Sarajevo. Il 27 maggio 1992, alle quattro di pomeriggio, un colpo di mortaio si abbatte su un gruppo di persone in fila per comprare il pane, sull’asfalto rimangono 22 morti e più di 70 feriti. Vedran Smailović, primo violoncello dell’Orchestra sinfonica di Sarajevo, per 22 giorni consecutivi suonerà l’Adagio di Albinoni sul luogo del massacro, per ricordare ciascuna delle vittime.
Questa mattina la strada era ingombra da un'auto dei vigini urbani.
Ho rallentato per superarla.
Nel fosso stavano parlottando 3 persone tra cui una donna, una bella donna di circa sessant'anni, con un tailleur verde smeraldo.
Stava china, la donna, su quello che ho immaginato fosse il cadavere di un animale.
Per pudore e rispetto della morte l'avevano coperto.
Non con un sacco nero, come ho visto fare con gli uomini.
Con un asciugamano da mare giallo canarino Titti.
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