Questa mattina ho portato una crostata ai frutti di bosco in ufficio.
Burrosa.
Golosa.
Con la pasta sbriciolata sopra.
Nella mia immensa timidezza sono diventata completamente rossa a raccontare da dove arrivava.
Forse avrei potuto stare zitta.
Dire "l'ho comprata" e basta.
Solo che la crostata era lì, davanti a me.
A ricordarmi tante cose.
Il ricavato della vendita delle crostate servirà per ricostruire le cucine di un orfanotrofio in Senegal.
Quello dove era andato in "missione" un mio amico circa un anno fa.
Quel mio amico morto quest'estate.
Le crostate le ha fatte una signora che aveva perso un figlio anche lei.
Ha comprato 300 uova, infornato 124 torte, una ad una spargendole in vari forni del vicinato.
Tutte vendute.
Perchè le crostate erano davvero spettacolari.
Burrose.
Golose.
Con la pasta sbriciolata sopra.
L'incontro delle due mamme è stato difficile.
Sentire che una non accende più il cellulare perchè dentro ci sono i messaggi del figlio è stato difficile.
Vedere le foto appese è stato difficile.
Guardare il padre è stato difficile.
Essere tutti insieme e lui no è stato difficile.
Tornare a casa e rileggere "Il pianto della madonna" di Jacopone da Todi, su accenno di Andrew. E' stato difficile.
Tutto impastato nella crostata.
Più che timidezza io avrei sfoggiato un grande orgoglio. Io.
RispondiEliminabuona giornata,
Camp*
Grande orgoglio. Per cosa Camp*?
RispondiEliminaNon sento proprio di dover essere orgogliosa...
Forse ho inteso male, ma io sarei stata orgogliosa per aver fatto una buona azione e in un certo senso aver portato avanti l'impegno del mio amico: aiutare gli altri (secondo le possibilità del momento)
RispondiEliminaPerdonami se non ho capito.
Camp*
Non so Camp*... sono io che non riesco a dare il giusto significato a queste cose... :-(
RispondiEliminavi lascio una bella ricetta...
RispondiEliminahttp://diariodellederelitte.blogspot.com/2007/12/i-canederli.html
I canederli Tomas?
RispondiEliminaMangiati tantissime volte in varie trasferte a Cortina d'Ampezzo!!! :-)
Buoooooniiiii....