giovedì 27 dicembre 2007
UN CONCENTRATO - bollino VV
Purtroppo, causa pessima (diciamo pure nulla!!!) connessione, non sono riuscita a raccontare tutto quello che avrei voluto.
Peccato.
Spero in ogni caso di non dimenticare un solo minuto di questi giorni.
Di un Natale anomalo, di giorni anomali, di nessuna abbuffata (forse qualche avvelenamento...), di incontri con amiche e non con parenti, di locali sconosciuti con soppalchi pieni di cuscini, di relax, di film terribili, di incredibile felicità e serenità come se fossi drogata, dell'acquisto di una macchina fotografica che volevo da non so quanto tempo, di passeggiate, di risate, di caffè, di Torino e le sue magiche luci d'artista, di star bene.
Star bene, bene, bene, bene.
Domattina partenza.
Delle tre destinazioni che iniziavano tutte con B. è stata scelta Budapest.
Let's go...
In viaggio verso il 2008...
Tanti Auguri a tutti...
ZERO RETE - bollino G
Infilo la schedina UMTS.
Clicco "connetti".
Zero copertura di rete.
Ritento. "Connetti".
Connesso. Poco. Connesso poco.
Meglio che connesso niente.
Apro il browser.
Digito l'indirizzo del blog.
Vado a stendere il bucato.
Torno.
Pagina scaduta.
Provo di nuovo.
Al terzo tentativo si apre.
Immetto utente e password.
Invio.
Mi faccio un caffè.
Con i biscotti.
Due o tre biscotti.
Impregnati lentamente di caffè.
Lentamente.
La pagina è ancora ferma lì.
Lì... ancora lì... bianca...
Dai-dai-dai-dai che ce la fa...
Ancora pochi secondi.
Poi scade.
Clicco "Refresh"
Si apre.
A volte.
Ma tanto, in ogni caso, improvvisamente, dopo pochi secondi...
Zero rete.
Sconnessa.
Tutto da rifare.
Posso andare a togliere il bucato, tanto ormai è asciutto...
(un nervoso non riuscire ad aggiornare il blog... grrrr... nervosissimo!!!!)
Clicco "connetti".
Zero copertura di rete.
Ritento. "Connetti".
Connesso. Poco. Connesso poco.
Meglio che connesso niente.
Apro il browser.
Digito l'indirizzo del blog.
Vado a stendere il bucato.
Torno.
Pagina scaduta.
Provo di nuovo.
Al terzo tentativo si apre.
Immetto utente e password.
Invio.
Mi faccio un caffè.
Con i biscotti.
Due o tre biscotti.
Impregnati lentamente di caffè.
Lentamente.
La pagina è ancora ferma lì.
Lì... ancora lì... bianca...
Dai-dai-dai-dai che ce la fa...
Ancora pochi secondi.
Poi scade.
Clicco "Refresh"
Si apre.
A volte.
Ma tanto, in ogni caso, improvvisamente, dopo pochi secondi...
Zero rete.
Sconnessa.
Tutto da rifare.
Posso andare a togliere il bucato, tanto ormai è asciutto...
(un nervoso non riuscire ad aggiornare il blog... grrrr... nervosissimo!!!!)
mercoledì 26 dicembre 2007
PRE E POST NATALE SULLA NEVE - bollino VV
La Zanzarologa (cliccare sulla foto per vederla in fuga sul fiume ghiacciato...) mi ha portata a fare fondo la vigilia di Natale.
A farmi il fondo, anzi.
Perchè fondo non era, saliva-saliva-saliva e poi al ritorno scendeva-scendeva-scendeva.
Balme-Pian della Mussa in salita.
Poi in effetti un po' di piano c'era.
Pian della Mussa- Balme in discesa.
In ogni caso molto divertente ...in fondo
Post-Natale a ciaspolare nel Parco del Gran Paradiso, partenza da Ceresole.
Che poi le ciaspole non le ho neanche infilate.
La neve era poca e molto battuta, con gli scarponcini si saliva benissimo.
Pieno di camosci. Questo si.
Un incontro casuale con un'amica che non vedevo da tempo.
E una bella compagnia numerosa e divertente.
A farmi il fondo, anzi.
Perchè fondo non era, saliva-saliva-saliva e poi al ritorno scendeva-scendeva-scendeva.
Balme-Pian della Mussa in salita.
Poi in effetti un po' di piano c'era.
Pian della Mussa- Balme in discesa.
In ogni caso molto divertente ...in fondo
Post-Natale a ciaspolare nel Parco del Gran Paradiso, partenza da Ceresole.
Che poi le ciaspole non le ho neanche infilate.
La neve era poca e molto battuta, con gli scarponcini si saliva benissimo.
Pieno di camosci. Questo si.
Un incontro casuale con un'amica che non vedevo da tempo.
E una bella compagnia numerosa e divertente.
Etichette
Friends will be friends,
Mens sana in corpore sano
INCONTRI A CASA - bollino VV
Gli amici di mio fratello sono sul genere Squatter, un po' come lui d'altra parte.
Questa sera ne sono arrivati due a cena.
Lei: capelli neri lunghissimi, rasati a zero appena sopra le orecchie, fermati in alcuni punti da oggetti non ben definiti. Magrissima. Jeans e pellicciotto sintetico viola. Forte. In mano una scatola di cartone con attaccati due pezzi di specchio e ricoperta completamente di cera blu.
Lui: alto, pizzetto. Felpa. Un bel modo di fare. In mano un pacchettino con delle paste. Ma che carini... ma che buone! (non ci sono più gli squatter di una volta)
Mangiano gli avanzi della nostra cena e intanto chiacchieriamo.
Lui ha un accento particolare. Gli chiedo "Ma tu sei spagnolo?!?"
E' olandese, ma vive alle canarie.
Inizia a raccontare di Tenerife, dove viveva.
Che c'è il monte più alto di tutta la Spagna: 3700 mt
E da lassù si vede il mare e le sette isole intorno.
E a Dicembre puoi pranzare sul terrazzo in maniche corte.
Parla con un fantastico accento spagnolo.
La prossima volta che incontrerò degli amici di mio fratello per casa, alle due di notte, credo che rimarrò sveglia a farmi raccontare qualcosa.
Questa sera ne sono arrivati due a cena.
Lei: capelli neri lunghissimi, rasati a zero appena sopra le orecchie, fermati in alcuni punti da oggetti non ben definiti. Magrissima. Jeans e pellicciotto sintetico viola. Forte. In mano una scatola di cartone con attaccati due pezzi di specchio e ricoperta completamente di cera blu.
Lui: alto, pizzetto. Felpa. Un bel modo di fare. In mano un pacchettino con delle paste. Ma che carini... ma che buone! (non ci sono più gli squatter di una volta)
Mangiano gli avanzi della nostra cena e intanto chiacchieriamo.
Lui ha un accento particolare. Gli chiedo "Ma tu sei spagnolo?!?"
E' olandese, ma vive alle canarie.
Inizia a raccontare di Tenerife, dove viveva.
Che c'è il monte più alto di tutta la Spagna: 3700 mt
E da lassù si vede il mare e le sette isole intorno.
E a Dicembre puoi pranzare sul terrazzo in maniche corte.
Parla con un fantastico accento spagnolo.
La prossima volta che incontrerò degli amici di mio fratello per casa, alle due di notte, credo che rimarrò sveglia a farmi raccontare qualcosa.
giovedì 20 dicembre 2007
NATALE S'AVVICINA - bollino V
Natale s'avvicina e io, come ogni anno, fuggirei.
Stavo ripensando ad un Natale in cui ero davvero fuggita.
Partenza il 25 per il Messico.
Il 26 Dicembre, costume da bagno, una trentina di gradi abbondanti, una spiaggia e un mare limpido e cristallino.
Il 27 Dicembre, ammutoliti dallo sgomento, avevamo visto sui quotidiani le immagini dello tsunami in Thailandia.
A proposito di fuggire.
Stavo ripensando ad un Natale in cui ero davvero fuggita.
Partenza il 25 per il Messico.
Il 26 Dicembre, costume da bagno, una trentina di gradi abbondanti, una spiaggia e un mare limpido e cristallino.
Il 27 Dicembre, ammutoliti dallo sgomento, avevamo visto sui quotidiani le immagini dello tsunami in Thailandia.
A proposito di fuggire.
mercoledì 19 dicembre 2007
CONTRADDIZIONI AZIENDALI - bollino GR
Allegata alla tredicesima c'è una cartolina con un disegno davvero geniale.
I grafici hanno fatto un grandissimo lavoro.
Sono gli auguri di Natale per noi dipendenti e l'invito ad andare a ritirare i regali.
In bacheca c'è un comunicato sindacale.
Si chiede di poter avere del vestiario pesante per gli operai o quantomeno di lasciare accesi i riscaldamenti anche di notte. Adesso lavorano con una temperatura di 10 gradi.
Sul giornalino interno con grande orgoglio sono pubblicate le immagini della premiazione del nostro SuperPresidente (per aver ottenuto il migliore risultato di crescita aziendale in Italia) da parte di PersonaggiMoltoAltolocati (uno dei quali è stato ripreso con orrore e sgomento da Blob mentre cantava stonando in una trasmissione domenicale...)
Una mail che mi lascia addosso una grande rabbia e tristezza.
E' di un collega, assunto a tempo determinato e perciò, per politica aziendale, non confermato.
Avanti un altro.
Costa meno.
"[...] devo ancora trovare le parole per spiegare a mia moglie e soprattutto a mia figlia (12 anni che con orgoglio racconta alle sue amiche che il papà lavora in ...) che da domani sono disoccupato, che una grande Azienda ingiustamente, inaspettatamente ed inspiegabilmente non ha più bisogno di me; e pensare che nel nostro ente c'è talmente tanto lavoro che dovevo venire il Sabato, spesso la Domenica, "ponti lavorativi", ecc
L'orgoglio e il senso di appartenenza li avevo anch'io e dopo due anni di impegno e totale disponibilità mi aspettavo un riconoscimento invece, alla vigilia di Natale, è arrivata una fredda lettera.
Ringrazio comunque tutti coloro che in questi giorni mi hanno manifestato solidarietà e hanno cercato, nei limiti delle proprie possibilità, di aiutarmi."
I grafici hanno fatto un grandissimo lavoro.
Sono gli auguri di Natale per noi dipendenti e l'invito ad andare a ritirare i regali.
In bacheca c'è un comunicato sindacale.
Si chiede di poter avere del vestiario pesante per gli operai o quantomeno di lasciare accesi i riscaldamenti anche di notte. Adesso lavorano con una temperatura di 10 gradi.
Sul giornalino interno con grande orgoglio sono pubblicate le immagini della premiazione del nostro SuperPresidente (per aver ottenuto il migliore risultato di crescita aziendale in Italia) da parte di PersonaggiMoltoAltolocati (uno dei quali è stato ripreso con orrore e sgomento da Blob mentre cantava stonando in una trasmissione domenicale...)
Una mail che mi lascia addosso una grande rabbia e tristezza.
E' di un collega, assunto a tempo determinato e perciò, per politica aziendale, non confermato.
Avanti un altro.
Costa meno.
"[...] devo ancora trovare le parole per spiegare a mia moglie e soprattutto a mia figlia (12 anni che con orgoglio racconta alle sue amiche che il papà lavora in ...) che da domani sono disoccupato, che una grande Azienda ingiustamente, inaspettatamente ed inspiegabilmente non ha più bisogno di me; e pensare che nel nostro ente c'è talmente tanto lavoro che dovevo venire il Sabato, spesso la Domenica, "ponti lavorativi", ecc
L'orgoglio e il senso di appartenenza li avevo anch'io e dopo due anni di impegno e totale disponibilità mi aspettavo un riconoscimento invece, alla vigilia di Natale, è arrivata una fredda lettera.
Ringrazio comunque tutti coloro che in questi giorni mi hanno manifestato solidarietà e hanno cercato, nei limiti delle proprie possibilità, di aiutarmi."
ERAVAMO QUATTRO AMICHE AL BAR... - bollino V
Cinque minuti. Solo cinque minuti ed eravamo tutte e quattro con le lacrime agli occhi.
Con la faccia quasi spiaccicata nel piatto dell'aperitivo.
Ridere, ridere, ridere...
Asciugarsi le lacrime, soffiarsi il naso con un tovagliolo e poi ridere ancora...
La "Simo/Charlotte" si trasferisce in Brianza tra meno di una settimana.
Sarebbe dovuta essere una serata malinconica?
Non so. Non ci siamo riuscite a renderla simile ad un addio.
Ci veniva troppo da ridere...
Con la faccia quasi spiaccicata nel piatto dell'aperitivo.
Ridere, ridere, ridere...
Asciugarsi le lacrime, soffiarsi il naso con un tovagliolo e poi ridere ancora...
La "Simo/Charlotte" si trasferisce in Brianza tra meno di una settimana.
Sarebbe dovuta essere una serata malinconica?
Non so. Non ci siamo riuscite a renderla simile ad un addio.
Ci veniva troppo da ridere...
martedì 18 dicembre 2007
BACCAGLIO GENIALE - bollino V
Se io ti chiedessi di fare l'amore con me mi daresti la stessa risposta che daresti a questa domanda?
UN FILM ROMANTICO - bollino G
Pensavo di non aver mai visto un film di Chronenberg.
A parte quello di domenica sera, "la promessa dell'assassino" , intendo.
Un bel film cupo, noir.
