giovedì 14 ottobre 2010

BLOG-TRASLOCO

Ho deciso di traslocare.
Il nuovo blog è qui: http://skyinlucyseyes.blogspot.com

C'HO I POTERI

Una coincidenza?
Il caso?
Una combinazione, una casualità?

Probabile.

Fatto sta che ieri mattina mi sono diretta verso la fermata del bus e sgambettando tra le auto ho attraversato lo stradone.
Ho pensato che avrei dovuto scrivere ai due Comuni, quello di partenza e quello di arrivo, per chiedere di ri-tracciare le strisce pedonali perchè in entrambi i posti erano ormai rese invisibili dall'usura.

Questa mattina sono tornata alla fermata del bus.
La coincidenza, il caso, la combinazione, la casualità han voluto che il pensiero si concretizzasse in realtà e con sguardo stupido e stupito ho fissato le strisce pedonali tinte di vernice fresca.
Sia nel comune di partenza che nel comune di arrivo.

mercoledì 13 ottobre 2010

CIBO CIBO CIBO

Erano mesi che non salivo più sulla pedana della Wii Fit per paura che la vocina mi insultasse.
La Wii Fit ti pesa, fa il confronto con il tuo stato fisico precedente, ti classifica, ti suggerisce il peso ideale, modella il tuo avatar ingrassandolo o assottigliandolo.
Ti fa fare esercizi di equilibrio e poi ti dice che dimostri 87 anni.

Ieri sera ho preso il coraggio a due mani.

Dopo cena.
Una cena preparata da Will: gnocchi con sugo di panna, pesto e gamberi.
750 gr in due.

Almeno avevo un alibi.

GENOVA 2

La domenica è trascorsa meno pesantemente del previsto.
Per forza! Dalle 11.00 in poi è stato un susseguirsi di risate, coperte solo dalle trombe delle barche in festa perchè dalla sera tutti saremmo tornati a casa.
Ho conosciuto la fidanzata di DoubleZero.
Poi è passata DolceMoni.
Poi ho fatto un giro con Asburgica + Peppiniello.
Poi sono arrivati Will + Mammà + MarioBelloBello.
E poi ci ha raggiunti Verdina, che mia mamma ha definito: "meglio della Littizzetto"

MarioBelloBello ha perso la sensibilità di una mano per portare una borsa di brochure che avevo dato Verdina, ma lei ha ripagato (lui e noi) portandoci a mangiare in un posto favoloso.
Io un granchio delle dimensioni di quello che era nel piatto di Will e di MarioBelloBello non l'avevo visto mai.

Siamo tornati a casa ad un orario indecente ma... tanto io il giorno dopo non ho lavorato :)

sabato 9 ottobre 2010

GENOVA

Lo dico con un briciolo di vergogna: sono stata a Genova mezza dozzina di volte e non l'ho mai visitata.
Uno stradone tra lei e il mare non mi ha mai invitata ad approfondire la conoscenza.

Ma qui, a Genova, vive Verdina.
E anche se lei trova addirittura incantevole osservare le auto passare su quello stradone (!!!), mi ha fatto finalmente conoscere Genova: eccezionale.
La Chiesa di San Lorenzo, via Garibaldi con il Palazzo Rosso e Bianco, la piazzetta delle Erbe (e il miglior gelato della città), i vicoletti, il palazzo Ducale, i locali storici, chiese sopraelevate, piazzette con nomi dissonanti dalla realtà, palazzi bellissimi...
Una cenetta con piatti prelibati in un locale fantastico. E una bottiglia di vino in due.
Una lunga camminata e fiumi di racconti.

Grazie Verdina.
Anzi, lo so che non si dice, ma: grazissime!


giovedì 7 ottobre 2010

MASSIMA ASPIRAZIONE

Ho
una
irresistibile
voglia
di
vincere
al
superenalotto
.

mercoledì 6 ottobre 2010

LA CUCINA DELLE NONNE

"Nessun cuoco cucina né ha mai cucinato come le nostre nonne. [...] hanno generato quella cucina così specifica, quella delle donne di casa recluse tra le mura domestiche: una cucina che a volte manca di raffinatezza, che ha sempre un non so che di "familiare", ovverosia è sostanziosa e nutriente, fatta per "riempire la pancia" - ma che in fondo è innanzitutto terribilmente sensuale."
(Muriel Barbery - Estasi culinarie)

La nonna paterna la vedevo una volta l'anno, arrivavamo a casa sua la sera dopo una giornata di viaggio e lei ci attendeva con un piatto caldo.
Era quasi sempre un brodo, perlomeno è l'unica cosa che ricordo, o con degli spaghetti spezzati o con delle polpettine di pane (tipo i canederli). Non so quali ingredienti segreti usasse ma a me sembrava il piatto più buono del mondo.

La mia nonna materna ha sempre vissuto in campagna e ha sempre avuto un orto (se non interi campi coltivati), degli animali e un forno a legna.
Il venerdì sera impastava il pane per infornarlo il giorno dopo (e bastava per tutta la settimana), la domenica faceva gli gnocchi o le tagliatelle (con le uova fresche e l'immancabile Imperia), si mangiava insalata con i pomodori e la "tuma mola" (un formaggio fresco tipo ricotta), d'inverno c'era la minestra di latte e castagne, la merenda era pane-burro-zucchero.
Sapori dimenticati.
Non lo so perchè, ma se devo pensare al suo piatto migliore, quello che mi piaceva di più, mi viene in mente una pietanza semplicissima: la cotoletta alla milanese.
Ne ho mangiate altre nella mia vita, ma mai come quelle che faceva lei.
Carne tagliata sottile, impanate nel pane grattugiato e fritte nel burro fatto in casa.

QUE PASA

Cosa sta combinando Lucy in questi giorni?

