Sto alternando libri sulle coincidenze ad uno sul buddismo a Sophie Kinsella.
Tutto a posto non tanto.
venerdì 8 novembre 2019
lunedì 7 ottobre 2019
.
Ci hai detto di non intristirci.
Ma io oggi trovo struggente ogni cosa, insopportabile ogni bellezza.
Ma io oggi trovo struggente ogni cosa, insopportabile ogni bellezza.
martedì 17 settembre 2019
Chi aiuta la fata turchina?
Sono entrata nel reparto psichiatrico.
Nel corridoio il mio amico ricoverato per depressione saluta una ragazza dai capelli azzurri, un piccolo zainetto di jeans sulle spalle. Lei sorride, sta per essere dimessa. Lui mi dice che si erano parlati, non voleva andare a casa, era già al secondo tentativo di suicidio. La madre, al suo fianco, una donna bella e sicuramente colta, lo sguardo ed il sorriso immensamente tristi.
Scheletri che camminano solo perché alimentati da un sondino.
Altri resi zombie da psicofarmaci e tranquillanti.
Infermieri che sembrano carcerieri.
"Amico" non posso non dirglielo "Non dico che debba essere tutto alla Patch Adams, ma qui dentro mi deprimo anche io!"
Nel corridoio il mio amico ricoverato per depressione saluta una ragazza dai capelli azzurri, un piccolo zainetto di jeans sulle spalle. Lei sorride, sta per essere dimessa. Lui mi dice che si erano parlati, non voleva andare a casa, era già al secondo tentativo di suicidio. La madre, al suo fianco, una donna bella e sicuramente colta, lo sguardo ed il sorriso immensamente tristi.
Scheletri che camminano solo perché alimentati da un sondino.
Altri resi zombie da psicofarmaci e tranquillanti.
Infermieri che sembrano carcerieri.
"Amico" non posso non dirglielo "Non dico che debba essere tutto alla Patch Adams, ma qui dentro mi deprimo anche io!"
lunedì 2 settembre 2019
Hiking
giovedì 29 agosto 2019
Si... può.... fare!
Sono di nuovo nella fase "voglio una vita sostenibile".
La missione che mi sono data questo mese è di non acquistare cibi che hanno imballaggi di plastica.
Se non li trovo li produco.
La missione che mi sono data questo mese è di non acquistare cibi che hanno imballaggi di plastica.
Se non li trovo li produco.
lunedì 26 agosto 2019
Cicloturismo
Intanto devo dirlo subito. Ce l'ho fatta!
511 km in bicicletta in 5 giorni, da sola, seguendo il fiume Po fino al mare.
Anzi, adesso me la tiro anche un po' e lo scrivo in grassetto: Ce l'ho fatta!
Ora ho le risposte alle domande che mi facevo sull'avventura (ma poi lo sanno tutti che la risposta alla domanda è 42!!!)
Avrò pianificato bene le tappe?
E' andata così:
Giorno 1: 107 km - Trino Vercellese - Pavia
Giorno 2: 102 km - Pavia - Piacenza - Cremona
Giorno 3: 103 km - Cremona - Mantova
Giorno 4: 104 km - Mantova-Ferrara
Giorno 5: 93 km - Ferrara-Gorino
Ma sì. A posteriori direi di sì. Non ero allenata per farne di più e comunque con borse e vari pezzi sterrati (praticamente tutto il primo giorno) la velocità media era decisamente più bassa di quella che pensavo di tenere (20 km/h).
Aver fissato prima di partire gli appartamenti dove fermarmi mi dava lo stimolo a continuare per raggiungerli. Che comunque di fisico ce la facevo, ma è la testa a comandare.
Esisterà questa ciclabile o farò il Camel Trophy?
Camel Trophy tra le risaie. Ma solo il primo giorno.
Il primo giorno ho pensato "io così non ce la faccio". Avevo il navigatore che indicava dove era la ciclabile, ma definirla tale... Scarse indicazioni, pessimo manto stradale.
