lunedì 31 marzo 2008

LETTURE SOVVERSIVE 2 - bollino G

La mia amica, che si è laureata qualche mese fa in Giurisprudenza, sta facendo il praticantato in uno studio di Avvocati.
Il praticantato dura 2 anni, poi si può sostenere l'esame.
Viene pagata zero euro (più rimborso benzina quando prende la SUA macchina)
La scorsa settimana l'hanno mandata a fare il duplicato delle chiavi dell'ufficio, famosissima attività che tutti i praticanti avvocati devono saper fare.
Agli avvocatini dello studio, invece, è stata tolta l'ora di pausa pranzo come punizione per il ritardo nella consegna di un lavoro.

E allora, per questo e per altro, mai mi è sembrata più bella una frase che ho letto in una delle mie "letture sovversive" (qui) che rivolgendosi ai giovani dice:

Voi al cui confronto Fantozzi è Humphrey Bogart spericolato avventuriero a Casablanca

RACCONIGI BY NIGHT - bollino V

Dopo lungo errare,
quando il freddo avanza
e l’ombra sembra vincere la luce,
d’improvviso l’epifania di un giardino luminoso,
raccolto nella dimensione segreta di una festa fiabesca.
Sarà come perdersi nella regione serena dei sogni,
assorti nella contemplazione di visioni estatiche,
arresi allo stupore di sensi inesplorati,
che solo il silenzio, mistica nudità,
nella latenza di parole convenienti,
ha facoltà di svelare.
Perdersi per ritrovarsi,
il distacco e l’abbandono come rivelazione.
Sognare è percorrere il tempo interiore del sentire e del pensare,
un tempo ignoto che plasma e rimodella la realtà,
alla luce del fluire delle emozioni.
Nei sogni esiliamo le attese,
ai sogni rimettiamo progetti,
nelle pesanti valigie dell’inconscio
stipiamo illusioni, desideri, paure e incertezze,
per dischiuderci al destino,
per domandare pienezza di senso.
Sognare è consegnare la vita al suo compimento,
affacciarsi alla soglia del mistero,
permeare l’invalicabile condizione umana.
E’ nel sogno lo snodo dell’essere,
l’avviso di verità che inseguiamo.




(nel giardino del castello di Racconigi, durante l'evento intitolato - PICCOLI PRINCIPI. MEMORIE E SOGNI IN REAL VILLEGGIATURA)

SABATO - bollino G

Colazione tardi, a casa. Caffelatte e biscotti. Forse anche una fetta di torta. Non ricordo.
Sabato a pranzo un buonissimo risotto toma ed asparagi, mangiato sul balcone, sotto un sole caldo, tra chiacchiere, sostegno per progetti, gratitudine e chissà quante altre cose.
Più dell'ananas e un gelato.
Nel pomeriggio mi sono fatta fuori una decina di grissini con pasta di pomodori secchi.

Tutto questo per dire che non mi spiego quel mancamento.
Che sono quasi svenuta la sera, a casa della Modella Italoamericana.
Eravamo tutti seduti attorno al tavolo, una casa stupenda, stanze ampie col soffitto altissimo.
La Stordita aveva comprato per sbaglio delle birre analcoliche. Ne bevo un bicchiere. Terribile.
Poi il Salernitano versa il vino nei bicchieri.
Ne scolo uno, mentre sgranocchio un grissino.
L'Architetto Essepiù ci mostra l'Iphone appena comprato a New York. Davvero spettacolare.
Arriva il Modello Boyle (fidanzato della Modella ItaloAmericana), sono le 22.00: si mangiaaaa!!!
E lì che il Salernitano versa un secondo bicchiere... e sento che le forze mi stanno venendo meno.
Come quest'estate sul bus verso il lago d'Aral.
Ho posato il bicchiere e ho respirato.
Deglutito.
Non posso svenire, se no non saprò mai com'è venuto il tiramisù...
Nessuno è sembrato accorgersene. Leo sorride...
Meno male...

CENA ETNICA - bollino V

Cena etnica e, non sapendo quale delle etnie scegliere, ho fatto un po' di tutto.

Satay di pollo con salsa di arachidi (indonesiano)
Hummus con pane arabo (diciamo semitico)
Cous Cous di verdure (nordafricano)
Polpette di pollo e pistacchi (libanese)
Patate al forno (tedesco)
Torta di pere e cioccolato + crostata (mammesche)

Naturalmente ho fatto tutto di corsa.
Dovevo uscire dall'ufficio a metà pomeriggio e invece, problemi su problemi, mi sono dovuta fiondare a fare la spesa alle 19.00, tornare a casa, schiavizzare mia mamma e continuare fino all'arrivo degli ospiti (e anche oltre... che stavo per mettere il grembiule anche a Luke e BellaMaestra)
Agh.
Per fortuna che Paolo l'Agrario e Leo erano in ritardo.
Bella serata, tranquilla, piacevole.
Nonostante le premesse.

venerdì 28 marzo 2008

UFFICIO SQUILIBRATO - bollino VG

Ieri i livelli più alti dell'azienda sono stati premiati con tre giorni di meeting non si sa bene dove a fare non si sa bene quali cose estreme che li renderanno però uniti e compatti (si sente che ci credo poco in queste cose? Hehe...)
E così nel mio ufficio oggi siamo in 4 (da 13 che siamo normalmente) più un consulente.

DolceMoni: "Che dite, ci facciamo portare la pizza e la mangiamo qui?"
Consultant un po' timoroso: "Vi scandalizzate se io la prendo gorgonzola e cipolle?"
Lucy: "Buona! Anche io gorgo e cipolle!!!"
MascottePrestoBabbo: "Anche io!!! Anche io!!!"

Lunedì, quando torneranno i 9 moriranno per esalazioni tossiche...

CENA CON DELITTO - bollino V

Ore 20.30 appuntamento da Casa Casellae a Chieri (To).
Io e Sabry aggregate a Lucianera ed un gruppo di suoi amici e colleghi.

Iniziamo a sbocconcellare il pane e i grissini.
Sabry è un po' stanca.
Il locale è quasi pieno.

Entra una signora eccentrica. Dopo una decina di minuti la raggiunge un uomo elegante.
Si siedono nel tavolo centrale.

Intanto noi iniziamo a mangiare gli antipasti chiacchierando e ridendo.

Una decina di minuti ancora ed entrano due donne.
Conoscono la signora eccentrica e l'uomo elegante e vengono invitate a sedersi vicino a loro.
Non sembrano felicissime.

Continuiamo a mangiare.
Colpo di scena.
Entra un commissario della polizia e dice che nel bagagliaio di una Jaguar è stato trovato il cadavere di una donna...
La Jaguar è della signora... e l'uomo elegante è il suo secondo marito mentre una delle due donne è la sorella. L'altra lavora nell'azienda di famiglia come pure la morta (della quale comparirà anche il marito)
Vengono fuori particolari, orari, alibi, biglietti, sms inviati.