Un po' di pendolarismo con la Liguria.
Per fortuna sono riuscita a trascorrere del tempo con Will che mi ha raggiunta nel fine settimana.
Io stanchissima (3 giorni di lavoro intenso e senza sosta con poche ore di sonno), lui con la sinusite... ma ci siamo lo stesso goduti una cenetta di pesce.
Ieri treno all'alba e rientro all'ora di cena, pizza a casa nostra con MarioBell
oBello che non sono neanche riuscita a salutare quando è andato via perchè mi sono addormentata sul divano davanti alla tv mentre lui e Will chi
acchieravano commentando le foto del nostro viaggio di nozze.
Oggi e domani sono a casa.
Il fine settimana tornerò allo stand (che è impressionante, grande come 30 volte la casa in cui vivo) ma, tra Ven che incontrerò Verdina e Domenica in cui Will + mammà verranno a trovarmi, il tempo passerà in fretta (spero)

Film e Libri.
La scorsa settimana siamo andati a vedere "Basta che funzioni" di Woody Allen al cine-circolo.
Un cinico Woody vecchia maniera, consigliato a chi piace il genere.
L'accoppiata dei protagonisti "sciocchina lei - genio lui" / "amante della vita lei - schifato da qualunque cosa lui" e gli altri personaggi che girano intorno, oltre alle inimitabili battute, rendono il film molto godibile.
Questa sera ci aspetta "Mine Vaganti" di Ozpetek.

Complici i viaggi in bus per andare al lavoro, ho iniziato ad intaccare la colonna di libri comprati al Salone del Libro mesi fa....

"Come in un film di Almodovar" di Paolo Pedote. Peccato che nella mia copia mancassero delle pagine (sono bianche, non stampate).
Così, ad oltre metà, ho dovuto interrompere la lettura.
Prima o poi andrò in libreria a farmelo cambiare.

"Estasi Culinarie" di Muriel Barbery, comprato perchè l'altro suo libro ("l'eleganza del riccio") mi aveva entusiasmata.
Il protagonista è un critico gastronomico di fama internazionale che rievoca varie pietanze alla ricerca di quella che vorrebbe assaggiare di nuovo prima di morire.
Non è diventato uno dei miei libri preferiti (anzi, a volte l'ho trovato noioso, nonostante sia un libricino) ma l'abilità nel descrivere i sapori e le sensazioni provate è indubbiamente grandiosa.
Riuscire a rievocare il gusto o il profumo (come nel libro di Süskind, questo sì uno dei miei preferiti) attraverso la scrittura lo trovo un privilegio invidiabile di cui solo grandi scrittori sono dotati.
A me è venuta fame alla fine di ogni pagina. Appena mi sarà possibile cercherò di inserire almeno una citazione.

lunedì 4 ottobre 2010

IL DECALOGO DELLA DECRESCITA FELICE

Io ci credo e sto modificando il mio stile di vita in base a queste 10 regole.

1.Accorciare le distanze tra produzione e consumo, sia in termini fisici che umani.
Ricollocare il più possibile l’economia nel territorio in cui si vive. Chiederesi sempre quanta strada ha fatto ciò che si sta consumando e chi lo ha prodotto. Fare acquisti direttamente dal produttore oppure creare o entrare a far parte di un Gruppo d’Acquisto Solidale (GAS) per:
minimizzare i chilometri percorsi dai beni nel loro viaggio tra luogo di produzione e luogo di consumo; stabilire rapporti umani di amicizia e fiducia con chi produce.
2.Riscoprire il ciclo delle stagioni ed il rapporto con la terra.
Trovare il tempo per interrogarsi sulle qualità, ecologiche ma non solo, di ciò che si sta consumando e quale potrebbe essere l’alternativa più ecologica, salutare, piacevole e conviviale per soddisfare gli stessi bisogni.
Fermarsi a contemplare la Natura, comprendere i suoi cicli e confrontarli con i cicli industriali che sono alla base del proprio modello di produzione e consumo. Confrontare i propri ritmi con quelli della Natura. Rallentare, invece di accelerare.
Riscoprire il gusto di aspettare la stagione giusta per assaporare i frutti della terra nel momento in cui sono più saporiti e nutrienti.
Conoscere il territorio in cui si vive e le risorse naturali e umane che offre, anche in termini di saper fare derivante da conoscenze tradizionali (artigianato, cultura popolare, metodi colturali).
3.Ridefinire il proprio rapporto con i beni e con le merci.
Sostituire il più possibile le merci (prodotte per essere vendute) con beni autoprodotti o scambiati all’interno di relazioni non mercatili, riportando il mercato alle sue dimensioni fisiologiche (acquisire e diffondere la consapevolezza che il mercato non può essere eliminato, ma, allo stesso tempo, non è l’unico luogo dove poter soddisfare i propri bisogni).
Autoprodurre il più possibile:
beni alimentari (ad es. yogurt, pane, ortaggi, dolci, liquori, conserve alimentari…);
altri beni (ad es. capi di vestiario, mobili… )
Analizzare, valutare e promuovere i vantaggi dell’autoproduzione rispetto all’acquisto di merci in termini di maggiore qualità dei beni utilizzati (assenza di additivi chimici e processi finalizzati all’incremento della produzione e alla riduzione dei costi a scapito della qualità), minore impatto ambientale (meno energia e trasporti, meno imballaggi e rifiuti, più recupero e riciclaggio), conservazione e trasmissione del saper fare, creazione di momenti di nuova socialità.
4.Ricostruire le interazioni sociali attraverso la logica del dono.
Creare momenti comunitari di scambio di beni autoprodotti utilizzando la logica del dono, facendo attenzione a non cadere nella logica del baratto: il baratto è il precursore della moneta e, quindi, degli scambi mercantili!
Donare la propria esperienza, il proprio sapere e il proprio tempo agli altri. Condividere le proprie esperienze come presupposto per ulteriori scambi non mercantili di beni e competenze.
Donare beni, tempo, sapere e saper fare essendo sempre consapevoli che in una comunità c’è l’obbligo di donare, l’obbligo di ricevere e l’obbligo di restituire più di quanto si è ricevuto.
5.Fare comunità
Consolidare nel tempo le relazioni umane non mediate dal denaro all’interno della propria cerchia familiare, anche allargata, e all’interno della propria cerchia di amici e conoscenze.
Creare periodicamente le occasioni per fare in modo che le relazioni umane generate dall’economia del dono diventino il più possibile stabili nel tempo.
6.Allungare la vita alle cose, rifiutando la logica dell’ “ultimo modello”.
Adottare uno stile di vita che poggi sulle quattro R (riduzione, riuso, recupero, riciclaggio) e impegnarsi a diffonderlo il più possibile e con tutta la creatività di cui si è capaci in ambito familiare, tra gli amici, sul posto di lavoro.
Trattare le le merci per quello che sono: un mezzo e non un fine.
Usare tutta la propria creatività per aumentare la durata di qualsiasi bene (ad es. rigenerazione motori automobilistici, superamento del concetto di moda e adozione del concetto di utilità, abitudine alla autoriparazione dei beni, ecc.).
7.Ripensare l’innovazione tecnologica.
Adottare tecnologie che riducono il consumo di risorse naturali preferendo l’innovazione volta al risparmio invece che quella rivolta all’incremento dei consumi. Interagire con le imprese che aderiscono al MDF e propongono prodotti o servizi capaci di ridurre, anche drasticamente, i nostri consumi.
8.Esserci pesando il meno possibile sull’ambiente, come forma di massimo rispetto per noi stessi e le generazioni future.
Ridurre il più possibile la propria impronta ecologica, facendo le stesse cose con meno oppure evitando di fare cose non strettamente necessarie per il proprio benessere e quello degli altri.
Ridure l’impiego di mezzi di locomozione propri, laddove possono essere sostituiti da mezzi pubblici o mezzi meno inquinanti. Adottare e diffondere forme di trasporto condivise come il car sharing o il car pooling.
Attuare prassi di risparmio energetico (incremento dell’efficienza energetica della propria casa e nell’utilizzo di apparecchiature domestiche, proposizione di impianti condominiali più efficienti nell’uso delle fonti energetiche - realizzazione di apparati di autoproduzione dell’energia).
Proporre, e attuare per quanto possibile, un modello altrenativo alle grandi centrali e al trasporto dell’energia su lunghe distanze, basato sulla produzione energetica su piccola scala per l’autoproduzione e la vendita alla rete delle eccedenze.
9.Ridefinire il proprio rapporto con il lavoro.
Ridefinire il lavoro salariato come mezzo per soddisfare parte dei propri bisogni e non come fine della propria esistenza. Concepire il lavoro in generale come strumento per l’affermazione della dignità umana, ma non come l’unica modalità di espressione della medesima. Sperimentare stili di vita capaci di ridurre i consumi inutili e dannosi come presupposto per ridurre il tempo dedicato al lavoro salariato necessario per pagarli.
10.Diffondere i principi del Movimento per la Decrescita Felice in ambito politico.
Anche senza partecipare direttamente a competizioni elettorali e o alla vita di partiti poitici, trovare le strade per far giungere le idee e le proposte del MDF a chi ha il compito di governare il territorio in cui si vive. Essere il “lievito” della vita politica partendo dal basso, dagli ambiti più vicini alla vita e ai problemi delle persone. Organizzare incontri pubblici, coinvolgere i propri concittadini in battaglie specifiche evitando ogni tentativo di strumentalizzazione delle idee e delle proposte del MDF.