Poi il primo giorno è passato. E anche il secondo. E poi sono comparse le tratte sugli argini, fino a quando non ho trovato (in Emilia Romagna e Veneto) una ciclabile degna di questo nome. E il morale si è impennato.
E' di nuovo crollato l'ultimo giorno, ma solo perché avevo il vento contro e sembrava di andare in salita. L'ultimo non è il primo però (ma dai!)
Cercherò un treno al secondo giorno o riuscirò a pedalare per tutti e cinque?
Sapere di poter salire su un treno in qualunque momento (o quasi) mi ha aiutata ad andare avanti. Insieme alle parole di un amico ciclista: "Lo sconforto in bicicletta arriva sempre.".
Insomma, quando è arrivato... sapevo che era normale.
Cercheranno di rubarmi la bici (graaaande fiducia)?
No, neanche le borse. Per evitare ansie però me la sono sempre portata in camera. Anche in quel posto dove dovevo fare 3 piani di scale.
Preso tutto quello che mi serve? Troppo? Poco?
Ho usato quasi tutto (tranne k-way e kit del pronto soccorso - meglio così), solo il libro e il diario non sono stati aperti per la stanchezza serale.
Quante volte mi perderò (conoscendomi tante)?
Una sola, un piccolo pezzettino nei campi
Pioverà?
Il terzo giorno, come una manna dal cielo, un po' di pioggerellina piacevole sulla pelle che avevo ustionato il giorno prima (braaaava, braaaava!!!)
Se dovessi bucare sarò in grado di cambiare una gomma?
Sììì, GRAZIE tutorial su Youtube!
Farò incontri piacevoli o una collezione di maniaci o cani rabbiosi?
Incontri pochi, pochissimi.
Ma cani rabbiosi zero, quindi va bene così
Ma soprattutto... A me 'sta comfort zone ... No, eh?
511 km in bicicletta in 5 giorni, da sola, seguendo il fiume Po fino al mare.
Anzi, adesso me la tiro anche un po' e lo scrivo in grassetto: Ce l'ho fatta!
Avrò pianificato bene le tappe?
E' andata così:
Giorno 1: 107 km - Trino Vercellese - Pavia
Giorno 2: 102 km - Pavia - Piacenza - Cremona
Giorno 3: 103 km - Cremona - Mantova
Giorno 4: 104 km - Mantova-Ferrara
Giorno 5: 93 km - Ferrara-Gorino
Ma sì. A posteriori direi di sì. Non ero allenata per farne di più e comunque con borse e vari pezzi sterrati (praticamente tutto il primo giorno) la velocità media era decisamente più bassa di quella che pensavo di tenere (20 km/h).
Aver fissato prima di partire gli appartamenti dove fermarmi mi dava lo stimolo a continuare per raggiungerli. Che comunque di fisico ce la facevo, ma è la testa a comandare.
Esisterà questa ciclabile o farò il Camel Trophy?
Camel Trophy tra le risaie. Ma solo il primo giorno.
Il primo giorno ho pensato "io così non ce la faccio". Avevo il navigatore che indicava dove era la ciclabile, ma definirla tale... Scarse indicazioni, pessimo manto stradale.
Poi il primo giorno è passato. E anche il secondo. E poi sono comparse le tratte sugli argini, fino a quando non ho trovato (in Emilia Romagna e Veneto) una ciclabile degna di questo nome. E il morale si è impennato.
E' di nuovo crollato l'ultimo giorno, ma solo perché avevo il vento contro e sembrava di andare in salita. L'ultimo non è il primo però (ma dai!)
Cercherò un treno al secondo giorno o riuscirò a pedalare per tutti e cinque?
Sapere di poter salire su un treno in qualunque momento (o quasi) mi ha aiutata ad andare avanti. Insieme alle parole di un amico ciclista: "Lo sconforto in bicicletta arriva sempre.".
Insomma, quando è arrivato... sapevo che era normale.
Cercheranno di rubarmi la bici (graaaande fiducia)?
No, neanche le borse. Per evitare ansie però me la sono sempre portata in camera. Anche in quel posto dove dovevo fare 3 piani di scale.