Grandissimi attori. La Naomi Watts e Vincent Cassel, la faccia da schiaffi più fantastica di sempre.
Tinto di sangue senza parsimonia.
Dove l'attore si sposta la sciarpa perchè si possa vedere senza ombra di dubbio che gli hanno tagliato la gola.
Cattivezza russa. Bellezze russe. Alcool russo.
Sauna russa all'interno della quale si svolge una delle scene indimenticabili: un Viggo Mortensen che lotta contro due ceceni. I ceceni con la giacca di pelle (soffrivo per loro immaginando il caldo umido appiccicarsi sulla pelle) e Viggo coperto solo da tatuaggi.
Poi, il giorno dopo, sono andata a vedere la filmografia di Chronenberg.
Ecco cosa avevo visto, di suo.
"La mosca".
Tanti, tantissimi anni fa.
Lo davano in tv e Flavio aveva insistito che lo guardassimo tutti.
Perchè, diceva, "è un film romantico, una bellissima storia d'amore!"
In effetti c'era il rapporto conflittuale di una donna innamorata di qualcuno in trasformazione.
In mezzo a unghie che si staccano.
Com'è tutto relativo.
A parte quello di domenica sera, "la promessa dell'assassino" , intendo.
Un bel film cupo, noir.
Grandissimi attori. La Naomi Watts e Vincent Cassel, la faccia da schiaffi più fantastica di sempre.
Tinto di sangue senza parsimonia.
Dove l'attore si sposta la sciarpa perchè si possa vedere senza ombra di dubbio che gli hanno tagliato la gola.
Cattivezza russa. Bellezze russe. Alcool russo.
Sauna russa all'interno della quale si svolge una delle scene indimenticabili: un Viggo Mortensen che lotta contro due ceceni. I ceceni con la giacca di pelle (soffrivo per loro immaginando il caldo umido appiccicarsi sulla pelle) e Viggo coperto solo da tatuaggi.
Poi, il giorno dopo, sono andata a vedere la filmografia di Chronenberg.
Ecco cosa avevo visto, di suo.
"La mosca".
Tanti, tantissimi anni fa.
Lo davano in tv e Flavio aveva insistito che lo guardassimo tutti.
Perchè, diceva, "è un film romantico, una bellissima storia d'amore!"
In effetti c'era il rapporto conflittuale di una donna innamorata di qualcuno in trasformazione.
In mezzo a unghie che si staccano.
Com'è tutto relativo.
lunedì 17 dicembre 2007
STRANE SENSAZIONI - bollino V
Posa la penna, piega il foglio, lo infila in una busta. Si alza, prende dal suo baule una scatola di mogano, solleva il coperchio, ci lascia cadere dentro la lettera, aperta e senza indirizzo. Nella scatola ci sono centinaia di buste uguali. Aperte e senza indirizzo. Ha 38 anni, Bartleboom. Lui pensa che da qualche parte, nel mondo, incontrerà un giorno una donna che, da sempre, è la sua donna. Ogni tanto si rammarica che il destino si ostini a farlo attendere con tanta indelicata tenacia, ma col tempo ha imparato a considerare la cosa con grande serenità. Quasi ogni giorno, ormai da anni, prende la penna in mano e scrive. Non ha nomi e non ha indirizzi da mettere sulle buste: ma ha una vita da raccontare. E a chi, se non a lei? Lui pensa che quando si incontreranno sarà bello posarle sul grembo una scatola di mogano piena di lettere e dirle –Ti aspettavo. Lei aprirà la scatola e lentamente, quando vorrà, leggerà le lettere una ad una e risalendo un chilometrico filo di inchiostro blu si prenderà gli anni –i giorni, gli istanti– che quell'uomo, prima ancora di conoscerla, già le aveva regalato. O forse, più semplicemente, capovolgerà la scatola e attonita davanti a quella buffa nevicata di lettere sorriderà dicendo a quell'uomo –Tu sei matto. E per sempre lo amerà.
(preso da uno dei miei libri preferiti. "Oceano Mare" di Baricco)
Oggi avrei voglia di scrivere un miliardo di cose...
(preso da uno dei miei libri preferiti. "Oceano Mare" di Baricco)
Oggi avrei voglia di scrivere un miliardo di cose...
WAITING FOR GODOT - bollino G
C'era un uomo ieri sera davanti al cinema.
Un barbone, credo.
Era piegato a novanta gradi e si fissava la punta rotta delle scarpe.
Fermo.
Immobile.
Noi siamo andati al cinema.
Abbiamo visto il film.
Due ore dopo siamo usciti...
...e lui era ancora lì.
Nello stesso punto.
Fermo.
Immobile.
Piegato con la stessa angolatura si fissava la punta rotta delle scarpe.
Un barbone, credo.
Era piegato a novanta gradi e si fissava la punta rotta delle scarpe.
Fermo.
Immobile.
Noi siamo andati al cinema.
Abbiamo visto il film.
Due ore dopo siamo usciti...
...e lui era ancora lì.
Nello stesso punto.
Fermo.
Immobile.
Piegato con la stessa angolatura si fissava la punta rotta delle scarpe.
DOMENICA ARTISTICA - bollino V
Ieri, dopo pranzo, mi sono straiata sul divano.
Appena la testa ha toccato il cuscino si è spalancata la porta ed è entrato Alex, mio cugino, con una manciata di MushiKing orribili.
"Alex, vedo che hai sonno... taaaanto sonno..."
Incredibilmente si toglie le scarpe e si abbraccia a me sul divano.
Il respiro asmatico e gli occhi spalancati come un lemuro.
"Va beh, ho capito, facciamo qualcosa.".
Abbiamo aperto gli scatoloni tirando fuori pennelli, colori, materiale vario e ci siamo spalmati sul pavimento a creare varie cose che dovrebbero essere i miei regali di Natale per le mie amiche.
Gli ho trasmesso una tale vena creativa che appena abbiamo finito si è messo a disegnare su dei fogli di carta per conto suo.
"Ohhh, cos'hai disegnato Alex?"
"Un water"
Troppo avanti.
Appena la testa ha toccato il cuscino si è spalancata la porta ed è entrato Alex, mio cugino, con una manciata di MushiKing orribili.
"Alex, vedo che hai sonno... taaaanto sonno..."
Incredibilmente si toglie le scarpe e si abbraccia a me sul divano.
Il respiro asmatico e gli occhi spalancati come un lemuro.
"Va beh, ho capito, facciamo qualcosa.".
Abbiamo aperto gli scatoloni tirando fuori pennelli, colori, materiale vario e ci siamo spalmati sul pavimento a creare varie cose che dovrebbero essere i miei regali di Natale per le mie amiche.
Gli ho trasmesso una tale vena creativa che appena abbiamo finito si è messo a disegnare su dei fogli di carta per conto suo.
"Ohhh, cos'hai disegnato Alex?"
"Un water"
Troppo avanti.
SO' MAGA - bollino V
Sabato mattina, smontando dal turno di notte sull'ambulanza...
Io "Dado!!! Nevica!!!"
Dado "Davvero?"
Io "HAHA, noooo... scherzavo, non ho neanche guardato fuori!"
Vado in bagno. Torno.
Dado "Ma nevica davvero!"
Io "Si, certo. Come no. Un bel gioco... dura poco!"
Prendo la macchina, esco dal garage.
Tutto completamente e meravigliosamente scintillante di bianco.
So' maga.
L'ho sempre detto io.
Io "Dado!!! Nevica!!!"
Dado "Davvero?"
Io "HAHA, noooo... scherzavo, non ho neanche guardato fuori!"
Vado in bagno. Torno.
Dado "Ma nevica davvero!"
Io "Si, certo. Come no. Un bel gioco... dura poco!"
Prendo la macchina, esco dal garage.
Tutto completamente e meravigliosamente scintillante di bianco.
So' maga.
L'ho sempre detto io.
sabato 15 dicembre 2007
AVANTI UN ALTRO - bollino G
Questa notte sono stata ad ascoltare una poesia scritta da un ragazzo quando era in prigione.
Parlava della caducità della vita, paragonata ad una farfalla, che vive un solo giorno.
Niente di memorabile insomma.
Il disegno della Madonna con in mano una bilancia (tipo Giustizia) era notevolmente migliore. Mi è venuto in mente il discorso di Giorgio (il mio amico fotografo) sulla Madonna delle vecchie carceri di Torino come catalizzatore di energie positive e negative per oltre un secolo e mezzo.
Gente che maledice, gente che prega.
Ma torniamo al ragazzo di questa notte.
Non so per quale motivo fosse finito dentro.
Quando, dopo una flebo e un bicchiere di latte e zucchero si è ripreso, ci ha dato 3 numeri da giocare al lotto.
"Sono i numeri delle celle del carcere dove sono stato"
Aveva bevuto un paio di litri di alcool.
Come mai non sapevo che diabete ed alcool favoriscono l'insorgenza di tumore al pancreas?
Mi hanno detto che si è ridotto così a causa di una donna.
Di un amore che le ha portato via ogni avere.
Per quello ha cominciato a bere.
E a finire in carcere per poi dare i numeri delle celle in cui era stato.
E ha sorriso e mostrato i tatuaggi sulle braccia dopo che qualcuno gli ha detto "Dai, sei un bel ragazzo. Ricomicia da zero"
Il mio frafantasticoso mi aveva detto che a Torino esiste una libreria che raccoglie i libri usati da portare in carcere. Devo chiedergli dov'è.
Parlava della caducità della vita, paragonata ad una farfalla, che vive un solo giorno.
Niente di memorabile insomma.
Il disegno della Madonna con in mano una bilancia (tipo Giustizia) era notevolmente migliore. Mi è venuto in mente il discorso di Giorgio (il mio amico fotografo) sulla Madonna delle vecchie carceri di Torino come catalizzatore di energie positive e negative per oltre un secolo e mezzo.
Gente che maledice, gente che prega.
Ma torniamo al ragazzo di questa notte.
Non so per quale motivo fosse finito dentro.
Quando, dopo una flebo e un bicchiere di latte e zucchero si è ripreso, ci ha dato 3 numeri da giocare al lotto.
"Sono i numeri delle celle del carcere dove sono stato"
Aveva bevuto un paio di litri di alcool.
Come mai non sapevo che diabete ed alcool favoriscono l'insorgenza di tumore al pancreas?
Mi hanno detto che si è ridotto così a causa di una donna.
Di un amore che le ha portato via ogni avere.
Per quello ha cominciato a bere.
E a finire in carcere per poi dare i numeri delle celle in cui era stato.
E ha sorriso e mostrato i tatuaggi sulle braccia dopo che qualcuno gli ha detto "Dai, sei un bel ragazzo. Ricomicia da zero"
Il mio frafantasticoso mi aveva detto che a Torino esiste una libreria che raccoglie i libri usati da portare in carcere. Devo chiedergli dov'è.
venerdì 14 dicembre 2007
TOGA- bollino V
Venerdì giornata di fuoco in ufficio.
E io... candida, candida, alle 16 sono uscita per assistere alla laurea di un'amica.
Fuori dalla porta tutto il parentado, fiori, tensione, sorrisi orgogliosi, tanti amici.
Entriamo nell'aula.
Nella schiera di chiarissimi professori spicca una donna.
Una sessantina d'anni circa, anelli d'oro che luccicano sulla pelle abbronzata, i capelli liscissimi a caschetto, una voce sicura e calda.
La toga da avvocato aperta seducentemente per lasciar intravedere la spalla fasciata in una maglia nera.
Ma la Oriana Fallaci non era morta?
giovedì 13 dicembre 2007
SANTA LUCIA - bollino V
Telefonata di ieri sera:
Ciao Luci, sono papà
Ciao!!!
Ti ricordi che domani è Santa Lucia?
Certo!!!
Allora auguri!
Eh no... è domani!
Si, ma poi magari domani non ti trovo.
Sempre così.
Fa sempre così.
E se ascolti attentamente nella cornetta, senti il rumore della carta che si accartoccia.
Perchè lui si scrive il biglietto "fare gli auguri a Lucia per l'onomastico", poi freme e ogni anno (OGNI ANNO!!!) mi chiama uno o due giorni in anticipo.
Dopo di che... il biglietto può essere appallottolato come "portato a compimento".
Ciao Luci, sono papà
Ciao!!!
Ti ricordi che domani è Santa Lucia?
Certo!!!
Allora auguri!
Eh no... è domani!
Si, ma poi magari domani non ti trovo.
Sempre così.
Fa sempre così.
E se ascolti attentamente nella cornetta, senti il rumore della carta che si accartoccia.
Perchè lui si scrive il biglietto "fare gli auguri a Lucia per l'onomastico", poi freme e ogni anno (OGNI ANNO!!!) mi chiama uno o due giorni in anticipo.
Dopo di che... il biglietto può essere appallottolato come "portato a compimento".
mercoledì 12 dicembre 2007
ACROSS THE UNIVERSE - bollino V
Se ti piace la musica dei Beatles.
(oh siii... mi piace!)
Se ti piace l'Inghilterra e la sua atmosfera.
(oh siii... l'adoro!)
Se ti piacciono gli anni '60
(oh siii... me li hanno infusi nel sangue)
Se ti piace l'Amore
(oh siii... tanto tanto...)
Allora vai a vedere "Across the Universe" al cinema
(Se lo danno ancora, io ieri l'ho ancora trovato)
Sembrava di essersi calati una pastiglia di acido, atmosfere psichedeliche ed oniriche.
Colori accesi. Fragole succulente che sanguinano inchiodate al muro.