giovedì 30 settembre 2010

PIZZI E MERLETTI

Pizzi e Merletti.
O meglio sarebbe dire: borse di MiuMiu e Louis Vuitton, scarpe Hermes, foulard Versace, tacchetti Valentino, rossetti Chanel.

Carrozzone in partenza per la Liguria.
Cena di Gala e poi "via ai lavori".
Il loro motto: vendere.
Il mio motto: sopravvivere.

martedì 28 settembre 2010

DAI DIAMANTI NON NASCE NIENTE...

Dai diamanti non nasce niente,
dalla merda nascono i fior.

E' il sogno di tutti: realizzare un'idea che possibilmente diventi redditizia
SergioSka & friends ce l'hanno fatta (a realizzarla), quindi: i miei migliori auguri!!!
Concimo e concimo... ops... spargo... la voce! :)



lunedì 27 settembre 2010

TENTATIVI MALRIUSCITI - bollino V

A casa abbiamo la macchina per fare il pane.
Comodissima.
Si mettono nel contenitore gli ingredienti,la macchina impasta e cuoce e dopo alcune ore il pane è pronto per essere mangiato. Caldo e fragrante.
Almeno dovrebbe essere così, perchè ultimamente i risultati non sono eccezionali: mi escono delle masse non lievitate della consistenza del cemento.

Questa settimana ho voluto provare con le baguette.
L'impasto lo prepara la macchina, alcune ore di lievitazione e poi cottura in forno.

A cena Will mi ha solo chiesto:
"Come mai hai messo in forno dei boomerang?"

RIS E COJ E ...

Certo, quando si è in una trentina seduti attorno ad un tavolo in un capannone della sagra, con musica assordante nelle orecchie, il cameriere che passa a chiedere "Dichisonoquesti? Eeequesti? Equesti? EquelliverdiEquellineri?" è difficile chiacchierare con tutti e trenta.

Vedere però in una sola sera X&C, I Luminosi, Fraxi&Sasà&Mattia, iCollinari, laFotografa&Angioletto...

Ero contenta. Ecco tutto.

ANCORA FILM

La settimana dei film MAGISTRALI.
Uno più angosciante dell'altro ma comunque MAGISTRALI.

La caduta: un punto di vista alternativo sul nazismo ovvero gli ultimi giorni di Hitler.
Il caso Thomas Crawford: personaggi grandiosi. Bel giallo. L'attore giovane è il protagonista di "The Believer".
Mississipi Burning: film del 1988 sul KKK.



venerdì 24 settembre 2010

VECCHIE MANIERE...

Trad.
Sai cosa amo più del bacon?
Te.


martedì 21 settembre 2010

LE MEZZE STAGIONI - bollino VG

Domenica polentata estiva a pranzo con i Luminosi nel paese di Mammà

Domenica sera aperitivo con MarioBelloBello e la super eccezionale comparsa di Archi+.

Sarà che non esistono più le mezze stagioni...
Sarà che ho le difese immunitarie un po' basse...

