La festa patronale era, come dice la parola stessa, dovuta al santo patrono del mio paesello: San Luigi Gonzaga.
Era obbligatorio andare a messa il giorno della festa, anche perchè mia nonna era una delle Consorelle. Il boss della Chiesa, come dicevamo noi cugine.
Guai a mancare.
E tutto sommato non era un gran sacrificio (anche se noi lo vedevamo come tale) perchè succedeva sempre qualche evento buffo. Candele che rischiavano di incendiare il Santo, campanella suonata dal chierichetto che finiva sotto l'armadio al momento dell'eucarestia, bambini che correvano ovunque, il prete che durante la predica confessava di amare particolarmente il nostro santo perchè, come la sua squadra del cuore, era vestito di bianco e nero, l'altro che non riusciva a guardare i fedeli durante l'orazione perciò fissava il lampadario per tutta l'ora, chi si ubriacava col vino santo.
Dopo la Messa tutti al rinfresco offerto dai Priori (fatto anche io un anno) e poi a casa a mangiare.
Ieri ho chiesto a mia mamma "Ma non vai a Messa?"
Risposta "Naaa... vado domani, che è per la popolazione!"
E invece la domenica per chi è?
Poi mi ha detto che non hanno trovato i Priori per il prossimo anno.
Cambiano i tempi...
San Luigi è anche il mio patrono!!!
RispondiEliminaMa qui lo festeggiano la seconda domenica di settembre perchè una volta in questo periodo i contadini dovevano mietere il grano, poi sono arrivate le ferie e non ci andava più nessuno.
Questo da circa 200 anni.
=)