sabato 2 giugno 2007

LOST ANGELS IN LOS ANGELES - bollino G

Appena ho preso il volantino in mano mi sono promessa di andarla a vedere:

Lost Angels
Skid Row Los Angeles: la metropoli dei senzatetto
Fotografie di Alfredo Falvo
Fnac Torino - via Roma 56

Dal 28 maggio al 26 giugno 2007

Skid Row: vasto quartiere di Los Angeles che comprende circa 20 isolati dove vivono più di 25.000 senzatetto che ignorano la parola speranza e si trovano al di sotto della soglia di povertà.
Qui il “Sogno Americano” si è trasformato in un inferno.


Così, visto che questa sera dovevo ingannare il tempo nell'attesa di una cena, ci sono andata.
Devo dire che la foto del volantino, quella che mi attirava e che riporto qui nel blog, è praticamente l'unica ad essermi piaciuta.
Una distesa di materassi a cielo aperto.
Slalomando tra i tavolini del bar della FNAC (è lì che sono esposte le foto) resto poco soddisfatta dalle altre che ritraggono scene artefatte, i personaggi sembrano messi in posa, poco spontanei.

Solo un'altra mi rimane impressa, più per un fattore personale che estetico.
Semplicissima, è una strada nella downtown di Los Angeles.
Mi riporta indietro coi ricordi, a quando ho messo piede in questa vasta città californiana.
"L.A. is HUGE!" - è ENORME mi aveva detto il russo seduto accanto a me sull'aereo mentre sorvolavamo le case "o la odi o la ami" aveva continuato.
Compresa l'area limitrofa ha una dimensione di 80km per 40... non so se mi spiego.
Avevo preso la metropolitana (solo per un brevissimo tratto è sotterranea perchè la zona è soggetta a terremoti e frequentata quasi esclusivamente da gente povera, rapper, donne messicane enormi con le ciabatte e il grembiule da cuoca) e ci aveva impiegato 2 ore da una zona periferica al centro.
L'idea che ne avevo prima di andarci era quella mostrata nei film: Beverly Hills, Bel Air, Venice Beach. E in effetti LA è anche questo. E' talmente vasta che sono città dentro a città.
Ricordo il giro a Bel Air, dove i camion dell'immondizia sono appositamente profumati per non infastidire gli attori e i personaggi famosi che vivono in quel quartiere (le cui case sono individuabili grazie alla "Mappa delle stelle" acquistabile per le strade, che indica contemporaneamente dove vivono i VIP, dove si sono commessi gli omicidi famosi, dove George Michael era stato scovato a fare 'atti osceni', dove sono stati girate serie TV come Happy Days, dov'è l'albergo di Pretty Woman, etc...).
E' la patria di Baywatch, con le spiagge immense e bellissime, anche se io ricordo un bagnino baffuto e non troppo alto che non è esattamente il prototipo mostrato al fianco di Pamela Anderson.
E' Hollywood, dove puoi entrare nei negozi a comprare i copioni originali dei film, dove ci sono le impronte delle mani di Bruce Willis, John Wayne, Tom Cruise.
Ricordo che eravamo entrati nell'hotel dove avevano girato "Blade Runner" per poi uscire e ritrovarci all'interno di un set cinematografico (era la scena di un omicidio, col nastro della polizia, etc... tra l'altro ci siamo resi conto dopo che era finzione... questa è una storia molto buffa da raccontare ma esula un po' dal discorso principale)
Ho detto che l'idea che ne avevo prima di andarci era quella mostrata nei film.
Dopo ho capito che L.A. E' UN FILM. E' un grande set all'aperto.
Poi, però, basta spostarsi nelle zone meno battute.
Dove avevamo l'albergo, ad esempio, è la zona di nessuno. Ti aspetti di veder spuntare un ragazzo armato di pistola da un momento all'altro.
E poi c'è l'area finanziaria, la downtown, la 5th avenue, che mi aspettavo piena di gente incravattata. E invece no, eccoli li, i disadattati delle foto. Tanti, tantissimi.
A fare capire tante cose.
Che gli Stati Uniti sono una copertina patinata di una rivista solo per alcuni.

6 commenti:

  1. azzo... quanto ho scritto... magari + tardi "sfrondo" un po'...

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  2. No, no... lascialo cos' com'è! Mica si fa fatica a leggerlo...
    Senti, ma te sei passata da me a fare la macumba?!? No, eh?!?! Muoviti allora che qui sta iniziando a piovigginare!!!
    Camp*

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  3. Siamo cresciuti col mito degli Usa.
    Ci hanno tirato su con pasta, pizza, e telefilm americani..

    L'immagine che ne avevo io era anche quella fino a qualche anno fa.
    Ora mi guardo bene dal dire "ho capito", negli States non ci sono manco mai stato..!

    Se l'America ieri era un sogno ora lo è molto meno (è paradossale.. non ci sono mai stato...).
    L'america è opportunità, libertà, soldi, potere.. ..ma è anche spietata e non ammette defaillance.

    Forse meglio l'europa, ancor più l'Italia.. con tutti i problemi che abbiamo.

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  4. Fortunatamente ieri ha piovuto mentre noi ervamo al coperto, in chiesa e al ristorante...così ho potuto mettere le mie belle scarpette e il mio bel vestitino :)
    buona domenica,
    Camp*

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  5. Camp*,
    meno male!!!
    Io ero passata a macumbare, solo che era un po' tardi... :-)

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  6. bello questo post. Anche qui in Arizona si vedono le cose che citi.

    una ferrari con affianco gente sanguinante semi nuda immersa nel fango.

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