martedì 21 ottobre 2008

GRAN VARIETA' - bollino V

Io adoro quell'uomo.
Quello che sta su di un palcoscenico, è noto in tutto il mondo, il più grande trasformista, quello che riempie i teatri.
Quello che è all'apice del successo ma sembra mantenere ancora la spontaneità di un bambino, che prende lo spettatore per mano e lo trascina nel mondo fantastico.
Quell'uomo che è Arturo Brachetti.

Domenica, due ore e mezza di spettacolo, intitolato "Gran Varietà".
Mai titolo fu più azzeccato.
Si passa dal can-can parigino al circense, dalla canzonetta italiana al tip tap, dal musical agli spettacoli di magia.
E il tempo e la fantasia iniziano a volare come la trapezista che si libra sulle prime file della platea.
Ti porta al mare, Arturo, ti porta all'opera con la Madame Butterfly (unico pezzo dello spettacolo in cui si mostra nella sua abilità di trasformista).
E sono lacrime di emozione con la donna (cannone) che sogna di volare e con l'uomo-elefante.
E poi gioia ed ilarità.

Adoro quell'uomo che ti fa venire voglia di andarlo a vedere e vedere e vedere ancora perchè riesce a permeare il teatro di un'aura magica.

2 commenti:

  1. Io l'ho visto esattamente un anno fa: uno spettacolo UNICO!

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  2. io invece ROSSANO RUBICONDI, ma quanto cazzus figo maschio è???

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