Da ieri sono a casa con la tonsillite.
E sarà che, a parte la difficoltà nel deglutire e nel parlare, non ho la febbre ma... a casa si sta troooooppo bene.

lunedì 20 settembre 2010

CENA ETNICA - bollino V

Sabato a Will è toccato lavorare e visto che era anche il giorno del suo compleanno ho pensato di accoglierlo con una cenetta etnica casalinga.
Ora... ero leggermente indecisa su quale etnia scegliere e quindi... ho optato per un mix.
Messaggio neanche troppo velato: andiamo a mangiare i piatti di questa sera nei loro luoghi di origine? :)



sabato 18 settembre 2010

PSYCHO NOTTE - bollino RN

Non so se esistano delle bomboniere Luigi XIV ma quella casa mi ha proprio fatto venire in mente questo: "sembra una bomboniera stile Luigi XIV".
Un arredamento nobiliare in perfetto ordine.
Le porte ampie color crema come si vedono nelle visite ai castelli.
Poltrone da grandi schienali elaborati e impreziositi da stoffe che ormai nessuno fa più e distribuite su tappeti fini in un salone immenso.

Ci accoglie sulla porta una vecchina della stessa epoca delle poltrone. I capelli tinti di arancione un po' scarmigliati, morbide pantofole rosa, pigiama rosa e vestaglia in flanella rosa anche lei.
Ci accompagna nella stanza del Principino torcendosi le mani preoccupata.

Il molle Principino appoggiato alla testiera del letto neanche ci saluta.
"Sono come un albero che sta cadendo"
Indica un bellissimo quadro, unico ornamento di fronte al suo letto.

"L'avevo detto io ma non mi hanno creduto. E così ho dimostrato che avevo ragione. Ho un tumore, è giunta la mia ora, sto per andarmene, concedetemi solo un po' di ossigeno perchè possa respirare meglio. Sono 2 giorni che non bevo un goccio d'acqua. Da quando la dottoressa mi ha somministrato del benzene. "
Fa un gesto che mi ricorda le oche quando vengono rimpinzate forzatamente per farne "paté de foie gras". La testa inclinata leggermente indietro ma senza far cadere la pezza blu che ha sulla pelata rosa.
Quella pezza ha un che di sinistro, penso, come se stesse lì a celare un buco nella testa.

E in effetti il benzene avrebbe dovuto essere un forte segnale di quel buco.
Un buco dentro la testa, non nella testa.
"Ma io denuncio tutti perchè non mi hanno creduto. Il benzene mi ha dato la dottoressa, capite, il benzene. E' come in Shadow che ci sono gli alieni nella birra, escono solo con gli occhi. E poi... lassù nell'ospedale sono con teste giganti e nere. Ma gli alieni di Shadow, è come i nazisti che iniettavano ogni cosa e gli occhi diventavano rossi. Poi questa notte, in cui morirò io, morirà anche mia mamma."
E continua il Principino, che poi scopriamo essere un ingegnere, nelle sue follie.
Penso sia innoquo ma quell'avvicinamento alla parola "morte" mi fa tristezza.

Sarà che avevo portato con me un'altra casa nella quale ero stata poco prima.
Una casa nient'affatto principesca.
Un ragazzo per niente nobile.
Ma la madre era disperata uguale, davanti al figlio morto impiccato.

Una notte da dimenticare.

venerdì 17 settembre 2010

INVICTUS


Questa settimana sono iniziati gli appuntamenti al cineforum.

E' un circolo Arci, una sala enorme e gremita.
La proiezione di ogni film costa ad ogni associato 1 € infatti Ximo (che è associata da quindici anni) dice che ogni anno chiudono in perdita e cercano continuamente nuovi soci.
Le sedie sembrano essere state recuperate da ogni dove ma tutte hanno un denominatore comune: sono stra-scomode.

Però ti fa sentire in una comunità.
Si presuppone che chi lo frequenta ami il cinema.



Il primo film che abbiamo visto è "Invictus" di Clint Eastwood con Matt Damon e Morgan Freeman.


A me è piaciuto moltissimo!
E' un film apologetico su Mandela ma la bravura di Clint Eastwood riesce a non far cadere nel banale la storia.
Una volta ci infila una battuta, i personaggi delle guardie del corpo, una volta uno sguardo sulla realtà sudafricana, una sulla vita di Mandela, un po' di umanità e saggezza, una poesia e una canzone.

Attraverso una partita di rugby la popolazione di un continente che ha sempre e solo conosciuto l'Apartheid si sente unita.

Non è così difficile da capire per noi italiani che ci siamo sentiti orgogliosi della nostra Patria solo con la vincita ai mondiali del 2006, no?

mercoledì 15 settembre 2010

AMARO IN BOCCA

Ieri sera mia suocera ha cucinato delle vere delizie dove però la cipolla abbondava.
Ma non è questo che mi lascia l'amaro in bocca.

E' che ho passato la mattinata a fare riunioni.
Discussioni e menzogne.
Egoismo e facilità nel giudicare.
Voglia di far carriera io non ne ho.
Sono stufa.

Mi sarei alzata dalla sedia e me ne sarei andata.
Per fortuna davanti a me c'erano delle riviste e ho iniziato a sfogliarle.
Così ho letto di "New Songdo City"

Una metropoli progettata per contenere 300.000 abitanti che sta sorgendo nel nulla , su di un'isola artificiale coreana, e in cui verrà usata ogni nuova tecnologia e l'inquinamento sarà ridotto al minimo.

Tutte le infrastrutture saranno centralizzate perciò... con un'unica smart card gli abitanti potrnno pagare la metro, affittare biciclette, aprire la porta di casa.

I pavimenti saranno sensibili al loro modo di camminare, cosi' se ad un vecchietto viene un colpo apoplettico, il pavimento avverte direttamente l'ospedale.

Gettando un oggetto nel cassonetto del riciclaggio giusto (esempio la plastica nel contenitore della plastica), il cassetto lo riconosce ed accredita automaticamente 2 cent di bonus sulla card del proprietario.

New Songdo vuole affermarsi come una dream city a misura d'uomo, la metropoli del futuro assicurera' una qualita' di vita senza precedenti al mondo.

Peccato che sarà pronta solo nel 2020.

martedì 14 settembre 2010

DIALOGHI DELL'ASSURDO

Domenica abbiamo fatto pranzo da Mammà.
Prima di una lunga lista di portate: fichi con il prosciutto.

