Riflessione post-cinema.
Quanto dipendiamo noi dalla tecnologia?
Supponiamo che degli hacker attacchino e annientino i sistemi informativi che regolano il traffico (per esempio settando tutti i semafori sul verde), che disattivino le comunicazioni telefoniche, cellulari, reti wi-fi, che spengano le centrali elettriche e idriche, che accedano alle operazioni bancarie e finanziarie.
Ce la caveremmo?
Lui, il protagonista del film, ce la fa.
Questo perchè lui è come "una sveglia analogica nell'era digitale" come gli dicono.
E' uno ironico, oltretutto.
Con la battuta pronta e tagliente.
E in effetti se ne esce anche da attacchi aerei, dalla strada che gli crolla sotto i piedi, da incidenti stradali, da situazioni incredibili.
Perchè lui è uno con la pellaccia dura, uno per cui morire è difficile, perchè lui è Bruce Willis in "Die Hard".
Forse era un po' azzardato partire con una riflessione seria su questo film... a me però è piaciuto!
domenica 28 ottobre 2007
lunedì 22 ottobre 2007
IL MATRIMONIO DI MM - bollino V
E' Lunedì e sono devastata.
Andiamo bene...
E' stato un fine settimana pieno come un uovo.
Inizio a raccontare con lo stesso ordine dei miei pensieri: alla rinfusa.
MM & la Messicana si sono sposati ieri.
Lui elegante come non mai.
Lei bella come il sole.
Sono arrivata a cerimonia cinque minuti in ritardo, perciò mi sono seduta nell'ultimo banco in fondo, senza cercare di raggiungere gli altri.
Chi si siede vicino a me?
La zia anziana dello sposo. Che inizia a raccontarmi a voce medio-alta: "ahhh, mi sono portata le ciabatte perchè non sono abituata alle scarpe con un po' di tacco e poi mi gonfia il piede, nè" e "mah, come si arriva al ristorante? Perchè poi se ci seguiamo ma c'è il semaforo rosso... ci si perde..."
Il coro canta "Il padre nostro" sulle note di "The sound of silence" di Simon & Garfunkel.
Si scambiano gli anelli recitando il rito in spagnolo.
Sto per commuovermi.
Sono lì che penso alle solite cose, su quanto mi piacciano i matrimoni, sul fatto che vicino a me sia seduta la zia dello sposo invece di un uomo, quando ecco che arrivano alle mie orecchie le parole che normalmente avrebbero dato la mazzata finale, non fosse che a pronunciarle era lui, il prete.
Perchè si è messo a fare la predica sulla solitudine, sul fatto che l'uomo sia stato fatto per stare con una donna.
Sull'uomo e la donna.
No, dico io, UN PRETE.
Sono tornata di buon umore.
E poi sapevo che, come poi è stato, ci avrebbero pensato gli altri (soprattutto GG Y Marcela), al ristorante, a farmi schiattare dalle risate.
E MM, che si è rivelato più fantastico di quanto già sapessi (però, davanti alla chiesa, in mezzo ai parenti, poteva anche evitare di gridarmi "mi***, che topa!!!")
Abbiamo conosciuto la mitica nonna che ci ha fornito una decina di insalate russe nelle varie cene, c'era la ragazza iraniana con un corpo statuario e vestita come una cubista del sabato sera, i bambini che si picchiavano per ottenere la giarrettiera della sposa, l'uomo col marsupio e la t-shirt gialla, la mamma con la minigonna da liceale, l'annuncio di un altro matrimonio, la ragazza russa di Marcello, Sao che ha intrattenuto la famiglia messicana col suo spagnolo perfetto, i fratellini della sposa con l'abito di 2 taglie più grande, la sorella con i capelli rosso carota come piacciono a me...
E stranamente mi sono resa conto di tutto nonostante fossi concentrata a dominare il vestito che mi ero messa. Ho rischiato di dare scandalo quando ho pestato e slacciato il nastro che teneva chiuso tutto.
Mah, chissà che non fosse la mossa giusta per trovar marito anche io!
lunedì 15 ottobre 2007
DALLE STALLE... - bollino V
Wood, finalmente so cosa sono le frisone.
Pelo bianco e nero, lucido. Enormi vacche che in media danno trenta/trentacinque litri di latte.
C'erano sabato sera, lavate e tosate come delle star, nella piazza di Carignano dove siamo andati per la sagra del ciapinabò.
