lunedì 5 novembre 2007
GRANADA - bollino VV
Collage di foto scattate durante il viaggio (cliccare sopra per ingrandire)
Appunti veloci-veloci....
Attraversiamo con la panda distese di ulivi disposti sulle colline ordinati come pedoni sulla scacchiera.
Da Malaga, dove siamo atterrati, a Granada.
Le zingare nel centro di Granada che leggono il futuro tenendo in mano mazzolini di rosmarino portafortuna.
E mi viene in mente il racconto di mio fratello, degli occhi verdi della zingara che l'hanno ipnotizzato. E quei 20 euro aveva cercato di riprenderseli andando a cercare di nuovo la maliarda fin nelle caverne sulla collina, dove alcuni gitani risiedono.
E spiace non essere andata la sera, al Sacromonte, perchè pare che lì e nel quartiere dell’Albaicín (dove andremo il giorno dopo, tra viuzze e case tutte dipinte di bianco) si suona e si balla il miglior Flamenco.
Un pranzo in un luogo trovato per caso.
Anzi no.
Trovato perchè ci siamo persi.
E così, un piatto di calamari fritti, uno di anguilla, un altro di prosciutto iberico, 8 birre piccole per un totale (non a testa, in tutto!!!) di 10,80 euro.
Quattro facce felici e pronte a girare l'Alahambra, fortezza araba, meravigliosamente decorata.
E meno male che Luke, che si era fatto ore di coda quest'estate, mi aveva consigliato di prendere i biglietti prima. Infatti, arrivati lì, biglietti non ce n'erano più (ma io li avevo, appunto, presi prima)
I giardini, le torri e le sale dell'Alahambra.
La vista sulla città.
Una aperitivo di tapas e bocadillos.
Veloci a rinfrescarci in albergo e poi di nuovo in città, a girare in una viabilità che mi spiazza per quanto sono complicati i dedali di strade, per quanto sia praticamente impossibile parcheggiare.
Però bella, splendida atmosfera quella spagnola.
Siamo praticamente in maniche corte. A Novembre.
E ci fermiamo a cenare in un posto con porzioni gigantesche e Lucianera per almeno un mese non toccherà più le fave.
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