martedì 15 luglio 2008

FILM - bollino V

LA PAROLA AI GIURATI (Orig. "12 angry men").
Un capolavoro assoluto. Continuo a pensarci e ripensarci.
Film uscito nel 1956, regia di Sidney Lumet, con Henry Fonda ed un giovanissimo Dr. Quincy.
In bianco e nero.
Tranne pochi minuti all'inizio e alla fine, è completamente girato in una stanza.
La storia inizia in tribunale. Il giudice si rivolge ai 12 giurati dicendo loro che dovranno riunirsi e decidere di un caso di omicidio di primo grado (un ragazzo viene accusato di aver ucciso il padre).Il loro verdetto dovrà essere unanime.
Da allora i 12 uomini si riuniranno per parlare del caso.
Non dico di più perchè va visto.
Eccezionale: riesce a mantenere l'attenzione per tutta la durata della pellicola pur non essendoci mai azione.
Altro che Leoni per Agnelli.

PS: è uscito nelle sale lo scorso mese il remake, intitolato "12" (orig. "12 razgnevannyh muzhchin"), del regista russo Nikita Mikhalkov. Nominato all'Oscar come miglior film straniero, dovrebbe essere la stessa storia ma ambientata in Russia - invece di New York - e dove il ragazzo accusato di omicidio è un Ceceno.


WANTED
Una Angelina Jolie fastidiosamente sexy e bella anche se al limite dell'anoressia, una storia accattivante tratta da un fumetto (per alcuni versi simile a Minority Report solo che in questo i nomi delle persone da uccidere emergono dalla trama di un telaio invece che dai precog), proiettili che curvano (ci trovo un po' di Matrix), belle ambientazioni (la fabbrica di tessuti, Praga, il ponte su cui deraglia il treno).

Non male per il genere, a parte che fa sentire gli spettatori degli esseri inutili per il fatto di non essere degli assassini.



IRINA PALM - IL TALENTO DI UNA DONNA INGLESE (Orig. "Irina Palm").
Film originale, divertente e non volgare.
E' la storia di una signora cinquantenne, grassottella, una camminata sgraziata, di gran bontà e dolcezza.
Il nipote si ammala gravemente e l'unico modo per salvarlo è andare a fare una cura in Australia (loro vivono a Londra).
Nè i genitori del bambino nè la protagonista hanno i soldi necessari per sostenere le spese del viaggio.
Nessun prestito le viene concesso, nessuno le offre un lavoro (lei non ha particolari capacità) finchè legge un cartello sulla vetrina di un sexi-bar: "cercasi hostess".
Pensando si tratti di servire the e cose simili, entra nel locale.
In realtà... la mansione è ben diversa e la signora si rivela un vero portento nel genere, grazie alle sue mani... particolarmente morbide.
Contro il perbenismo e il facile giudizio.
Consigliato.

3 commenti:

  1. LA PAROLA AI GIURATI... mi piacciono in genere questi film... lo vedrò!

    RispondiElimina
  2. Ma allora devo candidarti al WEB brillante!! ma non me le dici queste cose???

    RispondiElimina
  3. @Wood: eh... ma non so se sono proprio proprio tornata...
    Sono onorata per il diamante!!!

    RispondiElimina