
Tra l'altro mentre aspettavo sue notizie ho addocchiato proprio a un passo dalla mia scrivania 2 vassoi di salatini, rimasugli del rinfresco di un collega che si è licenziato.
Come resistere alla tentazione e non buttarmici sopra voracemente?
Semplice, basta pensare che a colazione avevo mangiato cappuccino e brioche, a pranzo un piatto di fettuccine al ragu, una fetta di prosciutto e formaggio impanate con contorno di macedonia di verdure e nel post-pranzo una decina di pasticcini del suddetto rinfresco.
Ce la faccio, ce la faccio, resisto...resisto... resisto... salatini... resisto... ripieni... resisto... pizzette... resisto...
Dopo averne fagocitati un numero imprecisato sono andata direttamente alla macchinetta delle merendine e ho preso una focaccia con prosciutto e formaggio.
Clinicamente la bulimia è denotata da episodi in cui il soggetto sente un bisogno impulsivo di assumere spropositate quantità di cibo, correlati da una spiacevole sensazione di non essere capace di controllare il proprio comportamento.
Oddio, sono malata?
Le abbuffate in una prima fase possono dare piacere perché allentano la tensione del dover seguire in modo ferreo la dieta, col passare del tempo determinano però emozioni negative (paura di ingrassare, senso di colpa, vergogna, disgusto) che a loro volta possono innescare nuove abbuffate.
Panico... più leggo i sintomi e più mi sento io (tranne nel vomito autoindotto).
Valutazione dell'autostima decisamente influenzata dalla forma e dal peso corporei
E mi viene il dubbio che a leggere di una malattia qualunque ci si potrebbe ritrovare almeno in un sintomo; un po' come leggere l'oroscopo...
Comunque, ammettiamo che uno sia davvero bulimico, scopro che la cura più efficace sono i farmaci antidepressivi. Eh già, perchè la bulimia nervosa è dovuta principalmente a stati d'ansia e stress. Ma allora non sarebbe meglio individuare e risolvere i problemi di stress invece che imbottirci di Prozac?