Reinterpretazioni magistrali delle canzoni dei Beatles.
Contestazioni per le bombe nel Vietnam
Bomba sexi con la voce di Janis Joplin
Un chitarrista con la voce di Ben Harper
Un personaggio con la voce di Bono degli U2.
Ups... era proprio Bono degli U2 in effetti.
E c'era anche Joe Cocker.
E Salma Hayek quintuplicata in una brevissima scena.
Tutti i personaggi con nomi di canzone dei Beatles.
Jude.
E poi Lucy.
Picture yourself in a boat on a river
With tangerine trees and marmalade skies.
Somebody calls you, you answer quite slowly,
A girl with caleidoscope eyes.
Cellophane flowers of yellow and green
Towering over your head.
Look for the girl with the sun in her eyes
And she's gone.
Chorus:
Lucy in the sky with diamonds
Lucy in the sky with diamonds
Lucy in the sky with diamonds, ah, ah
(oh siii... mi piace!)
Se ti piace l'Inghilterra e la sua atmosfera.
(oh siii... l'adoro!)
Se ti piacciono gli anni '60
(oh siii... me li hanno infusi nel sangue)
Se ti piace l'Amore
(oh siii... tanto tanto...)
Allora vai a vedere "Across the Universe" al cinema
(Se lo danno ancora, io ieri l'ho ancora trovato)
Sembrava di essersi calati una pastiglia di acido, atmosfere psichedeliche ed oniriche.
Colori accesi. Fragole succulente che sanguinano inchiodate al muro.
Reinterpretazioni magistrali delle canzoni dei Beatles.
Contestazioni per le bombe nel Vietnam
Bomba sexi con la voce di Janis Joplin
Un chitarrista con la voce di Ben Harper
Un personaggio con la voce di Bono degli U2.
Ups... era proprio Bono degli U2 in effetti.
E c'era anche Joe Cocker.
E Salma Hayek quintuplicata in una brevissima scena.
Tutti i personaggi con nomi di canzone dei Beatles.
Jude.
E poi Lucy.
Picture yourself in a boat on a river
With tangerine trees and marmalade skies.
Somebody calls you, you answer quite slowly,
A girl with caleidoscope eyes.
Cellophane flowers of yellow and green
Towering over your head.
Look for the girl with the sun in her eyes
And she's gone.
Chorus:
Lucy in the sky with diamonds
Lucy in the sky with diamonds
Lucy in the sky with diamonds, ah, ah
SCIOPERO DEI TIR - bollino V
I TIR sono in sciopero, non si parla d'altro.
Gli scaffali dei supermercati sono vuoti e la benzina sta finendo.
A parte alcuni problemi gravi che porta (le ambulanze ad esempio), quanto mi piace questa situazione!
Durasse un paio di settimane... avremmo un Natale come piace a me.
Ma il consumismo vincerà anche questa volta.
Peccato.
Gli scaffali dei supermercati sono vuoti e la benzina sta finendo.
A parte alcuni problemi gravi che porta (le ambulanze ad esempio), quanto mi piace questa situazione!
Durasse un paio di settimane... avremmo un Natale come piace a me.
Ma il consumismo vincerà anche questa volta.
Peccato.
INSPIEGABILE - bollino G
Non capisco.
La luce filtrava intensa dalle ante della camera questa mattina.
Intensa. Troppo intensa.
Di solito assisto a delle albe magnifiche.
Guardo il telefono sul comodino.
Le 9.00.
Noooooo....
Deve esserci un errore!
Alle 9.00 io ho una riunione!
Corro in cucina. Sono proprio le 9.00.
@£$£5@#*^ç°ùé*"£$%&%£$£$!!!!
Ho ricontrollato la sveglia del cellulare trecento volte ed era tutto a posto.
PERCHE' NON HA FUNZIONATO ALLORA???
La luce filtrava intensa dalle ante della camera questa mattina.
Intensa. Troppo intensa.
Di solito assisto a delle albe magnifiche.
Guardo il telefono sul comodino.
Le 9.00.
Noooooo....
Deve esserci un errore!
Alle 9.00 io ho una riunione!
Corro in cucina. Sono proprio le 9.00.
@£$£5@#*^ç°ùé*"£$%&%£$£$!!!!
Ho ricontrollato la sveglia del cellulare trecento volte ed era tutto a posto.
PERCHE' NON HA FUNZIONATO ALLORA???
martedì 11 dicembre 2007
FRAFANTASTICOSO - VG
Mio fratello mi ha mostrato una cosa e sorridendo mi ha detto "questa è l'unica cosa che tramanderò a mio figlio".
Un bellissimo poster a tiratura limitata di Malleus in serigrafia manuale.
Il primo piano di una ragazza che fa delle bolle di sapone.
Se il poster viene illuminato da una lampada viola (come si chiamano QUELLE lampade viola? Boh, me l'ha anche detto) compaiono delle bolle-chiocciole.
Bellissimo.
Davvero.
Mia mamma si è messa le mani tra i capelli a sentire che mio fratello potrebbe un giorno avere un figlio.
Malleus Maleficarum, il martello dei malefici, il libro delle streghe usato dalla Santa Inquisizione. Malleus, il martello, uno strumento di visioni che un collettivo artistico italiano utilizza per forgiare le proprie immagini nel mondo del Rock. “Siamo artisti rock, facciamo Rock Art, siamo artigiani delle visioni, lontani anni luce dalle produzioni comuni dell’”arte contemporanea”. Noi siamo semplicemente Malleus e vorremmo che la gente usasse solo il nostro nome per descriverci.” (dal Malleus Blog)
Un bellissimo poster a tiratura limitata di Malleus in serigrafia manuale.
Il primo piano di una ragazza che fa delle bolle di sapone.
Se il poster viene illuminato da una lampada viola (come si chiamano QUELLE lampade viola? Boh, me l'ha anche detto) compaiono delle bolle-chiocciole.
Bellissimo.
Davvero.
Mia mamma si è messa le mani tra i capelli a sentire che mio fratello potrebbe un giorno avere un figlio.
Malleus Maleficarum, il martello dei malefici, il libro delle streghe usato dalla Santa Inquisizione. Malleus, il martello, uno strumento di visioni che un collettivo artistico italiano utilizza per forgiare le proprie immagini nel mondo del Rock. “Siamo artisti rock, facciamo Rock Art, siamo artigiani delle visioni, lontani anni luce dalle produzioni comuni dell’”arte contemporanea”. Noi siamo semplicemente Malleus e vorremmo che la gente usasse solo il nostro nome per descriverci.” (dal Malleus Blog)
lunedì 10 dicembre 2007
CONVIVENZA CON MAMMA - bollino V
CROSTATA AI FRUTTI DI BOSCO - bollino R
Questa mattina ho portato una crostata ai frutti di bosco in ufficio.
Burrosa.
Golosa.
Con la pasta sbriciolata sopra.
Nella mia immensa timidezza sono diventata completamente rossa a raccontare da dove arrivava.
Forse avrei potuto stare zitta.
Dire "l'ho comprata" e basta.
Solo che la crostata era lì, davanti a me.
A ricordarmi tante cose.
Il ricavato della vendita delle crostate servirà per ricostruire le cucine di un orfanotrofio in Senegal.
Quello dove era andato in "missione" un mio amico circa un anno fa.
Quel mio amico morto quest'estate.
Le crostate le ha fatte una signora che aveva perso un figlio anche lei.
Ha comprato 300 uova, infornato 124 torte, una ad una spargendole in vari forni del vicinato.
Tutte vendute.
Perchè le crostate erano davvero spettacolari.
Burrose.
Golose.
Con la pasta sbriciolata sopra.
L'incontro delle due mamme è stato difficile.
Sentire che una non accende più il cellulare perchè dentro ci sono i messaggi del figlio è stato difficile.
Vedere le foto appese è stato difficile.
Guardare il padre è stato difficile.
Essere tutti insieme e lui no è stato difficile.
Tornare a casa e rileggere "Il pianto della madonna" di Jacopone da Todi, su accenno di Andrew. E' stato difficile.
Tutto impastato nella crostata.
Burrosa.
Golosa.
Con la pasta sbriciolata sopra.
Nella mia immensa timidezza sono diventata completamente rossa a raccontare da dove arrivava.
Forse avrei potuto stare zitta.
Dire "l'ho comprata" e basta.
Solo che la crostata era lì, davanti a me.
A ricordarmi tante cose.
Il ricavato della vendita delle crostate servirà per ricostruire le cucine di un orfanotrofio in Senegal.
Quello dove era andato in "missione" un mio amico circa un anno fa.
Quel mio amico morto quest'estate.
Le crostate le ha fatte una signora che aveva perso un figlio anche lei.
Ha comprato 300 uova, infornato 124 torte, una ad una spargendole in vari forni del vicinato.
Tutte vendute.
Perchè le crostate erano davvero spettacolari.
Burrose.
Golose.
Con la pasta sbriciolata sopra.
L'incontro delle due mamme è stato difficile.
Sentire che una non accende più il cellulare perchè dentro ci sono i messaggi del figlio è stato difficile.
Vedere le foto appese è stato difficile.
Guardare il padre è stato difficile.
Essere tutti insieme e lui no è stato difficile.
Tornare a casa e rileggere "Il pianto della madonna" di Jacopone da Todi, su accenno di Andrew. E' stato difficile.
Tutto impastato nella crostata.
venerdì 7 dicembre 2007
ROY PACI - bollino V
Stavo per dire addio anche a questo concerto di Roy Paci & Aretuska a Torino.
Erano già 3 volte che volevo andare e, per un motivo o per un altro, non c'ero mai riuscita.
Poi, ieri, San Luke è andato all'Hiroshima e ha comprato i biglietti.
Due secondi prima che appendessero il cartello "TUTTO ESAURITO".
Yeeee!
Mentre aspettiamo gli altri noto in un angolo dei ragazzi che si fotografano.
Indossano una maglia leggera, una giacchetta.
All'aperto, gran freddo.
Poi il fotografo si gira e mi scatta una foto.
Ma è Antonio il capoerista!
Strano che mi abbia riconosciuta, mezzo 'mbriago.
Hehe.
Quando siamo al completo entriamo.
Mi berrei un caffè.
C'è tempo, andiamo al bar interno.
Alcool, alcool, alcool. C'è solo alcool. Un succo di frutta al massimo.
Niente caffè.
Come mai nelle discoteche o nei locali non servono mai il caffè?
Io e Leo decidiamo di posare le giacche al guardaroba.
"ESAURITO" anche quello.
Ed eccomi sfoderare la più grande faccia tosta mai vista.
In un angolino noto un ragazzo che vende merchandising di Emergency.
Mi avvicino e gli chiedo se posso lasciargli le nostre giacche.
Leo è incredulo (poi però al ragazzo compreremo una spilla e un calendario...)
Il concerto inizia.
Che energia.... che energia!!!
Ska e poi reggae e poi patchanka e poi una jam session rap e poi folk...
Saltiamo, ci muoviamo, balliamo, cantiamo...
I batteristi sono coinvolgenti al massimo.
Chico, il ragazzo che canta reggae è fenomenale.
Toda joia... toda beleza...
Bravi, bravi.
Sapevo che ne valeva la pena!
PS: quando siamo usciti sono poi andata a berlo il caffè... in un bar
Erano già 3 volte che volevo andare e, per un motivo o per un altro, non c'ero mai riuscita.
Poi, ieri, San Luke è andato all'Hiroshima e ha comprato i biglietti.
Due secondi prima che appendessero il cartello "TUTTO ESAURITO".
Yeeee!
Mentre aspettiamo gli altri noto in un angolo dei ragazzi che si fotografano.
Indossano una maglia leggera, una giacchetta.
All'aperto, gran freddo.
Poi il fotografo si gira e mi scatta una foto.
Ma è Antonio il capoerista!
Strano che mi abbia riconosciuta, mezzo 'mbriago.
Hehe.
Quando siamo al completo entriamo.
Mi berrei un caffè.
C'è tempo, andiamo al bar interno.
Alcool, alcool, alcool. C'è solo alcool. Un succo di frutta al massimo.
Niente caffè.
Come mai nelle discoteche o nei locali non servono mai il caffè?
Io e Leo decidiamo di posare le giacche al guardaroba.
"ESAURITO" anche quello.
Ed eccomi sfoderare la più grande faccia tosta mai vista.
In un angolino noto un ragazzo che vende merchandising di Emergency.
Mi avvicino e gli chiedo se posso lasciargli le nostre giacche.
Leo è incredulo (poi però al ragazzo compreremo una spilla e un calendario...)
Il concerto inizia.
Che energia.... che energia!!!
Ska e poi reggae e poi patchanka e poi una jam session rap e poi folk...
Saltiamo, ci muoviamo, balliamo, cantiamo...
I batteristi sono coinvolgenti al massimo.
Chico, il ragazzo che canta reggae è fenomenale.
Toda joia... toda beleza...
Bravi, bravi.
Sapevo che ne valeva la pena!
PS: quando siamo usciti sono poi andata a berlo il caffè... in un bar
giovedì 6 dicembre 2007
LA CASA DELL'ETILISTA - bollino G
Sei mai stato nella casa di un etilista?
Io mi figuro un corridoio stretto e lungo.
Scatole di scarpe, scarponcini da montagna, ciabatte, addossate sulla parete destra, rendono lo spazio ancora più angusto.
L'odore. L'odore rimane dentro, ti si appiccica addosso fino a quando non ti infili sotto ad una doccia.