Poi vengono portati tutti via.
E noi, improvvisandoci detective, dobbiamo scoprire chi è il colpevole.

Sono sicura! E' la sorella!!!! Perchè in fondo lei.... no, però aspetta... non può essere... forse la sorella con l'amica.... no no no... allora è il marito... sisisi... o forse no... perchè in quel momento... allora è la schizzata eccentrica!!! Hai ragione!!! Ma noooo...
Ragioniamo.
Il gioco ci prende.
Alla fine dobbiamo scrivere un nome e un movente su un foglio.

Abbiamo vinto...
L'assassino era...

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Qui il link del blog della compagnia

giovedì 27 marzo 2008

MATTIA - bollino VG

Hanno un bel dire che partorire è la cosa più naturale del mondo.

Liquidare la questione con una frase sulla Bibbia "Alla donna disse: moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze: con dolore genererai figli. A tuo marito sarai costretta, ed egli avrà potere su di te."
Non c'è dubbio che la Bibbia è stata scritta da un uomo, altrimenti ci sarebbero scritte cose del tipo "Alla donna disse: mi dispiace che fisicamente non ti ho fatta perfetta e devi far uscire un essere vivente di 3 e più kg da uno spazio minuscolo. Scusami. Cerca di sopportare e perdonarmi, poi ti garantisco che la gioia sarà immensa se il tutto riesce. Cioè. Va beh. Magari sarai anche un po' depressa. Dovrai cambiarlo e allattarlo e non dormirai e dipenderà in tutto e per tutto da te. La tua vita cambierà radicalmente, niente più cinema e tante cose che ti piacciono per un bel po'. E dovrai sopportare anche tuo marito, magari ti andrà bene e anche lui rimarrà totalmente affascinato dal pupetto che avete prodotto insieme. Magari ti capirà e aiuterà, magari no, magari litigherete. Non demordere. Coraggio. Quando ho ideato tutto questo pensavo che quando le cose sono difficili sono ancora più belle. Non so, ero confusa in quel periodo... "

E io, ogni volta che sento un'amica raccontare del travaglio, del parto, di tutto quel che precede e segue... mi dico che tutta la voglia di diventare mamma scomparirà.
Però poi, a vedere quella creaturina nella culla...
Meravigliosa davvero. Dolce. Indifesa. Stupenda.
Come Mattia che ieri sera l'avrei guardato per ore.
Allora penso che davvero ne valga la pena.

mercoledì 26 marzo 2008

LOMOGRAFIA - bollino V

Ho letto che c'è una mostra al Magazzino di Gilgamesh a Torino.
Si intitola LOMOPASSIONE
Strano titolo, mi dico.
Cos'è la lomopassione?
La passione per il prosciutto iberico?

Leggo oltre.
Antonio Frezza ha 33 anni, fotografo amatoriale e nella vita consulente informatico. Ha sempre coltivato una passione per la fotografia in maniera piuttosto acerba ed istintiva. Il primo grande amore è stata la Lomografia, un genere di foto lontana dagli schemi convenzionali e dalle regole del buon fotografo.

Sembra interessante. Vado su Wikipedia e digito "lomografia".
Dice che "è un fenomeno fotografico cult di moda nel mondo".
Una decina di anni fa due studenti viennesi trovano in un mercatino delle macchine foto 35mm compatte di marca LOMO (Leningradkoje Optiko Mechanitscheskoje Objedinenie).
L'obiettivo di queste macchinette sovietiche è molto particolare e le immagini prodotte risultano "sfuocate" nei contorni dando una sorta di effetto "tunnel" (e non solo questo).
Il costo delle macchinette era originalmente contenuto favorendone la diffusione nella ex URSS.
Dopo che i due studenti austriaci, colpiti dalla resa fotografica, crearono un fenomeno che si estese in tutto il mondo, la messa in commercio di questa macchina fotografica e di altre, sempre di produzione ex sovietica o cinese a basso costo, non fu più a prezzi sovietici (http://shop.lomography.com/shop/).

Sul sito (http://www.lomography.com/about/) ci sono la storia, le regole, gli indirizzi delle lomoambasciate, migliaia di foto lomoscattate, di tutto e di più.
Dove le pictures, assolutamente istintive, diventano:
Powerful -Intense - Crazy - Tremendous - Unique - Raw - Exiting - Sexy

(Le lomo sono famose anche per avere 4 o + obiettivi x fare le foto "POP"... la stessa foto ripetuta "n" volte)

FLIP E FLOP - bollino V

Gli ultimi film visti...

Amore estremo - Tough love (2003)
Una commedia con Ben Affleck e Jennifer Lopez.
Vincitore di 7 "Razzie Award": La peggior commedia dei primi 25 anni (2005), Peggior Attore (Ben Affleck), Peggior Attrice (JLo), etc...etc...
Voto su IMDB: 2,3/10
Mi associo. Commediola davvero ridicola.
Non inguardabile ma ridicola.



Mr. Magorium (2008)
Non mi è piaciuto neanche questo.
Avrebbe potuto trasportare in un mondo magico ed incantato e invece... non lo fa.
Dustin Hoffman che fa la faccia da ebete... e la Portman con l'aria da cane bastonato... che peccato!



Stand by me - Ricordo di un'estate (1986)
Preso da una novella (non horror) di Stephen King.
La storia di un'amicizia adolescenziale.
Gran bel film.
Mai banale. Amaro.
Impossibile non affezionarsi ai 4 protagonisti.






I marciapiedi di New York (2000)
Una chiacchierata su amore e sesso. Sesso con amore. Sesso senza amore. Amore senza sesso e quindi senza amore. L'anima gemella. Relazioni che finiscono e vengono fatte finire. Eccetera...
Sei personaggi intervistati sul tema e raccontati nelle loro storie che si intrecciano.
Veramente mi sono persa l'inizio del film, però... tutto sommato mi è sembrato carino.
Niente di nuovo ed innovativo.
Una chiacchierata appunto.
(poi io ho un debole per David Krumholtz, protagonista del serial tv Numb3rs)


Uno su due (2007)
Film con Fabio Volo.
Hem. Mi sono persa l'inizio anche di questo (strano, di solito perdo il finale perchè mi addormento)
Bello il lancio con il parapendio (il pezzo famoso dove Fabio Volo è svenuto davvero), il lasciarsi andare.
Niente di memorabile per il resto.




Ieri sera ho incominciato a guardare "La fabbrica di cioccolato" di Tim Burton.
Mi sembra che prometta bene, meglio della media di quelli visti (e in effetti ci vuole poco, "Stand by me" a parte)

martedì 25 marzo 2008

ANCORA POLITICA - bollino G

Tutti noi ce la prendiamo con la storia
ma io dico che la colpa è nostra,
è evidente che la gente è poco seria
quando parla di sinistra o destra.

Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

Fare il bagno nella vasca è di destra
far la doccia invece è di sinistra,
un pacchetto di Marlboro è di destra
di contrabbando è di sinistra.

Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

Una bella minestrina è di destra
il minestrone è sempre di sinistra,
quasi tutte le canzoni son di destra
se annoiano son di sinistra.

Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

Le scarpette da ginnastica o da tennis
hanno ancora un gusto un po' di destra,
ma portarle tutte sporche e un po' slacciate
è da scemi più che di sinistra.

Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

I blue-jeans che sono un segno di sinistra
con la giacca vanno verso destra,
il concerto dello stadio è di sinistra
mentre i prezzi sono un po' di destra.

Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

La patata per natura è di sinistra
spappolata nel purè è di destra,
la corsia del sorpasso è a sinistra
ma durante le elezioni è a destra.

Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

La piscina bella azzurra e trasparente
è evidente che sia un po' di destra,
mentre i fiumi, tutti i laghi e anche il mare
son di merda più che sinistra.

Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

L'ideologia, l'ideologia
malgrado tutto credo ancora che ci sia,
è la passione, l'ossessione della tua diversità
che al momento dove è andata non si sa
dove non si sa
dove non si sa.

Io direi che il culatello è di destra
la mortadella è di sinistra,
quasi sempre il mal di testa è di destra
la colite invece è di sinistra.

Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

La tangente per natura è di destra
col permesso di chi sta a sinistra,
non si sa se la fortuna sia di destra
ma la sfiga è sempre di sinistra.

Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

Il saluto vigoroso a pugno chiuso
è un antico gesto di sinistra,
quello un po' degli anni '20, un po' romano
è da stronzi oltre che di destra.

Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

L'ideologia, l'ideologia
non so se è un mito del passato o un'isteria,
è il continuare ad affermare un pensiero e il suo perché
con la scusa di un contrasto che non c'è
se c'è chissà dov'è
se c'è chissà dov'è.

Canticchiar con la chitarra è di sinistra
con il karaoke è di destra,
i collant sono quasi sempre di sinistra
il reggicalze è più che mai di destra.

Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

La risposta delle masse è di sinistra
col destino di spostarsi a destra,
son sicuro che il bastardo è di sinistra
mentre il figlio di puttana è a destra.

Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

Una donna emancipata è di sinistra
riservata è già un po' più di destra,
ma un figone resta sempre un'attrazione
che va bene per sinistra e destra.

Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

Tutti noi ce la prendiamo con la storia
ma io dico che la colpa è nostra,
è evidente che la gente è poco seria
quando parla di sinistra o destra.

Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

Destra-sinistra
Destra-sinistra
Destra-sinistra
Basta!

(Giorgio Gaber - Destra-Sinistra - anno 1994)

DA UN BLOG BRASILIANO - bollino G

La più bella idea pubblicitaria per un nastro adesivo.
(cliccare sulla foto per ingrandire e leggere)

Preso da un blog brasiliano dove la stessa campagna "pubblicitaria" è stata applicata a Bush, Chavez, Lula...

PASQUA E DINTORNI - bollino V

Mentre i telegiornali dicono che in Italia imperversa il mal tempo, mentre mi arrivano sms da Luke che dice di aver incontrato neve, grandine e affini (piovevano anche cerbiatti in mezzo alla strada) nel viaggio verso Amsterdam... qui in Piemonte ci siamo goduti un clima favoloso.
Giusto un po' di vento, a voler davvero trovare qualcosa di negativo.

Sabato è passato a trovarmi Paolo l'Agrario e abbiamo fatto una camminata verso una chiesetta vicino casa mia. Bellissimo panorama.

La notte, turno in 118. Dormito pochissimo soprattutto perchè Gianduiotta, Paolo Manimorbide e Dado si sono messi a guardare "28 giorni dopo". Urla e commenti per due ore.

Domenica mattina un'ultima uscita alle 7.50, colazione tutti insieme, mi riposo un po' sul divano, farcisco le uova bollite, pranzo pasquale veloce e divertente in famiglia (quest'anno solo in 6), riposo di nuovo (con mia mamma che mi diceva "sei un po' svogliata!!!" >> e se esco sempre sono troppo attiva, se sto a casa sono svogliata.... .... ....).

Poi... Torino!
Con Leo andiamo a vedere la mostra del Canaletto e Bellotto, di cui sapevo praticamente nulla.
Bella, molte opere esposte, confrontate tra loro, ben spiegate. Sottofondo musicale di Vivaldi, forse un po' poco curata l'illuminazione.
Pittori fenomenali (zio e nipote), con una cura minuziosa dei particolari, una fotografia delle città del '700 arricchite da personaggi intenti nelle loro attività quotidiane (o anche solo affacciati ad un parapetto, a una finestra, abbracciati, etc...) che si potrebbe rimanere ore ad osservare un solo quadro.

Usciamo ed è ora di cena così decidiamo di provare il ristorante thailandese.
Nota positiva anche questa, il cibo è piuttosto fedele a quello locale (anche se riconosco alcuni piatti mangiati in Indonesia... mentre sul menu sono spacciati per thailandesi)
Atmosfera molto chic.





Attenzione, attenzione! Il 21 è nato il figlio di Fraxi e Saretta...
La telefonata di lui mi ha fatto venire le lacrime agli occhi tanto era felice.
Mi è parso di capire che non è neanche svenuto...










Ultima nota... gita di Pasquetta al Monte Soglio.
La prima camminata in montagna per Leo... che mi ha ugualmente seguita da una quota di 1200 mt ai quasi 2000.
Grandissimo (un po' distrutto in effetti...)

venerdì 21 marzo 2008

VENERDI' SANTO - bollino V

Mi è venuto in mente di quella volta in un piccolo paesino nel napoletano.
Seduti in pizzeria.
Andrew che ordina "una pizza al prusciutto"
e la cameriera che lo guarda orripilata dicendo "Oggi è Venerdì Santo!!!!!"
"...non si mangia carne di Venerdì santo. Ordina qualcos'altro!!! Io la pizza al prosciutto non te la faccio fare."

ATTENTI AL LUPO - bollino VG

Ieri sera sono tornata a casa ridendo, scuotendo la testa e chiedendomi: ma in che posto vivo?

Intanto mi ero raccomandata con Leo di segnarsi le indicazioni per raggiungere la casa non per niente, ma perchè si è perso anche chi abita nella zona e soprattutto perchè non c'è copertura di rete per i telefoni cellulari.
E infatti.
Il Salame di Turgia si è perso.
Ma poi ce l'ha fatta.

Mi ha raccolta e siamo andati in una pizzeria nel Comune dove vivo.
Premessa: io abito tra campi e boschi, alla periferia di una frazione piccina che si trova a km di distanza dal Comune di appartenenza.
E questo Comune è già sperduto di suo ma che ha ben: la posta, la banca, la farmacia, la panetteria, la pizzeria, la chiesa, la banca (senza bancomat), il municipio, la biblioteca, la scuola elementare e media, la piazza, la discoteca (credo) grande come un salotto, tre bar, il cimitero e due sassi che dovrebbero reppresentare quel che rimane del castello.