Preso tutto quello che mi serve? Troppo? Poco?
Ho usato quasi tutto (tranne k-way e kit del pronto soccorso - meglio così), solo il libro e il diario non sono stati aperti per la stanchezza serale.
Quante volte mi perderò (conoscendomi tante)?
Una sola, un piccolo pezzettino nei campi
Pioverà?
Il terzo giorno, come una manna dal cielo, un po' di pioggerellina piacevole sulla pelle che avevo ustionato il giorno prima (braaaava, braaaava!!!)
Se dovessi bucare sarò in grado di cambiare una gomma?
Sììì, GRAZIE tutorial su Youtube!
Farò incontri piacevoli o una collezione di maniaci o cani rabbiosi?
Incontri pochi, pochissimi.
Ma cani rabbiosi zero, quindi va bene così
Ma soprattutto... A me 'sta comfort zone ... No, eh?
mercoledì 7 agosto 2019
Leggo.
Mio papà aveva montato uno grosso scaffale nello sgabuzzino.
In basso c'erano le scarpe, una scatola foderata con carta da pacchi che conteneva le spazzole e il lucido per pulirle, i miei pattini, stracci per il pavimento, i detersivi.
E su su, vicino al soffitto, come una bella metafora, i ripiani con i libri.
Prendevo la scala e trascorrevo i pomeriggi appollaiata a leggere a 20 cm da una lampadina a filamento.
Più di tutto continuavo a guardare un libro di architettura di case alpine.
E Heidi. Lo ricordo come un libro spesso, magari dovuto alle mie manine piccole, la copertina tutta marrone di cartone.
Per me era magia. Era magia riuscire a sentire il profumo del fieno e il sapore del formaggio fuso sul fuoco solo leggendo parole stampate su un foglio.
Leggevo leggevo leggevo.
Mi nascondevo con la torcia sotto le coperte per continuare anche quando avrei dovuto dormire.
Poi chissà cosa succede.
Lo scorso anno. Iniziavo un libro e lo abbandonavo, due, tre. Uguale. Finché non ho smesso di comprarli. Ne ho impilati sul comodino alcuni che mi hanno imprestato.
Fino a qualche giorno fa.
Grazie a loro. Finiti in pochi giorni. Mi hanno riportato la voglia di leggere. E non si può immaginare quanto questo mi renda felice.
giovedì 1 agosto 2019
Insane. La preparazione di un viaggio in bicicletta
Ho iniziato ad abbozzare il mio viaggio in bicicletta lungo il Po.
L'ideale sarebbe partire da Torino ed arrivare dove il fiume si tuffa in mare.
Googlea qua e googlea là.
Esce fuori "BI2 - Ciclovia del Po". Mi entusiasmo.
Inizio a scorrere lungo il percorso, colorato come un arcobaleno.
Scendo nella pagina per capire a cosa corrispondono i colori.
Verde scuro= strada ciclabile
Giallo=strada a basso traffico
Rosso=strada trafficata.
No, non ci siamo!!!
Io non voglio pedalare sulle statali con camion che mi sfrecciano affianco.
In Italia muore un ciclista ogni 35 ore.
Contatto su Instagram un paio di persone che l'hanno percorsa e mi confermano i sospetti.
Soprattutto nella parte piemontese, come mi scrive uno dei due "E' bella da fare, però non esiste".
Da Cremona tutto più facile. "Segui l'argine ed è una figata"
Provo ad abbozzare un percorso.
Circa 100 km al giorno per 5 giorni.
Poi la sistemazione per la notte.
Prenoto hotel nelle 4 città dove suppongo di fermarmi.
Mille dubbi. Li raggiungerò facilmente?
E se nel tragitto avrò intoppi?
Scrivo a tutti chiedendo se hanno un ricovero per la bicicletta o se posso portarla in camera.
Uno mi risponde "Si, la può mettere nel cortile"
Tesoro mio, secondo te io riesco a dormire sapendo di aver lasciato una cosa che ho voluto per decine e decine di anni lontano da me oppure che io mi porti per oltre 500 km una catena da mille kg?
