lunedì 19 novembre 2007
POLLOCK - bollino VG
Ho mischiato gli attimi del dormire e stare sveglia nel week-end.
Sabato pomeriggio mi sono coricata un paio d'ore sul divano di mia mamma per fare compagnia al gatto malato.
La notte, in compenso, ho dormito pochissimo.
Domenica gita a Cervere per la Sagra del Porro.
Dopo aver assaggiato persino le lumache (in salsa di porro naturalmente) ne sono uscita distrutta.
Appesantita e assonnata.
Mi sono coricata intorno alle 17.00 per svegliarmi completamente rinco alle 21 passate con la Littizzetto che tuonava simpaticamente contro Eminems.
Sfoglio le pagine del televideo.
Ore 00.45 -Rete4- "Pollock" con Ed Harris.
Sono sveglia come un grillo.
Di Pollock non so nulla.
Guardo i suoi quadri e mi sembrano tele enormi imbrattate di colori.
Senza senso.
Di quelli che se li appendi sotto-sopra nessuno se ne accorge.
E invece... il film dipinge il pittore.
Un carattere difficile.
Un genio della pittura, davvero.
Non riconosciuto immediatamente.
Un alcolizzato.
Una donna che crede in lui e che lo porta al successo.
E, contrariamente a quanto pensassi, non c'è casualità.
Pollock vedeva già nella sua testa cosa avrebbe voluto rappresentare.
Non appoggiava il quadro sul cavalletto, tranne all'inizio.
Posava la tela (a volte enorme, come quella realizzata per Peggy Guggenheim) a terra e ci girava intorno, saliva sopra, si muoveva concentrato come in una danza, facendo colare o rovesciando il colore, senza smettere fino a quando non era finito.
Pare che gli analisti delle sue opere abbiano scoperto che contengono le Caratteristiche dei frattali e ipotizzano (leggo dalla wikipedia) che in qualche modo Pollock potesse essere consapevole delle caratteristiche del moto caotico e stesse tentando di ricreare quanto percepiva come una perfetta rappresentazione del caos matematico più di dieci anni prima che la stessa Teoria del caos fosse scoperta.
Affascinante.
Eppure pare che non fosse riuscito a dominarlo il caos.
Non nella sua testa.
Morirà schiantandosi con l'auto decapottabile, ubriaco.
Linea, tempo fa, aveva messo il link http://www.jacksonpollock.org/ in un commento su questo blog. Adesso ha un senso maggiore per me... far colare il colore
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Tra te e wood non so chi delle due vanta più partecipazioni alle sagre. Da voi ce ne devono essere un sacco o sbaglio?
RispondiEliminaComunque, Pollock come J.M Basquiat, K. Haring e Wahrol è uno dei miei artisti preferiti: peccato aver perso il film ieri :(
Ciaooo,
Camp*
non riesce a dirmi nulla...resto affezionato ai classici, al rinascimento, al gotico..etc etc
RispondiEliminaHai ragione Camp*! Ci piace il buon vino...
RispondiEliminaNe fanno davvero molte, soprattutto nel cuneese e astigiano :-)
Ti sto preparando una cosetta per usare Photoshop...
Tomas, vuol dire che non ti piace neanche l'impressionismo?
Oh Lucy, GRAZIE!
RispondiEliminaBuon martedì =)
Camp*
beh, non essendo un appassionato d' arte mi ero dimenticato di citarlo...qualcosa mi piace
RispondiEliminaSi deride ciò che non si comprende!!
RispondiElimina(Chevy Chase - Spy like us)
Tzè...
...o che non si conosce...
RispondiElimina(Lucy - Il Blog)
:-P
...o che fa ridere...
RispondiElimina( Paolo Bitta - Camera Cafè )
^__^