mercoledì 5 marzo 2008

DUBLIN 1 - bollino V


Primo collage di foto scattate... (click sopra per ingrandire)
Arrivati all'aereoporto di Dublino ci mettiamo in coda per il taxi.
Non una calca paurosa da affrontare con il coltello tra i denti. Una coda ordinata e smaltita da un addetto apposito. Mezz'ora e siamo su un'auto che ci porta in centro Dublino. L'autista è un greco sposato con un'italiana di Torino. Per darcene prova ci spara un elenco di bestemmie che ci lasciano atterriti.

Ed eccoci a casa Vianello.
Ops. Di Sara ed Andrea.
Centralissima. Mitici, stra-ospitali.
Rilassante.
E infatti dopo qualche chiacchiera... inizio a russare (ma proprio russare-russare... vibrava tutto il cartongesso a quanto pare...)

Il mattino dopo, mentre Sara va a comprare le ghirlande per le olimpiadi aziendali (che spettacolo di azienda), io e Leo facciamo il primo giro per il centro.
Colazione con eggs + bacon e via, attraverso chiese, polacchi che vendono sull'asfalto dei vestiti usati (ci dice Sara che la comunità più grande è qui), sobborghi popolari un po' tristi, fino allo spillone, dove ci troviamo con Sara ed Andrea per andare a pranzo.

Pranzo da "Cornucopia", in centro, un ristorante irlandese vegetariano zeppo di gente.
Poi caffè con cioccolatino e giro in una libreria-negozio dischi fantastico dove mi compro un libro che mi fa scompisciare dal ridere mentre gli altri 3 non vedono l'ora di buttarmelo via (un libro che raccoglie le ultimi frasi pronunciate da personaggi famosi prima di morire. Che ne so... Burbank, Luther (1849-1926) "I don't feel good." Hahahaha. Boh. Lo trovo molto ironico. Alcune sono anche qui)
Continuiamo il giro in Graffon Street, al Trinity College (dove sta finendo una partita di rugby) e poi verso casa.
Dormitina di un paio d'ore abbondanti e poi verso Temple Bar.
E' Sabato sera.
Ci saranno 5 gradi al massimo.
Le ragazze girano con addosso magliette o top e minigonna senza calze.
Ubriachi ovunque.

Una Londra di provincia. Mi da quest'idea.

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