Comunque. Siamo arrivati davanti alla pizzeria (di fronte alla posta, dietro la piazza con la chiesa e la biblioteca da un lato - la disco, la farmacia, panetteria, i bar e la banca dall'altro), abbiamo suonato e atteso.
Intanto nel vicolo, poco più in là, si apre la porta di una casa e ne esce un uomo con un cane.
Ci guarda e dice "ah, volete mangiare?"
Era il pizzaiolo nonchè proprietario.
Torna dentro, la moglie viene a prendere le ordinazioni.
Intanto lui parla al telefono in calabrese stretto.
Prepara le pizze e intanto la moglie si mette a cantare "Voglio una rosssaaaaa..."

Del bar che segue mi sembra non ci sia molto da dire.
Ma tornando a casa mi veniva lo stesso da ridere, scuotere la testa e chiedermi: ma in che posto vivo?

giovedì 20 marzo 2008

ANTIDOLORIFICOMAGNIFICO - bollino VG

Ho un po' di dolori sparsi ovunque.
Mal di testa, al collo irradiato verso spalla e schiena, i muscoli del braccio sinistro, al nervo ottico destro.
Mi sono svegliata di malumore per aver fatto sogni tristi, forse perchè la sera prima sono riuscita a litigare prima con mio papà e poi con Andrew.
Ho accompagnato mio fratello alla stazione del treno ascoltando i Baustelle che non sono esattamente allegri (" il mio cuore l'ho lasciato morto, marcio, violentato" e " E non ho più niente - non piango più - non voglio più- altro che freddo")
Arrivata in ufficio ho trovato i miei colleghi che litigavano.
Meglio prendere un caffè.
Ora... se c'è una cosa che detesto è parlare di lavoro durante le pause caffè, figuriamoci in una giornata come questa.
Stavo per andarmene.
Poi... si apre una porta. Esce un collega di un altro ufficio. Mi vede, mi dice "Aspetta! Ho una cosa per te!" e ritorna dopo qualche secondo con il CD masterizzato di Jovanotti e una piccola coccinella di legno portafortuna "da appiccicare alla macchina".
Un antidolorificomagnifico.

mercoledì 19 marzo 2008

LE FOTO MANCATE - bollino GR

Potrei fare un libro sulle foto mancate.
Quelle che avrei voluto scattare perchè la situazione era assolutamente da imprimere nella memoria senza lasciare nulla all'immaginazione o al pericolo di distorsioni.
Come la mucca trasportata nella macchina in Uzbekistan.
Le ragazze musulmane che mangiavano al ristorante cinese a Monaco.
La schiera di ragazzi pronti a partire per il fronte o io e mia cugina che ci troviamo faccia a faccia con un carrarmato nelle campagne in Croazia (noi minute nella sua magnifica 600 bianca, soprannominata "ficio").
Il bambino che si era perso fuori dal castello Topkapi ad Istanbul e, moccio al naso, stringeva con la sua manina il dito massiccio di un militare.
Sono tante. Tante foto mancate.
Alcune non scattate per rispetto (come fanno? Come fanno i fotografi di guerra? Mi viene in mente "Prima della pioggia" un film meraviglioso di Manchevsky, ambientato in Bosnia), altre per mancanza della macchina foto in quel momento (piccolo particolare, eh?).
Cinque anni fa vivevo a Milano.
E' la foto ai balconi che mi spiace non aver scattato.
Posso assicurare, per chi non l'ha visto, che era davvero un'emozione forte.
Si passava su strade costeggiate da palazzi grigi di una decina di piani e su ogni balcone - ogni-singolo-balcone - c'era appesa una bandiera della pace.
Quella con i colori dell'arcobaleno, per intenderci.
Distese di bandiere ostentate per dare un segnale di protesta contro la partecipazione italiana alla guerra in Afghanistan e in Iraq.
Un segnale forte. Una partecipazione popolare che mi ricorda quella avvenuta negli Stati Uniti contro la guerra in Vietnam (vista solo attraverso a foto scattate... da altri ovviamente, sono troppo giovane).
Cinque anni fa, il 20 marzo 2003, a riprova che il pensiero popolare e democratico non conta nulla, gli USA invadevano l'Iraq e l'Italia si unì a ruota.
E' da allora che non credo più nelle iniziative come indossare un indumento porpora per stare vicino ai birmani o boicottare l'acquisto di prodotti cinesi per stare vicino ai tibetani.
Una foto mancata importante. Per me.
Iraq Body Count web counter
E' di oggi la notizia dell'Unicef che denuncia la dentenzione illegale nelle carceri irachene di 1.350 minori tra i 10 e 17 anni, senza il diritto di un processo legale e in condizioni terribilmente lontane dagli standard internazionali.

ESERCIZI DI STILE - bollino V

La recensione (presa da http://www.linguafrancese.it/biblioemero/queneau.htm ) mi ha talmente incuriosita che questo sarà il mio prossimo acquisto, anche se non so quando potrò leggerlo.

Titolo : Exercises de style
Autore : Raymond Queneau

Nel testo viene raccontata una breve storia, di quelle che possono accadere tutti i giorni: il narratore incontra sull'autobus un ragazzo dal collo lungo e magro, che indossa uno strano cappello.
Il ragazzo scambia qualche parola con un passeggero e poi prende posto su un sedile. Più tardi il narratore incontrerà di nuovo il ragazzo, intento in una conversazione con un amico a proposito di un bottone del suo soprabito.

Fin qui niente di particolare.......

La bellezza di questo libro sta nel fatto che l'autore racconta la stessa storia, che si esaurisce in poche righe, per ben 99 volte, in 99 diversi modi.
C'é la versione poetica, quella teatrale, quella botanica, quella medica, quella gastronomica.....

LEGGEREZZA - bollino G



Fino alla prossima settimana non avrò un'auto sostitutiva e la mia rimarrà dal carrozziere (che non è Pau, smettetela di sghignazzare!) per circa un mese.
Almeno ho scoperto che nei tamponamenti a catena è sempre l'ultimo che paga tutti (io temevo di dovermi sobbarcare i danni per l'impatto contro il SUV).
Questa mattina ho preso la macchina di mia mamma, che per fortuna è in pensione da Gennaio, così non le pesa troppo stare isolata a casa nel bosco senza mezzi di trasporto. Almeno spero.
Nel lettore c'era un CD dei Rancid.
E chi sono?
Ovviamente Luke li conosceva. Tra lui, Leo e mio fratello è una partita persa in partenza. Born in Sarabanda.