Odore di dormitorio, di aliti appestati.
Al fondo del corridoio mi immagino due porte.
Davanti alla porta aperta, quella sulla sinistra, un coperchio di una latta di vernice pieno di mozziconi di sigaretta.
Odore. Odore di cenere e di sigaretta.
Varcare la porta non è semplice. Un lunghissimo cavo che collega la stufa elettrica alla corrente è arrotolato proprio all'ingresso.
E lui... lui lo immagino proprio lì. Dopo il cavo arrotolato.
Per terra, ubriaco.
In mezzo ad altri mozziconi, a carte di merendine, a bottiglie vuote.
Lì perchè è caduto dal divano-letto e non riesce ad alzarsi.
Vicino ad un tavolo completamente ricoperto da medicine.
Completamente.
Un tavolo tondo. Antidepressivi, scatole, boccette, siringhe, pillole.
Vicino a scatoloni ammassati, cose, cianfrusaglie.
Cose, cose ovunque.
Lì per terra, lui.
Sotto ad una coperta blu, enorme, bagnata.
Bagnata di quell'odore triste e di alcool e chissà cos'altro.
Così lo immagino.
Spogliato di dignità e di prospettive.
E ti puoi sentire impotente.
E ti puoi sentire davvero pieno di potenzialità.
E hai voglia di aria fresca e profumo buono.
In una ipotetica casa di un etilista.
Io mi figuro un corridoio stretto e lungo.
Scatole di scarpe, scarponcini da montagna, ciabatte, addossate sulla parete destra, rendono lo spazio ancora più angusto.
L'odore. L'odore rimane dentro, ti si appiccica addosso fino a quando non ti infili sotto ad una doccia.
Odore di dormitorio, di aliti appestati.
Al fondo del corridoio mi immagino due porte.
Davanti alla porta aperta, quella sulla sinistra, un coperchio di una latta di vernice pieno di mozziconi di sigaretta.
Odore. Odore di cenere e di sigaretta.
Varcare la porta non è semplice. Un lunghissimo cavo che collega la stufa elettrica alla corrente è arrotolato proprio all'ingresso.
E lui... lui lo immagino proprio lì. Dopo il cavo arrotolato.
Per terra, ubriaco.
In mezzo ad altri mozziconi, a carte di merendine, a bottiglie vuote.
Lì perchè è caduto dal divano-letto e non riesce ad alzarsi.
Vicino ad un tavolo completamente ricoperto da medicine.
Completamente.
Un tavolo tondo. Antidepressivi, scatole, boccette, siringhe, pillole.
Vicino a scatoloni ammassati, cose, cianfrusaglie.
Cose, cose ovunque.
Lì per terra, lui.
Sotto ad una coperta blu, enorme, bagnata.
Bagnata di quell'odore triste e di alcool e chissà cos'altro.
Così lo immagino.
Spogliato di dignità e di prospettive.
E ti puoi sentire impotente.
E ti puoi sentire davvero pieno di potenzialità.
E hai voglia di aria fresca e profumo buono.
In una ipotetica casa di un etilista.
mercoledì 5 dicembre 2007
LA SCELTA PER CAPODANNO - bollino V
Si è deciso di festeggiare Capodanno con un viaggetto.
Ogni occasione è buona.
L'equipaggio mi ha chiesto di fare delle proposte.
Ho preparato il documento, compreso di logo "Lucy's travel".
Sono molto professionale ormai.
Corredato di km da percorrere, visto che andremo in macchina.
Le proposte sono sette.
Meno una.
Ale: "per me va bene tutto ma Txxxxx NO! Non voglio fare un altro viaggio con uno scafista abusivo! :O)"
And: "a Txxxxx a Capodanno ci vai te!"
Che fiducia!
Ogni occasione è buona.
L'equipaggio mi ha chiesto di fare delle proposte.
Ho preparato il documento, compreso di logo "Lucy's travel".
Sono molto professionale ormai.
Corredato di km da percorrere, visto che andremo in macchina.
Le proposte sono sette.
Meno una.
Ale: "per me va bene tutto ma Txxxxx NO! Non voglio fare un altro viaggio con uno scafista abusivo! :O)"
And: "a Txxxxx a Capodanno ci vai te!"
Che fiducia!
martedì 4 dicembre 2007
SENZA TITOLO - bollino G
Andarci ci sono andata, domenica sera, alla festa di compleanno a sorpresa di Red, mio compagno del Liceo.
Non lo vedevo da un po' e mi faceva anche piacere.
Poi c'era anche la Zanzarologa, quindi...
I primi 15 minuti non sono stati male.
Poi... una cosa terribile, una cosa che non sopporto: la noia, la banalità, la finzione, l'apparire.
E allora, quando capita, io non riesco a resistere.
Devo andarmene.
Faccio sempre così.
Tronco il discorso e me ne vado.
Mi irrita.
Mi sento morsa da una tarantola (mordono le tarantole?).
Lascio che gli altri continuino a parlare, faccio un passo indietro ed esco dal cerchio.
Ma che ci posso fare?
Ognuno ha i suoi difetti, no?
Perchè lì non si faceva che parlare di lavoro, di opportunità, si metteva l'accento sul titolo di studio.
Tendo l'orecchio in un angolo della stanza e sento "Perchè sai che stavo leggendo Seneca...". Sentiamo, sentiamo, magari è interessante...
Niente. Era solo per dire che lo stava leggendo in latino. Brava, sei proprio brava.
Che barba, che noia.
Ditemi qualcosa di interessante.
A dire il vero un uomo interessante c'era.
Ho scambiato un po' di chiacchiere, quando se n'è andato ho detto a Red che quell'uomo mi aveva colpita e mi sono sentita rispondere "Eh, certo! E' un ingegnere!".
E sua moglie? Devo averla già vista...
Risposta "E' una psicologa! Tiene anche delle conferenze!!!"
Che noia, che barba.
E la fidanzata super-gelosa di Red (che secondo me non si ricorderà più il suo vero nome se continua a chiamarla "Amore", "Tesoro", "Pucci") che deve mostrare, che deve dirmelo che lei è un'artista, che ha fatto l'Accademia delle Belle Arti. Che adesso gestisce completamente da sola una community web ma potrebbero mandarla a lavorare in Svizzera.
Troppo international, capisci?
Scusa, vado a prendermi un bicchiere di Sangria.
lunedì 3 dicembre 2007
CANTA TU - bollino V
Sabato sera mi hanno portata in un locale stranissimo.
Luke entra per avvertire che tardiamo un po' (eravamo in più di 30).
"Echemmenefrega a me?" si sente rispondere.
Donna grezzissima.
La stessa che più tardi ci servirà i caffè dicendo "di chi sono questi cXXXo di caffè?"
Leo mi mostra la sala fumatori al piano superiore.
Un enorme salone che sembra accogliere le riunioni massoniche.
Appese alle pareti ci sono delle stampe interessanti, impilati in un angolo centinaia di dischi in vinile, proprio di fronte ad una gabbia con un coniglio dal pelo lungo.
La gabbia è aperta, il coniglio zompa fuori a mangiare la lattuga. Noto solo allora che il tavolo, sul quale è appoggiata la gabbia, è coperto di escrementi.
Nel salone dove mangiamo, invece, è montato un piccolissimo palco.
Karaoke signori e signore. Dalle 22 alle 02 di notte.
Alle mie spalle un gruppo di aficionados
Ore 21.58 sale sul palco l'istituzione del locale (così mi dicono).
Un uomo grande e grosso, completamente senza denti (anzi, uno o due ce l'aveva).
Aspetteremo con ansia il suo cavallo di battaglia "Madonnina dai riccioli d'oro" che arriverà solo alle 01.50 (perchè deve essere lui ad aprire e a chiudere!) ma ne varrà la pena (con tanto di mimo alla strofa "Filo diretto col Paradiso...")
I "cantanti" si alternano sul palco.
Un trio burlone del nostro tavolo salirà un paio di volte sul palco: gran stonatura ma bellissima coreografia.
Alessandra si rivela una gran voce.
E via, via, due sorelline che si atteggiano a gran star (sono lì con i genitori, anche loro canterini), un bambino che allarga le gambe "da guappo" mentre canta "Fatti mandare dalla mamma", la coppia innamorata, fratello e sorella cinquantenni...
Non pensavo mi sarei divertita così.
Un giorno avrò il coraggio di provare anche io, a salire sul palco e stonare fregandomene.
sabato 1 dicembre 2007
ET VOILA' LA (PAS?) NOUVELLE MAISON - bollino V
Avevo completamente rimosso alcuni particolari del vivere qui, a casa di mia mamma.
Intanto, neanche fossimo nel posto più remoto della terra, i cellulari non hanno campo, tranne in alcune parti della casa dove un pochino funzionano.
Io ho la connessione internet UMTS. Per scrivere i post vado in bagno.
La temperatura è, di solito, 3-5 gradi in meno rispetto a valle, dove vivevo prima.
Lasciare la macchina all'aperto in questi giorni (come ho fatto) vuol dire ritrovarsela con effetto Swarowsky.
Brillava di brina ghiacciata che era uno splendore.
Munirsi di "grattino" perchè la custodia dei CD non funziona molto bene.
Di notte c'è un silenzio tombale. Ogni tanto si sente un fruscio (gatto o volpe che passano), uno scalpicio (cinghiale), un tramestio (fratello che torna dal concerto dei Fuck Totum).
Intorno non c'è nulla. Svegliarsi al mattino e aprire le ante, vuol dire trovarsi di fronte boschi, prati e montagne.
I tramonti sono mozzafiato come non li ricordavo da tempo (dove vivevo prima, prima-prima e prima-prima-prima c'erano altre case a coprire la visuale)
Se si cerca compagnia basta scendere le scale e bussare alla porta dei cuginetti che vivono al piano di sotto.
Ma poi è la fine.
Intanto, neanche fossimo nel posto più remoto della terra, i cellulari non hanno campo, tranne in alcune parti della casa dove un pochino funzionano.
Io ho la connessione internet UMTS. Per scrivere i post vado in bagno.
La temperatura è, di solito, 3-5 gradi in meno rispetto a valle, dove vivevo prima.
Lasciare la macchina all'aperto in questi giorni (come ho fatto) vuol dire ritrovarsela con effetto Swarowsky.
Brillava di brina ghiacciata che era uno splendore.
Munirsi di "grattino" perchè la custodia dei CD non funziona molto bene.
Di notte c'è un silenzio tombale. Ogni tanto si sente un fruscio (gatto o volpe che passano), uno scalpicio (cinghiale), un tramestio (fratello che torna dal concerto dei Fuck Totum).
Intorno non c'è nulla. Svegliarsi al mattino e aprire le ante, vuol dire trovarsi di fronte boschi, prati e montagne.
I tramonti sono mozzafiato come non li ricordavo da tempo (dove vivevo prima, prima-prima e prima-prima-prima c'erano altre case a coprire la visuale)
Se si cerca compagnia basta scendere le scale e bussare alla porta dei cuginetti che vivono al piano di sotto.
Ma poi è la fine.
giovedì 29 novembre 2007
OGGI FERIE - bollino VG
A dire il vero non tutto il giorno. Solo mezza giornata di ferie.
Se riuscirò a finire (e devo farcela!) questo benedetto trasloco, andrò a farmi rifare la patente distrutta e a pensare ai regali di Natale.
Che siamo ancora a Novembre ma pare che nessuno pensi ad altro.
Angoscioso!
Se riuscirò a finire (e devo farcela!) questo benedetto trasloco, andrò a farmi rifare la patente distrutta e a pensare ai regali di Natale.
Che siamo ancora a Novembre ma pare che nessuno pensi ad altro.
Angoscioso!
martedì 27 novembre 2007
LEZIONI DI CIOCCOLATO - bollino VV
Cinema col circolo bancari di Lucianera, da infiltrata come d'abitudine.
All'ingresso ci hanno regalato i cioccolatini, in tema con il titolo ("Lezioni di cioccolato").
E chi ha il coraggio di mangiarli dopo che ci siamo sparate da Mc Donalds un panino 280 gr al pepe e un McFlurry al cioccolato fondente (che la commessa nuova ha sparso ovunque mentre lo frullava)?
Il film è una commedia, una storia non così originale ma con situazioni e battute da sbellicarsi dalle risate.
La figura dell'egiziano è divertentissima.
Lucianera aveva le lacrime agli occhi e io male alla mandibola (mi sono guardata bene dal lacrimare, se no... mi sarei persa quello spettacolo di Luca Argentero!)
All'ingresso ci hanno regalato i cioccolatini, in tema con il titolo ("Lezioni di cioccolato").
E chi ha il coraggio di mangiarli dopo che ci siamo sparate da Mc Donalds un panino 280 gr al pepe e un McFlurry al cioccolato fondente (che la commessa nuova ha sparso ovunque mentre lo frullava)?
Il film è una commedia, una storia non così originale ma con situazioni e battute da sbellicarsi dalle risate.
La figura dell'egiziano è divertentissima.
Lucianera aveva le lacrime agli occhi e io male alla mandibola (mi sono guardata bene dal lacrimare, se no... mi sarei persa quello spettacolo di Luca Argentero!)
CIAO CHE? - bollino V
A dire il vero il trasloco non è ancora finito, quindi ho ben poco da salutare, però ho poco tempo per scrivere e nessuno per fare cose da raccontare/ricordare e allora...
... un po' di foto per riempire le pagine.