A proposito. Cosa mi porto dietro?
Nulla, viaggio leggera. Giusto uno zainetto con un cambio per la sera, spazzolino e dentifricio, un k-way e il portafoglio.
Avrò bisogno di tanta acqua. Compro una di quelle sacche idriche da 3 l.
E di guardare un navigatore. Compro il "portacellulare"
E un kit per riparare la gomma dovessi bucare. Dove lo metto? Compro le borse da manubrio e da sottosellino.
E siamo solo all'inizio.
Ma poi, mi dico, se dovesse piovere?
Annullo tutto?
L'ideale sarebbe partire da Torino ed arrivare dove il fiume si tuffa in mare.
Googlea qua e googlea là.
Esce fuori "BI2 - Ciclovia del Po". Mi entusiasmo.
Inizio a scorrere lungo il percorso, colorato come un arcobaleno.
Scendo nella pagina per capire a cosa corrispondono i colori.
Verde scuro= strada ciclabile
Giallo=strada a basso traffico
Rosso=strada trafficata.
No, non ci siamo!!!
Io non voglio pedalare sulle statali con camion che mi sfrecciano affianco.
In Italia muore un ciclista ogni 35 ore.
Contatto su Instagram un paio di persone che l'hanno percorsa e mi confermano i sospetti.
Soprattutto nella parte piemontese, come mi scrive uno dei due "E' bella da fare, però non esiste".
Da Cremona tutto più facile. "Segui l'argine ed è una figata"
Provo ad abbozzare un percorso.
Circa 100 km al giorno per 5 giorni.
Poi la sistemazione per la notte.
Prenoto hotel nelle 4 città dove suppongo di fermarmi.
Mille dubbi. Li raggiungerò facilmente?
E se nel tragitto avrò intoppi?
Scrivo a tutti chiedendo se hanno un ricovero per la bicicletta o se posso portarla in camera.
Uno mi risponde "Si, la può mettere nel cortile"
Tesoro mio, secondo te io riesco a dormire sapendo di aver lasciato una cosa che ho voluto per decine e decine di anni lontano da me oppure che io mi porti per oltre 500 km una catena da mille kg?
A proposito. Cosa mi porto dietro?
Nulla, viaggio leggera. Giusto uno zainetto con un cambio per la sera, spazzolino e dentifricio, un k-way e il portafoglio.
Avrò bisogno di tanta acqua. Compro una di quelle sacche idriche da 3 l.
E di guardare un navigatore. Compro il "portacellulare"
E un kit per riparare la gomma dovessi bucare. Dove lo metto? Compro le borse da manubrio e da sottosellino.
E siamo solo all'inizio.
Ma poi, mi dico, se dovesse piovere?
Annullo tutto?
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martedì 30 luglio 2019
Eccola lì.
Io penso che sia andata così: mi hanno rapita, narcotizzata, ipnotizzata e mi hanno ripetuto come un mantra "Esci dalla comfort zone... esci dalla comfort zone..."
Mi sono svegliata e ho detto "Vado due giorni in montagna a fare un tour. Zaino e tenda. Da sola. In un posto che non conosco.". Era il 2017.
A quella sono seguite altre piccole-grandi sfide.
E dire che ho un bellissimo divano a casa. Bianco, angolare, con tanti cuscini e l'immancabile plaid con le renne.
Ieri una nuova idea. Sono stanca, è stato un anno impegnativo mentalmente. Lo è ancora.
Sono sovrappeso.
Fortuna che stanno arrivando di nuovo 3 settimane di ferie.
Pensiero sensato sarebbe di spenderne almeno due sdraiata a fissare il soffitto.
E invece. E se provassi a raggiungere Rovigo in bicicletta da Torino seguendo il Po?
La prossima volta se mi rapiranno, narcotizzeranno, ipnotizzeranno spero di risvegliarmi con la liposuzione fatta.
Mi sono svegliata e ho detto "Vado due giorni in montagna a fare un tour. Zaino e tenda. Da sola. In un posto che non conosco.". Era il 2017.