E oltre alle vacche, alla sagra c'era anche il Toro della Valsesia, un bipede che non vuole vedere il suo nome pubblicato sul blog ("Mi hanno fatto fare le analisi del sangue per il controllo dell'anemia. A me? A me che sono un Toro della Valsesia!" e intanto ha rischiato di svenire anche lì...).
Torello che si è mangiato la doppia porzione di quasi tutte le pietanze visto che la fidanzata incinta non poteva mangiare carne o verdure crude.
E così... il giorno dopo ha telefonato per vedere se anche noialtri avevamo digerito poco.
Sai com'è... un menu dove c'erano ciapinabò anche nel dolce...
Capricci di “CIAPINABÒ”
Battuta di vitello al “CIAPINABÒ”
Peperoni con vellutata di “CIAPINABÒ” e acciughe
Sfoglia con “CIAPINABÒ”
Riso saltato con “CIAPINABÒ”
Coppa di maiale con crema di “CIAPINABÒ” e spinaci
Bounet con “CIAPINABÒ” caramellati
Caffè
Pane e grissini al “CIAPINABÒ”
martedì 9 ottobre 2007
CORRI - bollino VG
Corri, Forrest, Corri!
E Forrest correva. Ed evitava così i coetanei che lo volevano picchiare.
E intorno gli succedevano cose straordinarie.
Lo so che non mi crede se glielo dico, ma io corro come il vento che soffia! E da quel giorno, se andavo da qualche parte, io ci andavo correndo! (Forrest Gump)
Corri, Lucy, corri!
E Lucy continua a prendere mazzate.
E corre per arrivare dal medico alle 18.10, ci arriva 5 (cinque! ed ero anche orgogliosa di me stessa) minuti in ritardo e si sente dire "Lei lo sa che mi ha trovata solo perchè non trovavo le chiavi della macchina?"
Ed esce e corre per andare all'agenzia viaggi per la lista nozze di MM & la messicana, nell'ultimo minuto prima della chiusura (ore 18.30... e il sabato non lavorano. Io mando il curriculum...) e la trova eccezionalmente aperta. Solo che all'interno una coppia sta scegliendo se andare a Sharm o Zanzibar o anche Santo Domingo e ci stanno 30 minuti, mentre lei si sfoglia tutti i cataloghi di viaggio da "Luxury Experience" ad "Africa selvaggia".
Non fosse che alle 19.30 ha appuntamento a 25 km di distanza per un aperitivo, e il suo telefono ha la batteria scarica. E così... corri, Lucy, corri!
E la prendono in giro perchè mentre si parla di trattopen fatte in bakelite, lei ha già il solito sguardo da maestrina che andrà immediatamente a controllare se l'affermazione è vera.
Ed è tentata di andare al cinema con Leo a vedere "Io non sono qui" ma... deve correre a casa Lucy... sono le 22.30 e si trascina ancora dietro il pc del lavoro.
Sul tavolo della cucina un biglietto della padrona di casa che ha elaborato il lutto (della mia partenza): "Ricordati poi di comprare il vetro del frigo che avevi rotto. Ciao". Strano. Non accenna al fatto che, nelle veci di donna delle pulizie, mi ha rovinato una decina di maglie con bucati sbagliati, che il tavolo della sala ha il segno del ferro da stiro, che...
Apre il libro Lucy e pensa...
...Forrest non si accorgeva delle cose straordinarie che gli succedevano intorno...
...chissà...
Non permettere mai a nessuno di dirti che è migliore di te, Forrest. Se Dio avesse deciso che fossimo tutti uguali avrebbe dato a tutti un apparecchio alle gambe. (Madre di Forrest Gump)
venerdì 5 ottobre 2007
E L'AURA FAI SON VIR - bollino G
Il paese natale del mio babbo è formato da 6 case divise in due gruppi.
Scendendo di poco la collina ce n'è una settima.
Poi c'è la chiesetta di Santa Lucia col cimitero.
Nient'altro per chilometri. Solo ulivi, viti, campi e cicale.
Lassù siamo tutti parenti.
Poi, un giorno, arrivarono dei "forestieri" a vivere nella settima casa.
Facevano gli scultori e restarono, per sempre, "i tedeschi".
Il diverso che arriva e crea diffidenza.