... un po' di foto per riempire le pagine.
CIAO CAMERA - bollino V
Dopo il mazzo che mi ero fatta a dipingere le pareti di azzurro (senza riuscire ad arrivare fino in cima al muro... come molti sapranno... hem... diciamo... "effetto onda") adesso è tornato tutto bianco.
M´affaccio alla finestra, e vedo il mare:
vanno le stelle, tremolano l´onde.
Vedo stelle passare, onde passare:
un guizzo chiama, un palpito risponde.
Ecco sospira l´acqua, alita il vento:
sul mare è apparso un bel ponte d´argento.
Ponte gettato sui laghi sereni,
per chi dunque sei fatto e dove meni?
(G. Pascoli - grazie DD)
M´affaccio alla finestra, e vedo il mare:
vanno le stelle, tremolano l´onde.
Vedo stelle passare, onde passare:
un guizzo chiama, un palpito risponde.
Ecco sospira l´acqua, alita il vento:
sul mare è apparso un bel ponte d´argento.
Ponte gettato sui laghi sereni,
per chi dunque sei fatto e dove meni?
(G. Pascoli - grazie DD)
domenica 25 novembre 2007
venerdì 23 novembre 2007
MORALE DELLA FAVOLA - bollino G
A ben pensarci, come facevamo ad addormentarci da piccoli dopo aver sentito le favole?
Probabilmente era la voce di chi ce le leggeva a fare il miracolo perchè come è possibile dormire tranquilli dopo che ti raccontano di mele avvelenate, matrigne e sorelle perfide, fusi che ti provocano il sonno eterno.
Neanche della nonna ci si può più fidare perchè potrebbe esserci il lupo al suo posto.
Altro che favole. Altro che "e vissero felici e contenti"
Quello è il primo contatto con l'amarezza della vita.
Bambini: fate attenzione a tutto che il mondo è pregno di cattiveria.
S'ha da soffrire
Questo era il messaggio vagamente terroristico.
Tutte le favole tranne una.
Una che già da piccola non ne capivo il senso e mi faceva venire un nervoso... ma un nervoso...
Era "La principessa sul pisello".
Quella dove un principe si deve sposare ma vuole farlo assolutamente con una "vera principessa" e per scoprire tale regalità... fa dormire una fanciulla su una pila di non so quanti (ma tanti!) materassi.
La ragazza si sveglia al mattino lamentandosi di non aver dormito bene perchè qualcosa di duro aveva disturbato il suo sonno.
Solo una principessa vera, con una pelle delicata, avrebbe potuto percepire la presenza di un pisello inserito dalla regina sotto tutti i materassi e così la fanciulla andrà in moglie al principe.
Ma che razza di favola è?
Nelle altre il "nemico" veniva identificato da una fisionomia brutta, da una cattiveria palese e, in ogni caso, alla fine perdeva.
Tutto è bene quel che finisce bene.
In questa, invece, chi vince?
Vince una che si lamenta.
Viene scelta dal principe per cosa?
Non ha meriti, non è neanche buona d'animo.
Subdolamente si insinua nella benevolenza degli altri grazie alla sua pelle delicata.
Se la sposa, capite?
Io l'avrei riempita di botte.
E allora, ve lo dico io, questa favola è la peggiore di tutte.
Perchè è la più reale.
Te le trovi ovunque.
E, a quanto sembra, i principi (e non) ci cascano.
Probabilmente era la voce di chi ce le leggeva a fare il miracolo perchè come è possibile dormire tranquilli dopo che ti raccontano di mele avvelenate, matrigne e sorelle perfide, fusi che ti provocano il sonno eterno.
Neanche della nonna ci si può più fidare perchè potrebbe esserci il lupo al suo posto.
Altro che favole. Altro che "e vissero felici e contenti"
Quello è il primo contatto con l'amarezza della vita.
Bambini: fate attenzione a tutto che il mondo è pregno di cattiveria.
S'ha da soffrire
Questo era il messaggio vagamente terroristico.
Tutte le favole tranne una.
Una che già da piccola non ne capivo il senso e mi faceva venire un nervoso... ma un nervoso...
Era "La principessa sul pisello".
Quella dove un principe si deve sposare ma vuole farlo assolutamente con una "vera principessa" e per scoprire tale regalità... fa dormire una fanciulla su una pila di non so quanti (ma tanti!) materassi.
La ragazza si sveglia al mattino lamentandosi di non aver dormito bene perchè qualcosa di duro aveva disturbato il suo sonno.
Solo una principessa vera, con una pelle delicata, avrebbe potuto percepire la presenza di un pisello inserito dalla regina sotto tutti i materassi e così la fanciulla andrà in moglie al principe.
Ma che razza di favola è?
Nelle altre il "nemico" veniva identificato da una fisionomia brutta, da una cattiveria palese e, in ogni caso, alla fine perdeva.
Tutto è bene quel che finisce bene.
In questa, invece, chi vince?
Vince una che si lamenta.
Viene scelta dal principe per cosa?
Non ha meriti, non è neanche buona d'animo.
Subdolamente si insinua nella benevolenza degli altri grazie alla sua pelle delicata.
Se la sposa, capite?
Io l'avrei riempita di botte.
E allora, ve lo dico io, questa favola è la peggiore di tutte.
Perchè è la più reale.
Te le trovi ovunque.
E, a quanto sembra, i principi (e non) ci cascano.
giovedì 22 novembre 2007
LA CAPA FRESCA - bollino V
Lun sera sono andata in libreria ed ho comprato 2 libri.
La commessa mi ha rincorsa per 2 isolati in via Po.
Con la mia carta di credito che avevo dimenticato alla cassa.
Ieri sono andata a comprare un temperamatite.
Dove cavolo è?
Dove.
Cavolo.
E'.
Stasera torno in cartoleria, vediamo se l'ho lasciato lì.
Stiamo traslocando l'ufficio al piano superiore.
Un magazziniere sta portando gli oggetti più voluminosi.
Ero sicura fosse uscito quando mi sono messa a cantare
Tadadadadà! tadadadadà!
But I want you to be true...
and I just wanna make love to you...
Insomma... la canzone della pubblicità della Coca di tanto tempo fa...
quella dove un bel fusto sexi e seminudo entrava in un ufficio pieno di donne con una cassa sulla spalla.
E visto che Nico non la conosceva (la pubblicità) gliel'ho anche descritta (come sopra)
Ho sentito solo uno che rideva alle mie spalle.
Che bella figura.
Ma dove ho la testa?
La commessa mi ha rincorsa per 2 isolati in via Po.
Con la mia carta di credito che avevo dimenticato alla cassa.
Ieri sono andata a comprare un temperamatite.
Dove cavolo è?
Dove.
Cavolo.
E'.
Stasera torno in cartoleria, vediamo se l'ho lasciato lì.
Stiamo traslocando l'ufficio al piano superiore.
Un magazziniere sta portando gli oggetti più voluminosi.
Ero sicura fosse uscito quando mi sono messa a cantare
Tadadadadà! tadadadadà!
But I want you to be true...
and I just wanna make love to you...
Insomma... la canzone della pubblicità della Coca di tanto tempo fa...
quella dove un bel fusto sexi e seminudo entrava in un ufficio pieno di donne con una cassa sulla spalla.
E visto che Nico non la conosceva (la pubblicità) gliel'ho anche descritta (come sopra)
Ho sentito solo uno che rideva alle mie spalle.
Che bella figura.
Ma dove ho la testa?
I don't want you to be no slave I don't want you to work all day But I want you to be true, And I just wanna make love to you. ...Love to you... ...Love to you...Ooooohhooh... ...Love to you... All I want to do is wash your clothes I don't want to keep you indoors There is nothing for you to do But keep me makin' love to you ...Love to you... ...Love to you...Ooooohhooh... ...Love to you... | And I can tell by the way you walk that walk I can hear by the way you talk that talk I can know by the way you treat your girl That I can give you all the lovin' in the whole wide world! All I want you to do is make your bread! Just to make sure you're well-fed! I don't want you sad and blue! And I just wanna make love to you. ...Love to you... ...Love to you...Ooooohhooh... ...Love to you...Ooooh. ...Love to you... (Etta James) |
mercoledì 21 novembre 2007
QUATTRO SOLDI - bollino G
Arrotolo attorno ai rebbi della forchetta dei bucatini cacio e pepe.
Gli altri hanno preso pizza.
Io, Ricky, il Tasso e la Bocconiana.
Lavoravamo tutti insieme, anche se in aree diverse.
Dai, dai... e quello a cui mancavano 3 anni per andare in pensione?
Che fine ha fatto?
E quello che si rubava l'impossibile, quella che la dava a tutti quanti, quella sempre incinta?
Quello simpatico come un accappatoio ghiacciato dopo la doccia?
Quello vecchio che ci provava con tutte, nessuna esclusa?
Quello che nelle pause caffè fissava come un maniaco? E quello che ha la stessa età del Pet e dimostra 80 anni in più?
Pare che si chiuda nel bagno, il pervertito, con un costumino di piume di struzzo. Il vecchio si è ritirato a vita privata e hanno impiegato 3 mesi per rintracciarlo e chiedergli dov'erano dei documenti.
Lacrime versate per l'avvocato senior durante l'ammainabandiera (l'azienda è stata venduta, da americana è tornata ad essere italiana perciò hanno ammainato la bandiera statunitense). Quelli giocano tutto il giorno a tirarsi palline di carta.
E, al di là delle grasse risate, delle battute, il quadro che ne esce è che, indipendentemente dai meriti o demeriti, l'unica cosa che conta è l'essere o meno paraculati.
Se conosci e chi conosci.
Le mogli dei dirigenti sono sane e salve in altre aziende con stipendi da favola.
I figli di altri vengono assunti dove gente è stata messa in cassa integrazione.
La segretaria che aveva la storia coll'amministratore delegato si è aggiudicata a prezzo irrisorio i mobili della casa dove viveva lui.
Giochetti, truschini.
Eccetera eccetera.
Che nausea.
Gli altri hanno preso pizza.
Io, Ricky, il Tasso e la Bocconiana.
Lavoravamo tutti insieme, anche se in aree diverse.
Dai, dai... e quello a cui mancavano 3 anni per andare in pensione?
Che fine ha fatto?
E quello che si rubava l'impossibile, quella che la dava a tutti quanti, quella sempre incinta?
Quello simpatico come un accappatoio ghiacciato dopo la doccia?
Quello vecchio che ci provava con tutte, nessuna esclusa?
Quello che nelle pause caffè fissava come un maniaco? E quello che ha la stessa età del Pet e dimostra 80 anni in più?
Pare che si chiuda nel bagno, il pervertito, con un costumino di piume di struzzo. Il vecchio si è ritirato a vita privata e hanno impiegato 3 mesi per rintracciarlo e chiedergli dov'erano dei documenti.
Lacrime versate per l'avvocato senior durante l'ammainabandiera (l'azienda è stata venduta, da americana è tornata ad essere italiana perciò hanno ammainato la bandiera statunitense). Quelli giocano tutto il giorno a tirarsi palline di carta.
E, al di là delle grasse risate, delle battute, il quadro che ne esce è che, indipendentemente dai meriti o demeriti, l'unica cosa che conta è l'essere o meno paraculati.
Se conosci e chi conosci.
Le mogli dei dirigenti sono sane e salve in altre aziende con stipendi da favola.
I figli di altri vengono assunti dove gente è stata messa in cassa integrazione.
La segretaria che aveva la storia coll'amministratore delegato si è aggiudicata a prezzo irrisorio i mobili della casa dove viveva lui.
Giochetti, truschini.
Eccetera eccetera.
Che nausea.
martedì 20 novembre 2007
DIDO' - bollino RR
Mamma era tornata dal lavoro con una scatola da scarpe piena di buchi.
La scatola miagolava.
Aveva portato a casa un piccolo micino.
L'avevano abbandonato nel giardino dell'ospedale dove lavora.
Un tigrotto magrissimo.
Io ero ragazzetta, a casa mia c'era una grande confusione in quel periodo.
Si chiama "pet terapy" no?
Mi faceva proprio bene, era una figura "amica", dolce e indifeso.
Si può volere bene ad un gatto? Ci si affeziona, lo si tratta quasi come fosse una persona.
Chi ne ha uno credo possa capire.
Dormiva con me. Posava il suo naso umido e freddo sul mio collo e ronfava.
L'avevo riempito di antimicotico ed era buffissimo, colorato di fucsia.
Talmente buono che si faceva fare di tutto.
Gli potevi prendere le zampe davanti e mettergliele dietro alle orecchie e lui strizzava gli occhi e sorrideva. Come il pongo, per quello l'avevo chiamato Didò.
Didò me l'hanno investito con la macchina.
Si è trascinato fino a casa Mercoledì.
Stava male, non mangiava.
Io e mia mamma siamo in preda ai sensi di colpa per non averlo portato subito dal veterinario.
Abbiamo aspettato troppo senza capire cosa avesse.
E' morto oggi.
Che tristezza profonda.
La scatola miagolava.
Aveva portato a casa un piccolo micino.
L'avevano abbandonato nel giardino dell'ospedale dove lavora.
Un tigrotto magrissimo.
Io ero ragazzetta, a casa mia c'era una grande confusione in quel periodo.
Si chiama "pet terapy" no?
Mi faceva proprio bene, era una figura "amica", dolce e indifeso.
Si può volere bene ad un gatto? Ci si affeziona, lo si tratta quasi come fosse una persona.
