dire, sono davvero stupendi.
Ma gli auguri? Sommessi... Si canta tutti l'inno russo.
Mezzanotte e un quarto le persone iniziano ad andarsene (e i poliziotti non lasciano entrare più nessuno) mentre quelli che rimangono (noi compresi) iniziano a ballare in piazza (il concerto continua) mentre a mezzanotte e venti i netturbini a piedi incominciano a raccogliere le cartacce. Credo che la mentalità rigida e militare sia ormai radicata nella loro cultura.
Verso le due di notte c'è ancora chi spara fuochi d'artificio, tantissimi ubriachi e felici mentre dal cielo inizia a nevicare...

15 commenti:

  1. che carina che sei: hai messo il link dei bagni russi ma.... è scritto tutto in cirillico!! e come si fa?!?! ;)
    Comunque i tuoi viaggi sono sempre spettacolari! e la frase che hai scritto a fianco "non sono le persone che fanno i viaggi ma sono i viaggi che fanno le persone" ti calza a pennello!

    buon pomeriggio!

    Campanellino

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  2. e' bellissimo questo dettagliato racconto russo! sei la migliore Lucy, la migliorissima!!

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  3. He-he! Lo so che il sito è in cirillico ma io ho faticato e quindi faticate anche voi!!! :-)

    Non sono molto soddisfatta della recensione di questo viaggio (e poi quanto cacchio ho scritto!!??) però nella frase ci credo davvero.

    Buon pomeriggio a te!
    Lucy

    PS: ma di chi è il compleanno?

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  4. Wood! Mi mancavi!!!
    Io non ci credo che l'avete letto tutto!!! :-P

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  5. della mia amica B!!! quella che ha volato...

    http://campanellino.blog.tiscali.it/yt2842421/

    e tante altre cose!
    è mitica B!!!

    ciaociaoooooo*

    Campanellino

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  6. come fai a sapere che stasera vado ad un compleanno??? eeeejhhh??mi leggi nel pensiero confuso?

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  7. ...dopo il tuo spettacolare racconto mi viene da piangere se penso al mio capodanno in mezzo ai burini de roma!!! :-|

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  8. Vengo anche io Wood! :-P
    (il mio vicino di banco mi sa che si è divertito a Capodanno... :-) )

    Enry! Ma che dici! Non importa dove, importa come!!!

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  9. giuro che l'ho letto! tutto!
    mica sono micio micio bau bau
    sei brava meriti un premio
    ci sono tanti di quegli scrittori cani in giro!
    heiii sto leggendo un bel libro..praticamnte liberamente tratto da 100 anni di solitudine. autrice : venezia mariolina: 1000 anni che sto qui
    bello neee ma molto molto simile al capolavoro di marquez

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  10. Io mi sto leggendo "Il maestro e Margherita" di Bulgakov, l'hai letto?

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  11. Ooooooooooooh..
    FInalmente ho letto tutto il post.
    Ho notato che le russe proprio non ti vanno a genio...sei arrivata pure a chiamarle sciacquette.....
    mentre i russi in uniforme....
    e poi siamo noi maschietti a avere la fissa...!!!!
    :-DDDD

    Cmq interessante il resoconto su taxi,bus,mentalità....

    in sostanza credo che non ci andrei in Russia se non accompagnata da una russa...o ucraina...va bene lo stesso !

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  12. Ma no, figurati! E' tutta invidia la mia! E poi... dal dizionario:
    sciacquetta = donna insignificante, ma che fa di tutto per mettersi in mostra.
    e il gruppo che menzionavo ti assicuro che facevano veramente di tutto per mettersi in mostra!!! :-)

    Guarda, invece vale la pena... anche andarci da solo!

    Ho dimenticato di dire nel post che per andare in Russia bisogna fare delle pratiche pazzesche per ottenere il visto...

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  13. noooo il calendario.... ora che lo dico ad Ale morirà di invidia!

    ... e io sto continuando a prendere a testate la piglia vicino alla mia scrivania per non essere venuta con voi! SING! :O(

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  14. HA-HA-HA!!! Ti ho risposto nell'altro post (quello delle foto di Mosca!)

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  15. C'ero anche io a Mosca a capodanno!
    Butta un occhio al mio blog..ciaooo ;)

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