Domenica ho iniziato a fare il cambio dei vestiti nell'armadio.
Addio estivo e fuori invernale.
Cugino Alex al seguito.
Intanto mi chiedo come mai nei bambini ci si sofferma sempre sulla fase del "perchè" e mai su quella del "quanto".
Alex è in questa fase.
Ha iniziato la scuola elementare. Fanno italiano, inglese, informatica. In prima elementare.
Ma sicuramente la matematica è quella che lo colpisce di più. I numeri.
"Quante magliette estive hai? Quanti pantaloni? Quanti anni ha Melisa? E tu quanti anni hai?" (e a quest'ultima risposta ha commentato con "COSI'TTANTI???")
Sopra al mio letto c'è appeso un planisfero.
Nella fascia bassa sono presenti tutte le bandiere del mondo.
Da un po' di tempo ha preso l'abitudine di indicarle e chiedere "dov'è questa?".
Io gli indico lo Stato sul planisfero e poi mi invento qualche veloce storia sul luogo.
Storie di sceicchi, di armadilli, mari turchesi, foreste impenetrabili, case di paglia senza elettricità, canoe e treni ultrarapidi.
Con la testa di una che da piccola si divorava i libri di Emilio Salgari, che si fissava a guardare le foto sull'atlante illustrato per ore, che quando otteneva il permesso di giocare con il sacchettino delle monete del mondo del babbo pensava di avere per le mani un tesoro.
Ma Alex è nella fase del "quanto".
Ascolta, non so quanto si stupisca, e passa a domande come "ma quanti grattacieli hanno?" "Quanti letti?" "Quanti castelli?"
Poi, improvvisamente, ha fissato il planisfero e mi ha detto: "ma dov'è tutto quello?".
Gli ho risposto che ci siamo sopra.
Che quello è il mondo...
Mi ha guardata stranito con la stessa faccia che fa quando non capisce se lo prendo in giro o meno ma che pensa sia meglio propendere per il sì per non far la figura dello sciocco.
E mi sono resa conto di quanto sia difficile spiegare alcune cose ai bambini.
Il mondo che gira... il sole... il giorno e la notte... i fusi orari.
Mi sono ricordata del mio babbo che in seconda elementare cercava di inculcarmi il concetto di bit. Di polo positivo e negativo. Di corrente alternata.
Era sicuramente troppo presto per me.
Ho immaginato che per ogni cosa c'è un tempo adatto.
Ma allora non è assurdo che in prima elementare utilizzino il pc e studino inglese prima ancora di imparare a leggere, scrivere e sapere che il mondo è tondo e noi ci siamo sopra?
Almeno eviterebbero di mettere in crisi le cugine.
per me e' ancora prematuro parlare di corrente alternata... figurati quand'ero bambino!! :)
RispondiEliminaO magari, a quell'epoca il mio cervello era un po' piu sano... boh!
1. Ah... il planisfero appeso sopra il tuo letto... con le bandierine anche....ecco perchè del giochino geografico ;-P
RispondiElimina2. anch'io domenica cambio stagione, senza cuginetto la seguito ma... mi ha stremata lo stesso! la sera ero senza energie sdraiata sul divano...
" ... polo positivo e negativo. Di corrente alternata..." è troppo presto per me anche adesso O_O
RispondiEliminaBeh... ma lo sapete che il mio è un babbo da un altro pianeta, no? :-S
RispondiEliminaBo... nr. 1 -> mi hai scoperta :-)
risp. nr. 1 eheheh
RispondiEliminaCugino in salsa tonnata
RispondiEliminaIngredienti:
1 cugino domandoso
190g di tonno
3 uova
100g di farina
Mescolare le uova, la farina e il tonno a fuoco lento, cercando di ottenere un impasto compatto, tipo cemento a presa rapida un attimo prima che si pietrifichi.
Prendere il cugino domandoso e imbottire la sua bocca con l'impasto ottenuto.
Aspettare che la smetta di fare domande.
A questo punto, voilà, potete dedicarvi a ciò che più vi piace.
(salutoni per il cugino, io tifo per lui)
zzz
Ottima ricetta... ma... anche io tifo per il cugino.
RispondiEliminaDove lo trovo un altro che alle 7.30, prima di andare a scuola, si mette a cantare a squarciagola che lo sento io che vivo al piano di sopra?
Io lo amo, davvero! :-)