Chi ne ha uno credo possa capire.
Dormiva con me. Posava il suo naso umido e freddo sul mio collo e ronfava.
L'avevo riempito di antimicotico ed era buffissimo, colorato di fucsia.
Talmente buono che si faceva fare di tutto.
Gli potevi prendere le zampe davanti e mettergliele dietro alle orecchie e lui strizzava gli occhi e sorrideva. Come il pongo, per quello l'avevo chiamato Didò.
Didò me l'hanno investito con la macchina.
Si è trascinato fino a casa Mercoledì.
Stava male, non mangiava.
Io e mia mamma siamo in preda ai sensi di colpa per non averlo portato subito dal veterinario.
Abbiamo aspettato troppo senza capire cosa avesse.
E' morto oggi.
Che tristezza profonda.
GIORNI E NUVOLE - bollino G
"Giorni e Nuvole" di Soldini.
Chi l'aveva visto me l'ha sconsigliato.
Chi non l'aveva visto si è rifiutato di venire con me.
Troppo triste, troppo deprimente, niente di che.
Ovviamente sono andata.
Il film è reale ed amaro, non un capolavoro ma in ogni caso non pesante.
Tratta del tema del lavoro in Italia, senza falsità, con tutti i problemi di precariato & Co..
E allora, cosa vuoi aspettarti?
E' la storia di un uomo (Antonio Albanese), laureato, imprenditore, sposato con una donna (Margherita Buy) neo-laureata in arte, una figlia che invece rinuncia agli studi per lavorare in un locale e convive con il fidanzato (bella contrapposizione con la madre), un padre all'ospizio.
L'uomo perde il lavoro e fatica a trovarne un altro (a meno di ricorrere a call center, reception in alberghi,etc...)
Il tenore di vita si deve necessariamente abbassare, nascono le liti.
Reale, come ho scritto all'inizio, con delle battute divertenti in mezzo all'angoscia della situazione.
Ed una cosa positiva.
E non da poco.
Ho scovato il titolo del libro che la figlia presta ai genitori.
E' "Nemico, amico, amante" di Alice Munro (anche la figlia si chiama Alice, non un caso).
Sarà da leggere?
Chi l'aveva visto me l'ha sconsigliato.
Chi non l'aveva visto si è rifiutato di venire con me.
Troppo triste, troppo deprimente, niente di che.
Ovviamente sono andata.
Il film è reale ed amaro, non un capolavoro ma in ogni caso non pesante.
Tratta del tema del lavoro in Italia, senza falsità, con tutti i problemi di precariato & Co..
E allora, cosa vuoi aspettarti?
E' la storia di un uomo (Antonio Albanese), laureato, imprenditore, sposato con una donna (Margherita Buy) neo-laureata in arte, una figlia che invece rinuncia agli studi per lavorare in un locale e convive con il fidanzato (bella contrapposizione con la madre), un padre all'ospizio.
L'uomo perde il lavoro e fatica a trovarne un altro (a meno di ricorrere a call center, reception in alberghi,etc...)
Il tenore di vita si deve necessariamente abbassare, nascono le liti.
Reale, come ho scritto all'inizio, con delle battute divertenti in mezzo all'angoscia della situazione.
Ed una cosa positiva.
E non da poco.
Ho scovato il titolo del libro che la figlia presta ai genitori.
E' "Nemico, amico, amante" di Alice Munro (anche la figlia si chiama Alice, non un caso).
Sarà da leggere?
lunedì 19 novembre 2007
POLLOCK - bollino VG
Ho mischiato gli attimi del dormire e stare sveglia nel week-end.
Sabato pomeriggio mi sono coricata un paio d'ore sul divano di mia mamma per fare compagnia al gatto malato.
La notte, in compenso, ho dormito pochissimo.
Domenica gita a Cervere per la Sagra del Porro.
Dopo aver assaggiato persino le lumache (in salsa di porro naturalmente) ne sono uscita distrutta.
Appesantita e assonnata.
Mi sono coricata intorno alle 17.00 per svegliarmi completamente rinco alle 21 passate con la Littizzetto che tuonava simpaticamente contro Eminems.
Sfoglio le pagine del televideo.
Ore 00.45 -Rete4- "Pollock" con Ed Harris.
Sono sveglia come un grillo.
Di Pollock non so nulla.
Guardo i suoi quadri e mi sembrano tele enormi imbrattate di colori.
Senza senso.
Di quelli che se li appendi sotto-sopra nessuno se ne accorge.
E invece... il film dipinge il pittore.
Un carattere difficile.
Un genio della pittura, davvero.
Non riconosciuto immediatamente.
Un alcolizzato.
Una donna che crede in lui e che lo porta al successo.
E, contrariamente a quanto pensassi, non c'è casualità.
Pollock vedeva già nella sua testa cosa avrebbe voluto rappresentare.
Non appoggiava il quadro sul cavalletto, tranne all'inizio.
Posava la tela (a volte enorme, come quella realizzata per Peggy Guggenheim) a terra e ci girava intorno, saliva sopra, si muoveva concentrato come in una danza, facendo colare o rovesciando il colore, senza smettere fino a quando non era finito.
Pare che gli analisti delle sue opere abbiano scoperto che contengono le Caratteristiche dei frattali e ipotizzano (leggo dalla wikipedia) che in qualche modo Pollock potesse essere consapevole delle caratteristiche del moto caotico e stesse tentando di ricreare quanto percepiva come una perfetta rappresentazione del caos matematico più di dieci anni prima che la stessa Teoria del caos fosse scoperta.
Affascinante.
Eppure pare che non fosse riuscito a dominarlo il caos.
Non nella sua testa.
Morirà schiantandosi con l'auto decapottabile, ubriaco.
Linea, tempo fa, aveva messo il link http://www.jacksonpollock.org/ in un commento su questo blog. Adesso ha un senso maggiore per me... far colare il colore
LA STRAGE DEL SABATO SERA - bollino G
Per errore ha preso le pastiglie del marito ed è svenuta durante la cena al circolo sportivo.
E' stato colto da una forte crisi di apnea dopo che l'ospedale l'ha riempito di farmaci psichiatrici.
Si è fratturata il femore.
Questi sono stati gli incontri del sabato notte in ambulanza.
Strano, la loro età media era di 80 anni.
Non uscivano dalle discoteche e non erano ubriachi.
Come se non esistessero.
Poi al mattino, prima di andare a fare colazione, suona il telefono di Paolì.
La sua fidanzata è uscita di strada a causa di un colpo di sonno.
Eccola la giovane che ha ballato fino al mattino. Macché.
E' un'infermiera lei. Stava tornando a casa dopo una notte di lavoro.
Come se non esistessero.
E' stato colto da una forte crisi di apnea dopo che l'ospedale l'ha riempito di farmaci psichiatrici.
Si è fratturata il femore.
Questi sono stati gli incontri del sabato notte in ambulanza.
Strano, la loro età media era di 80 anni.
Non uscivano dalle discoteche e non erano ubriachi.
Come se non esistessero.
Poi al mattino, prima di andare a fare colazione, suona il telefono di Paolì.
La sua fidanzata è uscita di strada a causa di un colpo di sonno.
Eccola la giovane che ha ballato fino al mattino. Macché.
E' un'infermiera lei. Stava tornando a casa dopo una notte di lavoro.
Come se non esistessero.
venerdì 16 novembre 2007
RAGAZZE DA MANUALE - bollino G
Cla ha messo la casa, da bere, zucchine in carpione, giardiniera, pane e grissini.
Anto ci ha onorate della crema di cavolfiore.
Far rosolare nel burro mezza cipolla e uno spicchio d'aglio. Aggiungere il cavolfiore a pezzi e un litro di brodo caldo. Fare cuocere per mezz'ora. Frullare il tutto, aggiungere un po' di panna da cucina e del prezzemolo.
Io ho preparato la torta al cioccolato e cocco.
Sembrava non cuocere mai e invece ho scoperto che la parte scura non era cacao ma bruciato.
Dovrei fidarmi del mio naso quando gli occhi mi tradiscono.
Poi, una tazza di caffè e hanno iniziato a turbarmi con i loro discorsi.
Sulla normalità e l'irrequietezza.
Mi hanno fatto pensare che forse sbaglio a vivere così.
Che ci si dovrebbe accontentare, smetterla di tendere sempre a qualcos'altro una volta che si ha qualcosa.
Non fare troppe cose insieme.
Non essere così matta.
Non avere paura della stabilità.
Sono quella "fuori" tra le tre.
Non riesco a smettere di pensarci.
Sono le stesse cose che mi dice Andrew quando ascolta i miei discorsi.
Anto ci ha onorate della crema di cavolfiore.
Far rosolare nel burro mezza cipolla e uno spicchio d'aglio. Aggiungere il cavolfiore a pezzi e un litro di brodo caldo. Fare cuocere per mezz'ora. Frullare il tutto, aggiungere un po' di panna da cucina e del prezzemolo.
Io ho preparato la torta al cioccolato e cocco.
Sembrava non cuocere mai e invece ho scoperto che la parte scura non era cacao ma bruciato.
Dovrei fidarmi del mio naso quando gli occhi mi tradiscono.
Poi, una tazza di caffè e hanno iniziato a turbarmi con i loro discorsi.
Sulla normalità e l'irrequietezza.
Mi hanno fatto pensare che forse sbaglio a vivere così.
Che ci si dovrebbe accontentare, smetterla di tendere sempre a qualcos'altro una volta che si ha qualcosa.
Non fare troppe cose insieme.
Non essere così matta.
Non avere paura della stabilità.
Sono quella "fuori" tra le tre.
Non riesco a smettere di pensarci.
Sono le stesse cose che mi dice Andrew quando ascolta i miei discorsi.
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Friends will be friends,
La grande abbuffata,
Me
GRAZIE ICA - bollino VG
Anche se non ero molto in forma,ho pensato che un po' di distrazione potesse fare bene ad entrambe.
E così Ica mercoledì sera ha accettato l'invito di venire a casa mia per scambiare due chiacchiere.
Si è fatta mezz'ora di strada.
Facciamo anche quarantacinque minuti visto che si è persa.
Dopo un allenamento di capoeira (immagino non proprio 'leggero')
Per mangiarsi una pizza semi-cotta.
Tra gli scatoloni.
E la puzza di vernice…
Bell'affare!
Se fosse arrivata prima avremmo visto dr. House e ci saremmo guardate con due facce buffe.
Chase apre la porta e osserva Cameron sorpreso.
"Ciao, che ci fai qui?"
"Oggi è Martedì"
"No... oggi è Lunedì"
"Lo so. Non ce la facevo ad aspettare"
Si baciano.
giovedì 15 novembre 2007
THE BOURNE ULTIMATUM - bollino V
Martedì sera cinema.
The Bourne Ultimatum.
L'uomo che ha appena vinto il premio "Sexiest man alive 2007" indetto da People attraversa lo schermo correndo.
Una macchia su un fazzoletto per quanto è piccolo lo schermo e noi seduti lontani.
E Tomas si sarebbe messo ancora più in fondo.
Corsa, salto giù da un treno, dolore e sangue (poi guarito improvvisamente nel resto del film mi sembra), fuga dalla polizia moscovita.
Cate, seduta alla mia sinistra, ripete i dialoghi in russo.
Mai guardare un film con a fianco una linguista.
Corrono, fuggono, sguardi corrucciati, spari.
Poi nulla.
Andrew, alla mia destra, dice "porca tr***! una scena di fuga così non la vedevo dai tempi di Minority Report"
E com'è che io non l'ho vista?
Ancora corsa, fuga, sguardi, Madrid.
Tomas sghignazza.
Poi nulla di nuovo. Altro pezzo che non ricordo.
Andrew commenta con Cinzia.
Stacco da ennesima scena di fuga. Panoramica su Torino.
Cate dice con accento pavese "No! Ma voi lo sapevate che c'era Torino?"
Io e Tomas smorziamo il suo entusiasmo con un "eccerto".
E di nuovo il nulla.
Insomma. Quattro o cinque volte mi sono addormentata.
Anche il finale mi sono persa.
Toccherà affittarlo.
The Bourne Ultimatum.
L'uomo che ha appena vinto il premio "Sexiest man alive 2007" indetto da People attraversa lo schermo correndo.
Una macchia su un fazzoletto per quanto è piccolo lo schermo e noi seduti lontani.
E Tomas si sarebbe messo ancora più in fondo.
Corsa, salto giù da un treno, dolore e sangue (poi guarito improvvisamente nel resto del film mi sembra), fuga dalla polizia moscovita.
Cate, seduta alla mia sinistra, ripete i dialoghi in russo.
Mai guardare un film con a fianco una linguista.
Corrono, fuggono, sguardi corrucciati, spari.
Poi nulla.
Andrew, alla mia destra, dice "porca tr***! una scena di fuga così non la vedevo dai tempi di Minority Report"
E com'è che io non l'ho vista?
Ancora corsa, fuga, sguardi, Madrid.
Tomas sghignazza.
Poi nulla di nuovo. Altro pezzo che non ricordo.
Andrew commenta con Cinzia.
Stacco da ennesima scena di fuga. Panoramica su Torino.
Cate dice con accento pavese "No! Ma voi lo sapevate che c'era Torino?"
Io e Tomas smorziamo il suo entusiasmo con un "eccerto".
E di nuovo il nulla.
Insomma. Quattro o cinque volte mi sono addormentata.
Anche il finale mi sono persa.
