
Domenica sera cinema.
Come un'adolescente impazzita seguo il richiamo del ragazzo più pubblicato dai rotocalchi del momento: Scami.
Scami per me, per la Littizzetto e per la mia amica Federica.
Riccardo Scamarcio per tutti gli altri.
Nella sala da 150 posti ci siamo io, Andrew e altre 7 persone.
Un successone.
Forse sono tutti a festeggiare l'Inter o ad approfittare del ponte del 25 Aprile.
Decido di guardare il film senza pregiudizi.
Intanto Scami non fa la figura del bello e impossibile. Normale direi.
Il protagonista, invece (che è Elio Germano), è da far perdere la testa.
Sarà il personaggio, così irrequieto e intelligente, così tenace e dolce, così non belloccio, sarà l'attore bravissimo...
E poi c'è la storia.
Bella, a me è piaciuta.
Racconta della politica con ironia, della vita che non conosce la giustizia, con battute divertenti e accompagnata da una bella colonna sonora.
E' andata bene insomma... a me e alle altre 7 persone che l'hanno visto.