martedì 2 settembre 2008

MEMORIE DI UNA GEISHA (libro) - bollino V

pag. 493 I confess I'd expected to feel like a baby who has been taken away from its mother
pag. 495 businessmen and politicians are shoowing up as commonly as turtles plopping into a pond
pag. 496 his peevish humor seemed to crack open like an egg
pag. 497 I often think that GIon has tinned out like a poorly kept garden
pag. 498 I believed that passion must surely fade with age, just as a cup left standing in a room will gradually give up its content to the air
pag. 498 he left me at the end of his long life just as naturally as the leaves fall from the trees
pag. 498 I fell just as a stone must fall toward the earth
pag. 498 it was like a stream that falls over rocky cliffs before it can reach the ocean
pag. 499 they bleed into a wash, just like watery ink on paper


Giusto per prendere solo le ultime pagine del libro...
e per far capire quanto è riempito di similitudini, parallelismi, analogie, figure retoriche che peraltro io detesto.
Non saprei.
Forse la letteretura giapponese o il linguaggio delle geishe ne fa largo uso perciò era naturale raccontare così.
A parte questo, il libro è pieno di colpi di scena e racconta benissimo il mondo delle geishe così da essere lo stesso una lettura piacevole ed emozionante (più nella prima parte che nella seconda).
Sono curiosa di vedere il film.

8 commenti:

  1. Mi associo con riguardo alla similitudine, troppo banale il "come" etc etc.
    Meglio la metafora, ancora meglio l'analogia.
    Meglio ancora niente.

    Ma le geishe non facevano solo il the e dicevano quattro cose a mo' di preliminare?
    Ecco perchè similitudinavano e nessuno gli diceva: "la smettiamo con tutti 'sti come?"

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  2. Uno dei libri piu' belli che abbia letto, e il Film non è da meno.
    Da ieri sera sono alle prese con la solitudine dei numeri primi, easy ..ho finito "ragionevoli dubbi " di Garofiglio e il mio giudizio è : mi aspettavo di piu' , esile impianto narrtivo, gratta gratta non c'e' niente scaduto nella banalita'

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  3. Wood: Hai letto "ad occhi chiusi" di Carofiglio?
    De "la solitudine dei numeri primi" mi han detto che è un mix di libri letti e riletti... banale operazione commerciale...
    Come mai, invece, questa avversione per "l'eleganza del riccio"? (a proposito... Zecche... l'hai già buttato nel caminetto???)

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  4. Ohhh non toccatemi i numeri primi che fanno i solitari che non l'ho ancora aperto...
    Poi mi aspetta "ho sposato un deficiente" (pappa, cacca, nanna)

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  5. Ciao Lucy!
    Eccoci qui, finite le ferie, gabato lu santu... mmm più o meno.
    Il film mi era piaciuto parecchio ma il libro non l'ho letto.
    Ormai non leggo più niente, che vergogna!
    Camp*
    ps.mio fratello è tornato dal Jap =)

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  6. @David: ecco, ecco... leggilo e poi dammi il tuo parere!
    Uh... una volta impazzivo per Carla Signoris... (poi come doppiatrice in Nemo era una favola), da quando fa gli spettacoli col marito un po' meno...

    @Camp*: Welcome back to you & your bro' (piaciuto il Jap? Immagino di si... :-) )

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  7. Prima dell'intervento dell'editor "La solitudine dei numeri primi" si intitolava "Dentro e fuori l'acqua".
    W l'editor (lo ha ammesso lo stesso autore).
    Giordano è uno uscito dalla Holden di Baricco, preso a cuore da una insegnante/editor e proposto a Mondadori.
    Ho letto alcune sue pagine in libreria, non l'ho comprato però. Ma questo non significa niente, un libro va comunque letto, solo che ce ne sono così tanti di libri in giro che non puoi leggerli tutti o sentirti obbligato a leggerlo perchè ha vinto qualcosa o tutti ne parlano.
    Il riccio continuo a leggerlo: grande prosa.
    Ogni tanto mi ricorda Silvana Grasso (una che quando scrive ti ricorda ad ogni pagina che lei è professoressa di greco e che la sua materia ce l'ha tutta lì sulla punta delle dita).
    Di Silvana hai letto 7 uomini 7?
    Io ho letto questo e Desio.
    Desio è molto intenso.

    Vi consiglio invece "il giardino dei sette crepuscoli" di Manuel de Pallol, Einaudi, 1100 pagine, una sorta di Decameron con tante storie di max 10 pagine e che ruotano attorno ad una banca di affari e ad una strana vicenda familiare fatta di eredità, rampantismi etc etc
    I vari racconti appartengono ai vari generi: filosofico, splatter, metafisico, erotico...
    zzz

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  8. @Zecche: wow...
    allora...

    "La solitudine dei numeri primi" infatti mi sa che lo leggerò in ogni caso... magari facendomelo prestare!

    "L'eleganza del riccio", vero! Quanto se la tira per la sua conoscenza sulla Filosofia???

    Di Silvana Grasso non ho mai letto nulla... segnato, come pure "il giardino dei sette crepuscoli"

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