Nel tragitto verso il lavoro dei cartelli provvisori avvertono che sono in atto delle operazioni faunistiche.
Nel dubbio su cosa voglia dire rallento quasi fino a fermarmi (casomai dovesse attraversare la strada un gruppo di cervi, vallo a spiegare all'assicurazione) e abbasso la testa (forse stanno riducendo la popolazione di cinghiali, sia mai che una pallottola vagante...)








Here's a little song i wrote,
you might want to sing it note for note,
don't worry, be happy
in every life we have some trouble,
when you worry you make it double
don't worry, be happy
don't worry be happy now
don't worry be happy (x4)
aint got no place to lay your head,
somebody came and took your bed,
don't worry, be happy
the landlord say your rent is late,
he may have to litagate,
don't worry (small laugh) be happy,
look at me im happy,
don't worry, be happy
i give you my phone number,
when your worried, call me,
i make you happy
don't worry, be happy
ain't got no cash, aint got no style,
ain't got no gal to make you smile
but don't worry, be happy
cos when you worry, your face will frown,
and that will bring everybody down,
so don't worry, be happy
don't worry, be happy now...
don't worry, be happy (x4)
now there this song i wrote
i hope you you learned it note for note
like good little children


(meravigliosa, meravigliosamente leggera come una piuma la canzone di "Bobby" McFerrin,
che ho adesso nelle cuffie e anche se... almeno sorrido.)

martedì 18 marzo 2008

UN'ALTRA VOLTA - bollino GR

Altro incidente.
Non ne posso più.

Ore 19.20 esco dall'ufficio
Ore 19.30 chiamo Luke "Yeeehhh, finalmente ci vediamo per chiacchierare un po'. Ti va di provare il thailandese?"
Ore 19.50 lo richiamo "Luke, mi hanno tamponata, ho un po' distrutto la macchina"

Sottopasso di Corso Regina.
Coda.
Rallento.
Quello dietro me non rallenta. Anzi. Va fortissimo. Ma cosa f....
Davanti a me c'è un SUV.
Praticamente come essere schiacciati contro un muro.
Per fortuna che io ero quasi ferma.
Volano oggetti nell'abitacolo, credo di essermi tagliata la mano con la custodia rotta di un CD.
Perdo di nuovo gli occhiali.
Me li troverà sotto i piedi il ragazzo che mi ha tamponata.
Il mio cofano è piegato a metà, radiatore in vista (ma almeno non perde acqua), la targa andrò a recuperarla dopo con Luke, dietro il baule si apre con un po' di fatica ma non sembrano esserci troppi danni, tocca solo un po' contro la ruota. I danni sono davanti.
La lampadina che avevo giusto cambiato Venerdì, però, funziona.
Triste. Triste con rassegnazione.

Il tizio del SUV è un medico dell'ospedale lì vicino, così passerò da lui a finire di compilare il CID.
Poi un giro in Pronto Soccorso, giusto per un dolorino al collo (che non capisco se è roba vecchia, nuova o entrambe o nessuna).
San Luke mi aspetterà lì, custodendo il mio pc, dalle 21.00 alle 23.40.
Poi mi accompagnerà a casa.
Digiuno, lontano e stanco. Un amico santo davvero.

E adesso... lo so che sono solo danni materiali.
Lo so, lo so, lo so...
Ma... basta.
Perchè così spesso?

lunedì 17 marzo 2008

PUBBLICIBONTA' - bollino V

Ieri sera mi hanno portata alla Trattoria Il Tempo Ritrovato.

Una trattoria elegante, ospitale, cibo buono e particolare.
Ho preso un piatto di tortelli ripieni di polpo con sugo di zucchine e gamberi di Mazzara del Vallo.

Sulla prima pagina del menu era riportata una frase di Manuel Vasquez Montalban:

Non si sa di nessuno che sia riuscito a sedurre con ciò che aveva offerto da mangiare, ma esiste un lungo elenco di coloro che hanno sedotto spiegando quello che si stava per mangiare...

Che acquolina...

LA LIBRERIA - bollino V

Ho vinto una cosa che mi ha fatta molto ma molto felice.
Sono andata a prenderla Sabato pomeriggio a casa di Luke e della Bella Maestra, che per raggiungerla mi sono persa una decina di volte finchè non mi sono venuti a recuperare.
Era una cosa che apparteneva a lui, a Luke, e che non entrava in casa loro ma, stranamente, nella mia Yaris si.
Magica.
E così, Sabato sera, ho montato la Billy (che se l'avessi smontata io sarebbero andate perse la metà delle viti e invece no, c'erano tutte-tutte. La precisione si vede anche da queste cose) e poi ho iniziato a svuotare gli scatoloni che invadevano la casa di mia mamma da Dicembre.
E mentre riempivo gli scaffali di libri, mi è tornato tra le mani "Alta fedeltà" di Nick Hornby (che mi aveva regalato proprio Luke).
Tra le varie particolarità del protagonista (fare sempre una classifica per ogni cosa, ad esempio) c'era quella di raggruppare i dischi secondo una propria logica, ogni volta diversa.
Per data di acquisto (si ricordava la storia di ognuno) oppure per autore, per uscita...etc...

Allora ho scelto di non mettere i libri a caso sui ripiani, anche se la mia logica è molto più semplice (l'ho fatto per casa editrice).

DICHIARAZIONE D'AMORE - bollino V


A te che sei l’unica al mondo
L’unica ragione
Per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro
Quando ti guardo
Dopo un giorno pieno di parole
Senza che tu mi dica niente
Tutto si fa chiaro
A te che mi hai trovato
All’angolo coi pugni chiusi
Con le mie spalle contro il muro
Pronto a difendermi
Con gli occhi bassi
Stavo in fila
Con i disillusi
Tu mi hai raccolto
Come un gatto
E mi hai portato con te
A te io canto una canzone
Perchè non ho altro
Niente di meglio da offrirti
Di tutto quello che ho
Prendi il mio tempo
E la magìa
Che con un solo salto
Ci fa volare dentro l’aria
Come bollicine
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo
Senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande
Ed il mio grande amore
A te che io
Ti ho visto piangere nella mia mano
Fragile che potevo ucciderti stringendoti un pò
E poi ti ho visto
Con la forza di un aeroplano
Prendere in mano la tua vita
E trascinarla in salvo
A te che mi hai insegnato i sogni
E l’arte dell’avventura
A te che credi nel coraggio
E anche nella paura
A te che sei la miglior cosa
Che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni
E resti sempre la stessa
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei sogni miei
A te che sei
Essenzialmente sei
Sostanza dei sogni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che non ti piaci mai
E sei una meraviglia
Le forze della natura si concentrano in te
Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano
A te che sei l’unica amica
Che io posso avere
L’unico amore che vorrei
Se io non ti avessi con me
A te che hai reso la mia vita
Bella da morire
Che riesci a render la fatica
Un immenso piacere
A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo
Senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande
Ed il mio grande amore
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei sogni miei
E a te che sei
Semplicemente sei
Compagna dei giorni miei
Sostanza dei sogni miei
(Jovanotti - a te)

Che le canzoni d'amore spesso sono scontate.
Questa trovo di no.
Me la dedicassero mi scioglierei.
Probabilmente.

sabato 15 marzo 2008

BELLE SCOPERTE - bollino V

Ho scoperto quanto sia migliore la vita lavorando 4 giorni e stando a casa 3.
Venerdì sciopero nazionale per il rinnovo del contratto.
Il mio primo sciopero.
Sono tornata a casa da un turno insonne al 118, sdraiata sul divano e dormito fino alle 9.00 di mattina.
Molto meglio dei turni insonni e poi sveglia alle sette per andare a lavorare.
Bella scoperta.

