lunedì 26 marzo 2007

BRIVIDI POLACCHI - bollino VGR

Brivido di vento e gelo.
Brivido d'arte spettrale e diabolica
Brivido di tristezza, emozione ed angoscia
Brivido di bellezza
Brivido di paura


Venerdì, ore 21.05 partenza dall'aereoporto di Caselle diretti a Cracovia.
Ore 23.00 tocchiamo suolo polacco.
Piccolo particolare: non siamo a Cracovia.
Il vento troppo forte impedisce di atterrare e così ci troviamo ad un'ottantina di km dalla meta, ovvero a Katowice (atterraggio stile "montagne russe" con il grasso signore polacco seduto vicino a me che si attacca come un koala al sedile davanti e mi guarda pallido. E qui il vento dovrebbe essere più mite. Mi sembra superfluo dirglielo.)
Bus, taxi e alle 02.00 siamo in albergo.
Ridiamo per 15 minuti per i copripiumini (indescrivibili davvero) e altri 15 minuti perchè non ci ricordavamo come vengono trasmessi i film alla tv polacca: in lingua originale con il sonoro abbassato al minimo ed un narratore che in polacco RACCONTA i dialoghi (danno "Kill Bill 2" e sentire Uma Turman con la voce da uomo fa un effetto davvero strano).

Il Sabato lo dedichiamo alla visita della città, che sembra essere più un grande paese, molto ordinata e pulita, ormai raggiunta da benessere e progresso e piena di giovani (è città universitaria).
Il primo giro è nel quartiere ebraico, proprio dietro al nostro albergo.
Facciamo colazione in un locale che si chiama "Singer". E infatti l'interno, illuminato solo ed esclusivamente da candele, è arredato con le macchine da cucire invece che con i tavoli (non molto pratico per far stare la tazza di caffè e la fetta di torta).
Visita al castello, chiesa annessa (ci incuneiamo anche tra le travi della torre campanaria per raggiungere la campana + grande e toccare il battacchio che dicono porti fortuna!), piazza centrale (del mercato perchè al centro un bellissimo edificio ospita un mercato soprattutto di oggetti d'ambra) con torre municipale e splendida cattedrale (dentro è uno spettacolo di colori), prosecuzione fino a quel che rimane delle mura che cingevano la città (tre torri molto belle) e del barbacane più grosso d'Europa (ho scoperto lì che cos'è un barbacane).
Poi entriamo nel museo Czartoryski. Poche sale, i quadri sono accumulati alle pareti, tranne in una stanza dove c'è una sola opera: la dama con l'ermellino di Leonardo Da Vinci. Una mano spettrale, un sorriso furbesco... mi lascia un brivido lungo la schiena.
La sera ceniamo da Ariel, un ristorante ebraico forse un po' turistico ma con una zuppa di carne-miele-cannella che è la fine del mondo e un gruppo di musicisti in lingua yiddish davvero bravi.
Post-cena in un locale del centro molto trendy dove suonano dal vivo e, grazie alla serata speciale, posso ordinare un mohito a 17 Zloty.
Prezzo promozionale. Bella convenienza, se si consulta il menu il mohito costa... 17 Zloty!!!

Domenica, sveglia alle ore 07.30.
Colazione, tram fino alla stazione centrale e poi un bus di linea ci porta ad Aushwitz (70 km da percorrere con 7 Zl = 1,5 €).
Raccontare l'esperienza è difficile.
L'olocausto si studia a scuola, se ne parla diffusamente, c'è conoscenza e una filmografia ben nutrita a riguardo, eppure...
...eppure il luogo ha un potere evocativo talmente forte che è impossibile non provare un'emozione fortissima, come se per la prima volta ci si rendesse conto delle atrocità (fredde, angoscianti, impossibili da credere) che sono avvenute.
Ho letto in questo viaggio "Se questo è un uomo" di Primo Levi (un libro incredibile, oltre che per il contenuto anche per l'intelligenza, per la capacità di
descrivere e analizzare la condizione umana, le situazioni e i sentimenti e che sono felice di non aver letto a scuola perchè probabilmente non l'avrei capito a fondo) e visto che quello che succede ad un visitatore di Aushwitz (e di Birkenau, che si visita subito dopo) è un'emozione molto intima, non posso far altro che consigliare a chiunque di leggere il libro e di visitare il campo, possibilmente con una guida per capirmi (si può visitare il campo liberamente e gratuitamente ma credo che si perderebbero molte cose. Il giro con la guida nei due campi dura 4 ore).