E dire che ho un bellissimo divano a casa. Bianco, angolare, con tanti cuscini e l'immancabile plaid con le renne.
Ieri una nuova idea. Sono stanca, è stato un anno impegnativo mentalmente. Lo è ancora.
Sono sovrappeso.
Fortuna che stanno arrivando di nuovo 3 settimane di ferie.
Pensiero sensato sarebbe di spenderne almeno due sdraiata a fissare il soffitto.
E invece. E se provassi a raggiungere Rovigo in bicicletta da Torino seguendo il Po?
La prossima volta se mi rapiranno, narcotizzeranno, ipnotizzeranno spero di risvegliarmi con la liposuzione fatta.
mercoledì 24 luglio 2019
lunedì 22 luglio 2019
Istria - Parco Naturale di Kamenjak - Premantura
Ci sono stata un milione di volte...
E' abbastanza vicina, ottimi prezzi, mare bellissimo.
Ok. Un milione ed una.
Però scelgo di andare in una zona mai visitata, la punta dell'Istria, vicino a Premantura, Medulin.
Avverto solo due cugine, la sera prima di partire. Una di Trieste, una istriana.
Quella di Trieste mi dice "bene, prenotiamo una camera d'hotel, prendiamo la moto e passiamo il weekend con voi."
Ah ecco.
Istria
La terra dell'Istria non è marrone. E' rossa.
Attraversata da stradine di campagna di ghiaia bianca.
Ed è in questo enorme campo da tennis triangolare che ho trascorso le vacanze la scorsa settimana.
Ma andiamo con ordine.
Attraversata da stradine di campagna di ghiaia bianca.
Ed è in questo enorme campo da tennis triangolare che ho trascorso le vacanze la scorsa settimana.
Ma andiamo con ordine.
venerdì 12 luglio 2019
Lucciole
Da piccola l'aria e i prati erano costellati di lucciole. Cercavamo di catturarle in scatole di fiammiferi. Per osservare, nulla di più, e poi liberarle come stelle in cielo.
La sera, a casa, mi appoggio alla balaustra, braccia leggermente lontane dal corpo a fare cadere la cenere di una sigaretta immaginaria.
Strano, io non sono mai stata una fumatrice.
Le cerco, le lucciole, ma non ci sono.
Ripenso al racconto di un ragazzo che conosco. Era perdutamente innamorato. Una sera riempì dei barattoli con le lucciole e li mise davanti casa come lanterne ad illuminare il cammino.
Lei lo tradiva.
Forse le lucciole le ha spente lui, una ad una.
giovedì 11 luglio 2019
Plaid life
Il giorno in cui potrò permettermi un guardaroba composto per almeno l'80% da camicie a quadri vorrà dire che avrò la vita sempre desiderata.
martedì 9 luglio 2019
Pollicino - bollino Rosso
"Giovanni ha un codice a barre tatuato sul braccio
E si domanda che prezzo avrà
Rimanere se stesso
Lui spinge la propria vita in salita per ore
E ha paura che il proprio sudore
Sia lo sforzo di un fesso
La cima appare sempre un po' più in su
E il sole brucia chi sta fermo, di più "
(Fabi-Silvestri-Gazzè | Giovanni sulla Terra)
Un tempo ero più brillante. Guardavo il mondo con entusiasmo e gli occhi coglievano il positivo e il bello. Ero divertente.
Era solo una questione anagrafica?
Che ne è rimasto della Lucy di allora?
Al mio migliore amico sta morendo il figlio di 5 anni. Un bambino che fino a poco fa stava benissimo. Zot! Assiste impotente al lento avvicinarsi del verdetto di una improvvisa malattia incurabile.
"Spero in tutto questo di non perdermi" mi ha detto.
Ieri ho letto un pezzo di Emilio Previtali che raccontava di un allenamento che si era messo in testa di fare. 20 km di corsa sotto la calura estiva in sali-scendi andando avanti-indietro sullo stesso tratto lungo 1 km per 20 volte.