Io rivolta a Will: "Ups... i fichi... a te non piacciono, vero?"
Will, guardando le papille del fico aperto a metà: "Non è che non mi piacciono, è che mi ricordano Alien"
Mammà: "Perchè, Alien mangiava i fichi?"

FILM DI GENTE SCENTRATA

Collezione di film con protagonisti fuori dal normale.

KALIFORNIA
Film del 1993 con Brad Pitt e Juliette Lewis entrambi di una bravura ai
massimi livelli.
La fotografia e la luce sono stupendi (soprattutto alla fine).
Meno cruda di "non è un paese per vecchi" è pur sempre una storia di serial killer e non la consiglio a chi soffre d'insonnia.







Dopo Kalifornia (finito alle 01.30) è incominciato CHARLIE BARTLETT sullo stesso canale... (finito alle 03.30 di domenica sera... lun eravamo sveglissimi)
Film del 2007 sul mondo degli adolescenti con un protagonista fuori dal comune.
Molto carino!!!







Per ultimo (visto ieri sera): IL PRIMO DEI BUGIARDI
L'idea è molto originale (è un mondo in cui non esiste il concetto di bugia e il primo uomo a mentire diventa un profeta) e Jennifer Gardner di una bellezza divina ma l'ho trovato un po' lento e mal interpretato.

lunedì 13 settembre 2010

SUPERSTIZIONI...

Il "13" non è il mio numero fortunato.

Dopo aver lasciato la stanza numero 13 ad Alice Spring, il 13 Agosto io e Will abbiamo preso l'aereo per andare ad Adelaide.
Una volta arrivati a destinazione siamo andati a prelevare l'auto prenotata e pagata.
Serviva la Carta di Credito come garanzia.
"Non c'è problema" dissi "eccola".
La carta non ha funzionato.
I contanti non venivano accettati.
Ci dispiace, provi a contattare la sua banca (in Italia, auguri!)

Con una calma Zen (io) e mezzo pacchetto di sigarette nei polmoni (Will) siamo andati in albergo, cercata una connessione internet, chiamato mia mamma, fatti dare i codici telefonici per metterci in contatto con la banca, provato 5 volte a inviare il fax, fatto un giro per Adelaide: pioggia e 2 gradi.

Poi, il 14, tutto si è risolto.

13 Settembre (oggi).
Esco da casa mia (civico 13), prendo la macchina aziendale utilizzata per la trasferta, metto in moto, svolto nel vicolo, mi fermo allo STOP, la macchina si spegne.
Si spegne e non c'è verso di farla ripartire.
Niente. Un problema elettrico. Tutto immobile e muto tranne i mormorii degli autisti delle auto che creano subito una coda alle mie spalle.
Una pesantissima Bravo in salita.
Vorrei chiamare qualcuno ma ho dimenticato il cellulare a casa, vorrei andare a casa ma i finestrini sono rimasti abbassati (e ovviamente non vanno più su) e non posso abbandonare l'auto perchè piena di materiale.

Per fortuna avevo il telefono aziendale usato per la trasferta.
Ho chiamato assistenza e un carro attrezzi mi ha raggiunta in 20 minuti, poi l'autista del Presidente è venuto a prendermi per portarmi in ufficio (perchè casualmente era lì vicino).

In fondo non è un numero così sfortunato o forse è la mia calma Zen che impietosisce anche la Sfiga.

TRASFERTA

Se mettessi una copia degli orari di lavoro e una foto della condizione delle mie zampogne quando son tornata, nessuno mi direbbe più: "beata te che te ne vai in trasferta in Costa Azzurra"

Si aggiunga che alla fine ho messo la gonna (a cui, per fortuna era l'ultimo giorno, ho strappato la cucitura dello spacco salendo su una barca) e che sono nauseata dal mondo dell'avere-apparire-fingere... e... che mio marito mi è mancato da morire.

No... proprio non me la sono goduta.
Però... però... per consolarmi mi sono fatta una scorpacciata qui e mi è piaciuta tanto che mi sarei portata il cuoco a casa (si può fare!!!)

martedì 7 settembre 2010

DANZA DELLA PIOGGIA

Sono, tanto per cambiare, inciccita.
Lo chiamo: inciccionimento modello frutta.
C'è chi assume la forma della mela, chi rimane a forma di banana... io sono il classico tipo di frutta PERA.
Ecco perchè in certi periodi odio (molto + che in altri) indossare la gonna.

Peccato che le nuove divise aziendali ne prevedano l'uso.
Stretta, corta, mega spacco.
A meno che... a meno che faccia freddo.

E allora eccomi qui, a Cannes, a fare la danza della pioggia...

lunedì 6 settembre 2010

CRONACHE DI UN MATRIMONIO DI CAMPAGNA - QUATTRO

4) Festa!!! : dopo aver scattato un paio di foto davanti alla Chiesa e dopo esserci persi per andare all'Agriturismo (hemmm...) ha avuto inizio la FESTAAA...

Io e Will avevamo organizzato un giochetto per far socializzare gli invitati .
FraFantasticoso (uno dei pochi complici del gioco) è andato a prendere un cesto che avevamo preparato la sera prima. Nel cesto c'erano arrotolati i segnaposto di ogni invitato... il gioco consisteva nel pescare un foglio a caso e... trovare la persona descritta per consegnarle il segnaposto.
E' stata l'attività che ci ha impegnato di più nei giorni precedenti il matrimonio (trovare un indizio per ognuno... non sapere se la persona verrà... ecc... ecc...) però ci ha dato tante soddisfazioni (anche se pensavamo che sarebbe stato più difficile!).

Durante la cena ci hanno fatto un po' di scherzi simpatici e poi ci siamo trasferiti in un'altra sala per ballare ma ... sorpresa!
Ci avevano preparato un video (fatto benissimissimo) con la raccolta di alcuni momenti dell'addio al celibato e al nubilato + foto degli amici. Poi è partita la musica e via! Tutti a scatenarci!!!

CRONACHE DI UN MATRIMONIO DI CAMPAGNA - TRE

3) orgogliosi dei nostri invitati: avevamo chiesto ai nostri invitati di immergersi nell'atmosfera campagnola e indossare particolari a tema.

Grande adesione!

Gemello che ha portato la gerla, ragazze con i cestini di vimini, vestiti a fiori, cappelli di paglia di ogni tipo, bretelle, mazzolini sugli abiti, fiorelloni, fiorellini, spighe nei capelli.