Lunedì, di nuovo tram fino alla stazione centrale e poi mini-bus fino alle miniere di sale a Wieliczka, a una decina di km da Cracovia.
Si scende fino a 160 mt sotto terra passando davanti a sculture di sale vecchie anche 700 anni. Il culmine della visita è una stanza scolpita a formare l'interno di una chiesa sotterranea (con tanto di lampadari fatti di pezzi di sale invece delle classiche gocce di cristallo). Sorprendente.
Il ritorno in bus è puro terrore: l'autista è preso da attacchi di sonno (me lo fa notare Andrew: "guarda, ha la cecatella") e temo che finiremo dritti nella Vistola.
Il fatto che io sia qui a raccontare testimonia che ce l'abbiamo fatta e che, purtroppo, anche questo viaggio è finito.

8 commenti:

  1. Campanellino... the terminal, eh??? Ti ho pensata... :-)

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  2. eheheh... anch'io ti ho pensata mentre me ne stavo annoiata a casa...leggendo il racconto sembra la città più bella del mondo, assolutamente da non perdere!
    La terrò d'occhio =)

    intanto io mi organizzo per vinitaly... hic!

    buona giornata,
    Campanellino

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  3. welcome back!!!
    racconto spettacolare!!!
    da aggiungere tra le prox mete!!!
    buona giornata... buona settimana!!!
    enry... sempre er mejo!!!

    p.s. ti sei persa degli allenamenti indescriviilmente dolorosi... ahia!!!

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  4. LUCY..e' troppo lungo il post..non c'ho mica voglia di leggerlo tutto.
    E poi sta cosa che Hotmail mi dice che non esisto mi fa' stare troppo male, come faro'?? tutte le mail dei miei Fans...
    Tu, tu che sei un informatica HELPAMI

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  5. Ce l'ho fatta ! Letto tutto !
    Ma la singer è polacca ?? non lo sapevo !
    E le sculture di sale ? sembrano misteriosissime !
    miniere di sale in polonia...questa mi mancava !!!

    Come al solito un bel viaggio !
    Ciao !

    P.S.
    Andrew è sempre il più attento !

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  6. Lucy, viaggiare con te è bello non solo per i fantastici viaggi che organizzi, ma anche per la tua capacità, descrivendoli, di fissarli nella memeoria...

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  7. Camp*, Vinitaly? Quando vai? Prossimo fine settimana?

    Enry! La prossima tua meta sarà l'Angola ;-)
    Questa sera mi farà sicuramente recuperare.... e, camminate a parte, sono arrugginita come nn mai! Ahiahiahiahiaiiii!!!

    Wood, ieri sera che sei di nuovo stata in ufficio fino ad ore impossibili paccando Me&MioExVicinoDiBanco, ti sei letta tutto? :-P
    Besossss

    Tomas, in realtà credo che la Singer sia statunitense, però il locale era originale lo stesso! :-)
    Invece le miniere di sale erano proprio di sale!!! (e sono tuttora attive). Bedde, bedde!

    Andrew... molto Corso Ferrucci! ;-)

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  8. Hai avuto una tpologia di racconto troppo fredda,,,vogliamo particolari più simpatici, non un elenco di quello che hai visto, lo vedremo da noi...non sei una guida...fai come me nel racconto di budapest...Axè bellezza.Doido

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