Un sole fantastico.
"Ma', io penso che andrò a farmi una camminata fino in cima al Musiné" (un luogo magico per chi ci crede... , una bella passeggiata altrimenti...)
"Da sola?"
"...sssi... ...hum... vuoi venire?"
"Tanto non ho niente da fare"
Dopo un quarto d'ora di camminata ecco arrivare i primi lamenti "Uh, ho il fiatone" (io con lo zaino, lei nulla), "Uh, ma si scivola!"(io con gli scarponcini ma lei con le bacchette), "Uh, che caldo!" (io in maniche corte, lei con la felpa), "Uh, ma pende dell'80%" (questa la più bella).
Insomma. Dopo un'ora ci fermiamo su un prato a prendere il sole.
In barba alle vipere.
"Certo che potevamo prendere almeno due panini!" Mi dice.
"Ma', li ho fatti io..."
Però tutto sommato è stato carino.
Anche perchè io e lei non abbiamo molte occasioni per fare cose insieme.
E lei si dimostra sempre molto "sportiva". Quindi ho poco da lamentarmi.
La bella scoperta è stato constatare che in un giorno feriale... ho incontrato almeno una trentina di persone che salivano in cima (d'accordo... quasi tutti pensionati...)

Nel pomeriggio ho approfittato per fare un po' di commissioni, lavare la macchina, cambiare il faro bruciato, ritirare libri.
Ho fatto anche un giro al cimitero a trovare Flavio.
Altra scoperta.
Poco prima della chiusura suona la sirena come in fabbrica...
Uaaaaaaaa......
Mi stava venendo un colpo.
Hum... che sia una trovata dei becchini per accaparrarsi clienti sul posto?
Ha-ha.

La sera pizza... una lettura... e poco più.
Tanto ci sono ancora ben due giorni davanti.
Bella scoperta!

giovedì 13 marzo 2008

A LUCY SPENTE... - bollino GR

(http://www.dracoimagem.com/estampas/index.htm)

FILM CON AMICO NASCOSTO NELL'ARMADIO - bollino VG


Sono arrivata a casa abbastanza tardi, ieri sera.
Mia mamma aveva già cenato.
Se ne stava un po' inquieta accoccolata sul divano, una tazza di tisana tra le mani.
"Pensavo che ti fermassi da tuo padre a cena, sta sera!"
"No, mamma, sono uscita tardi dal lavoro e sono venuta qui..."
Mi tolgo gli stivali e, a piedi scalzi, vado a vedere cosa c'è in frigo.
Risotto ai funghi, funghi impanati, insalata di carote+sedano+noci.
Scaldo nel microonde e torno col piatto in sala.
Sento lo sguardo di mia mamma che passa dai miei piedi all'armadio vicino a me e noto che si nasconde sempre di più sotto il plaid.
"Ci guardiamo 'il vento che accarezza l'erba' di Ken Loach, anche se è triste?"
"Va bene..." mi risponde
Tempesta, la gattina, miagola perchè vuole uscire.
Sto per aprirle la porta...
"NO!" sento "Non farla uscire!"
"Mamma... che c'è?"
"Che c'è? Checc'è? C'è che oggi ha portato in casa un topino, solo che era ancora vivo ed è andato a nascondersi dietro l'armadio..."

(l'immagine è sempre un graffito di Banksy)

mercoledì 12 marzo 2008

SAVE ME, SAVE ME, DOCTOR! - bollino V

E allora ieri sera abbiamo incontrato lui, Pierfrancesco Favino (Romanzo Criminale... non so se mi spiego!).
Ci siamo piazzati in quattro dietro il nastro che delimitava il set su Piazza Carignano, con le mani sporche del gelato di Gromm.
Lui con indosso il camice da farmacista.
Io che divento simpaticamente molesta (anche perchè le riprese sono tremendamente noiose, 2 minuti di ripresa, da ripetere e ripetere, e 15 di pausa)
Solo che pensavo non mi sentisse mentre dicevo "Doctor! Doctor! Save me, doctor!"
Mi ha fissata poi, per fortuna, ha sorriso e, senza farci cacciare, è rientrato nella farmacia dove stava girando il film.

Avrei voluto vedere Ale&Pio nel caso ci fosse stata la Bellucci, sua partner nel film (il cui titolo è "L'uomo che ama").
Tzè.
Sta sera torno... :-)

MANUFACTURING - bollino V

Vernissage, venissage!!!
O Warm up, come direbbe la Wood, perchè Vernissage è troppo sabaudo.
Ieri sera inauguravano il Piemonte Share Festival, titolo di quest'anno: Manufacturing.
Tra le varie iniziative ed esposizioni, ho fatto un salto a quella nell'Accademia Albertina (che si potrà visitare fino al 15 marzo, mi sa che ci torno perchè ieri ho visto solo la mostra e anche abbastanza in fretta).
Una selezione di sei progetti, provenienti da oltre quattrocento partecipanti.

Peccato che le fette di salame fossero finite. Solo più vino.
Meglio evitare, se no come facciamo a raggiungere la pizzeria dopo?
I visitatori erano interessantissimi (molta internazionalità), confermandomi la mia passione per le inaugurazioni.
Le installazioni sono davvero particolari, interattive ed improntate sulla cybernetica (infatti il curatore dell'evento è Bruce Sperling).

Una su tutte colpisce.
Nel vero senso della parola, se l'artista non è stato preciso nei calcoli.
Si chiama Knife.Hand.Chop.Bot (creata dall'austriaco Emanuel Andel).
Si poggia la mano su dei sensori.
Si pigia un bottone e la macchina si attiva: un coltello da cucina fa il gioco "dalla mano e del coltello" colpendo lo spazio tra le dita. Sempre più veloce.
Una tizia tatuata prova. L'artista l'avverte che più lei si agita, più la mano suda, meno i sensori riescono a percepire la posizione e più la macchina è passibile di errori.
Infatti rischia di andarsene dal museo senza un dito.

(Andrew mi fa la citazione di Alien... che non ho visto... dove l'androide fa lo stesso gioco... mettendo la propria mano sopra quella umana...)