All'uscita della chiesa mica potevano lanciarci solo del riso!!! Macchè: peperoncini, fiori, nocciole, tappi di sughero, mais, c'era di tutto!!!

E' stato simpatico anche un cugino di Will.
Aveva una maglietta nera in microfibra e sua moglie ci ha detto: noi abitiamo in città, lui usa quella maglietta quando va a correre in campagna... ecco l'abbigliamento campagnolo dunque!

CRONACHE DI UN MATRIMONIO DI CAMPAGNA - DUE

2) la sposa più puntuale della terra e i messaggi dal Cielo: per poterci sposare nella Chiesa che avevamo voluto abbiamo cercato di non rompere troppo le scatole al Parroco locale e così... abbiamo cercato quello dell'infanzia di Will.
Unica richiesta: lasciarlo libero in tempo per celebrare la messa nella sua parrocchia.
Un po' per questo e un po' perchè ci avevano fatto il lavaggio del cervello al corso prematrimoniale dicendoci (più che giustamente a mio avviso) che "la sposa non è la protagonista, la coppia è sullo stesso piano, quindi perchè mai la sposa dovrebbe essere così scortese da arrivare in ritardo?", insomma... io alle 16.29 ero davanti alla Chiesa in mezzo ai campi.

Non potevo sapere che il Parroco aveva trovato un sostituto e quindi non aveva più fretta... e anzi... non era pronto!!!

Così... quando sono arrivata... Will era davanti alla porta che mi faceva cenno di aspettare...
Tremava tutto... molto emozionato :)

Ho aperto la porta della macchina e ha iniziato a piovere. Il primo segno :)
Gli ultimi invitati hanno iniziato a correre verso il portico della chiesa.
Will ancora davanti alla porta e io a pochi metri da lui... mi sembrava buffa come situazione...

Finalmente Don FicoDIndia ha fatto sapere di essere pronto.
Will è entrato con i suoi genitori e subito dopo io sono stata accompagnata (l'entrata a dire il vero era di un paio di metri) dai miei (si, si... tutti e due!!! Anche in questo caso... non vedo perchè uno dei due doveva essere privilegiato!).

Dalla nicchia dietro l'altare l'organista e una cugina di mia mamma accompagnavano la celebrazione suonando e cantando.
Celebrazione che... mi è piaciuta. Moltissimo!
Io e Will ci siamo sempre tenuti per mano.
La predica verteva sul sale e sulla luce... entrambi ingredienti necessari ma di cui bisogna dosare bene la quantità...
E si parlava di foto... e del fatto che è anche bello avere ricordi... e che io e Will eravamo andati dal Don FicoDIndia una sera e che erano state riesumate delle foto dell'infanzia di Will...
...e mentre diceva questo... la mamma di Will è intervenuta dicendo che "uh!!! si... si ricorda quando glielo portavo che era piccolino... e andavate in montagna e....".
Ora... io NON HO MAI SENTITO NESSUNO INTERVENIRE E DIALOGARE CON IL PARROCO DURANTE LA MESSA e mi è venuto spontaneo dire "no no... ma fate pure" sorridendo :)

Poi ci sono stati altri momenti emozionanti... ma andiamo al dunque. Ovvero: il SI.
Avevamo scelto una nuova formula... lui che chiede a lei se è d'accordo, lei che fa altrettanto e poi entrambi si legge un pezzo insieme.
E' solitamente il momento in cui spuntano tutti i fazzoletti dalle borsette.
Ma noi no.
Perchè mentre Will pronunciava la frase "Lucy, vuoi unire la tua vita alla mia..." è scoppiato un tuono talmente fragoroso che sembrava un messaggio divino.
Will ha incassato la testa e mi ha guardato come a dire "Ossignore... che faccio... continuo?" e tutti gli invitati sono scoppiati a ridere.
Prete compreso.
No, non siamo proprio stati tradizionali...

CRONACHE DI UN MATRIMONIO DI CAMPAGNA - UNO

1) Sopravvivere fino alle 16.30: Will dal barbiere e io dalla parrucchiera.
Alle 14.00, con il trucco e le roselline di raso in testa, sono andata a far benzina per non rimanere a secco prima di arrivare da Mammà.
Alle 14.30 sono arrivata, giusto in tempo per farmi lisciare e pittare velocemente le unghie da CuginaOhm e farmi assistere dai primi amici arrivati puntuali.
Alle 15.00 circa LuciaNera (nonchè mia testimone) e Mammà mi hanno infilato il vestito et volià! Sposa pronta!
L'abito forse non era dei più tradizionali, bianco con degli inserti rossi, e nei giorni prima sono andata anche un po' nel panico perchè temevo che fosse troppo strano... ma in quel giorno... devo dire che lo sentivo molto "mio".
Alle 15.20 circa sono scoppiata a piangere (unica volta nella giornata) perchè mi si è parata davanti una amica che pensavo non sarebbe venuta visto che fino al giorno prima era in ospedale (in Chiesa avevamo preparato due preghierine di guarigione: una per lei e una per un altro amico e quando il prete l'ha nominata... l'ho guardata sorridendo)
Alle 15.45 circa Will è passato sotto casa di Mammà strombazzando. Bellissimo tutto tosato e nel suo gilet da sposo :)
Alle 16.00 siamo partiti anche noi...
Mi faceva stare bene avere tutti quegli amici intorno... tutti insieme. :)
Stranamente avevo una agitazione pari a zero.

venerdì 3 settembre 2010

MATRIMONIO CON POCHE TRADIZIONI


Se si cerca su Google qualche immagine di matrimonio anti-convenzionale esce fuori di tutto.
Ne allego una a caso, per far capire cosa intendo.
Ecco, quando dico che il nostro non ha seguito le tradizioni non intendo minimamente una cosa così.
Giusto per chiarire...

IL GIORNO IN CUI LUCYSPICEDVANILLA E' DIVENTATA MOGLIE

Eh già... mi sono accorta adesso che non ho raccontato nulla del matrimonio :)

Intanto posso dire che ero FELICE.
Ma proprio FELICE FELICE. E' una cosa ovvia nel giorno del proprio matrimonio?
Forse... non saprei... non mi sono mai sposata prima :)
Nelle foto ho un sorriso che ha quasi dell'imbarazzante... Collega Funky quel giorno mi ha detto che sarebbe stato impossibile sorridere di più!

