Giusto per continuare con il filone "Sabati di cultura allegra e spensierata", ieri pomeriggio appuntamento con "CECENIA. Una guerra e una pacificazione violenta", una mostra fotografica allestita al Museo della Resistenza a Torino.
Ingresso gratuito, dedicata ad Anna Politkovskaja.
Su questa visita di circa un'ora e mezza (solo perchè alle 18.00 ci hanno cacciati che il museo doveva chiudere) ci sarebbe da scrivere per giorni.
Incredibile una foto dove una donna utilizza il bagno all'interno di un palazzo sventrato dalle bombe (qui allegata, anche se così piccola non rende l'idea).
Per il resto... i contenuti sono atroci, i filmati -in particolare quello dell'intervista alla POlitkovskaja- fanno riflettere, arrabbiare e rabbrividire (oltre a pensieri miei personali di profondissima ammirazione per questa donna bellissima, coraggiosa e colta, il mio mito).
Si lascia molto spazio alla strage di Beslan, alla disperazione dei civili, ai diritti negati, al disinteresse dell'opinione pubblica.
Altri argomenti sono tralasciati: l'uso delle bombe al fosforo, di cui avevo visto l'effetto alla presentazione del libro di Zecche oltre ad averlo letto nel libro stesso ("Sonata per i Porci" di Giorgio D'Amato)
Insomma. La mostra dà lo spunto.
Sta a chi la visita la scelta di girare le spalle o continuare a documentarsi.
Spunti:
Giorgio Fornoni : un tipo davvero strambo, il sito è ricco di contenuti, tra cui la stessa intervista alla giornalista proiettata alla mostra (qui).
...facevo il mio lavoro di giornalista,
che consiste nel raccogliere informazioni.
E sempre mi veniva contestata la stessa accusa:
"Sei dalla loro parte".
Anna Politkovskaja.
(veramente c'era un'altra citazione che mi piaceva di più ma non l'ho segnata... uff...)
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