Toccherà affittarlo.
mercoledì 14 novembre 2007
COMPLEBLOG - bollino V
Un anno di blog e di me.
Lione, Bosnia-Herzegovina, Monaco di Baviera, Mosca, la Corsica, Siviglia, Cracovia e Auschwitz, Berlino, Granada-Malaga-Gibilterra, l'Uzbekistan, la costiera napoletana, le escursioni in montagna, risate e lacrime, passioni e incazzature, gioia e tristezza, il ritorno al 118, la casa, i teatrini famigliari, i cugini e le cugine, Andrew l'insostituibile, Lucianera ed Ale, Luke, Wood, i 3 Paoli, S & S le amiche sex in Turin, le amiche di vecchia data Cla e Anto, Hal, la Zanzarologa, il vecchio e il nuovo lavoro, i colleghi-amici the Pet, Emmedoppia e il Messico, GG, il mio gemello di pensiero Ricky, la capoeira e i capoeristi, Fraxi & dintorni, persi di vista ma ritrovati sul pc Lore, Elio, DD, il Veneziano, Tomas le sue donne e il cinema, i film, le mostre, i libri, i concerti, le sagre e le mangiate, gli spettacoli teatrali, gli studi, i dubbi, i rollerblade, i pensieri inquieti, i problemi con la Yaris, le partenze degli amici, i ricordi del passato, pensieri attraverso immagini, le nuove conoscenze telematiche e non, sperimentazioni di creatività e mille altre cose e persone che avrò sicuramente dimenticato di inserire nel riassunto ma... a cosa servirebbe un diario se non per ricordare?
Tanti auguri.
Lione, Bosnia-Herzegovina, Monaco di Baviera, Mosca, la Corsica, Siviglia, Cracovia e Auschwitz, Berlino, Granada-Malaga-Gibilterra, l'Uzbekistan, la costiera napoletana, le escursioni in montagna, risate e lacrime, passioni e incazzature, gioia e tristezza, il ritorno al 118, la casa, i teatrini famigliari, i cugini e le cugine, Andrew l'insostituibile, Lucianera ed Ale, Luke, Wood, i 3 Paoli, S & S le amiche sex in Turin, le amiche di vecchia data Cla e Anto, Hal, la Zanzarologa, il vecchio e il nuovo lavoro, i colleghi-amici the Pet, Emmedoppia e il Messico, GG, il mio gemello di pensiero Ricky, la capoeira e i capoeristi, Fraxi & dintorni, persi di vista ma ritrovati sul pc Lore, Elio, DD, il Veneziano, Tomas le sue donne e il cinema, i film, le mostre, i libri, i concerti, le sagre e le mangiate, gli spettacoli teatrali, gli studi, i dubbi, i rollerblade, i pensieri inquieti, i problemi con la Yaris, le partenze degli amici, i ricordi del passato, pensieri attraverso immagini, le nuove conoscenze telematiche e non, sperimentazioni di creatività e mille altre cose e persone che avrò sicuramente dimenticato di inserire nel riassunto ma... a cosa servirebbe un diario se non per ricordare?
Tanti auguri.
lunedì 12 novembre 2007
WEEK-END PARTE3: SCATOLONI - bollino G
La padrona di casa mi ha intenerita parlandomi del milanese che verrà a vivere al posto mio da dicembre.
Mi ha detto che lui adesso vive in albergo e paga una cifra spropositata, che perciò sarebbe carino lasciargli l'alloggio pronto dal primo giorno del mese.
"Ma certo" dico io con un sopracciglio alzato "ma non mi chiedere di andare via prima del tempo perchè già così faccio fatica."
"Nooo... tranquilla. L'unica cosa... ti darebbe fastidio se inizio a dare il bianco?"
"Ah. E quando vorresti iniziare?"
"Lunedì"
Le ho detto si.
Mi sono accorta dopo che questo voleva dire: togliere tutti i quadri/quadretti, libri, soprammobili e affini, inscatolarli e impilare le scatole in giro per la casa (non lungo le pareti ovviamente).
Tanto andava fatto solo che, non avendo ancora deciso dove portare queste cose (sabato ho visto due case, se solo avessi idea di cosa fare del mio futuro immediato avrei scelto per una delle due), questa mattina mi sembrava di essere in un accampamento.
Nico mi ha riportato una frase di Isabella Allende
“La sconfitta ed il successo non esistono, sono invenzioni dei gringo.
Si vive e basta, meglio che si può, un po’ per giorno,
è come un viaggio senza meta, ciò che conta è andare.
E’ ora di calmarsi.
Perché tanta agitazione ?
Mia nonna diceva che non dobbiamo essere schiavi della fretta”
Mi ha detto che lui adesso vive in albergo e paga una cifra spropositata, che perciò sarebbe carino lasciargli l'alloggio pronto dal primo giorno del mese.
"Ma certo" dico io con un sopracciglio alzato "ma non mi chiedere di andare via prima del tempo perchè già così faccio fatica."
"Nooo... tranquilla. L'unica cosa... ti darebbe fastidio se inizio a dare il bianco?"
"Ah. E quando vorresti iniziare?"
"Lunedì"
Le ho detto si.
Mi sono accorta dopo che questo voleva dire: togliere tutti i quadri/quadretti, libri, soprammobili e affini, inscatolarli e impilare le scatole in giro per la casa (non lungo le pareti ovviamente).
Tanto andava fatto solo che, non avendo ancora deciso dove portare queste cose (sabato ho visto due case, se solo avessi idea di cosa fare del mio futuro immediato avrei scelto per una delle due), questa mattina mi sembrava di essere in un accampamento.
Nico mi ha riportato una frase di Isabella Allende
“La sconfitta ed il successo non esistono, sono invenzioni dei gringo.
Si vive e basta, meglio che si può, un po’ per giorno,
è come un viaggio senza meta, ciò che conta è andare.
E’ ora di calmarsi.
Perché tanta agitazione ?
Mia nonna diceva che non dobbiamo essere schiavi della fretta”
WEEK-END PARTE2: MACCHINA - bollino G
Forse è conseguenza dell'ultimo incidente, forse il colpo di grazia è stato dato dalla strada di montagna che ho percorso ieri, fatto sta che il serbatoio dell'acqua di raffreddamento del motore si è spaccato.
E, naturalmente, non si è spaccato in alto o a metà ma esattamente sotto.
Per fortuna me ne sono accorta al ritorno da una splendida camminata con persone simpatiche in una giornata metereologicamente perfetta.
Il fidanzato della zanzarologa mi ha detto di: accendere il riscaldamento e scendere in folle.
Così ho fatto.
Per fortuna i freni hanno retto.
Ieri sera ho lasciato la macchina a mia mamma per portarla dal meccanico.
Le ho detto "portala da quello a 3 km da qui, non da R. che è a 10 km, perchè il serbatoio non trattiene neanche un ml di acqua ma se fai come ho fatto io e tieni d'occhio la spia della temperatura dovresti farcela senza fondere il motore perchè nel circuito ce n'è ancora un po'. HAI CAPITO MAMMA?"
Risposta: "ma certo!! Comunque domani sento il meccanico e vediamo cosa mi dice"
Dopo averle ripetuto per almeno 5 volte (non è un'esagerazione) "se metti dentro l'acqua esce fuori immediatamente" (con mio fratello che mimava "uh... tubo diretto!") e "non ce ne sta neanche una goccia" ecco cosa mi ha detto al telefono 1 ora fa:
"il meccanico R. (quello a 10 km) mi ha detto di mettere mezzo litro d'acqua nel serbatoio e di andare da lui con quello".
Giuro. Raramente ci sono persone che mi fanno perdere le staffe come lei.
E, naturalmente, non si è spaccato in alto o a metà ma esattamente sotto.
Per fortuna me ne sono accorta al ritorno da una splendida camminata con persone simpatiche in una giornata metereologicamente perfetta.
Il fidanzato della zanzarologa mi ha detto di: accendere il riscaldamento e scendere in folle.
Così ho fatto.
Per fortuna i freni hanno retto.
Ieri sera ho lasciato la macchina a mia mamma per portarla dal meccanico.
Le ho detto "portala da quello a 3 km da qui, non da R. che è a 10 km, perchè il serbatoio non trattiene neanche un ml di acqua ma se fai come ho fatto io e tieni d'occhio la spia della temperatura dovresti farcela senza fondere il motore perchè nel circuito ce n'è ancora un po'. HAI CAPITO MAMMA?"
Risposta: "ma certo!! Comunque domani sento il meccanico e vediamo cosa mi dice"
Dopo averle ripetuto per almeno 5 volte (non è un'esagerazione) "se metti dentro l'acqua esce fuori immediatamente" (con mio fratello che mimava "uh... tubo diretto!") e "non ce ne sta neanche una goccia" ecco cosa mi ha detto al telefono 1 ora fa:
"il meccanico R. (quello a 10 km) mi ha detto di mettere mezzo litro d'acqua nel serbatoio e di andare da lui con quello".
Giuro. Raramente ci sono persone che mi fanno perdere le staffe come lei.
WEEK-END PARTE1: CARCERE - bollino VG
Sono stata in carcere, ho di nuovo la macchina dal meccanico, ho mangiato quasi fino a scoppiare, vivo tra gli scatoloni.
Tutto questo in tre giorni.
Per fortuna ognuna delle cose era associata a qualcosa di positivo.
In carcere sono andata a vedere una rassegna di arte / design / musica.
Come ho scritto precedentemente le carceri erano quelle vecchie, costruite nel 1870 e dismesse nel 2002.
Suggestivo. Subito sembra di entrare in un campo di concentramento, poi in un film americano.
Nel cortile esterno, le pareti illuminate di blu, zona aperitivo e musicale.
Nelle celle, nei corridoi, sulle grate, esposte le opere.
Io ero andata per le foto di Giorgio. Spettacolare come sempre.
Il braccio femminile sembra una cattedrale, con tre piani di celle al posto delle navate laterali. Al fondo dell'ampio corridoio centrale, al primo piano, una statua della Madonna, unica presenza iconografica delle carceri (come mi fa notare Giorgio). Statua che, dice lui, in 150 anni lì dentro deve essere carica di ogni tipo di energia positiva e negativa. Gente che prega e che maledice.
E' intorno alla Madonna che sono le foto di Giorgio.
Sono quattro, grandi, in bianco e nero, due statue di santi e due particolari di altre statue.
Mi sono dimenticata di chiedergli dove le avesse scattate, anche perchè sono dovuta andare via in fretta per andare a una cena sicura di tornare il giorno dopo (cosa che non ho potuto fare causa macchina).
Delle altre cose racconterò separatamente.
Tutto questo in tre giorni.
Per fortuna ognuna delle cose era associata a qualcosa di positivo.
In carcere sono andata a vedere una rassegna di arte / design / musica.
Come ho scritto precedentemente le carceri erano quelle vecchie, costruite nel 1870 e dismesse nel 2002.
Suggestivo. Subito sembra di entrare in un campo di concentramento, poi in un film americano.
Nel cortile esterno, le pareti illuminate di blu, zona aperitivo e musicale.
Nelle celle, nei corridoi, sulle grate, esposte le opere.
Io ero andata per le foto di Giorgio. Spettacolare come sempre.
Il braccio femminile sembra una cattedrale, con tre piani di celle al posto delle navate laterali. Al fondo dell'ampio corridoio centrale, al primo piano, una statua della Madonna, unica presenza iconografica delle carceri (come mi fa notare Giorgio). Statua che, dice lui, in 150 anni lì dentro deve essere carica di ogni tipo di energia positiva e negativa. Gente che prega e che maledice.
E' intorno alla Madonna che sono le foto di Giorgio.
Sono quattro, grandi, in bianco e nero, due statue di santi e due particolari di altre statue.
Mi sono dimenticata di chiedergli dove le avesse scattate, anche perchè sono dovuta andare via in fretta per andare a una cena sicura di tornare il giorno dopo (cosa che non ho potuto fare causa macchina).
Delle altre cose racconterò separatamente.
domenica 11 novembre 2007
MESS. X TORINESI E DINTORNI
giovedì 8 novembre 2007
ALLA RINFUSA - bollino G
Benvenuti signori e signore al Pozzo di San Patrizio!
Toh, ecco qui la sorpresina de "le 4 ragazze di Sex in the Turin city".
Una di loro (Charlotte) va a vivere in Brianza.
Nel film era Carrie che andava a Parigi, uffi!
Carrie ero io nel nostro parallelismo col telefilm.
Faccio, parlo, dico e disfo ma alla fine resto sempre qui mentre gli altri se ne vanno.
Almeno, prima di traslocare, la Charlotte ci onorerà delle sue mitiche tagliatelle fatte a mano.
Poi, poi, ah ecco! Quelli del colloquio per andare in Africa hanno risposto che sono idonea.
Se un giorno ci sarà occasione partirò per i 6 mesi. Vedremo...
Intanto non so se resisterò a stare qui, con la mia perenne irrequietudine.
Vorrei non pensare a doveri e problemi, licenziarmi e partire per due mesi sulla transiberiana.
Ah, a proposito di lavoro, il capo del capo del personale mi ha convocata per farmi le scuse per la lettera di richiamo per non aver usato la mensa giusta. Scusi, scusi e ancora scusi.
Ho fatto spallucce.
Sono una ragazza istintiva, subito me la prendo a morte, poi mi passa e riesco a mantenere un distacco glaciale.
E così... istintivamente ho trattato malissimissimo un amico.