...il giorno prima era arrivato mio cugino dal Texas (non lo vedevo da più di 10 anni ed è stato bellissimo vederlo piangere dalla gioia quando sono uscita dalla Chiesa. Mi ha solo detto, tra le lacrime e con un accento tra il triestino e l'americano: "mamma mia bona quanto son felice".)
...c'erano Fabio&Pauline, la cugina SuperTettona, la cugina tedesca, Frafantasticoso,
Blu, zii, zie...
Siamo andati tutti a mangiare a casa di mia mamma (praticamente un'in
vasione) e visto che Melisa aveva preparato una coreografia su musica dei Blues Brothers, ci siamo messi a ballare sul terrazzo.
E' in quel momento che è stata tirata fuori la frase "ma la tradizione non vorrebbe che i due futuri sposi non si vedano la sera prima del matrimonio?" alla quale Frafantasticoso ha risposto, tra le risate di tutti e Mammà che scuoteva la testa: "Mah... io in questo matrimonio ci vedo proprio poco di tradizionale"

E in effetti...
...ma questo lo racconto nel prossimo post...

giovedì 2 settembre 2010

SOUL MEN

In attesa che incomincino gli appuntamenti al cineforum (abbiamo ricevuto in regalo due tessere annuali e siamo felicissimi), ieri sera abbiamo guardato un film a casa.
Titolo: Soul Men

E' la storia di due ex cantanti, ormai in pensione, che si ritrovano per salire di nuovo sul palco.
Film scanzonato e divertente.
C'è un ampio richiamo alle medicine e prima dei titoli di coda c'è il saluto a Bernie Mac ed Isaac Hayes, due degli attori.

Incuriosita sono andata a cercare su internet.
I due sono morti nell'anno in cui è uscito il film (2008) ad un giorno di distanza l'uno dall'altro.
Che scrittore fantasioso il Destino.


mercoledì 1 settembre 2010

PIOVONO RANE

Ho lasciato Yaya, la mia auto, a Babbo da Ork.
Definitivamente.
Volevo venderla e lui ne cercava una, et voilà.
Così posso sperimentare il magico mondo dei mezzi pubblici e muovere un po' le chiappe per fare qualunque cosa.
Male di sicuro non fa, neanche al portafoglio (ok, qualche volta devo ricorrere all'auto di Will)

Sto cercando di abbandonare progressivamente il mondo informatico per dare ampio spazio ad altri hobby.
Il mio orto sul balcone è ancora miracolosamente salvo (l'anima pia della vicina ha bagnato le piante ogni giorno) così ieri ho cucinato con i miei pomodori, la mia menta, ho fatto il pesto col mio basilico e i peperoncini sono pronti. Son soddisfazioni!

Sto cercando di diventare brava in cucina e di ritornare ad una alimentazione sensata (sto anche meditando sul vegetarianesimo ma senza troppa convinzione).
Visto che il corso di cucina che mi piaceva costa duemiladuecento euro... ho iniziato con il fai da me. Spero di non intossicare nessuno.

Il prossimo passo è un lavoro alternativo.
Ma Roma non si fa in un giorno.

martedì 31 agosto 2010

FILM FILM FILM

30 ore di volo andare + 30 ore a tornare = un bel po' di tempo da dedicare ai film

Ricordando il suggerimento dato da Cld, mi sono guardata Soul Kitchen.
Personaggi caratteristici e situazioni tragi-comiche, film davvero molto ma molto carino e che consiglio!

The Joneses. Altro film che consiglio (ho visto che in Italia esce il 1° Ottobre) , anche se molto meno scanzonato e molto più amaro.
L'idea della storia però è piuttosto innovativa e intelligente

Shrek - E vissero felici e contenti (nonchè Shrek 4): dopo un piuttosto deludente Shrek Terzo non mi aspettavo un granchè... invece torna ad essere un bel cartone animato (per adulti)

Notte folle a Manhattan: commedia americana. Una coppia sposata rischia di entrare in crisi a causa dell'abitudine e della routine (film prooooprio perfetto da vedere durante il viaggio di nozze, ah si! :) ) ma a causa di alcune vicende in cui marito e moglie rimangono invischiati rinnovano il proprio amore

The last song: STRUGGENTE. Ma no, ma proprio struggente!!! Sia io che Will ci vergognavamo perchè abbiamo iniziato a piangere come fontane davanti alle hostess dell'aereo.
A meno di volersi proprio fare del male io ne sconsiglio la visione.

Alice in Wonderland nella versione di Tim Burton: Alice diventa grande e... ritorna nel Paese delle Meraviglie. Ero prevenuta perchè non avevo sentito commenti entusiasti.
Io l'ho trovato piuttosto innovativo, la scenografia mi è piaciuta, gli attori e la colonna sonora anche.

Qualcosa è cambiato:film del 1997 che mi ero persa e per cui sia Jack Nicholson che Helen Hunt si valsero (meritatamente) l'Oscar.

Scappo dalla città: la vita, l'amore e le vacche. Con Billy Christal in crisi di mezza età che riscopre il senso della vita. Forse l'avevo già visto (è del 1991), in ogni caso è stato un piacere riguardarlo.

lunedì 30 agosto 2010

COSA SI INVENTANO!

Vuoi una ottima Pina Colada ma hai solo il rhum in casa?

Scoperti in un supermercato, sempre in Australia, si chiamano "Ice Republic" e sono delle buste di aromi (prodotte in Neo Zelanda) a cui aggiungere acqua e liquore (quello giusto a seconda di cosa si debba preparare) per ottenere i cocktail...

Et voilà!

TV

Di TV ne abbiamo guardata proprio poca tranne un paio di film in dvd ("50 volte il primo bacio" visto per la 20a volta e "Cadillac Man"un film del 1990 con Robin Williams molto carino) e un paio di "game show" che mi piacevano tantissimo.