*I progetti, presentati in mostra all’Accademia Albertina, sono installazioni coinvolgenti e interattive: la nuova arte digitale può essere plasmata, modulata, controllata, manufatta, percepita con il corpo oltre che con i sensi. Il viennese Emanuel Andel realizza l’installazione Knife.Hand.Chop.Bot che mette alla prova la precisione della macchina e il coraggio dell’uomo, in un “gioco della mano e del coltello” ultramoderno; il gruppo milanese D3D presenta Virtual Identity Process, in cui gli utenti, interagendo con la superficie di un tavolo sensibile, danno vita ad un corpo tecnologico di musica e immagini; il giapponese Yamada Kentaro propone di realizzare un desiderio con Tampopo, installazione video che permette di interagire con lo schermo ‘soffiando’ giganti denti di leone. Gli inglesi Owl Project propongono Sound Lathe Workshop, un laboratorio di falegnameria che produce piccoli oggetti trasformando i suoni del lavoro del legno attraverso un “tornio sonoro”. SphèrAléas dei francesi Scenocosme è una mezza sfera capace di far interagire l’uomo, le immagini e i suoni,un igloo che accoglie il pubblico in uno spazio dove si mixano in tempo reale musica e immagini; l'opera Delicate Boundaries dell’americana Christine Sugrue annulla i confini fra uomo e macchina: piccoli insetti di luce escono dallo schermo e si spingono verso gli spettatori posandosi sui visi, sulle mani, sui capelli.*

martedì 11 marzo 2008

BANKSY - bollino V

Questo tizio me l'ha fatto conoscere Andrea a Dublino perchè aveva comprato un libro al Museo del Design.
Pseudonimo: Banksy (non lo pseudonimo di Andrea... del tizio!).
Un genio.
Assolutamente ribelle (sono in un periodo di ribellione più del solito. Sisi, Linea! Proprio così).
Clandestino.

Uno che è riuscito ad appendere delle sue provocazioni all'interno di musei famosi (dove sono rimaste per ore, giorni o settimane prima che qualcuno se ne accorgesse.
Fantastico.

BRUTTO SEGNO - bollino G

Non è bello...
...accorgersi per 5 volte in una manciata di ore... che oggi non è Venerdì.

lunedì 10 marzo 2008

SAINT MONDAY - bollino G

Il Saint Monday era in voga in Inghilterra prima del dilagare del consumismo e dell'era industriale.
A quell'epoca i lavoratori non erano interessati ad accumulare denaro, a guadagnare tanto per potersi comprare l'ultimo paio di stivali alla moda, l'ultimo prodotto inutile, la macchina più trendy, un appartamento in centro.

Solitamente si percepiva la paga al Sabato e, tolto il denaro per le necessità basilari, si andava a spendere il restante in taverne e divertimenti.
Il lavoro non era la cosa più importante della vita.
E infatti, visto che il denaro era abbastanza... i lavoratori auto-proclamarono una nuova festività: il Lunedì Santo (Saint Monday, appunto); una giornata libera per smaltire i bagordi del fine settimana.

Ovviamente gli industriali non erano molto contenti di questo andazzo, con la produzione ferma ogni lunedì e 40-50 persone presenti su 300-400, così cercarono di indurre le persone a lavorare di più fornendo incentivi ed aumenti di paga.
Davanti alla scelta di guadagnare denaro o lavorare meno (ma con la paga sufficiente a coprire le spese), le persone scelsero il tempo piuttosto che il denaro. Scelsero di onorare il Saint Monday.
E così... fu attuata una nuova strategia.
I lavoratori iniziarono ad essere pagati meno, praticamente al minimo salario possibile, per far sì che dovessero lavorare un numero maggiore di ore per arrivare allo stesso risultato di prima.

Era uno dei tasselli che pose fine alla libertà (oltre, in alcuni casi, a problemi di sovra-produzione).
Ed ora, anche se guadagniamo abbastanza da permetterci di non lavorare tutti i giorni 10 ore al giorno, da permetterci di nuovo di onorare il Saint Monday, ci siamo talmente fatti lavare il cervello da falsi bisogni, dal modello dell'impiegato a testa china e da tante altre paure che non lo facciamo lo stesso.
E il Lunedì, come tutti i Lunedì, con poca-pochissima voglia di farlo... ce ne andiamo al lavoro.

(sto facendo delle letture pericolose e sovversive...)

venerdì 7 marzo 2008

UN BABBO PREOCCUPATO - bollino VG

Il babbo doveva fare un impianto dal dentista.
Dopo essersi fatto terrorizzare da una sua amica, si è presentato mogio e silenzioso all'appuntamento.
Mio babbo mogio e soprattutto silenzioso.
Un evento raro.
L'assistente alla poltrona, sua coscritta che lo conosce da tempo, s'è accorta della preoccupazione e ha tentato di rincuorarlo dicendogli di non preoccuparsi e rivangando i bei tempi andati.
"Ma ti ricordi quando si andava a ballare?" e cose così.

Finito l'intervento, babbo è andato dalla segretaria e alla frase "Ha visto? Non doveva preoccuparsi... le avevo detto che non succede niente" ha ritrovato la sua loquacità.

"Sa, Freud era ebreo" ha iniziato a dire.
Immagino l'espressione interrogativa della malcapitata.
"Quando Hitler ha preso potere, si è rifugiato in Inghilterra, dove peraltro è morto di tumore"
Ancora punto di domanda.
"Le sue sorelle, invece, sono rimaste in Germania e le hanno portate ad Auschwitz"
Dove, dove vuole andare a parare? Cos'è una lezione di storia?
"Ai tempi Freud era già famoso e le sue sorelle hanno detto ai nazisti 'noi siamo le sorelle di Sigmund Freud!!!'"
... ... ...
"Al che i nazisti dissero loro 'oh, bene! Non dovete preoccuparvi allora, prego... accomodatevi a fare una doccia..."

UN FILM TEXANO - bollino G

"Non è un paese per vecchi". Film dei fratelli Coen, pluripremiato agli Oscar.
Finito di vedere ieri sera.

E' un western moderno.
Un assassino dal volto imperscrutabile che uccide le persone senza nessun criterio logico (tanto che prima di ammazzare una vittima si paragona ad una moneta usata per fare "testa o croce")
Sangue, sangue, sangue.
Un uomo mite e risoluto che incappa in una valigetta zeppa di denaro e tenterà di fuggire dall'assassino.
Sangue, sangue, sangue.
Un vecchio sceriffo, con una morale che pare appartenere solo più a lui. Sfiduciato di fronte a un paese che si sta votando alla follia e alla violenza (Quanto la gente non dice più per favore e grazie, la fine è vicina…)

Personaggi tratteggiati benissimo ma... la storia?
Forse mi aspettavo qualcosa di più.