Una cosa da uscire di testa. Da mollare dopo 3 volte.
Ma ha capito che dire "Avanti. uno. Indietro. due. Avanti. tre. Indietro. quattro." è diverso da "Avanti-indietro. uno. Avanti-indietro. due.".
Devi farne solo dieci invece di venti.
Paola Gianotti ha fatto il giro del mondo in bici per battere il Guinness World Record come donna più veloce ad aver circumnavigato il globo. Sono andata ad una sua presentazione. In queste imprese il 50% lo fa l'allenamento fisico, nell'altro 50% la testa ha detto.
Ma se anche uno si allena per avere una bussola nella testa e si forgia i segni del sentiero come in montagna (ognuno usa le analogie del mondo a cui è maggiormente avvezzo), quando cade una valanga come fa a non perdersi?
E si domanda che prezzo avrà
Rimanere se stesso
Lui spinge la propria vita in salita per ore
E ha paura che il proprio sudore
Sia lo sforzo di un fesso
La cima appare sempre un po' più in su
E il sole brucia chi sta fermo, di più "
(Fabi-Silvestri-Gazzè | Giovanni sulla Terra)
Un tempo ero più brillante. Guardavo il mondo con entusiasmo e gli occhi coglievano il positivo e il bello. Ero divertente.
Era solo una questione anagrafica?
Che ne è rimasto della Lucy di allora?
Al mio migliore amico sta morendo il figlio di 5 anni. Un bambino che fino a poco fa stava benissimo. Zot! Assiste impotente al lento avvicinarsi del verdetto di una improvvisa malattia incurabile.
"Spero in tutto questo di non perdermi" mi ha detto.
Ieri ho letto un pezzo di Emilio Previtali che raccontava di un allenamento che si era messo in testa di fare. 20 km di corsa sotto la calura estiva in sali-scendi andando avanti-indietro sullo stesso tratto lungo 1 km per 20 volte.
Una cosa da uscire di testa. Da mollare dopo 3 volte.
Ma ha capito che dire "Avanti. uno. Indietro. due. Avanti. tre. Indietro. quattro." è diverso da "Avanti-indietro. uno. Avanti-indietro. due.".
Devi farne solo dieci invece di venti.
Paola Gianotti ha fatto il giro del mondo in bici per battere il Guinness World Record come donna più veloce ad aver circumnavigato il globo. Sono andata ad una sua presentazione. In queste imprese il 50% lo fa l'allenamento fisico, nell'altro 50% la testa ha detto.
Ma se anche uno si allena per avere una bussola nella testa e si forgia i segni del sentiero come in montagna (ognuno usa le analogie del mondo a cui è maggiormente avvezzo), quando cade una valanga come fa a non perdersi?
lunedì 8 luglio 2019
Le feste di montagna
Messaggio di LuciaNera.
Lei c'è sempre, nella mia vita, anche dopo tutti questi anni.
Un amico mi aveva mandato la locandina di una festa in un Santuario di Montagna.
Un'oretta di camminata con promessa di polenta finale.
Si fa?
Si fa!
La sera incontro Lorella (come la chiamavo Lorella in questo blog? Non me lo ricordo più) e si unisce anche lei. E LuciaNera, oltre alle figlie, porta suo fratello, cognata e figlio.
Così aggiungendo il mio Pisciottino siamo in 9, una bella compagnia.
La festa era ciò di cui avevo bisogno.
Di quelle autentiche e genuine.
Pieno di bambini che correvano sui prati, costruivano capanne di legno, esploravano.
Adulti con la voglia di stare insieme, condividere davvero il tempo.