Solo perchè non mi ha letto nel pensiero, non ha captato i messaggi che cercavo di inviargli.
Che bel carattere Lucy.
Irrequieta, istintiva, esigente-passionale e poi trasformazione in un istrice algido.
Sono andata a comprarmi una pizza da asporto e ho scoperto, grazie alla figlia del gestore che stava facendo i compiti, che nella classificazione delle Alpi ci sono anche le Atesine (E dove stanno nella filastrocca "Ma con gran pena le reti calan giu"?)
Ho messo piede nell'Università.
Devo farcela, devo farcela, devo farcela...
Dopo aver girato per 6 mesi con la patente senza foto (che si è sciolta in lavatrice) sono andata ad informarmi per rifarla.
Una foto autenticata dal comune e centocinque euro.
Ah però!
E devo fare anche la revisione della macchina, cambiare le pastiglie.
E io che volevo chiedere il part-time.
Devo iniziare a prostituirmi?
Visti un paio di film in dvd.
"L'amore non va in vacanza". Carino.
A parte un paio di tributi al cinema (il vecchio sceneggiatore, le colonne sonore, un cameo con Dustin Hoffman) è essenzialmente un film romantico. Di quelli dove alla fine sogni di avere uno come Jude Law e di essere come Cameron Diaz. Oppure il contrario se sei uomo.
E che quando sei innamorato e corrisposto guardi con un sorriso. Quando sei single ti viene da pensare che a te certe cose non capiteranno mai.
"Zoolander". Demenziale.
Ma c'era Ben Stiller e non ho resistito a non guardarlo (e qui i camei si sprecano... con David Bowie, Paris Hilton, Lenny Kravitz, Billy Zane e un'altra trentina almeno).
Compleanno di mamma.
La fiorista ha impiegato 43 minuti per farmi una composizione, però ha infilato anche dei finti diamanti in ogni rosa.
Compleanno di babbo.
Mio fratello tornerà da Venezia o mi lascerà di nuovo sola ad affrontare una cena con l'amica del babbo?
Non ce la posso fare.
Dovrei pensare a dove andare a vivere tra 20 giorni.
Dovrei iniziare ad inscatolare le cose.
Me lo sono auto-incasinato questo pozzo di San Patrizio, anche con cose che non c'entravano niente, però mi sono venute in mente scrivendo...
...svendo tutto, tutto-tutto, chi se ne prende un pezzo?
Toh, ecco qui la sorpresina de "le 4 ragazze di Sex in the Turin city".
Una di loro (Charlotte) va a vivere in Brianza.
Nel film era Carrie che andava a Parigi, uffi!
Carrie ero io nel nostro parallelismo col telefilm.
Faccio, parlo, dico e disfo ma alla fine resto sempre qui mentre gli altri se ne vanno.
Almeno, prima di traslocare, la Charlotte ci onorerà delle sue mitiche tagliatelle fatte a mano.
Poi, poi, ah ecco! Quelli del colloquio per andare in Africa hanno risposto che sono idonea.
Se un giorno ci sarà occasione partirò per i 6 mesi. Vedremo...
Intanto non so se resisterò a stare qui, con la mia perenne irrequietudine.
Vorrei non pensare a doveri e problemi, licenziarmi e partire per due mesi sulla transiberiana.
Ah, a proposito di lavoro, il capo del capo del personale mi ha convocata per farmi le scuse per la lettera di richiamo per non aver usato la mensa giusta. Scusi, scusi e ancora scusi.
Ho fatto spallucce.
Sono una ragazza istintiva, subito me la prendo a morte, poi mi passa e riesco a mantenere un distacco glaciale.
E così... istintivamente ho trattato malissimissimo un amico.
Solo perchè non mi ha letto nel pensiero, non ha captato i messaggi che cercavo di inviargli.
Che bel carattere Lucy.
Irrequieta, istintiva, esigente-passionale e poi trasformazione in un istrice algido.
Sono andata a comprarmi una pizza da asporto e ho scoperto, grazie alla figlia del gestore che stava facendo i compiti, che nella classificazione delle Alpi ci sono anche le Atesine (E dove stanno nella filastrocca "Ma con gran pena le reti calan giu"?)
Ho messo piede nell'Università.
Devo farcela, devo farcela, devo farcela...
Dopo aver girato per 6 mesi con la patente senza foto (che si è sciolta in lavatrice) sono andata ad informarmi per rifarla.
Una foto autenticata dal comune e centocinque euro.
Ah però!
E devo fare anche la revisione della macchina, cambiare le pastiglie.
E io che volevo chiedere il part-time.
Devo iniziare a prostituirmi?
Visti un paio di film in dvd.
"L'amore non va in vacanza". Carino.
A parte un paio di tributi al cinema (il vecchio sceneggiatore, le colonne sonore, un cameo con Dustin Hoffman) è essenzialmente un film romantico. Di quelli dove alla fine sogni di avere uno come Jude Law e di essere come Cameron Diaz. Oppure il contrario se sei uomo.
E che quando sei innamorato e corrisposto guardi con un sorriso. Quando sei single ti viene da pensare che a te certe cose non capiteranno mai.
"Zoolander". Demenziale.
Ma c'era Ben Stiller e non ho resistito a non guardarlo (e qui i camei si sprecano... con David Bowie, Paris Hilton, Lenny Kravitz, Billy Zane e un'altra trentina almeno).
Compleanno di mamma.
La fiorista ha impiegato 43 minuti per farmi una composizione, però ha infilato anche dei finti diamanti in ogni rosa.
Compleanno di babbo.
Mio fratello tornerà da Venezia o mi lascerà di nuovo sola ad affrontare una cena con l'amica del babbo?
Non ce la posso fare.
Dovrei pensare a dove andare a vivere tra 20 giorni.
Dovrei iniziare ad inscatolare le cose.
Me lo sono auto-incasinato questo pozzo di San Patrizio, anche con cose che non c'entravano niente, però mi sono venute in mente scrivendo...
...svendo tutto, tutto-tutto, chi se ne prende un pezzo?
lunedì 5 novembre 2007
MALAGA - bollino VV
Collage di foto scattate durante il viaggio (tranne il Picasso)
E di Malaga che dire?
Ci arriviamo nel primo pomeriggio, dopo aver percorso tutta la Costa del Sol, detta anche la Costa del Golf (ci sono oltre 40 campi).
Quella di Marbella, di Torremolinos, di un qualcosa che non oso immaginare cosa possa essere d'estate.
Probabilmente un carnaio, la Rimini spagnola.
In novembre, invece, è pieno di anziani. Perfetto. Si sta benissimo.
Caldo... caldo...
Ho la testa che scoppia perciò ci spalmiamo per un paio d'ore sulle sdraio di un localino gestito da una coppia inglese a Fuengirola.
Birretta e patatine.
Relax.
La frenesia di tutti i giorni è lontana.
Mi svegliano perchè sto russando e anche perchè è ora di andare a Malaga.
Prendiamo posto in un alberghetto in pieno centro.
Che poi è fronte porto, per niente bello, pieno di gru e navi da crociera (con conseguenti numerosi gruppi di italiani che sbarcano e girano in blocco la città, tutti a seguito di una guida con numero identificativo su di un cartello).
Nella via centrale espongono delle sculture di Rodin e, per restare in tema "arte", andiamo al museo Picasso (che era nato lì).
Ora.
Opinione molto personale.
Picasso disse "ho imparato a dipingere come Raffaello, adesso devo imparare a disegnare come un bambino"
Secondo me c'è riuscito benissimo.
Alcune opere sono veramente belle (sto cercando 'disperatamente' il titolo di un quadro minore, in tinte marroni, con una donna con dei fiori in testa) ma altre... pure i miei cugini Alex e Riccardo di 5 e 3 anni...
PS: stavo per dimenticarmi del vino... il Protos, della valle del Douro, assolutamente eccezionale, bevuto alla locanda "Antonio" (chissà se ha attinenza con Banderas, anche lui nato a Malaga), mentre Lucianera si mangia la coda del toro (e non dico come ha fatto il cameriere a mimare cosa fosse...).
GIBILTERRA - bollino VV
Collage di foto scattate durante il viaggio
Appunti veloci-veloci...
Gibilterra.
Uno spazio di 6 kmq di territorio inglese in Spagna con circa 30.000 abitanti.
Uno dei posti più densamente popolati sulla terra.
Ed ero curiosissima di sapere come avrebbero gestito il cambio di direzione del traffico, dal viaggiare a destra al viaggiare a sinistra.
Semplice: non l'hanno fatto.
Territorio inglese, ma davvero inglese, con le cabine telefoniche tipiche, la Royal Mail, i negozi, i poliziotti 'bobby' con bombetta & co., il fish & chips (mangiato in un locale che era un inno al Capitano Nelson, perito nella vittoriosa e mitica battaglia navale di Trafalgar, non troppo lontano da lì), le televisioni che trasmettono il rugby o la partita di calcio Manchestern-Somethingelse, i ragazzi -inglesi- ubriachi alle sei di sera.
E ovviamente si parla inglese.
Però si viaggia a destra.
Per le strade, inoltre, si incontrino gruppi di rabbini ebrei (forse dovuto alla concentrazione altissima di banche e soc. finanziarie), eleganti nordafricani, altri personaggi pittoreschi.
L'ho trovato un posto strano. In senso positivo.
Con la vista sulla costa marocchina (vicina, vicina...)
E il mare è costellato di navi perchè le tasse, nel territorio di Gibilterra, sono più basse, perciò le navi trasferiscono lì il petrolio sulle petroliere.
E poi ci sarebbero le scimmie, le uniche scimmie che vivono libere in Europa.
Sono circa 200 esemplari che vivono sulla rocca (e c'è una leggenda che dice che il regno unito perderà il possesso di Gibilterra quando non ci saranno più bertucce... perciò... Churchill stesso ne fece arrivare una quarantina da Marocco e Algeria quando si accorse, negli anni '40, che gli esemplari erano pochi) e che per salirci, però, ti chiedono 8 sterline.
Ultimo appunto...
...l'ostello.
Che non abbiamo osato svestirci per infilarci sotto le lenzuola sudicie, e sudici pure noi, tutti ammassati in una stanzetta minuscola senza fare la doccia.
E il giorno dopo... a fare colazione... con un libro de "I ching", che mi ha ricordato tanto la Wood, e un odorino che io scambio per incenso ma che in realtà era un cannone dei migliori.
Se lo stavano fumando i due gestori inglesi, cinquantenni, alle 8.30 di mattina.
Take it easy guys!
COSTA TROPICALE - bollino VV
Collage di foto scattate durante il viaggio
Appunti veloci-veloci
Il mare. Finalmente.
E il sole.
E stupidamente mi vien da pensare che è ora di tirare di nuovo fuori i rollerblade, senza ricordarmi che siamo, comunque, a Novembre.
D'altra parte... a latitudini africane è facile fare questi pensieri, no?
Ci sdraiamo un'oretta a rosolarci su una spiaggia deserta.
Solo un paio di pescatori.
Chissà d'estate che putiferio.
Pranzo con una zuppa di pesce e un piattone di pesci fritti.
Diciamo che l'aspetto culinario ha rappresentato molto in questa vacanza.
Per la strada sfioriamo la tragedia: Lucianera invece di chiudere la sicura... spalanca la portiera mentre viaggiamo ai 100 km/h in curva.
Io sbianco. Lei non smette più di ridere.
Non aveva neanche fumato. Giuro!
GRANADA - bollino VV
Collage di foto scattate durante il viaggio (cliccare sopra per ingrandire)
Appunti veloci-veloci....
Attraversiamo con la panda distese di ulivi disposti sulle colline ordinati come pedoni sulla scacchiera.
Da Malaga, dove siamo atterrati, a Granada.
Le zingare nel centro di Granada che leggono il futuro tenendo in mano mazzolini di rosmarino portafortuna.
E mi viene in mente il racconto di mio fratello, degli occhi verdi della zingara che l'hanno ipnotizzato. E quei 20 euro aveva cercato di riprenderseli andando a cercare di nuovo la maliarda fin nelle caverne sulla collina, dove alcuni gitani risiedono.
E spiace non essere andata la sera, al Sacromonte, perchè pare che lì e nel quartiere dell’Albaicín (dove andremo il giorno dopo, tra viuzze e case tutte dipinte di bianco) si suona e si balla il miglior Flamenco.
Un pranzo in un luogo trovato per caso.
Anzi no.
Trovato perchè ci siamo persi.
E così, un piatto di calamari fritti, uno di anguilla, un altro di prosciutto iberico, 8 birre piccole per un totale (non a testa, in tutto!!!) di 10,80 euro.
Quattro facce felici e pronte a girare l'Alahambra, fortezza araba, meravigliosamente decorata.
E meno male che Luke, che si era fatto ore di coda quest'estate, mi aveva consigliato di prendere i biglietti prima. Infatti, arrivati lì, biglietti non ce n'erano più (ma io li avevo, appunto, presi prima)
I giardini, le torri e le sale dell'Alahambra.
La vista sulla città.
Una aperitivo di tapas e bocadillos.
Veloci a rinfrescarci in albergo e poi di nuovo in città, a girare in una viabilità che mi spiazza per quanto sono complicati i dedali di strade, per quanto sia praticamente impossibile parcheggiare.
Però bella, splendida atmosfera quella spagnola.
Siamo praticamente in maniche corte. A Novembre.
E ci fermiamo a cenare in un posto con porzioni gigantesche e Lucianera per almeno un mese non toccherà più le fave.
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