1) Si chiama "deal or no deal", già scoperto negli USA è il nostro "gioco dei pacchi" ma con un ritmo molto più veloce. Negli USA era decisamente stucchevole e pompato mentre in Australia è molto divertente e
ridono tutti come matti. La formuletta "deal or not deal" è efficace e quando il concorrente dice "NO DEAL!" (che sarebbe il nostro "rifiuto l'offerta del dottore...") incrocia i polsi davanti allo sterno.

2) "Minute to win it": non l'avevo mai visto. Il concorrente per guadagnare soldi deve riuscire a fare qualcosa in un minuto di tempo.
Esempi?
Spostare dei batuffoli di cotone da una ciotola all'altra usando solo il naso, colpire dei birilli con delle biglie stando sdraiati per terra, far cadere dei bicchieri di carta da un ripiano usando l'aria di un palloncino e... tanti altri (sono tutti qui: http://www.nbc.com/minute-to-win-it/how-to/)
Mi pare una gran fonte di giochi per animare le feste dei ragazzi :)

LETTURE





















In viaggio non avevo selezionato una lettura a tema da portarmi dietro a parte "Il libro dell'ignoranza sugli animali" che racconta in maniera divertente ma approfondita le curiosità sugli animali (e così ho scoperto parecchie abitudini strane dei koala e dei canguri).

Mi sono letta "Cristo si è fermato a Eboli" di Carlo Levi. Libro che mi è piaciuto moltissimo ed è il racconto autobiografico della condizione di vita al sud Italia negli anni '30.
Illuminante direi.

Solo oggi ho iniziato a leggere "E venne chiamata due cuori" di Marlo Morgan, consigliato da mia mamma, sull'esperienza dell'autrice tra gli aborigeni australiani.


domenica 29 agosto 2010

PILLOLE AUSTRALIANE

Viaggio in Australia: 10 e lode :)
Voglia di tornare a lavorare domani: zero meno meno
Strascichi del jet lag: abbastanza... così ne approfitto per scrivere qualche pillolina sul mondo australiano prima di dimenticarmene e prima di iniziare con i dettagli giornalieri (5 settimane... ci metterò una vita... quindi non so se o come lo farò...)

- l'essenza per capire un po' di + quest'isola gigante con un terzo di abitanti dell'Italia: pochissima storia e tantissima natura.
Capita che un giorno del 1770 (me lo ricordo perchè esiste una città che si chiama proprio così... "1770") Cook navighi sulle sue coste, che l'Inghilterra abbia appena perso gli Stati Uniti e quindi, non sapendo + dove mettere i galeotti , approfitti di quella landa lontana per spedire prigionieri e carcerieri (e a quanto pare i delinquenti veri erano i secondi...)
Gli aborigeni hanno uno stile di vita invariato ed uguale a quello di 40.000 anni fa e vengono travolti dai bianchi.
I galeotti liberati non hanno i soldi per tornare in Inghilterra e perciò restano lì, down under. Poi
tentano un po' di fortuna e nasce la corsa all'oro... proprio come nel Far West americano.
In Australia non esiste nulla e c'è lavoro per tutti... inizia l'immigrazione dall'Italia e dall'Irlanda ma è tassativamente vietata l'immigrazione asiatica... almeno all'inizio...
Stop.

E quindi:
- a noi ha fatto molta tenerezza una coppia che ci ha detto che ad Adelaide (la città che avremmo visitato alcuni giorni dopo il loro incontro) avremmo visto dei bellissimi edifici storici (la casa dove vive mia mamma ha circa 300 anni... 100 anni in più di Adelaide...)
- ogni volta che arrivavamo in una nuova località (tolto le 4 grandi città) iniziavamo a cantare il motivetto di Bonanza perchè ci sembrava di essere arrivati nel Far West
- la natura domina su tutto e sono molto attenti affinchè resti così.
- gli aborigeni sono una minoranza sotto shock per il cambiamento e quelli che abbiamo visto erano ubriachi, molesti e malmessi (ok, non tutti sono così per fortuna). In australia esiste una benzina (la Opal) senza odore per evitare che gli aborigeni la sniffino.
- la cucina è inglese contaminata(l'Australia è ancora sotto la monarchia britannica) : si mangia fish & chip (ma molto meno unto della madrepatria), hamburger, torte di sfoglia ripiene di ogni sorta di cosa (bacon, pollo, verdure, curry), bisteccone e insalate con salsine. I barbecue sono ovunque (ma davvero ovunque: sulla spiaggia, nei campeggi, nei parchi, nelle aree attrezzate sulle autostrade) e gratis. Ci si griglia pesce, carne e verdure. Stupendo!
Se si vuole provare qualche cucina asiatica è il posto giusto! Noi abbiamo provato la coreana, cinese e thai.
Colazioni... eggs & bacon of course (ma non solo e poi... in alberghi e campeggi sono a disposizione i bollitori e le bustine di caffè liofilizzato)
- è proibito girare per strada con bevande alcoliche. Nei supermercati non le vendono, esistono dei negozi appositi che vendono solo a maggiorenni e in ogni caso incartano le bottiglie in buste di carta per evitare che possano essere viste (come negli Stati Uniti). I locali invece devono avere la licenza altrimenti... vendono cose come la birra di ginger (provata personalmente.... una cosa terribile totalmente analcolica). Noi abbiamo provato un po' di birre e sono buonissime, la nostra preferita era la Coopers.
- a proposito di proibizioni: un pacchetto di sigarette da 25 costa intorno ai 15 dollari...
- i nomi delle città, dei fiumi, delle colline etc... sono stupendi... d'altra parte... hai voglia ad inventare i nomi quasi per ogni cosa... parti pure dai vari scopritori e governatori... e poi inizia con i nomi delle mogli dei governatori (città che si chiamano Lucinda, Mary...)... ma poi largo spazio allo humor inglese!!! E una città che si chiama "Surfers Paradise" (lett. il paradiso dei surfer), e poi vai di "Good Morning Creek" e di "Crocodile Creek"...
- la guida è a sinistra ed è altamente consigliato di non guidare dal tramonto fino all'alba, momento in cui escono gli animali (a bordo strada... morti... ne avremo visti almeno un centinaio in tutta la vacanza...)

E poiiii.... e poiiii... basta!
Forse posso provare ad andare a dormire ;)