Cose che quando scendi a valle svaniscono come una magia.
giovedì 4 luglio 2019
Wishlist
I wish I was a neutron bomb for once I could go off I wish I was a sacrifice but somehow still lived on I wish I was a sentimental ornament you hung onThe Christmas tree I wish I was the star that went on top I wish I was the evidence I wish I was the grounds For fifty million hands upraised and open toward the skyI wish I was a sailor with someone who waited for me I wish I was as fortunate as fortunate as me I wish I was a messenger and all the news was good I wish I was the full moon shining off a Camaro's hoodI wish I was an alien at home behind the sun I wish I was the souvenir you kept your house key on I wish I was the pedal brake that you depended on I wish I was the verb 'to trust' and never let you downI wish I was a radio song, the one that you turned up
(Wishlist - Pearl Jam)
La mia wishlist, iniziata circa un anno fa:
- Raddrizzare i denti
- Vivere in una casa A-Frame
- Portare a termine una maratona
- Creare qualcosa da vendere
- Fare un trekking di più giorni
- Avere una bicicletta tutta mia
- Lavorare part-time
- Vedere l'aurora boreale
- Imparare a suonare la chitarra
- Dormire in un bivacco
Sono metà realizzati. Mi manca la A-Frame, la creazione di qualcosa da vendere, l'aurora boreale, la chitarra e il bivacco.
Ogni punto racchiude una storia a sè e averlo realizzato è una soddisfazione incredibile.
martedì 2 luglio 2019
Il laghetto ghiacciato della vita
È bizzarro. Il MIO blog non pubblica i MIEI commenti .
Mi stavo domandando... è una cosa positiva essere paragonata all’inverno? :/
Comunque, ho scoperto in questo decennio che il lago ghiacciato si squarcia indipendentemente da come uno ci cammina sopra.
E più che fare attenzione ad ogni passo diventa importante saper risalire dall’acqua gelida, ricominciare a respirare e mettere un piede dietro l’altro.
La chiamano resilienza.Mi stavo domandando... è una cosa positiva essere paragonata all’inverno? :/
Comunque, ho scoperto in questo decennio che il lago ghiacciato si squarcia indipendentemente da come uno ci cammina sopra.
E più che fare attenzione ad ogni passo diventa importante saper risalire dall’acqua gelida, ricominciare a respirare e mettere un piede dietro l’altro.
C’entra e non c’entra ma non posso fare a meno di pensare alla scena dell’origine di Jack Frost nel film “Le 5 leggende”
No Rain, No Flowers
Il profumo della pioggia sulla terra asciutta ha un nome: petricore.
Tu lo sapevi?
L'hanno anche studiato, al MIT. A quanto pare l'argilla cattura l'essenza profumata degli alberi e le gocce la riportano nell'aria come un aereosol.
In una cittadina nel nord dell'India, Kannauj, la producono anche. Mitti Attar, il profumo imprigionato nella terra secca e rilasciato dalla pioggia.
Pensavo che è bello quando le persone si fanno pioggia che riesce a tirare fuori le essenze dagli altri. Profumo unico che dipende da quanto è stato catturato e trattenuto in passato.
lunedì 1 luglio 2019
Grazie Alex
Poi, quando ho smesso di scrivere, hai commentato.
Grazie a te eccomi qui, dopo quasi 10 anni, a scrivere di nuovo.
E quanto ne ho bisogno!
Per i miei 40 anni (ah, come fa male vederlo scritto, e ne sono già passati un tot...) mio fratello mi aveva donato una penna e un quadernino a righe.
Sulla prima pagina la dedica:
"Ero indeciso tra uno scialle di lana o un paio di pantofole, cose da quarantenni insomma, quando alla radio ho sentito un'astrologa parlare dei capricorni: la vostra forte attitudine all'introspezione può portarvi a chiudervi a causa di questo mondo infido e bas***do.
Devi provare quindi, capricornissima sorella, ad esternare i tuoi sentimenti e la tua saggezza magari utilizzando le care vecchie carta e penna.
Perché hai quaranta (40) anni non 20, se no ti regalavo un laptop.
Che il flusso di coscienza e sfogo sgorghi abbondante, ricordatene quando vuoi uccidere tuo marito.
Buona vita. Fratello."
Mi erano venuti i lucciconi agli occhi ma il quaderno era rimasto nella borsetta.
Fino ad oggi.
Che il blog, ok, ma probabilmente qualche parte più piccante la scriverò lì.
Perché ho quaranta (40) anni non centoventi (120).
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