A questo episodio ho pensato ieri sera dopo aver visto "Il vento fa il suo giro".
Film davvero bellissimo, vincitore di parecchi premi, una trama semplice, personaggi interessantissimi, una bella storia.
Molto vera. Cruda.
Il film è stato auto-prodotto, fatto conoscere tramite passaparola, gli attori non sono professionisti ma gente comune che vive nel paese (sperduto nella Val Maira, cuneese).
Alla fine della proiezione i ringraziamenti strappano molti sorrisi: si ringrazia chi ha fornito la bara, chi la cucina (finchè c'è stata), chi il Doblò, chi le capre.
Consigliato vivamente.
(mi spiace non averlo raccontato bene ma... sono di corsa, sono di corsa...)
martedì 2 ottobre 2007
SAUDADE - bollino G
E' giusto così, a volte bisogna fare delle rinunce, darsi delle priorità.
Non me ne pento.
E poi, può essere solo una rinuncia momentanea.
Vero è che...
...era davvero diversa quell'energia.
Inspiegabile fino a quando non la si prova.
E sei stanco per la giornata.
E sei in preda di mille pensieri.
E nonostante tutto entri nella palestra, calda come una sauna, e inizi a correre contando a voce alta in brasiliano "UM - DOIS - TRES..."
E di sottofondo il ritmo del berimbau che esce dalla radio.
E lo stretching e gli esercizi e capisci che tutto questo ti fa bene, nonostante il sudore e la fatica.
E concentrazione e risate per la tecnica.
E il mestre
E i sorrisi e le smorfie delle persone che si allenano con te e alle quali sei affezionato
E ti dimentichi di tutto il mondo di fuori.
E l'energia che sale, sale così tanto che ha anche un nome tutto suo.
AXE'.
E tutti in roda a battere le mani e cantare per poi entrarci e praticarla, la capoeira, senza voler smettere mai.
Ed anche se non ero una cima, ho dovuto momentaneamente rinunciare a tutto questo e mi manca.
E mi scopro la sera e la mattina, davanti allo specchio, a fare il passo base della ginga.
Non me ne pento.
E poi, può essere solo una rinuncia momentanea.
Vero è che...
...era davvero diversa quell'energia.
Inspiegabile fino a quando non la si prova.
E sei stanco per la giornata.
E sei in preda di mille pensieri.
E nonostante tutto entri nella palestra, calda come una sauna, e inizi a correre contando a voce alta in brasiliano "UM - DOIS - TRES..."
E di sottofondo il ritmo del berimbau che esce dalla radio.
E lo stretching e gli esercizi e capisci che tutto questo ti fa bene, nonostante il sudore e la fatica.
E concentrazione e risate per la tecnica.
E il mestre
E i sorrisi e le smorfie delle persone che si allenano con te e alle quali sei affezionato
E ti dimentichi di tutto il mondo di fuori.
E l'energia che sale, sale così tanto che ha anche un nome tutto suo.
AXE'.
E tutti in roda a battere le mani e cantare per poi entrarci e praticarla, la capoeira, senza voler smettere mai.
Ed anche se non ero una cima, ho dovuto momentaneamente rinunciare a tutto questo e mi manca.
E mi scopro la sera e la mattina, davanti allo specchio, a fare il passo base della ginga.
lunedì 1 ottobre 2007
FILM DEL FINE SETTIMANA - bollino VG
Ho fatto incetta di film nel fine settimana:
Funeral Party: la presentano come la commedia dell'anno, irriverente e dissacrante .
Alcune scene e personaggi sono divertenti, ma non al pari di altri film visti sul genere (mi viene in mente "Svegliati Ned" o "Quattro matrimoni e un funerale"), insomma, carino ma non mi ha entusiasmata.
Sapori e dissapori: con Catherine Zeta-Jones in versione chef. Filmetto romantico, senza pretese se non di sognare un po' in mezzo a salse allo zafferano e uomini ideali.
Sicko: il film denuncia di Michael Moore sul sistema sanitario statunitense.
Da 10 e lode.
Agghiacciante per la realtà che dipinge ma costruito con una tale ironia, intelligenza e bravura che il film scorre veloce. Da vedere.
Giusto per aggiungere un po' di angoscia, ieri sera mi sono vista "I Misteri di Blu Notte" di Lucarelli che, finalmente, è stato portato in prima serata.
Pauuuuraaaa....
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