martedì 21 agosto 2007
LAGO D'ARAL - bollino G
LUCY NON E' DI FERRO, COMPAGNO DI VIAGGIO PREZIOSO, IL LAGO FANTASMA, DRAMMA ECOLOGICO
Pressati in 6 su un Daewoo Tico, alle 7.00 di mattina ci facciamo portare al bazar di Urgench per prendere un bus per Moniac (Urgench-Moniac 300 km circa).
Peccato che, una volta scesi, scopriamo che il bus non parte da lì. Saliamo così su un'altra auto/taxi.
Piccola precisazione: quando dico "taxi" non bisogna immaginarsi delle auto ufficiali con tanto di targhettina identificativa. Sono semplici privati con le loro macchine più o meno nuove.
Questa aveva sopra un utilissimo apparecchietto per rilevare i radar della polizia. Funzionava alla perfezione: lanciati a 130 km/h sulle strade sgangherate per poi decelerare improvvisamente al primo "biiiip". 2 secondi ed ecco la polizia a bordo strada. Peccato non rilevasse anche le solite mucche in mezzo alla carreggiata.
Il taxi ci porta a Nukus in un posto "non ufficiale" dove possiamo prendere un mini-bus che ci porta in una località intermedia dove per un quarto d'ora sotto il sole (è ormai mezzogiorno) aspettiamo un bus strapieno.
E così... vuoi che non avevo fatto colazione, vuoi che era caldo, che eravamo stati sballottolati di qua e di là, vuoi altre motivazioni paranormali... mentre ero in piedi in mezzo al corridoio del bus... ho sentito che le forze mi stavano venendo meno...
"Andrew, mi sento leggermente svenire... Mi appoggio un momento a te"
mentre tutto intorno si faceva bianco e confuso, ho solo più sentito un "ma se svieni che faccio, ti devo alzare le gambe?"
Quando ho aperto gli occhi ero seduta, una gamba alzata, mi stavano spruzzando dell'acqua in faccia.
Con terrore ho sperato che non provenisse dalla bocca di qualcuno come avevo visto fare 2 giorni prima sul minareto!
Era Andrew che me la spruzzava con le dita della mano libera (con l'altra mi stava tenendo alzata la gamba), anche perchè tutto intorno la gente continuava a farsi gli affari propri, compreso il signore che mi ha fatta sedere al posto suo.
Lentamente il formicolio alle mani è cessato.
Una donnetta! Ma pensa te! Sono crollata come una donnetta...
Arrivati a Moniac sembrava di essere in un film.
E qui ci va un'altra precisazione. Negli anni '50 i russi hanno deviato il fiume che alimentava il Lago d'Aral (il quarto bacino più grande del globo) per irrigare i campi di cotone (del quale l'Uzbekistan è ancora oggi il secondo produttore del mondo dopo gli USA). Questo ha fatto sì che il lago d'Aral si stia lentamente prosciugando creando uno dei disastri ecologici più devastanti della terra (per uccelli e pesci ma anche perchè il clima della regione è totalmente cambiato lasciando una zona completamente desertica --> http://it.wikipedia.org/wiki/Lago_d%27Aral).
A Moniac tutto il disastro è visibile.
Pescherecci arrugginiti arenati nella sabbia, conchiglie calpestate dagli animali. L'acqua è a 80 km di distanza ma è raggiungibile solo da un autista esperto con la jeep in 7 ore (così dicono).
E ora torniamo al film. Sono circa le 14.30 quando scendiamo dal bus e... non c'è assolutamente niente e nessuno. Sembra "mezzogiorno di fuoco",con tanto di pianta rotolante (non so proprio come si chiama), solo che ci sono meno case.
Ci dicono che tutti i tassisti sono a mangiare, perciò aspettiamo seduti in una specie di bar (anche perchè io non è che mi sento ancora tanto bene...) dove troneggia un motore grosso come un frigorifero sul quale è poggiata una vaschetta. Ogni tanto arriva un cliente, la barista mette nella vaschetta 2 mestoli di latte, accende il motore, le cinghie si mettono a girare velocissimamente (e con un rumore assordante) e dopo una decina di minuti, tirando una levetta... esce fuori il gelato.
Cose dell'altro mondo...
Alla fine il "taxi" arriva. Chiediamo di portarci in albergo (l'unico che c'è) a 6 km di distanza (sulla guida c'è scritto 3... ma sull'affidabilità della guida spero di dire 2 parole più avanti...).
Quando si ferma davanti ad una casa, tra un rudere e il nulla... chiediamo 4 volte conferma.
Esce una nonnina con il foulard, tutta sorridente, e ci porta nella camera. Il corridoio ricorda un po' Shining, l'acqua corrente qui non esiste e il bagno è unico nel corridoio (a parte che siamo gli unici occupanti... chissà come mai!). Mi hanno anche detto (il giorno dopo arriveranno anche i francesi della gita alle fortezze) che i letti cigolavano.
Sarà. Io so solo che dopo la camminata nel deserto a vedere le barche arenate (la guida dice 5 minuti dall'albergo, in realtà sono almeno a 20 minuti... sotto la guida di 2 ragazzetti del luogo), accudita da Andrew come neanche mia mamma ha mai fatto, nonostante tutto quanto ho dormito proprio bene.
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