venerdì 16 novembre 2007

RAGAZZE DA MANUALE - bollino G

Cla ha messo la casa, da bere, zucchine in carpione, giardiniera, pane e grissini.

Anto ci ha onorate della crema di cavolfiore.
Far rosolare nel burro mezza cipolla e uno spicchio d'aglio. Aggiungere il cavolfiore a pezzi e un litro di brodo caldo. Fare cuocere per mezz'ora. Frullare il tutto, aggiungere un po' di panna da cucina e del prezzemolo.

Io ho preparato la torta al cioccolato e cocco.
Sembrava non cuocere mai e invece ho scoperto che la parte scura non era cacao ma bruciato.
Dovrei fidarmi del mio naso quando gli occhi mi tradiscono.

Poi, una tazza di caffè e hanno iniziato a turbarmi con i loro discorsi.
Sulla normalità e l'irrequietezza.
Mi hanno fatto pensare che forse sbaglio a vivere così.
Che ci si dovrebbe accontentare, smetterla di tendere sempre a qualcos'altro una volta che si ha qualcosa.
Non fare troppe cose insieme.
Non essere così matta.
Non avere paura della stabilità.
Sono quella "fuori" tra le tre.
Non riesco a smettere di pensarci.
Sono le stesse cose che mi dice Andrew quando ascolta i miei discorsi.

19 commenti:

  1. ieri al corso di spagnolo c'era una ragazza francese che ci raccontava dei suoi problemi lavorativi e delle sue future decisioni...forse dovrebbe trasferirsi a Milano o a metà strada tra Torino e Milano (visto che il ragazzo continuerebbe a lavorare a Torino)...
    io le ho semplicemente (in realtà non è stato semplice in spagnolo, già non riesco a spiegarmi in italiano figuriamoci farmi capire in una lingua straniera) detto di ponderare bene le proprie decisioni, perchè conoscendo bene se stessa deve esser solo lei a capire cosa è meglio fare soprattutto pensando agli imprevisti che possono sempre accadere.
    Poi siamo scivolati in discorsi filosofici...son passato prima a ritenere necessarie alcune bugie e poi a ritenere secondaria la felicità per la soddisfazione lavorativa...
    mi volevano cacciare tutti dall' aula...non so perchè

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  2. Ma Tomas...
    --> Non credo che una conoscenza di se stessi possa aiutare a prendere le decisioni.
    --> Come fai a prevedere gli imprevisti?
    Anche tu sei per la stabilità, per la scelta con i rischi minori.

    Poi... i discorsi filosofici... non capisco se quelli sulle bugie necessarie hanno attinenza col discorso generale o meno

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  3. te non sei fuori...sei interessante ed interessata...

    Noi, invece, siamo paurosi! Abbiamo paura di perdere... qualcosa...ognuno la sua piccola conquista...

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  4. Io penso che cercare un equilibrio sia una cosa tendenziale, cioè naturalmente si tende sempre ad una stabilità sia fisica che psichica. Però, secondo me, è una situazione effimera e i percorsi per raggiungerla non sono uguali per tutti.
    Buon fine settimana Lucy =)
    Camp*

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  5. Continua ad essere te stessa, l'equilibrio lo troverai dentro di te. Non ti uniformare, non cercare di cambiare; sarebbe peggio, molto peggio. La risposta a tutte le tue domande è dentro di te!

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  6. Come disse "Il Quelo" di Guzzanti... la risposta è dentro di te... epperò è sbagliata... :-)

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  7. mi sono segnata la ricetta della crema di cavolfiore..la vojo fare per domani sera...grande!

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  8. Siamo tutti pronti a rischiare il culo (degli altri)...

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  9. Hem Ica... spero di aver scritto tutto giusto... :-)

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  10. lucy... mi sa che sono come te...!

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  11. Enry... sei anche tu una ragazza non da manuale? ;-)
    ...o ti riferivi all'incostante, irrequieto e felicemente 'insoddisfatto'?

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  12. ...ehm... la B!!! confermo e l'accendiamo!

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  13. BUONGIORNO LUCY!
    Sto per andare a seguire la mia prima lezione di antropologia culturale...yeeee!!! evviva!!!
    bacini, buona giornata!

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  14. Eh si, fare troppe cose tutte assieme è un grosso rischio...

    (...una cosa del genere la sosteneva anche un certo Leonardo nel rinasciamento... ...già ma lui quante cose ha fatto? ...c'è da credergli?)

    Quello tuo è un dilemma non da poco conto.
    Quello che ti posso dire io è che
    si STAI FUORI!! HAHAH

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  15. alla tua prima obiezione, credo invece che possa proprio aiutare...
    alla seconda...è solo un modo di dire....nel senso che se tu cambi per ottenere qualcosa e capita un imprevisto che te la toglie o te la annacqua, dovresti domandarti cosa farai in quel frangente...solo per capire se saresti in grado di cambiare nuovamente o meno...valutare tutti i pro e i contro insomma...ma le mie erano cosa lapalissiane che tutti sanno, credo.

    io non sono per la stabilità.
    sembra che sia così, ma non lo è.
    ciò che mi blocca, sono i legami con le persone e banalmente il vil danaro.

    Cambierei il mio tenore di vita per seguire una persona amata ? SI
    Cambierei la mia vita per cambiare il mio tenore di vita ma perdendo le persone che amo ? NO

    Sarei pronto a girare il mondo e cambiare del tutto la mia vita per seguire una persona.
    E' solo questo che mi "alleggerirebbe" la perdita delle persone che amo, degli amici e quei pochi parenti a cui tengo.

    tutto qua.

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  16. - Hehe... si, Enry... lo so!
    - Icaaaa... bello! Se riesco lo porto anche io a Gennaio! (non ce la farò maaaaiiiii) Hai fatto la crema di cavolfiore?
    - RdF... oltre a fare tante cose... il rischio è di non fare quelle "giuste"... :-| Grazie per il "stai fuori" :S
    - Tomas: infatti... non è facile...

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  17. credo che in qualsiasi instabilita' ci si possa trovare una sorta di stabilita'... l'instabilita' di porta a diverse stabilita'... del resto la vita e' espressione di instabilita'...

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  18. si trova per forza una sorta di stabilità... altrimenti è la pazzia.

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