UN LIBRO USAFGANO - bollino G

Non volevo leggerlo, questo libro.
Ero un po' prevenuta per il successo avuto grazie all'argomento così attuale.
Temevo un contenuto ricco di stereotipi.
L'Afghanistan, i talebani cattivi, le condizioni di vita di un popolo oppresso, l'elogio alla libertà offerta dagli Stati Uniti, abbasso i comunisti.
Poi però, al pari dei libri di Dan Brown, degli Harry Potter e dei Moccia, mi sono costretta a leggerlo spinta dalla curiosità, dal film che sta per uscire e dal non voler criticare qualcosa senza averlo prima saggiato.

La lettura è scorrevole, tolto il finale che si dilunga un po' troppo su alcune situazioni. Da apprezzare la descrizione di Kabul e dell'Afghanistan, della fuga, del rientro e di cosa si trova e prova.
Della miseria e dell'idillio.
Bellissimi i combattimenti degli aquiloni.

Chiaramente c'è molta autobiografia e visto che l'autore è andato a vivere negli U.S.A. all'età di 15 anni, il punto di vista è molto occidentalizzato e spesso, anche se non risulta così pesante, stereotipato: l'Afghanistan, i talebani cattivi, le condizioni di vita di un popolo oppresso, l'elogio alla libertà offerta dagli Stati Uniti, abbasso i comunisti.

Insomma, una storia scorrevole ma ben lontana da essere un capolavoro.
Almeno secondo me.

mercoledì 5 marzo 2008

DUBLIN 4 - bollino V

Collage di foto scattate... (click sopra per ingrandire)
Apro gli occhi e sento il grido dei gabbiani.
Già. Saremmo sul mare. Ma il mare dov'è?
Sono ancora senza occhiali, vedo la mano di Sara che fa "Ciao-ciao" prima di andare a lavorare.
Lasciamo lavorare anche Andrea e poi ce ne andiamo a fare un ultimo giro per la città. Direzione "docks" (manna per Leo, che è architetto), costeggiando il fiume, per poi tagliare verso un'area di Dublino molto ordinata, giardini verdissimi, pranzo in pieno centro, qualche acquisto e via... verso l'aereoporto.
Grandine, neve (il mattino c'era il sole), sbrinamento... attesa di 2 ore... e rientro.
Mai stata così riassuntiva...
Ah! La tizia in azzurro sul collage delle foto... era una modella per un servizio fotografico (ma posso assicurare che le ragazze in giro Sabato sera erano svestite ugualmente...)

DUBLIN 3 - bollino VG

Collage di foto scattate alle carceri Kilmainham Goal... (click sopra per ingrandire)
Molte scene di "Nel nome del padre" e "Michael Collins" sono state girate all'interno di queste carceri.
La guida racconta (in english, of course...) vari episodi avvenuti all'interno, legati soprattutto a prigionieri politici (che hanno combattuto per l'indipendenza dalla Gran Bretagna).
Un giro veloce al museo (interattivo, fatto molto bene) dove ci perdiamo la parte dedicata alle impiccagioni (che pare essere piuttosto cruda) perchè è orario di chiusura.
Piove, con un bus double-decker torniamo a casa.
Andrea ci prepara un piatto di pasta peperoncino-olio-aglio talmente piccanti che Sara li laverà prima di mangiarli.
Che si fa?
Altro giro in Temple Bar o partita alla PS2?
Mi infilo sotto le coperte a leggere mentre Sara e Leo danno delle sonore mazzate ad Andrea...

DUBLIN 2 - bollino V


Collage di foto scattate alla Guinness... (click sopra per ingrandire)
Sveglia con moooolta calma.
Colazione a casa con brioches comprate da Leo & Andrea al messicano.
Untissime.

Splende il sole, come il giorno prima, fino a quando non ha iniziato a piovere.
Come il giorno dopo.
Capisco benissimo l'uso dell'asciugatrice di Sara.

Passiamo dalla Chiesa di San Patrizio (senza lasciare i 5 euro per entrare) e a piedi raggiungiamo la Guinness.
Bellissimo edificio, il museo all'interno molto curato in tutti i suoi 6 piani.
Pranziamo all'interno con piatti ovviamente a base di birra.
(sto raccontando tutto velocemente... sono troppo indietro...)

DUBLIN 1 - bollino V


Primo collage di foto scattate... (click sopra per ingrandire)
Arrivati all'aereoporto di Dublino ci mettiamo in coda per il taxi.
Non una calca paurosa da affrontare con il coltello tra i denti. Una coda ordinata e smaltita da un addetto apposito. Mezz'ora e siamo su un'auto che ci porta in centro Dublino. L'autista è un greco sposato con un'italiana di Torino. Per darcene prova ci spara un elenco di bestemmie che ci lasciano atterriti.

Ed eccoci a casa Vianello.
Ops. Di Sara ed Andrea.
Centralissima. Mitici, stra-ospitali.
Rilassante.
E infatti dopo qualche chiacchiera... inizio a russare (ma proprio russare-russare... vibrava tutto il cartongesso a quanto pare...)

Il mattino dopo, mentre Sara va a comprare le ghirlande per le olimpiadi aziendali (che spettacolo di azienda), io e Leo facciamo il primo giro per il centro.
Colazione con eggs + bacon e via, attraverso chiese, polacchi che vendono sull'asfalto dei vestiti usati (ci dice Sara che la comunità più grande è qui), sobborghi popolari un po' tristi, fino allo spillone, dove ci troviamo con Sara ed Andrea per andare a pranzo.

Pranzo da "Cornucopia", in centro, un ristorante irlandese vegetariano zeppo di gente.
Poi caffè con cioccolatino e giro in una libreria-negozio dischi fantastico dove mi compro un libro che mi fa scompisciare dal ridere mentre gli altri 3 non vedono l'ora di buttarmelo via (un libro che raccoglie le ultimi frasi pronunciate da personaggi famosi prima di morire. Che ne so... Burbank, Luther (1849-1926) "I don't feel good." Hahahaha. Boh. Lo trovo molto ironico. Alcune sono anche qui)
Continuiamo il giro in Graffon Street, al Trinity College (dove sta finendo una partita di rugby) e poi verso casa.
Dormitina di un paio d'ore abbondanti e poi verso Temple Bar.
E' Sabato sera.
Ci saranno 5 gradi al massimo.
Le ragazze girano con addosso magliette o top e minigonna senza calze.
Ubriachi ovunque.

Una Londra di provincia. Mi da quest'idea.

martedì 4 marzo 2008

BACK FROM DUBLIN - bollino V

Eccomi tornata, operativa al 20%.
Ieri pomeriggio, appena saliti sull'aereo, si è abbattuta una tempesta di neve e ghiaccio che ci ha paralizzati sulle poltrone per 2 ore.
E così... sono arrivata a casa a notte fonda.
Non ho scaricato le foto e non ho ancora scritto il diario di viaggio ma... piano piano arrivo!