Nella mia abitudine di portare in viaggio dei libri inerenti il luogo visitato, quest'anno mi ero spinta su quello che pensavo essere una sorta di trattato antropologico sulla pratica Voodoo nei caraibi.
L'ho iniziato in aereoporto, prima di partire per Miami.
Dopo un bel po' di pagine ho smesso.
Il libro non spiegava nascita e pratiche del voodoo ma raccontava le esperienze vissute dall'autore nell'evocare gli spiriti.
E io di farmi un volo transoceanico pensando a poltergeist e affini... proprio non ci tenevo!
Il libro delle vacanze l'ho poi comprato al ritorno.
Decisamente più leggero, non fosse per le dimensioni e per alcune frasi che penso facciano sbellicare dalle risate ma che, essendo in inglese, mi sfuggono...
Titolo: "Don't stop the carnival" di Herman Wouk (pluripremiato autore americano di cui non ho trovato alcun libro tradotto in italiano)
La storia è quella di un newyorkese che abbandona la sua vita "normale" per diventare direttore di un villaggio turistico in un'isola caraibica (pare che la storia si sia ispirata alla vita dell'autore stesso). Le differenze culturali e territoriali gli creeranno non poche difficoltà (agli occhi del lettore molto divertenti) ma non so come va a finire perchè l'ho accantonato momentaneamente per ...
..."Ne Parliamo a Cena" di Stefania Bertola.
Comprato Sabato durante un aperitivo da MOOD e finito un paio di notti dopo.
Divorato insomma. Anche se... dal finale mi aspettavo qualcosa di più!
anche a me è piaciuto, un romanzo è sempre complicato da chudere, ma alcuni dialoghi sono stupendi !
RispondiEliminaPiù che dialoghi ho trovato molto coinvolgente la storia dei personaggi (come per "Biscotti e sospetti")
RispondiEliminaPeccato essere così coinvolti e poi... puff... finisce così così!no?